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Diz Giu. totali
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60) Dizion. 1° Ed. .
CARNAME
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pag.157



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Definiz: massa di carne putrefatta. L. caro corrupta.


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Definiz: E da CARNAME CARNAIO, sepoltura comune di spedali, o di simili luoghi.


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Esempio: Passav. 166. Voi siete simili a' sepolcri imbiancati di fuora, e dentro son pieni di puzzolenti carnámi.


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Definiz: Vale ancora quantità di carne, per forza, che hanno questi derivativi terminati in AME, i quali significano sempre quantità di quello, che vagliono i lor primitivi. Come Ossame, quantità d'Ossa. Bestiame, quantità di bestie, ec.


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Esempio: Lib. viagg. Vengonvi tanti uccelli per amor di quel carnáme, ch'è un gran fatto.
61) Dizion. 1° Ed. .
BUDELLAME
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pag.135



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Definiz: massa, e quantità di budella. Lat. exta.


2) id: ef26d3aa5f0c4d6b85f0d97a4eaf53d6)
Esempio: Valer. Mass. Quando è da cercar di sapere alcuna cosa, o nelle interiora degli animali, o ne' budellami, sacrificando.
62) Dizion. 1° Ed. .
GRUZZO
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pag.405



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Definiz: Raunamento, e massa di cose. Lat. multitudo.


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Esempio: Dittam. Come di qua si veggon torme, e gruzzi Di buoi, di là Cammelli, e come ancora, Oche tra noi, vi trovavámo Struzzi.


3) id: 63244816722745cb971a46c8a21249b4)
Definiz: Oggi si direbbe sol di danari. Onde RAGGRUZZOLARE, e Far gruzzolo, vale ammassar danari. L. pecuniam cogere, o vero colligere.
63) Dizion. 1° Ed. .
FOLLORE
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pag.355



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Esempio: Rim. ant. P. N. Fra gli altri miei follór fu, ch'io trovai Di disamar, ch'io amai.
64) Dizion. 1° Ed. .
CONDOTTO
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pag.207



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Esempio: G. V. 7. 24. 2. Erano partiti di Siena, per condotto degli Ubertini.


2) id: 965def1952ab4996ae78cc44da17aea8)
Esempio: Alb. cap... La paura di Dio è chiave ad ogni bene, e condotto ad aver parte della gloria.
65) Dizion. 1° Ed. .
CONSIDERANZA
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pag.213



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Esempio: Rim. ant. P. N. M. Rinier da Palermo. Ed io avendo in ciò consideranza. Non son più vostro.
66) Dizion. 1° Ed. .
APPARISCENZA
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pag.64



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Esempio: N. ant. 58. 2. l'huomo parea di non grande appariscenza.
67) Dizion. 1° Ed. .
FINIMENTO
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pag.349



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Esempio: Rim. ant. P. N. Che buona comincianza in dispiacere, Torna se è malvagio finimento.


2) id: 89fb1fc438aa4023bfe3ac51b716507e)
Esempio: Urb. E solo, per finimento di loro andata, la dilicata Lucrezia aspettavano [cioè per conclusione]
68) Dizion. 1° Ed. .
DISMENTARE
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pag.284



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Esempio: Rim. ant. P. N. Ver ben, che non dismente, Secondo ben terren, ch'è fastidioso.
69) Dizion. 1° Ed. .
SERVIMENTO
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pag.791



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Esempio: Rim. ant. P. N. Per lealtà convien, che si mantegna, E per bel servimento.
70) Dizion. 1° Ed. .
ACCRESCENZA
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pag.14



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Esempio: Rim. ant. P. N. Buonag. Urb. Sperando lungamente in accrescenza, Trar contendenza d'alto signoraggio.
71) Dizion. 1° Ed. .
FIEVOLEZZA
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pag.347



1) id: 87609d22deb34bb1b46ba28a4724f7ec)
Esempio: N. ant. n. 42. Alcuno de' savi riputava movimento di umori, alcuni fievolezza d'animo.


2) id: cb6297736224402ea1df93b43e82177f)
Esempio: Tes. Br. 7. 5. Perocchè la fievolezza si è esser poco resistente a' vizj. Qui fragilità.
72) Dizion. 1° Ed. .
DICHIARIRE
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pag.260



1) id: fc7d634a5f78440b8ef37a491edb5f54)
Esempio: Bocc. n. 2. 7. Da poterti di ciò, che tu vorrai, o domanderai, dichiarire.
73) Dizion. 1° Ed. .
ARCIERE
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pag.71



1) id: 302b3720f0b34f0c963b60e34e76373b)
Esempio: Bocc. n. 7. 2. Se subitamente da uno arciere è ferita.


2) id: b183cfc72f7b4df985b9207a90082ed2)
Esempio: G. V. 7. 6. 4. Tra i quali aveva molti saracini arcieri, dinanzi e di dietro.
74) Dizion. 1° Ed. .
VENTAGLIA
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pag.927



1) id: 2a47d993fc044ed7a39a9a19091db451)
Esempio: N. ant. 61. 7. La gente rallegrandosi, abbattergli la ventaglia dinanzi dal viso.
75) Dizion. 1° Ed. .
DISCACCIATO
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pag.277



1) id: 2f31bdd142da41e99ca55a4dc6463beb)
Esempio: N. ant. 7. 4. Prese tutto l'oro, e diedelo a questo Re discacciato.
76) Dizion. 1° Ed. .
A TRAFATTO
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pag.89



1) id: 466f55bb515d44a79edffdb28a2a1558)
Esempio: Rim. ant. P. N. M. Rinier da Palermo. Dunque è ragione, Che 'l nostro amore si parta a trafatto.
77) Dizion. 1° Ed. .
N
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pag.550



2) id: cef19c83306349d2b5dfc15274575671)
Definiz: lettera di suono simile alla M. Laquale si raddoppia, come l'altre consonanti, dove è mestiere, come PANNO, CENNO, ec. Posta dopo la G, perde una gran parte del suo suono, e quasi un'altra lettera ne diventa, e ciò addivien sempre nel mezzo della parola, e nella sillaba stessa: come AGNELLO. Può forse talora avvenir ciò, in principio di parola, ma molto di rado, e forse una volta, o due solamente, come GNAFFE, GNAU. Riceve dopo di se delle consonanti il C, D, F, G, S, T, V, Z, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, e mantiene lo 'ntero suono: come BANCO, BENDA, ENFIATO, VANGELO, MENSA, VENTO, CONVITO, STANZA. Ammette avanti di se, in mezzo della parola, e in diversa sillaba, La R e S, come ARNIE, DISNEBBIARE, quantunque la S non si trovi mai in mezzo di parola, se non ne' verbi composti, con la preposizione DIS, ma nel principio più spesso, come SNODARE. E sempre si pronunzia la S, come avanti la N, nel suono più sottile, quale nella voce confusa, come si dice nella lettera S.
78) Dizion. 1° Ed. .
OLTREMISURA
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pag.569



1) id: c88988cebc6845b9a002b7bd1029621f)
Esempio: Boc. n. 38. 7. Di che egli fu oltremisura dolente.
79) Dizion. 1° Ed. .
DISAGIO
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pag.275



1) id: 3268afd1cb8c400fa8c87c2978c1fda6)
Esempio: Boc. n. 8. 7. Acciocchè di mangiare non patisse disagio.


2) id: 3b7d71f7fc3a40acac7e4ade653193ff)
Esempio: N. ant. 100. 15. Dissegli, come gli pesava, ch'egli era stato tanto rinchiuso a disagio.


3) id: 5ab2d46ee9834ec7a0cc9e4e36daaa42)
Esempio: Dan. Inf. c. 34. Non era camminata di palagio, Là v'eravam, ma natural burella, ch'avea mal suolo, e di lume disagio.