Lessicografia della Crusca in rete

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2° Edizione
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617 0 617 occorrenze
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220) Dizion. 2° Ed. .
SCILOMA
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pag.757



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Esempio: Salv. Spin. Finisci oramai quel tuo scilóma, che tu avevi cominciato: lo Scilóma è bello finito.
221) Dizion. 2° Ed. .
CALCATO
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pag.139 [141]



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Esempio: Fra. Giord. Salv. La moltitudine va per l'altra via, ed è la via battuta, e calcata.
222) Dizion. 2° Ed. .
CAMMINO
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pag.145



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Esempio: Salv. Infar. pr. Onde vengono i tessitori, i velettai, i magnani, gli zanni e gli spazzacammini.
223) Dizion. 2° Ed. .
CARNE
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pag.157



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Esempio: Salv. Granch. Tu mi riesci carne grassa, io vorrei, che tu toccassi due parole della fine.
224) Dizion. 2° Ed. .
GRIMALDELLO.
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pag.392



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Esempio: Salv. Granch. Il quale armario, o con grimaldello, o con altro strumento, s'apirrà a ogni modo.
225) Dizion. 2° Ed. .
CECAGGINE
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pag.167



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Esempio: Fr. Giord. Salv. Grande cecaggine fu questa: a chi Dio vuol male si toglie il senno.
226) Dizion. 2° Ed. .
PARALITICO
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pag.578



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Esempio: Dial. S. Greg. M. Si la percosse di parlasía, sì che molti anni giacque paralitica.
227) Dizion. 2° Ed. .
VERGHGGIATO VERGHEGGIATO
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pag.920



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Esempio: Fir. Dial. bell. don. Le palpebre quando son bianche, e vergheggiate con certe venuzze vermigliette.
228) Dizion. 2° Ed. .
ATTOSO
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pag.91



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Esempio: Fir. Dial. bell. don. Tanto sgarbate, tanto attose, che par pure un fastidio a vederle.
229) Dizion. 2° Ed. .
MENARE
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pag.508



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Esempio: Dial. S. Greg. M. Mandisi, se vi piace, alcuno, che vel meni, e rappresenti dinanzi.
230) Dizion. 2° Ed. .
ACCAREZZARE
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pag.9



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Esempio: Fir. Dial. bell. don. Basta loro per essere accarezzate, e anche per esser tenute belle.
231) Dizion. 2° Ed. .
MONTONCELLO
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pag.528



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Esempio: Dial. S. Greg. Entrò in quello luogo, dove stavano le pecore, e furò un montoncello.
232) Dizion. 2° Ed. .
SVELTO
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pag.854



1) id: d0b8e252e47d4e5a8cf4034a4dd07920)
Esempio: Fir. Dial. bell. don. Porta così bene quella persona, così intera, così svelta, così abile.
233) Dizion. 2° Ed. .
SOGLIARE
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pag.800



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Esempio: Dial. S. Greg. M. Non furono arditi di metter li piedi fuor del sogliare dell'uscio.
234) Dizion. 2° Ed. .
DILIGIONE
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pag.154 [264]



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Esempio: Dial. San. Greg. M. Credette più tosto, che 'l dicesse per beffe, e per diligione.
235) Dizion. 2° Ed. .
INASPETTATAMENTE
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pag.416



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Esempio: Fir. dial. bell. don. Non altrimenti, che uno, il quale inaspettatamente veggendo una cosa divina.
236) Dizion. 2° Ed. .
SOPRASSALTO
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pag.808



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Esempio: Fir. Dial. bell. don. Mostrarla distinta, con un poco di soprassalto, colorito, ma non rosso.
237) Dizion. 2° Ed. .
HOMICCIUOLO
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pag.401



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Esempio: Dial. S. Greg. M. Le quali io, che sono un'homicciuolo, ho vedute per me medesimo.
238) Dizion. 2° Ed. .
RASPO.
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pag.679



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Esempio: Dial. S. Greg. M. Entrò nella vigna, e colse que' pochi raspi, che vi trovò.
239) Dizion. 2° Ed. .
ELEGANTE
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pag.307



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Esempio: Fir. Dial. bell. don. Quella prontezza, e dolcezza del parlare onesto, arguto, allegro, ed elegante.