Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Pronome di prima persona. Lat. ego. Gr. ἐγώ, ἰώ. Dicevano i Beoti. Fl. 10.
Esempio: Petr. Canz. 4. 8. Io, perchè d'altra vista non m'appago, Stetti a mirarla.
Esempio: Dant. Infer. 1. Io non so ben ridir, com'io v'entrai.
Esempio: Boc. Nov. 19. 34. Signor mio, io son la misera sventurata Zinevera, sei anni andata tapinando in forma d'huomo per lo mondo.
Esempio: E Amet. 67. Ferito così, come io.
Definiz: §. Io: posto, o replicato nel fin del discorso, ha maggiore espressione.
Esempio: Bocc. Nov. 15. 37. Io v'entrerò dentro io.
Esempio: E Bocc. Nov. 93. 9. Come, che ogn'altro huom molto di lui si lodi, io me ne posso poco lodare io.
Definiz: §. Io: s'accompagna talora colla PER ME: e significa l'Ego quidem de' Latini.
Esempio: Bocc. Nov. 1. 10. Disse allora il Frate: figliuol mio, codesta è buona ira, ne io per me te ne saprei penitenza imporre.
Definiz: §. Io: s'accorcia davanti a consonanti, pronunziandosi la I solamente, e s'elide davanti alla vocale, seguendosi la I, coll'apostrofo.
Esempio: Petr. Canz. 1. E maledíco il dì, ch'i vidi il Sole.
Esempio: Dan. Purg. 24. I mi son'un, che quando Amore spira, ec.