Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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220) Dizion. 2° Ed. .
LATINO
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pag.464

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Esempio:

Dan. Rim. canz. 4. E cantino gli augelli, ciascuno in suo latino.

221) Dizion. 2° Ed. .
SCURARE
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pag.767

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Esempio:

Petr.canz. 40. 2. Ed in un punto n'è scurato il Sole.

222) Dizion. 2° Ed. .
QUESTI.
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pag.655

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Esempio:

Petr. canz. 48. 6. Questi in sua prima età fu dato all'arte.

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Definiz:

Talora, con la preposizione IN, contiene il sustant. in virtù.

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Esempio:

Bocc. nov. 77. 64. Ed in questo la fante di lei sopravvenne [cioè in questo tempo, in questo mentre] Lat. interim.

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Definiz:

¶ Con la preposizione A comprende in virtù il verbo fare.

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Esempio:

Petr. Son. 74. E di questo in quel dì mi ricordava.

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Definiz:

¶ Con la detta preposizione, sì come con l'IN, contiene in virtù il sust.

223) Dizion. 2° Ed. .
SCALZO
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pag.747

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Esempio:

Petr. canz. 25. Si siede scalza in mezzo i fiori, e l'erba.

224) Dizion. 2° Ed. .
RINASCERE
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pag.707

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Esempio:

Petrar. canz. 31. 1. Di volontaria morte Rinasce e tutto a viver si rinnuova.

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Esempio:

E Petr.canz. 39. 4. E s'io l'uccido, più forte rinasce.

225) Dizion. 2° Ed. .
VOLONTARIO
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pag.941

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Esempio:

Petrar. canz. 31. 1. Di volontaria morte Rinasce, e tutto a viver si rinnuova.

226) Dizion. 2° Ed. .
INFINO
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pag.431

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Esempio:

Firenz. Nov. E diede loro infino a' berlingozzi.

227) Dizion. 2° Ed. .
PESOLO
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pag.604

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Esempio:

Firenz. rim. bur. Un battaglio per aria ciondoloni.

228) Dizion. 2° Ed. .
RASO.
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pag.679

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Esempio:

Firenz. As. d'oro. Di finissimi rasi, e dommaschi.

229) Dizion. 2° Ed. .
LECCATO
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pag.467

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Esempio:

Firenz. As. d'oro.La piacevolezza del tuo leccato parlare.

230) Dizion. 2° Ed. .
BENDUCCIO
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pag.117

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Esempio:

Lorenz. Med. canz. Col benduccio in su la spalla, Tuttavia in zazzera, e in petto.

231) Dizion. 2° Ed. .
CIVETTA
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pag.185

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Definiz:

¶ In proverb. Schiacciare il capo alla civetta, e Impaniar la civetta, vale, condurre il mezzáno, dove è sua arte condurre altrui.

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Definiz:

¶ Si dice anche, Far la civetta, ch'è lo stesso.

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Definiz:

¶ E toccare a civetta. dar busse, percuotere a mal modo, detto dal giuoco, fare a civetta, dove in giucando, l'un l'altro si percuote a vicenda. Lat. graves plagas infligere.

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Esempio:

Salv. Granch. Fa tuo conto ch'io t'avrò a toccare a civetta.

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Esempio:

Cr. 10. 16. 1. Veggendo gli altti altri uccelli intorno volare al gufo, e alla civetta.

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Esempio:

Morg. Non ti vid'io parlar con Bianciardino Nell'orto, e 'n qua, e 'n la far la civetta?

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Definiz:

¶ da CIVETTA CIVETTARE, ch'è per metaf. imitare i gesti, che fa col capo la civetta, allettando gli uccelli, e significa vanità, e leggerezza, e dicesi, per lo più, delle donne. Una cosa simile significa appo i Greci, παρακύπτειν.

232) Dizion. 2° Ed. .
TRASFORMARE
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pag.892

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Esempio:

Petr. canz. 3. 2. E i duò mi trasformaro in quel ch'io sono.

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Esempio:

Petr. canz. 3. 16. E non si trasformasse in verde selva.

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Definiz:

¶ In signif. neutr. pass. mutar forma.

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Esempio:

E Petr. stanz. 8. Di selva in selva tutto mi trasforma.

233) Dizion. 2° Ed. .
OLTRAGGIO
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pag.554

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Esempio:

E Bocc. canz. 10. 4. Che non s'attenti Di farmi in ciò oltraggio.

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Esempio:

Petr. canz. 5. 7. Che fece, ec. Di nuovi ponti oltraggio alla Marina.

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Esempio:

G. V. 12. 7. 20. E ciascuno lo reputava in se di non poter parlare, ne dolersi de' torti, e oltraggi, ec.

234) Dizion. 2° Ed. .
TENZONE.
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pag.871

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Esempio:

Petrar. canz. 5. 5. In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle.

235) Dizion. 2° Ed. .
RAGIONE.
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pag.662

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Esempio:

Petr. canz. 21. 3. E poichè l'alma è in sua ragion più forte.

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Esempio:

Petr. canz. 17. 2. Ragione è ben ch'alcuna volta io canti.

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Esempio:

Petr. canz. 4. 1. Quanto si dolga con ragione il cuore.

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Esempio:

Gio. V. 10. 50. 2. Grandi savj in ragione, ed in pratica.

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Esempio:

Dan. Inf. 22. Di che i' rendo ragione in questo caldo [cioè pago il fio]

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Esempio:

E Dan. Parad. 26. E fa ragion, che sia La vista in te smarrita, e non defunta.

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Definiz:

¶ L'usiamo anche in significato di compagnia di traffico, come creare una ragione, disdire una ragione. Lat. inire societatem, dirimere societatem.

236) Dizion. 2° Ed. .
ASPIDO
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pag.82

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Esempio:

E Petr. canz. 38. 5. E gli aspidi incantar sanno in lor note.

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Esempio:

Tes. Br. 5. 2. l'áspido porta in capo una pietra preziosa, che ha nome carboncolo.

237) Dizion. 2° Ed. .
SCONSOLATO
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pag.761

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Esempio:

Petr. canz. 40. 8. Tra gente allegra Vedova e sconsolata in vesta negra.

238) Dizion. 2° Ed. .
SORGERE
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pag.808

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Esempio:

Petr. canz. 42. 4. Chiara fontana in quel medesmo bosco Surgea d'un sasso.

239) Dizion. 2° Ed. .
GONNA
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pag.385

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Esempio:

Petr. canz. 25. Tu se armato, ed ella in trecce, e 'n gonna.

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Esempio:

E Petr. canz. 27. Erba, e fior, che la gonna Leggiadra ricoperse.

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Esempio:

E Petr. canz. 4. 2. Infino all'or, percossa di suo strale, Non essermi passato oltre la gonna.

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Esempio:

Dan. Parad. 26. E come al lume acuto si dissonna Per lo spirto visivo, che ricorre, Allo splendor, che va di gonna in gonna [cioè di pannicolo in pannicolo dell'occhio]

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