Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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280) Dizion. 2° Ed. .
SERVO
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pag.781

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Definiz:

add. di servitù. Lat. servus a um.

281) Dizion. 2° Ed. .
SMORTORE
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pag.796

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Definiz:

V. A. Astratto di smorto. Latin. pallor.

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Esempio:

E But. appresso. Quì Dante muove dubbio a Vergilio, dicendo: poichè s'avvide dello smortór di Vergilio, come verrò io, se tu hai paura, che suoli esser conforto al mio dubitare?

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Esempio:

E But. di sotto. L'angoscia delle genti, Che son quaggiù nel viso mi dipigne Quella pietà, cioè quello smortóre, che vien da pietà, che tu per tema senti.

282) Dizion. 2° Ed. .
MEZZANO
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pag.516

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Definiz:

add. Di mezzo. Lat. medius a um.

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Definiz:

¶ E MEZZANA si dice ancora a una corda del liuto.

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Definiz:

¶ E MEZZANA una sorte di mattone, col quale s'ammattonano i pavimenti.

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Esempio:

Sal. Iug. R. Sul quale era uno mezzano castello, assai di grande veduta.

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Esempio:

Morg. Non si può più la cocchina tenere, Ch'uno altro groppo ogni cosa fracassa, E la mezzana ne porta giù a bere.

283) Dizion. 2° Ed. .
NUTRIBILE
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pag.550

1) id: b5ba22e7bb134b90ba37e3464027c1a4)

Definiz:

Atto a nutrire, di nutrimento. Latin. alibilis.

284) Dizion. 2° Ed. .
NUTRICHEVOLE
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pag.550

1) id: 0e141ebe4b054c5a8d5270d3d51bc48b)

Definiz:

Di nutrimento, atto a nutricare. Latin. alibilis.

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Esempio:

Cr. 3. 7. 2. il grano, il qual nella terra grassa nasce, è più grasso e più a peso grave, e più nutrichevole.

285) Dizion. 2° Ed. .
SOLENNE
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pag.801

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Definiz:

Di solennità, che appartiene a solennità, contrario a feriale. Lat. solemnis.

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Esempio:

Boc. n. 99. 8. Di più solenne convito non gli poteva onorare.

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Esempio:

E Bocc. nov. 1. 8. Giucatore, e mettitor di malvagi dadi era solenne [cioè notabile]

286) Dizion. 2° Ed. .
A CONTRARIO, e A CONTRARIO A CONTRADIO.
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pag.16, in realt 15

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Definiz:

Vale ancora A DISPETTO, MALGRADO:

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Esempio:

G. V. 9. 91. 1. Fu fatto da que' d'entro, con sottili edifici di canapi, certo ordigno, che venia dalla torre a una cocca del porto di Genova, per loquale si fornía, e rinfrescava, a contrario di tutta l'oste.

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Definiz:

Posto avverbialm. vale a noia, in odio. Recarsi uno a contrario. Lat. alicuius odium capere, Concipere odium in aliquem.

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Esempio:

Esempio del Compilatore a contrario de' nimici. Lat. invitis hostibus.

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Definiz:

Diciamo anche AL CONTRARIO, che vale a rovescio. Lat. Perperam.

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Esempio:

G. V. 6. 23. 1. Per laqual cosa lo 'mperadore il si recò a contrario.

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Esempio:

E G. V. lib. 7. 23. 2. Si mosse d'Alemagna a contrario della Madre, ch'era figliuola del Duca d'Ostericch.

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Esempio:

E G. V. lib. 12. 19. 3. Fu preso da' suo' vicini, e mandato, a suo contradio, fuori della Città.

287) Dizion. 2° Ed. .
LANCIO
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pag.461

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Esempio:

Franco Sacchetti. E da' lanci, e da' salti del cavallo ognun fuggendo.

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Esempio:

Morg. E finalmente dal Re Caradoro, A lanci, e a salti, si partir costoro.

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Definiz:

¶ Di RILANCIO, in vece di, Senza intervallo. Latin. illico, statim, repentè.

288) Dizion. 2° Ed. .
TIRANNIA
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pag.878

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Esempio:

E Dan. Inf. cant. 27. Tra tirannía si vive, e stato franco

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Definiz:

¶ Per azioni, maniere, e costumi di tiranno.

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Esempio:

G. V. 2. 5. 3. Il contastava di suoi difetti, e tirannie.

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Esempio:

N. ant. 13. 2. Allora lo Re si maravigliò molto, dicendo, che cosa è tirannía? è bellór di donna.

289) Dizion. 2° Ed. .
IGNOMINIOSO
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pag.403

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Esempio:

Boc. Lett. Le sue opere, con ignominioso soprannome cerca di violare.

290) Dizion. 2° Ed. .
INVAGHITO
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pag.451

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Esempio:

Boc. Lett. Divenuta moglie di Marcantonio, e del Romano imperio invaghita.

291) Dizion. 2° Ed. .
MAESTA
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pag.486

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Esempio:

Bocc. lett. ampliò la povertà la maestà di Scipione in Linterno.

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Esempio:

Cr. lett. Alla grandezza dell'eccellente maesta vostra.

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Definiz:

¶ Per titolo d'Imperadore, e di Re.

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Definiz:

E MAESTEVOLE, E MAESTOSO diciamo di chi ha in se maestà.

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Esempio:

Fr. Iac. Cess. La maestà dello imperio si conviene, che sia non solamente ornata d'armi, ma di leggi.

292) Dizion. 2° Ed. .
PAPPACCHIONE,
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pag.574

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Esempio:

Franc. Sacch. Piglia un bastone, e gitta fra le gambe di questi pappacchioni.

293) Dizion. 2° Ed. .
RAGGIO.
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pag.660

1) id: c7fcbf71d923463aa1c52e834184e9dd)

Esempio:

Franc. Sacch. rim. In ispazio di tempo Gli raggi son conversi in diadema.

294) Dizion. 2° Ed. .
ARROZZIRE
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pag.78

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Esempio:

Franc. Sacch. Io mi voglio levar questa carne salvatica di sopra, e arrozzita.

295) Dizion. 2° Ed. .
SACCONCINO
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pag.733

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Esempio:

Franc. Sacch. Op. div. Dormiva solamente sur'uno sacconcino di palma, o d'altra foglia.

296) Dizion. 2° Ed. .
LEZZO
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pag.473

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Esempio:

Franc. Sacch. rim. Senza vederli con sì gran rovina Gettar lezzo di becco.

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Esempio:

E Franc. Sacch. rim. appresso. E tu che se nel Ciel vicario in Terra Non pensi, che a lui ne venga lezzo?

297) Dizion. 2° Ed. .
RACCORCIARE.
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pag.659

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Esempio:

Franc. Sacch. E costui non avendo modo ne d'acconciarsi, ne di raccorciare staffe.

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Esempio:

Bocc. lett. Chi non sa, che la lunghezza, e la cortezza del tempo allunga, e raccorcia la notte.

298) Dizion. 2° Ed. .
EVANGELICAMENTE
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pag.317

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Esempio:

S. Ber. lett. Non è negato anche a coloro, che vivono evangelicamente.

299) Dizion. 2° Ed. .
ADOMBRATO
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pag.20

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Esempio:

Franch. Sacch. Una mia sorella d'anni 26. aombrata da spiriti mi fuggì a casa.

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