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4° Edizione
Diz Giu. totali
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60) Dizion. 4° Ed. .
PALUDELLO
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pag.471



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Esempio: Val. Mass. S. Gettò 'l paludello suo, che ella avea ottimo, sopra il fochettolo, e subitamente il fuoco diede fiamma.
61) Dizion. 4° Ed. .
ACCOSTEVOLE.
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pag.40



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Esempio: Val. Mass. Ma per coscienza di sua novità non fu saviamente accostevole a gli antichi.
62) Dizion. 4° Ed. .
SEGGIA
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pag.455



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Esempio: Val. Mass. Comandò, che coloro, che venivano alla sua seggia giudiciale a domandar ragione ec.
63) Dizion. 4° Ed. .
TAVOLACCIO.
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pag.22



1) id: a5f0905d89034e59aa9dc59a3b5275cb)
Esempio: Val. Mass. Prese un tavolaccio, che si portava a collo a certo costume di sacrificio.
64) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
65) Dizion. 4° Ed. .
SACERDOTATICO
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pag.290



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Esempio: Val. Mass. Colle 'nsegne de' maestrati, che amministrati aveano, e colli sacerdotatichi, che avevano avuti, sedeano.
66) Dizion. 4° Ed. .
GUATATRICE
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pag.695



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Esempio: Val. Mass. Niuna cosa del suo intendimento avrebbe compiuta la guatatrice ombra di sì gran beneficio.
67) Dizion. 4° Ed. .
CONTAMINAMENTO
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pag.781



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Esempio: Val. Mass. Acciocchè 'l contaminamento di cotale infamia non passi al suggellamento della gloria di Mario.
68) Dizion. 4° Ed. .
FOCHETTOLO
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pag.480



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Esempio: Valer. Mass. S. Gettò 'l paludello suo, ch'ell'aveva ottimo, sopra 'l fochettolo, e subitamente il fuoco diede fiamma.
69) Dizion. 4° Ed. .
SUCCEDIMENTO.
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pag.796



1) id: dbd137c0008b4b68b28d2c06af092ac2)
Esempio: Valer. Mass. È di non poco prosperevol succedimento quello, che ora segue.


2) id: 7c093bda569d4f01b99e6a9f5a70df00)
Esempio: Guid. G. Sanza difetto facciamo il nostro oste abbondare di vittuaglie ne' nostri continui succedimenti.
70) Dizion. 4° Ed. .
SCONCEZZA
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pag.408



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Esempio: Valer. Mass. Non hanno sconcezza, e son da scrivere tra i miracoli.
71) Dizion. 4° Ed. .
RIUSCIMENTO
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pag.256



1) id: cc07e7883b5c4907add8123aeafcd0ae)
Esempio: Valer. Mass. Fu costretto di ritornar nel suo regno con pauroso riuscimento.
72) Dizion. 4° Ed. .
LABBRICCIUOLO
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pag.3



1) id: 47864c3fd44148188b2e803f3ca44e0d)
Esempio: Valer. Mass. Apponendo mele alle labbricciuola di lui, dormendo fanciullo nella culla.
73) Dizion. 4° Ed. .
TIMO
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pag.77



1) id: dd89384f44554b51aaf84943c3aedf87)
Esempio: Valer. Mass. Il quale è ornato, e fiorito di fior di timo.
74) Dizion. 4° Ed. .
APPICCAGNOLO
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pag.230



1) id: 9ab750568da743609b1607e1f50594eb)
Esempio: Valer. Mass. Cadde dinanzi al fuoco dell'altare la curata, con due appiccagnoli.
75) Dizion. 4° Ed. .
COSA
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pag.840



1) id: b63ac4f454734ab093992b79aae8e922)
Esempio: Valer. Mass. Renderono a costoro, per novero 994. giovani pieni di cose.


2) id: dc67b59eabc4473da5c1f980287a379e)
Esempio: G. V. 5. 38. 2. Il Mosca de' Lamberti disse la mala parola: cosa fatta capo ha.


3) id: 6a4e5e9057ef434aba4f153ec717ecab)
Esempio: Pecor. g. 8. nov. 1. Si levò su il Mosca Lamberti, e disse: cosa fatta capo ha; quasi volendo intendere, che uomo morto non fa mai guerra.
76) Dizion. 4° Ed. .
CURATA
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pag.887



1) id: febf3f07c670409da07ebef2bd4f3f5e)
Esempio: Valer. Mass. Cadde dinanzi al fuoco dell'altare la curata con due appiccagnoli.


2) id: 8df39cbf17ce43f688fce6e5cb21db0b)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Aless. Lot. E non mostrarono loro la mala curata, ch'egli aveano.
77) Dizion. 4° Ed. .
SCAMPOLETTO
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pag.358



1) id: 88c01eb3746745af84f2b2b9740940f4)
Definiz: §. Per metaf. val Pochetto.


2) id: 99a99424333b45b5ac493d4890cb565d)
Esempio: Guid. G. Quello scampoletto del sole del díe, ch'era in mezzo tra la luce, e le tenebre, certissimamente pareva a lei, ch'avesse tratto di due dì.
78) Dizion. 4° Ed. .
ACCONCISSIMO.
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pag.38



1) id: 64b6cf11b75f453686cd4b35c3dd7b74)
Esempio: Valer. Mass. Marco Furio Cammillo, il quale fu acconcissima regola della temperanza Romana.
79) Dizion. 4° Ed. .
SVERGOGNATEZZA.
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pag.803



1) id: 53e78f710bd14414836686d5401a6137)
Esempio: Valer. Mass. Non perchè avesse difetto di peccati, ma perchè abbondava di svergognatezza.


2) id: ad0e6be7a4c14a17a9985423767579b1)
Esempio: Declam. Quint. P. Maravigliomi, giudici, di questa svergognatezza.