Lessicografia della Crusca in rete

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3° Edizione
Diz Giu. totali
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20522 118 20640 occorrenze
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60) Dizion. 3° Ed. .
NODOROSO
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pag.1089



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Esempio: Lib. Astr. Abbia legno forte, e convenevole al maestro, e che non sia noderoso.
61) Dizion. 3° Ed. .
RETTIFICARE.
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pag.1344



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Esempio: Lib. Astr. Se questo vuoli sapere hae mestieri, che rettifichino due rettificatori l'eclisse lunare.
62) Dizion. 3° Ed. .
APPICCATOIO
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pag.121



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Esempio: Lib. Astr. E lascia in essa qual luogo vuoli, che sia in mezzo dell'appiccatóio.


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Esempio: E Lib. Astr. appresso. L'appiccatóio si chiama le due armelle, che sono nella sella dell'astrolabio, e la corda, che sta nell'una di loro; e chiamasi così, perchè l'astrolabio si tiene appiccato con esse, e spezialmente, quando si vuol pigliar l'altúra.
63) Dizion. 3° Ed. .
AVVERAMENTO
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pag.181



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Esempio: Lib. Astr. E ancóra mosterroe l'avveramento di questa lungúra nel libro, che io feci.
64) Dizion. 3° Ed. .
DISVARIARE
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pag.561



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Esempio: Lib. Astr. E se disvariassero, e non venissero qui, sappi, che tutto è errato.
65) Dizion. 3° Ed. .
MEZZODÌ
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pag.1035



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Esempio: Lib. Astr. Il punto di Settentrione, e lo punto di C. punto di mezzodie.
66) Dizion. 3° Ed. .
DOPPIATURA
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pag.576



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Esempio: Lib. Astr. E fassi in sommo della doppiatura un canto aguto, ove si congiungono.
67) Dizion. 3° Ed. .
TRASLATATORE
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pag.1721



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Esempio: Lib. Astrol. E io traslatatore di questo libro, così la porroe in suo luogo, come sta quì.
68) Dizion. 3° Ed. .
LEVATORE
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pag.954



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Esempio: Lib. Astrol. E sia di lungi, ec. tanto quanto è l'uscitúra del centro del levator del Sole.
69) Dizion. 3° Ed. .
GROPPONE
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pag.803



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Esempio: Lib. Astrol. E la prima di loro è quella, che sta ove s'aggiugne la coda col groppone.
70) Dizion. 3° Ed. .
MARINIERE
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pag.1005



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Esempio: Lib. Astrol. Dicemmo, che è pesce, che mostra molte maraviglie, che egli è, come mariniero del Mare.
71) Dizion. 3° Ed. .
TRABOCCHETTO
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pag.1711



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Esempio: Lib. Astrol. O chi 'l volesse più immaginare, parrebbe a modo di carro, o di trabocchetto con pertica.
72) Dizion. 3° Ed. .
LATINO
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pag.939



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Esempio: Lib. Astrol. E sia la ribaditúra d'ambo li capi in modo, che 'l suo movimento sia ben latino.
73) Dizion. 3° Ed. .
COCUZZOLO
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pag.347



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Esempio: Lib. Astrol. La quinta è nel cocuzzol del capo, e chiamasi airoba, che è il polmone della cammella.
74) Dizion. 3° Ed. .
REFLESSIONE.
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pag.1332



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Esempio: Lib. Astrol. Multiplica l'ore passate, e loro reflessioni, cioè parti d'ore, se vi sono, in tempi d'un'ora diurna.


2) id: 2e5486339f114284874669c13a510466)
Esempio: Disc. Com. M. G. Potremmo in essa scorgere una simil reflessione del lume solare.
75) Dizion. 3° Ed. .
GRUCCIA
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pag.803



1) id: 4f70c61520e5486eb1e1f126b6b517fb)
Esempio: Lib. Astr. O gruccia, sopra che si sostien l'huomo, quando invecchia, o quando è stanco.


2) id: df07e256526a46b99f5ad7e6309fc5a3)
Esempio: Lib. Son. Che credete lassù salire a grucce.


3) id: fecf6013c8494b5c8eb99744b1c9f5e3)
Esempio: E Lib. Son. altrove. Ben sai, che s'ei dovesse andare a grucce, E non farà infreddar quelle monnucce.
76) Dizion. 3° Ed. .
MADRE, e MATRE
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pag.979



1) id: 9954af2aa37442a5b436a50c18c0247e)
Esempio: Lib. Astr. Con questo avrai compiuto la prima faccia, la qual si chiama, la madre.


2) id: 3ac7efa3b0764b3eb9aa51179be42013)
Esempio: Lib. Cur. Malat. E questo avviene, perchè certamente è offesa la dura madre [cioè la membrana così detta]


3) id: b69761006d5b481c89e1fc9372dc2715)
Esempio: E Lib. Astr. di sotto. La madre, cioe dell'astrolabio, si e la mina, che è segnata da amendue le parti: e l'una parte si è, dove sono le lungúre, e le latezze, e l'altra parte è, dov'è l'agguagliazion del Sole.
77) Dizion. 3° Ed. .
RITONDARE
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pag.1398



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Esempio: Lib. Astr. Secondo la quantità, che si vuol levar del legno, per ritondar la spera.
78) Dizion. 3° Ed. .
ACCORDANZA.
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pag.22



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Esempio: Lib. Astr. E in questa accordanza, che stava ivi, come detto avemo di questa figura.
79) Dizion. 3° Ed. .
ALMA.
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pag.70



1) id: d27174fdc2ea4a3da29386008ccf0050)
Esempio: Lib. Astr. Zodiaco, ec. luogo, che sta apparecchiato per dar alma a tutte le cose.