Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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280) Dizion. 2° Ed. .
RETTORE.
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pag.689

1) id: a1eb072d591f46689452e5115920ab9f)

Esempio:

Bocc. n. 75. 2. Nella nostra Città vengono molto spesso rettori marchigiani.

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Esempio:

Petr. canz. 29. 1. Rettor del Cielo io chieggio.

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Esempio:

G. Vill. 9. 183. 1. Essendo i dodici rettori della Città di Melano, ec.

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Esempio:

Amm. ant. Malagevolmente si truova virtù, guida, e rettor vi bisogna, e, sanza fatica porre, s'apparano i vizj.

281) Dizion. 2° Ed. .
RICCHISSIMO.
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pag.691

1) id: a84753bc870a44a3b92d4b4ae600f032)

Esempio:

Bocc. n. 68. 2. Nella nostra Città fu già un ricchissimo mercatante.

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Esempio:

Gio. Vill. 11. 76. 3. Fatta fare una ricchissima corona d'oro, e di pietre preziose.

282) Dizion. 2° Ed. .
LEGGIADRAMENTE
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pag.468

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Esempio:

Bocc. n. 82. 2. Se, da un soprastante pericolo, leggiadramente parlando, deliberò.

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Esempio:

But. La detta donna prestamente, e leggiadramente si volse inverso lui.

283) Dizion. 2° Ed. .
SEMPLICETTO
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pag.776

1) id: a080219c070841a4a5df50c207ef1e0e)

Esempio:

Bocc. n. 64. 2. Io una n'aggiugnero, da una semplicetta donna adoperata.

284) Dizion. 2° Ed. .
DIFFICULTA
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pag.256 [258]

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Esempio:

Bocc. n. 7. 2. Senza troppa difficultà, da di se da parlare.

285) Dizion. 2° Ed. .
VINCIGLIO
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pag.928

1) id: 403d700d4fcf49e89ba0e402c8350ed2)

Esempio:

Bocc. canz. 6. 3. Dalmi legato dentro a' tuo' vincigli.

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Esempio:

Var. rim. Past. Che gli avvinciglia il piè, le braccia, e 'l petto.

286) Dizion. 2° Ed. .
SCALZARE
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pag.747

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Esempio:

Bocc. n. 99. 8. Dove gli fece scalzare, e rinfrescare alquanto.

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Esempio:

N. ant. 91. 9. Ma tanto la scalzò, ch'ella disse: si posai.

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Definiz:

¶ Per sottrarre, e cavare altrui di bocca artatamente quello, che si vorrebbe sapere.

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Esempio:

E Dan. Par. appresso. Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro.

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Esempio:

Morg. La nave è vecchia, e pur l'onda scalza, Tal che comincia a uscirne la stoppa.

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Definiz:

¶ Per levar la terra intorno alle barbe degli alberi, e delle piante, contrario di RINCALZARE. Lat. ablaqueare.

287) Dizion. 2° Ed. .
ALTISSIMO
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pag.43

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Esempio:

Bocc. n. 41. 4. In un pratello d'altissimi alberi circuíto.

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Esempio:

E Bocc. proem. n. 2. Oltremodo essendo acceso stato d'altissimo, e nobile amore.

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Esempio:

Bocc. n. 14. 8. Gli parve udire un grandissimo pianto, e guai altissimi, messi da una donna. [cioè fortissimi]

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Esempio:

E Bocc. n. 14. 8. Ma nel far della sera si mise un vento tempestoso, il quale, faccendo i mari altissimi.

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Esempio:

Petr. canz. 9. 2. Onde discende Dagli altissimi monti maggior l'ombra.

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Esempio:

E Petr. can. 49. 4. Che, per vera e altissima umiltate, Salisti al Ciel.

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Esempio:

E Dan. Inf. di sotto. Così vidi adunar la bella scuola Di quel Signor dell'altissimo canto. [cioè ottimo, e ornatissimo]

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Esempio:

Dan. Inf. c. 4. Onorate l'altissimo poeta.

288) Dizion. 2° Ed. .
FILATRICE
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pag.340

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Esempio:

Bocc. n. 23. 4. Con una filatrice disputar del filato.

289) Dizion. 2° Ed. .
TIGNA
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pag.876

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Esempio:

Bocc. n. 87. 4. Tal grado ha chi tigna pettina.

290) Dizion. 2° Ed. .
SCATOLA
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pag.751

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Esempio:

Bocc. n. 63. 4. Di scatole di varj confetti piene.

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Esempio:

E Bocc. nov. 76. 12. Vennon con una scatola di galle, e col fiasco del vino.

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Definiz:

¶ E perchè nelle scatole de gli speziali è scritto, a lettere grandi, quel che v'è dentro, diciamo, proverbialmente. Dire a lettere di scatole, o di speziali, il dire a uno il suo parere alla libera, e come si dice, fuor de' denti. Libere loqui, nudo capite dicere.

291) Dizion. 2° Ed. .
AVARISSIMO
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pag.94

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Esempio:

Bocc. n. 25. 2. Savio, e avveduto per altro, ma avarissimo senza modo.

292) Dizion. 2° Ed. .
MODESTO
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pag.524

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Esempio:

Bocc. n. 2. 10. Sì come colui, che sobrio, e modesto huomo era.

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Esempio:

E Dan. Par. cant. 29. Quelli che vedi quì furon modesti.

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Esempio:

Petr. Son. 300. Al volto, a quella angelica modesta Voce, che m'addolciva, e or m'accuora.

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Esempio:

Dan. Parad. 14. E io udì, nella luce più dia, Del minor cerchio, una voce modesta.

293) Dizion. 2° Ed. .
QUALE.
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pag.652

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Esempio:

Bocc. n. 79. 2. Ci tornano qual giudice, qual medico, e qual notaio.

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Esempio:

E Bocc. nov. 70. 8. Qual se tu?

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Esempio:

E Bocc. nov. 13. 10. Qual se n'andò in contado, e qual quà, e qual là.

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Esempio:

Dan. Par. 3. Che qual vuol grazia, e a te non ricorre, Sua disianza vuol volar senza ali.

294) Dizion. 2° Ed. .
AIUTATRICE
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pag.35

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Esempio:

Bocc. n. 54. 1. La Fortuna ancora alcuna volta aiutatrice de' paurosi.

295) Dizion. 2° Ed. .
ONORABILE
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pag.558

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Esempio:

Bocc. n. 91. 1. Grandissima grazia, onorabili donne, riputar mi debbo, ec.

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Esempio:

Liv. dec. 3. Egli ordinò loro prebende dal Comune, e farle onorabili, e sante, per virginità.

296) Dizion. 2° Ed. .
TARTARESCO.
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pag.864

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Esempio:

Bocc. n. 60. 1. Di più colori, che mai drappi fossero tartareschi.

297) Dizion. 2° Ed. .
APPARIRE
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pag.63

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Esempio:

Bocc. n. 7. 1. Quando alcuna cosa non usata apparisce di subito.

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Esempio:

Bocc. Introd. n. 6. In ciascuna parte del corpo apparivano a molti.

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Esempio:

E Bocc. n. 12. 18. Ma poichè ad apparir cominciò l'aurora.

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Esempio:

E Bocc. n. 73. 24. Non le aveva detto, ch'ella si guardasse d'apparirgli innanzi quel giorno.

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Esempio:

E Bocc. nov. 1. 19. Ma perciocchè questo n'è occulto, secondo quel che può apparire [cioè si può conoscere]

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Esempio:

Bocc. nov. 63. 4. Essi non si vergognano d'apparir grassi, d'apparir coloriti nel viso, d'apparir morbidi ne' vestimenti, e in tutte le cose loro.

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Esempio:

Petr. canz. 18. 7. Fugge al vostro apparire angoscia, e noia.

298) Dizion. 2° Ed. .
BEATO
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pag.113

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Esempio:

Bocc. n. 1. Come se quegli fosse nel suo cospetto beato, esaudisce.

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Esempio:

E Bocc. num. 3. Ora con lui eterni son divenuti, e beati.

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Esempio:

G. Vill. 1. 19. 2. Che in becco l'addusse al beato Remigio.

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Esempio:

Dan. Inf. c. 1. perchè speran di venire, Quando che sia alle beate genti.

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Esempio:

E Dan. Inf. can. 7. Ma ella s'è beata, e ciò non ode.

299) Dizion. 2° Ed. .
LIETO
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pag.475

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Esempio:

Bocc. n. 41. 1. A dover dar principio a così lieta giornata.

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Esempio:

E Bocc. n. 15. 38. Andreuccio lieto, oltr'a quello, che sperava, subito si gittò fuora.

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Esempio:

E Dan. Par. can. 2. Volta ver me sì lieta, come bella.

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Esempio:

Dan. Par. c. 1. Che ciò che scocca drizza in segno lieto.

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Definiz:

E per apríco.

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Esempio:

E Petr. Son. 218. Soglion questi tranquilli, e lieti amanti.

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