Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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3° Edizione
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200) Dizion. 3° Ed. .
DI LEGGIERI
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pag.509

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Vedi Di leggiere.

201) Dizion. 3° Ed. .
DI LEGGIERO
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pag.509

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Vedi Di leggiere.

202) Dizion. 3° Ed. .
CARNILE
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pag.292

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Definiz:

Di carne.

203) Dizion. 3° Ed. .
ANETINO .
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pag.104

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Definiz:

Di Anéto.

204) Dizion. 3° Ed. .
ESTERIORMENTE
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pag.616

1) id: 86a067ce8a9c43bb8ab7b4d4dd61d94c)

Definiz:

Di fuori.

205) Dizion. 3° Ed. .
DI SFUGGIASCO
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pag.543

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Definiz:

Posto avverbial. Di soppiatto, di nascosto. Lat. furtim.

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Esempio:

Dav. Scism. Il fuoco della resia al forte soffiare della corte, ed alla fiacca resistenza de' buoni, impigliò tutta l'Isola, se non se alcune Messe si dicieno, e udieno di sfuggiasco.

206) Dizion. 3° Ed. .
DI FUORI
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pag.506

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Definiz:

In vece di sust. Vale Banda, o Parte esteriore.

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Esempio:

Com. Inf. 24. Questi fossi, dalla parte del di fuori, son più certi.

207) Dizion. 3° Ed. .
DI FURTO
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pag.506

2) id: 762536cf689448bf9b7675f8c966c1a4)

Esempio:

Ar. Fur. 24. 60. Tu l'hai di furto più, che di ragione.

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Esempio:

Boc. Nov. 98. 54. Sua moglie è divenuta nascosamente, e di furto.

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Esempio:

G. V. 10. 140. 2. Ne vi potea entrar vittuaglia, se non di furto.

208) Dizion. 3° Ed. .
DI GIÀ
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pag.507

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Esempio:

Boc. Vit. Dant. Delle frondi dell'alloro i poeti son usi di coronarsi, come è di già mostrato.

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Definiz:

§. Per Lo solo già, in vece di Oramai.

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Esempio:

Boc. Urb. E di già il giorno cominciava a tor la luce alle risplendenti stelle, quando, ec.

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Esempio:

Fir. As. 78. Messomi le mani in seno tutto adirato, ne trasse parecchi (capelli) che io di già n'aveva nascosti.

209) Dizion. 3° Ed. .
DI GIÙ
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pag.507

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Definiz:

Contrario di Di su.

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Esempio:

Dant. Inf. 5. Di qua, di la, di giù, di su gli mena.

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Definiz:

§. Dicesi anche Di giuso.

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Esempio:

Nov. Ant. Valletti vengono, e vanno di giù, e di su.

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Esempio:

Tesorett. Brunet. 2. 40. Cioè mirando il cerchio per mezzo di ritta linea di su in giuso, e di giù in suso.

210) Dizion. 3° Ed. .
DI SU.
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pag.561

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Esempio:

Dant. Inf. 5. Di qua, di la, di su, di giù gli mena.

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Definiz:

§. Dicesi anche Di suso.

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Definiz:

Lo stesso, che Di sopra.

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Esempio:

Dant. Infer. 19. O qual che se, che 'l di su tien di sotto, Anima trista.

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Esempio:

Petr. Canz. 21. 4. Così di su dalla gonfiata vela, Vid'io le 'nsegne di quell'altra vita.

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Esempio:

G. V. 6. 58. 1. Partitasi la ben'avventurosa oste de' Fiorentini di su 'l contado di Siena (cioè del)

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Esempio:

E Dan. Parad. 25. E questi fue, Di sulla croce, al grande uficio eletto.

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Esempio:

G. V. 12. 3. 6. Riducendosi il Parlamento in sulla piazza de' Priori per confermare i patti di su detti.

211) Dizion. 3° Ed. .
DI SUBITO.
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pag.561

2) id: 87d9511b12da4d95add07d6111e40990)

Esempio:

E Passav. 340. Figure, che si facessono di piombo strutto, bogliente, gittato di subito nell'acqua fresca.

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Esempio:

Albert. cap. 29. L'amico non è da lodare di subito, ne di soperchio [qui all'improvviso, sanza pensarvi]

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Esempio:

Stor. Eur. 109. Strinse le pugna, e morì di subito.

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Esempio:

Boc. Nov. 5. 4. Di subito ferventemente la cominciò ad amare.

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Esempio:

Nov. Ant. 59. 1. E molte volte adiviene, che l'huomo ne muore di subito.

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Esempio:

Petr. Son. 52. M'agghiaccio dentro in guisa d'huom, ch'ascolta Novella, che di subito l'accuora.

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Esempio:

Pass. 62. E così partendosi con tutta sua compagnia, innanzi che molto fossero dilungati, s'aprì la terra di subito, ed inghiottì l'albergo, e l'albergatore.

212) Dizion. 3° Ed. .
DI TAGLIO.
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pag.561

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Esempio:

Nov. Ant. 92. 4. E fedì il nemico a due mani d'un gran colpo di taglio.

213) Dizion. 3° Ed. .
DI TANTO.
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pag.561

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Esempio:

Sen. Pist. Ma aguale conviene, che i guernimenti, di tanto sieno più forti, di quanto più forza sono le cose, che ci assaliscono.

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Esempio:

Boc. Nov. 79. 14. Se non che di tanto siam differenti da loro, che ellino, ec.

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Esempio:

Poet. Ant. 9. Canz. Imp. Fed. Valor sor l'altre avete, E tutta caunoscenza; Nullo homo non poria Vostro presio contare, Di tanto bella siete.

214) Dizion. 3° Ed. .
DI TRATTO.
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pag.561

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Esempio:

E Cron. Mor. altrove. Noi ne avemmo di tratto una, di circa di fiorini 500.

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Esempio:

Cron. Mor. Ma di tratto, come reo, giugneva a lei col notaio, e testimoni, e diceva di di sì.

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Esempio:

Cron. Mor. Pagò cenquarantamila fiorini di primo tratto.

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Definiz:

§. Di primo tratto: vale Prontamente, nel principio del negozio.

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Esempio:

Ciriff. Calv. 3. E fer di tratto sonare a raccolta.

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Esempio:

Sp. Gell. Di tratto andrebbe il romor per Firenze, ch'io non istimo il guadagnare.

215) Dizion. 3° Ed. .
DI TRAVERSO.
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pag.561

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Esempio:

Guid. G. E correndo, il percosse di traverso.

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Esempio:

Dan. Inf. 30. Con tutto, ch'ella volge undici miglia, E più d'un mezzo di traverso non ci ha (qui vale di larghezza)

4) id: a1ab95ca742d4dafa7f268d7245e5493)

Esempio:

E Liv. dec. 3. altrove. E ferillo di traverso nel costato.

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Esempio:

Liv. Dec. 3. I compagni de' Romani statuirono propugnacoli incontro alle vigne, e con cuniculi di traverso ricevettero i cuniculi de' nimici.

216) Dizion. 3° Ed. .
DI TROTTO.
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pag.561

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Esempio:

Bern. Orl. 1. 5. 28. Malagigi si mette un diavol sotto, E per l'aria ne va più, che di trotto.

217) Dizion. 3° Ed. .
DI VANTAGGIO.
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pag.561

2) id: 2b0296eacd5541cb8f340d8753528d82)

Esempio:

Tav. Rit. Il Castellano allora s'arma di vantaggio, e monta a cavallo.

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Esempio:

Franc. Sacch. Li suo' pari andassero cercando, per lor vivere, le cose di vantaggio [cioè vantaggiate]

218) Dizion. 3° Ed. .
DI VEDUTA.
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pag.561

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Esempio:

Boc. Nov. 51. 3. Siccome molte di voi, o posson di veduta sapere, o possono avere udito.

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Esempio:

Com. Inf. Che Dante vada in Inferno, per riportar di veduta a' mortali quelle cose, che le scritture dicono, quasi sia testimone, di veduta, di quelle cose.

219) Dizion. 3° Ed. .
DI VER.
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pag.561

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Esempio:

Dan. Inf. 19. Che dopo lui verrà, di più laid'opra, Di ver ponente, un pastor senza legge.

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Definiz:

Troncato da Di verso: per lo più della Poesia.

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