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60) Dizion. 2° Ed. .
INDOLCARE
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pag.426



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Indolca, e ammolla lo cuore, come l'acqua materiale fa dolche, e trattabili molte cose aride.
61) Dizion. 2° Ed. .
CIONCARE
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pag.182



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. La letizia del secolo è una impunita letizia, lussuriare, cioncare, inebbriarsi, stare agli spettacoli.


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Esempio: Dan. Inf. c. 9. Che sol per pena ha la speranza cionca.
62) Dizion. 2° Ed. .
LIBERATORE
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pag.474



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Bisogno è, che, s'egli avesse cuor di pietra, s'ammolli ad amare tanto benefattore, e liberatore, non mirando pure al suo prò.
63) Dizion. 2° Ed. .
GOCCIOLA
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pag.383



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Guai dunque a quegli, che, contenti di questa gocciola, lasciano la fontana.


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Definiz: ¶ E a quel membretto del concio, che pende senza sostegno.


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Esempio: Bocc. n. 54. 7. Io so non meno ben mescere, ch'io sappia infornare, e non aspettaste voi d'assaggiarne gocciola.
64) Dizion. 2° Ed. .
ZELANTE
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pag.946



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Esempio: Caval. med. cuor. E per questo si mostra, come sono poco zelanti, e amici d'Iddio.


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Esempio: E M. V. lib. 4. 64. Per mostrarsi zelante, e devoto a' servigi di Santa Chiesa.


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Esempio: M. V. 3. 1. E zelanti di non sostener quella tirannía, molte volte, per diversi, e lunghi tempi, apparvono contradj, alla 'mperial suggezione.
65) Dizion. 2° Ed. .
ESTERMINARE
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pag.316



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Esempio: Cavalc. med. cuor. s'affliggono in digiuni, e asprezze, esterminando le lor facce, come disse Cristo.
66) Dizion. 2° Ed. .
DISECCARE
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pag.276



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Esempio: Caval. med. cuor. Il fuoco anche purga l'aire rio, e fallo buono, e disecca l'umidità.
67) Dizion. 2° Ed. .
CAPIGLIA
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pag.151



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Esempio: Caval. Med. cuor. N'escono, e procedono capiglie, e zuffe, guerre, micidj, biastemme, e ingiurie molte.
68) Dizion. 2° Ed. .
RABBIA.
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pag.655



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Rabbia di fiera pessima è dilettarsi di sparger sangue, e rodere altrui.


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Esempio: G. V. 10. 122. 2. E con questo, era sì gran rabbia del popolo, in orto San Michele.


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Esempio: Dan. Inf. 29. Come ciascun menava spesso il morso, Dell'unghie sopra se, per la gran rabbia Del pizzicor, che non ha alcun soccorso [cioè per lo cocióre, e consumamento, che divorava a guisa di rabbia]


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Esempio: Dan. Purg. c. 11. Ond'era sire, quando fu distrutta La rabbia Fiorentina.


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Esempio: Bocc. n. 15. 23. Quasi, per doglia, fu per convertire in rabbia la sua grande ira.


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Esempio: Bocc. n. 73. 20. Calandrino faticato dal peso delle pietre, e dalla rabbia, con la quale la donna aveva battuta.


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Esempio: E Dan. Inf. c. 27. E quegli attorse Otto volte la coda al dosso duro, E poichè, per gran rabbia, la si morse, Disse.
69) Dizion. 2° Ed. .
VELAMENTO
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pag.914



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Sostenere, e odiare non è virtù di mansuetudine, ma velamento di furore.
70) Dizion. 2° Ed. .
PRESERVARE
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pag.631



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Esempio: Cavalc. med. Cuor. La tribolazione disecca li mali umori, cioè amori, e presérvaci da cadere.


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Esempio: Cr. 11. 7. 2. I quali, per suo notamento, muovano l'acqua continuamente, e preservin da corruzione.
71) Dizion. 2° Ed. .
CONFIGURATO
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pag.205



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Esempio: Cavalc. Medic. cuor. Cristo al Giudicio riformerae lo nostro corpo vile, configurato alla chiarità del corpo suo.
72) Dizion. 2° Ed. .
ATTEDIARE
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pag.89



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Esempio: Cavalc. Medic. cuor. Figliuol mio, non t'attediare, ma ogni dì procura di migliorare un poco.
73) Dizion. 2° Ed. .
LASCIVIA
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pag.464



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Esempio: Cavalc. medic. cuor. Gli occhj sono da reprimere, e raffrenare dalla lascivia della sua volontà.
74) Dizion. 2° Ed. .
SGOMENTO
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pag.786



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Avendo contate molte tentazioni del nimico, massimamente, come era indotto a sgomento, e disperazione, soggiugne.
75) Dizion. 2° Ed. .
ANIMA.
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pag.55



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Esempio: Petr. Son. 15. L'anima esce del cuor, per seguir voi.


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Esempio: Esempio del Compilatore Firenze fa tante migliaia d'anime [cioè di persone]


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Esempio: Bocc. n. 7. 12. Deh questa, che novità è oggi, che nell'anima m'è venuta?


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Esempio: Dan. Inf. c. 8. Che gridava or se giunta anima fella?


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Esempio: e Bocc. g. 4. p. 13. E io, dalla mia puerizia, l'anima vi disposi.


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Esempio: E Bocc. canz. 7. 3. Dimmel, caro mio bene, anima mia.


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Esempio: Dan. Inf. c. 2. l'anima tua è da viltade offesa. Oggi più volentier diremmo animo.


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Esempio: Bocc. n. 20. 14. Anima mia dolce, speranza mia, or non riconosci tu Ricciardo tuo, che t'ama più che se medesimo?


9) id: 804e36278e6c4c6a85490fe2268ad4d5)
Definiz: ¶ Perchè l'anima è quella, che da vita, in segno d'eccessivo amore, e benevolenza, attribuiamo altrui in nome d'anima, come anche i Latini, e i Greci. Lat. animus, anima. Vedi Fl. c. 49. 50.
76) Dizion. 2° Ed. .
PARTECIPE
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pag.581



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Esempio: Petr. Son. 205. O del mio cuor partecipe, e presago.
77) Dizion. 2° Ed. .
ORSICELLO
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pag.564



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Esempio: Cavalc. med. Cuor. Scontrarsi con una orsa turbata, e irata, che avesse perduti i suoi orsicelli.
78) Dizion. 2° Ed. .
BURRONE
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pag.134 [136]



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Esempio: Cav. Med. cuor. Trovò quel santo romito in un burróne, e quasi tutto roso da' lupi.
79) Dizion. 2° Ed. .
BEVITORE
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pag.120



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Esempio: Caval. Med. cuor. E diceva, che era uno indemoniato, bevitor di vino, e amico de' pubblicani.


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Esempio: Cr. 4. 48. 3. Vino, ec. Se preso sarà, secondo la forza, e consuetudine del bevitore. Qui semplicemente, che bee.


3) id: 20f5014e2d124439b3a45b58f90e8405)
Esempio: Bocc. n. 1. 8. Golosissimo, e bevitor grande, tanto, che alcuna volta sconciamente gli facea noia.