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MANDARE
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MANDARE.
Definiz: Comandar, che si vada, Inviare. Lat. mittere. Gr. πέμπειν.
Esempio: Bocc. nov. 14. 16. Mandò una buona quantità di denari ec. alla buona femmina.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 40. Il Re d'Inghilterra mandò molta gente sotto il governo di Perotto suo maliscalco.
Esempio: E Bocc. g. 3. p. 1. Avendo già il siniscalco gran pezzo davanti mandato al luogo, ec. assai delle cose opportune.
Esempio: E Bocc.nov. 35. 5. Spesse volte eran di mandarlo attorno usati.
Esempio: Dant. Purg. 1. Siccom'i' dissi, fui mandato ad esso.
Esempio: E Dan. Par. 31. A che prego, ed amor santo mandommi.
Definiz: §. I. Mandare per Imporre, Comandare assolutamente. Lat. mandare, praecipere. Gr. ἐντέλλεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 46. 17. Incontanente mandò, che i due giovani fossero dal palo sciolti.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 14. Mandò a Guccio Imbratta, che lassù colle campanelle venisse.
Esempio: G. V. 9. 25. 1. Mandarono loro, che non entrassero in Firenze.
Definiz: §. II. Mandare, per Concedere, Ordinare.
Esempio: Bocc. nov. 42. 10. Insino a tanto che Iddio ti mandi miglior ventura.
Esempio: Petr. son. 208. O vivo Giove, Manda, prego, il mio in prima, che 'l suo fine.
Definiz: §. III. Mandar comandando, Mandar dicendo, Mandar significando, o simili; vagliono Comandare, Mandare a dire, Avvisare ec. Lat. praecipere, iubere, significare, certiorem facere. Gr. ἐντέλλεσθαι, μηνύειν.
Esempio: Bocc.nov. 34. 7. Mandò significando ciò, che fare intendeva.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 6. Madonna Francesca vi manda dicendo, che ora è venuto tempo, che tu puoi avere il suo amore.
Esempio: Petr. son. 305. Che madonna mi mandi a se chiamando.
Esempio: Ovvid. Pist. S. B. arg. 3. Per la qual cosa mandò dicendo ad Achille, che li mandasse Briseida.
Esempio: Stor. Pist. 97. Per suoi ambasciadori mandò loro dicendo, com'era venuto in Lombardía.
Esempio: M. V. 3. 51. E incontanente per lettera gli mandò comandando, che da Brandizio si dovesse levare.
Definiz: §. IV. Mandar fuori, vale Far palese, Far pubblico. Lat. emittere. Gr. ἐκπέμπειν.
Esempio: Bocc. nov. 25. 9. Alquante lacrime ec. mandate per gli occhi fuori.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 16. Poichè a Catella parve tempo di dovere il concetto sdegno mandar fuori.
Esempio: Gal. Gall. 223. Che secondo l'intenzione, che ne diedi nel mio avviso astronomico, già dovrei aver mandato fuori.
Definiz: §. V. Mandar bando, vale Bandire, Pubblicare. Lat. edicere. Gr. ἐπαγγέλλειν.
Esempio: G. V. 5. 16. 4. Fece tendere uno padiglione sulla piazza di Palermo, e mandar bando, che qual donna volesse v'andasse a vederla.
Definiz: §. VI. Mandare in bando, vale Esiliare. Lat. exilio mulctare.
Definiz: §. VII. E per metaf. Cacciare. Lat. expellere.
Esempio: Serm. S. Ag. 78. Questa (invidia) mandò Adamo in bando di Paradiso.
Definiz: §. VIII. Mandar consiglio, Consigliare. Lat. consulere. Gr. βουλεύειν.
Esempio: Nov. ant. 8. 4. Finalmente un savio mandò consiglio, e disse.
Definiz: §. IX. Mandare ad effetto, o a compimento; vale Effettuare. Lat. efficere. Gr. ἐπιτελεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 86. 4. E come nell'animo gli venne, così sanza indugio mandò ad effetto.
Esempio: Pallad. Ott. 16. Di questo mese ec. si vogliono mandare a compimento.
Esempio: Boez. Varch. 1. 4. Ma bene mi meraviglio grandemente, che l'abbiano ad effetto mandate.
Definiz: §. X. Mandare ad esecuzione; vale Esequire. Lat. exequi. Gr. ἐπιτελεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 5. 4. E secondo il pensier fatto mandò ad esecuzione.
Definiz: §. XI.Mandar giù, o giuso; vale Rovinare, Desolare. Lat. diruere. Gr. καταβάλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 18. 13. E appresso infino a' fondamenti le mandar giuso.
Definiz: §. XII. Mandar giù, vale anche Ingoiare, Inghiottire. Lat. glutire, deglutire. Gr. γλύζειν, καταπίνειν.
Esempio: Bocc. nov. 76. 12. Infino da ora sappiate, che chi ha avuto avrà il porco, non potrà mandar giù la galla.
Esempio: Boez. Varch. 3. 1. Le cose, che restano a dirsi, sono di maniera, che messe in bocca, ed assaggiate così un poco, pare, che pungano, e siano aspre alquanto, ma ingoiate, e mandate giù divengono dolci, e soavi (quì per metaf.)
Definiz: §. XIII. E figuratam. vale Tollerare, Comportare, Non voler farne risentimento. Lat. aequo animo ferre. Gr. εὐσχημόνως φέρειν.
Definiz: §. XIV. Mandar giù, in modo basso, vale anche Bestemmiare.
Esempio: Malm. 9. 56. Ritiratasi 'n camera in sul letto Manda giù Trivigante, e Macometto.
Definiz: §. XV. Mandarla buona, vale Esser propizio; ma non si direbbe se non nella forza dell'esempio. Lat. Deus bene vertat.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 11. Nell'allevare i figliuoli non può cosa nessuna il giudizio di chi gli allieva; bisogna solo pregare Iddio, che te la mandi buona.
Definiz: §. XVI. Mandare oltre, vale Spignere, Sospignere. Lat. impellere, depellere. Gr. ἐπείγειν.
Esempio: Bocc.nov. 85. 21. La donna, che arrabbiava, datovi delle mani, il mandò oltre.
Definiz: §. XVII. Mandar via, vale Licenziare. Lat. dimittere.
Esempio: Bocc. nov. 85. 4. Era usato ec. tenerla un dì, o due, e poscia mandarla via.
Definiz: §. XVIII. Talora vale Discacciare. Lat. pellere.
Esempio: Serm. S. Ag. 65. Poi cacciata via l'avarizia, sì manda via la tristizia.
Definiz: §. XIX. Mandare per uno, vale Mandare a chiamare uno, Farlo venire a se. Lat. aliquem accersere. Gr. προσάγειν, κατακαλεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 11. 14. Impetrò, che per Martellino fosse mandato.
Esempio: Din. Comp. 3. 82. Mandò per maestri, ordinò edificj, e cave coverte.
Esempio: Morg. 8. 73. Manda pel prete, e fa' trovare i moccoli, Che tu mi pari una bertuccia in zoccoli.
Definiz: §. XX. Mandare in lungo, vale Procrastinare, Allungare, Differire. Lat. procrastinari, differre. Gr. ἀναβάλλεσθαι.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 40. Grave essere alla modestia sua tanti (ufizj) eleggerne, tanti mandarne in lungo.
Definiz: §. XXI. Mandare alla memoria, vale Mettersi in mente. Lat. mandare memoriae. Gr. τῇ ψυχῇ λαμβάνειν, Platon.
Esempio: Segr. Fior. Art. guerr. 71. Vi ricordai lo mandassi alla memoria, come cosa necessaria.
Definiz: §. XXII. Mandar male, vale Gettar via, Scialacquare. Lat. prodigere, absumere. Gr. καταναλίσκειν.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 15. Essere cosa iniquissima tenere on un grado medesimo colui, il quale quei danari, che aveva tolto in prestanza, s'avesse biscazzati, e mandati male, e colui, il quale ec.
Esempio: Fir. disc. an. 83. Essendo dissipatori, mandano male, e rovinano non solo la roba loro patrimoniale, ma la dote stessa dell'infelici donne.
Definiz: §. XXIII. Mandar cogli Angioli a cena; modo basso, vale Ammazzare.
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 90. Che se non era l'elmo di Mambrino, E' lo mandava cogli Angioli a cena.
Definiz: § XXIV. Mandar carta bianca, vale Dare, o Mandare, o Offerire foglio soscritto, lasciando altrui in libertà d'apporvi quel, che più gli piace; e figuratam. Rimettersi nell'arbitrio altrui senza patto alcuno.
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 13. Però fa' tosto, che poco gli manca A mandar alla morte carta bianca.
Definiz: §. XXV. Mandare in Piccardía; modo basso, vale Fare impiccare.
Esempio: Bern. Orl. 2. 21. 42. Dassi commessione al Re Grifaldo, Che finalmente il mandi in Piccardía.
Definiz: §. XXVI. Mandare a Calcinaia; modo basso, e vale Dar de' calci. Lat. calcibus petere, calce ferire.
Esempio: Cecch. Donz. 4. 7. Lasciami riporre Il zimbello, acciocchè non mi mandasse (Come speso e' suol fare) a Calcinaia.
Definiz: §. XXVII. Mandare, nel giuoco della palla, si dice del Tirarla sul tetto, o alla volta di quelli, con cui si giuoca.
Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 17. Io voglio usare una similitudine di Crisippo nostro cavata dal giuoco della palla, quando si fa con ella a quel giuoco, che si chiama oggi dal mio, e dal tuo, perchè non è dubbio, che la palla cade, o per errore di chi la manda, o per errore di chi la riceve.
Definiz: §. XXVIII. Mandar sano altrui; si dice del Licenziarlo, Abbandonarlo, Mandarlo con Dio, Mandarlo a spasso. Lat. vale dicere. Gr. χαίρειν φρᾶσαι.
Esempio: Malm. 2. 44. Onde ogni altro ne fu mandato sano.
Definiz: §. XXIX. Mandar da Erode a Pilato, modo proverbiale.
Esempio: Varch. Ercol. 103. A uno, che per trastullare un altro, e aggirarlo colle parole lo manda ora a casa questo, e ora a casa quell'altro per trattenerlo, si dice abburattare, e mandar da Erode a Pilato.