Lessicografia della Crusca in rete

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20) Dizion. 3° Ed. .
VERGINITÀ, VERGINITADE, VERGINITATE
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pag.1769



1) id: bf1f1c4776db42df811ae26055731009)
Esempio: Tes. Br. 1. 18. Nella vecchia legge comandò egli il matrimonio, ma nel Vangelo predicò la verginità.
21) Dizion. 3° Ed. .
STORIALMENTE
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pag.1628



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Esempio: Fr. Giord. P. Molte altre belle cose ho lasciate, dette storialmente per lo vangelo, per venire al sermone.
22) Dizion. 3° Ed. .
PREDICARE
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pag.1247



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Definiz: Annunziare, o dichiarare pubblicamente il Vangelo al popolo, e riprenderlo de' vizzj: uficio proprio de' Vescovi. Lat. concionari, concionem habere.
23) Dizion. 3° Ed. .
DETTARE
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pag.494



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Esempio: Tesor. Brunett. 2. 19. Dicono alcuni, che 'l suo Vangelo fu dettato per bocca di Pietro in una Chiesa d'Egitto.
24) Dizion. 3° Ed. .
NUTRIMENTO
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pag.1098



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Esempio: Collaz. S. Pad. Poich'avessono dati tutti li beni loro, per nutrimento de' poveri, non potrebbon però salire alla perfezion del Vangelo.
25) Dizion. 3° Ed. .
CERTANO
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pag.318



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Esempio: Dav. Scism. Ne ti è lecito tenerla secondo il Vangelo, al quale io so di certáno, che gl'Inglesi tuoi credono come noi.
26) Dizion. 3° Ed. .
ORDINAZIONE
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pag.1124



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Esempio: Espos. Vang. Ogni obbedienza cristiana è fondata nel Vangelo, al quale non debbe esser contraria niuna obbedienza umana, ne veruna ordinazione di regola, ne forma di vivere.
27) Dizion. 3° Ed. .
PACE
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pag.1139



1) id: 502382ffcec249f2bf04388957af403a)
Esempio: Segn. Pred. 3. M'impone Cristo nell'odierno Vangelo, che a nome suo vi comandi che voi diate la pace al vostro nemico, che gli rilasciate ogni offesa, ec.
28) Dizion. 3° Ed. .
DARE
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pag.458



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29) Dizion. 3° Ed. .
DIRE
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pag.522



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Esempio: E Segner. Pred. 20. E per dir chiaro, non han temuto d'arrecar quel Vangelo, dove loro venivano dinunziate sì crude stragi, anche a quegli stessi, che le dovevano più rabbiosamente eseguire.
30) Dizion. 3° Ed. .
PARLOTTARE
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pag.1157



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Esempio: Vit. S. Pad. Vedendo, e considerando questo santissimo, che molti, per mala usanza, detto il Vangelo, uscivano della Chiesa, e uscivano di fuori a parlottare, infino, che si dovea levare il Signore.
31) Dizion. 3° Ed. .
AMMAESTRARE.
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pag.82



1) id: 8ae4035f0b364f708edf52199a9b74a8)
Esempio: Tes. Br. lib. 3. 4. Il nostro Signor Gesucristo, che vide gli errori, ch'erano stati, e quelli, che erano, e quelli, che doveano essere, sì ammaestrò ciascuno nel suo Vangelo, che si guardasse d'errare.
32) Dizion. 3° Ed. .
N
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pag.1074



1) id: 4d3a4e3ddd094f8b82702b883e28e1df)
Definiz: Lettera di suono simile alla M, la quale si raddoppia, come l'altre consonanti, dove è mestiere: come Panno, Cenno. Posta dopo la G perde una gran parte del suo suono, e quasi un'altra lettera ne diventa, e ciò addivien sempre nel mezzo della parola, e nella sillaba stessa: come Agnello. Può forse talora avvenir ciò, in principio di parola, ma molto di rado, e forse una volta, o due solamente: come Gnaffe, Gnau. Riceve dopo di se delle consonanti il C, D, F, G, S, T, V, Z, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, e mantiene lo 'ntero suono: come Banco, Banda, Enfiato, Vangelo, Mensa, Vento, Convito, Stanza. Ammette avanti di se in mezzo della parola, e in diversa sillaba la R, S: come Arnie, Disnebbiare, quantunque la S non si trovi mai in mezzo di parola, se non ne' verbi composti colla preposizione DIS, ma nel principio più spesso: come Snodare. E sempre si pronunzia la S, come avanti la M, nel suono più sottile, quale nella voce confusa, come si dice nella lettera S.