Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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380) Dizion. 3° Ed. .
VEDERE
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pag.1754

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Esempio:

E Bocc. num. 32. Ella vide l'aurora apparire.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 91. 4. Dandoli a vedere, ch'esso veniva fuor d'Italia.

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Esempio:

Bocc. Nov. 89. 12. Tosto vedremo chente sia stato il consiglio di Salamone.

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Esempio:

Bocc. Nov. 65. tit. Al quale ella da a vedere, ch'ella ama un Prete.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 86. 9. Oimè, cattiva a me, vedi a quel che io faceva.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 85. 12. Ora io vorrò, che tu mi vegghi un poco colla ribeba.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 27. 12. Ma veggiamo: forse che Tedaldo meritò queste cose: certo non fece.

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Esempio:

E Bocc. g. 6. f. 4. Non veggo con che argomento, da concedere, vi possa nell'avvenire riprendere alcuno

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Esempio:

E Bocc. num. 21. E a me credi aver dato a vedere, che tu altrove andato sij a cena.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 74. 3. Di lei s'innamorò sì forte, ec. che più qua, ne più là non vedea.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 100. 20. Fece veduto a' suoi sudditi, il Papa per quella, aver dispensato di poter torre altra moglie.

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Esempio:

Bocc. Nov. 70. 6. Vedi, Donna, tu hai fatto male, il quale, se tu vuogli, ch'io ti perdoni, pensa di fare, ec.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 51. 4. Mi vuol dare a vedere, che la notte, prima che Sicofante giacque con lei, Messer Mazza entrasse in monte.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 37. 6. La Simona disse, che le piaceva; e dato a vedere al padre una domenica dopo mangiare, che andar voleva alla perdonanza a San Gallo, con una sua compagna, ec. se ne andò.

381) Dizion. 3° Ed. .
IO
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pag.921

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Esempio:

Bocc. Nov. 15. 37. Io v'entrerò dentro io.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 93. 9. Come, che ogn'altro huom molto di lui si lodi, io me ne posso poco lodare io.

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Esempio:

Bocc. Nov. 1. 10. Disse allora il Frate: figliuol mio, codesta è buona ira, ne io per me te ne saprei penitenza imporre.

382) Dizion. 3° Ed. .
FILOSOFANTE
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pag.689

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Esempio:

Bocc. Nov. 98. 26. Credesi per molti filosofanti.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 41. 10. Valorosissimo trà filosofanti divenne.

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Esempio:

E Bocc. Concl. 4. Queste cose, ec. nelle scuole de' filosofanti, dove l'onesta non meno , che in altra parte è richiesta, dette sono.

383) Dizion. 3° Ed. .
DISPERATO
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pag.552

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Esempio:

Bocc. Nov. 27. 15. Egli se n'andò disperato.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 13. tit. Tornandosi a casa per disperato.

384) Dizion. 3° Ed. .
BALDANZOSO
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pag.192

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Esempio:

E Bocc. num. 12. Allora la baldanzosa incominciò.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 74. 4. D'anni già vecchio, ma di senno giovanissimo, baldanzoso, e altiéro.

385) Dizion. 3° Ed. .
PAPAVERO
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pag.1151

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Esempio:

Bocc. Amet. 46. Alti papaveri, utili a' sonni.

386) Dizion. 3° Ed. .
OIMÈ, e OMÈ.
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pag.1111

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Esempio:

Bocc. Nov. 36. 10. Oimè, aiutatemi, ch'io muoio.

387) Dizion. 3° Ed. .
PALIO
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pag.1144

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Esempio:

Bocc. Testam. Palio piccolo d'Altare di drappo vermiglio.

388) Dizion. 3° Ed. .
FURIA
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pag.737

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Esempio:

Bocc. Nov. 50. 1. Quasi con furia disse.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 98. 42. Più da furia, che da ragione incitati.

389) Dizion. 3° Ed. .
TRAVERSARE
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pag.1224, in realtà 1724

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Esempio:

Bocc. Nov. 18. 16. E limosinando traversò l'Isola.

390) Dizion. 3° Ed. .
INNUMERABILE
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pag.891

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Esempio:

Bocc. Introd. num. 4. D'innumerabile quantità di viventi.

391) Dizion. 3° Ed. .
INOBBEDIENTE
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pag.891

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Esempio:

Bocc. Lab. n. 141. E sono ritrose, inobbedienti.

392) Dizion. 3° Ed. .
SCIAGURA, e SCIAURA.
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pag.1464

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Esempio:

Bocc. Nov. 43. 9. Della sua sciagura dolendosi.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 50. 15. Quantunque talvolta sciagura ne cogliesse ad alcuna.

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Esempio:

E Bocc. nel tit. Un'asino per isciagura pon piede in sulle dita di colui.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 79. 49. Il Medico si voleva scusare, e dir delle sue sciagure.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 48. 9. Per la sua fierezza, e crudeltà, andò sì la mia sciagura.

393) Dizion. 3° Ed. .
REGOLATO.
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pag.1335

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Esempio:

Bocc. Proem. n. 2. Da poco regolato appetito.

394) Dizion. 3° Ed. .
SANTISSIMO
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pag.1436

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Esempio:

E Bocc. num. 16. Avendolo per santissimo huomo.

395) Dizion. 3° Ed. .
TENERAMENTE.
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pag.1678

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Esempio:

E Bocc. Novel. 42. 18. Teneramente lagrimando, l'abbracciò.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 16. 32. Lei, nelle braccia ricevuta, teneramente baciò.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 19. 36. Teneramente, sì come suo marito, abbracciandolo.

396) Dizion. 3° Ed. .
UMORE.
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pag.1797

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Esempio:

Bocc. Nov. 60. L'umore di quel santissimo corpo.

397) Dizion. 3° Ed. .
MALEDIZIONE
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pag.988

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Esempio:

Boc. Lett. E oltr'a ciò, con quelle maledizioni, che possono.

398) Dizion. 3° Ed. .
SOGGIOGATO.
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pag.1545

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Esempio:

Boc. Lett. Soggiogata Affrica, catenato ne menano a Roma Giugurta.

399) Dizion. 3° Ed. .
RANGULO.
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pag.1320

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Esempio:

Guitt. Arez. Lett. 34. Rangulo pecuniale non t'abbondonerà mai vivo.

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