Lessicografia della Crusca in rete

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3° Edizione
Diz Giu. totali
20872 240 21112 forme
12639 133 12772 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 3° Ed. .
DISSIPARE
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pag.556



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Esempio: Liv. Dec. 1. E quindi tutti furono dissipati.
2) Dizion. 3° Ed. .
DEDIZIONE
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pag.484



1) id: def9451456174b38ba3556c64c5ebe25)
Esempio: Liv. dec. 1. Non disperava d'avergli con volontaria dedizione.
3) Dizion. 3° Ed. .
DISPREZZEVOLMENTE
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pag.554



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Esempio: Liv. Dec. 1. Queste cose gli Duchi disprezzevolmente riprendevano.
4) Dizion. 3° Ed. .
RINOMINARE
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pag.1379



1) id: 6c1d2b180c73473aa3ef8079abee405d)
Esempio: Liv. Dec. 1. In tutte le nozze l'huomo rinominava Talassio.
5) Dizion. 3° Ed. .
DISFACIMENTO
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pag.541



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Esempio: Liv. Dec. 1. E presso al finale disfacimento si pervenne.
6) Dizion. 3° Ed. .
PREGHEVOLE
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pag.1247



1) id: d49ec8134a3041cf95d2b2543594acb1)
Esempio: Liv. Dec. 3. Umile, e preghevole voce.
7) Dizion. 3° Ed. .
LUSINGANTE
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pag.975



1) id: 74405d13d30f4aa7accffe58708b40b5)
Esempio: Liv. Dec. 3. Puerilmente lusingante il padre.
8) Dizion. 3° Ed. .
CINQUENNIO
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pag.337



1) id: c676dc4f112d40b6ad0cc922c3c3c2ab)
Esempio: Liv. Dec. 3. Infino al prossimo cinquennio.
9) Dizion. 3° Ed. .
SOZZAMENTE
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pag.1571



1) id: ebb13ecbbb2f4fc1ac329c4ec993c500)
Esempio: Liv. dec. 3. Nelle navi sozzamente morirono.
10) Dizion. 3° Ed. .
R
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pag.1303



2) id: f1df56568a984c2bae845019acf705e7)
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, denota sempremai rigidezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola, in diversa sillaba: come Garbo, Barca, Perdono, Forfora, Organo, Orlo, Arme, Ornare, Serpe, Tarquinio, Verso, Corte, Nervo, Sferza; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba, la consonante B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono: come Braccio, Ambra, Crusca, Increspato, Drago, Androne, Fragola, Refriggerio, Grato, Agro, Prato, Rappresaglia, Trave, Intrecciato, Cavretto, Sovrano; ma l'v è quasi sempre in mezzo nella parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come Sradicare, e la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce Accusa, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come Carro, ec.
11) Dizion. 3° Ed. .
DISFINIRE
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pag.542



1) id: aeb482f572e445978fddfeae68b5327f)
Esempio: Liv. Dec. 1. Il primo romore, ed impeto disfinì la bisogna.
12) Dizion. 3° Ed. .
DESTRO
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pag.493



1) id: 8a754b3d4ca9420589d19f6c9ba525fd)
Esempio: Liv. Dec. 1. Essendogli venuto il destro, e avendone alquanti uccisi.
13) Dizion. 3° Ed. .
B
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pag.187



2) id: 0e7a24777b97460fb1f47005a78e4da5)
Definiz: Lettera assai simile al P, e all'V, consonante, dicendosi molte voci coll'una, e coll'altra scambievolmente: come Serbare, e Servare: Nerbo, e Nervo: Boce, e Voce: Pubblico, e Piuvico. Delle consonanti riceve dopo di se, nella medesima sillaba la L, e la R, e vi perde alquanto di suono, come, Obbligo, Pubblico, Braccio, Ombra, benchè, colla L, di rado si truovi appresso i Toscani, ne mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come, Blando, Blandimento, ec. Consente avanti di se, in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come Albume, Lembo, Erba, Usbergo, quantunque si trovi di rado colla S, in mezzo della parola, e, per lo più, ne' verbi composti colla proposizione Dis, come Disbrigáre. Usasi più frequentemente in principio di parola, come Sbandito, Sbattere. E deesi sempre la S, avanti al B, pronunziar col suon più sottile, o rimesso, come nella voce Accusa, di che si dice nella lettera S. Puossi raddoppiar nel mezzo della parola, quando egli occorre, come, Nebbia, Trebbio.
14) Dizion. 3° Ed. .
TEMERARIAMENTE.
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pag.1671



1) id: c6ff6de845e1462784c7a7d2f36d296d)
Esempio: Liv. Dec. 3. Venendo temerariamente, urtò li cavalli.


2) id: ebb15a97f44a4049bf22bcdd95a09af3)
Esempio: E Liv. dec. 3. appresso. Essendo temerariamente il cavallo mosso, poteva esser combattuto.
15) Dizion. 3° Ed. .
PECORAIO
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pag.1172



1) id: eb569edf45584b969ca34ea0d9e6249b)
Esempio: Liv. Dec. 3. Il pecoraio avea nome Faustulo.
16) Dizion. 3° Ed. .
SAETTAMENTO.
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pag.1424



1) id: 059245da813f44299cc1278e2ecb1c52)
Esempio: Liv. Dec. 3. Niuna lancia, o altro saettamento.
17) Dizion. 3° Ed. .
SPIATORE
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pag.1585



1) id: acaffce2948642e0af1ec88c214f4941)
Esempio: Liv. Dec. 3. Primieramente tenne maniera di spiatore.


2) id: abc1c22a9ec34042930c59420816f2e2)
Esempio: Red. Ins. 1. Sono i sensi tante vedette, e spiatori.
18) Dizion. 3° Ed. .
VEGNENTE, e VENENTE
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pag.1755



1) id: d11fde4afa4d4fc1b7a5dd40eb0fc2b5)
Esempio: Liv. dec. 3. L'anno vegnente furon fatti Consoli.


2) id: c72559f89a8e4406a1caae5c391ee9b4)
Esempio: E Cr. 10. 33. 1. E 'l lupo venente, volendo pigliar l'oca, o l'agnello, cade nella fossa.
19) Dizion. 3° Ed. .
GIAFOSSECOSACHÈ.
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pag.764



1) id: 7a93fa47e26245e58458dac3234bcc4a)
Esempio: Liv. Dec. 3. Giafossecosachè egli guernisse il comprendimento.
20) Dizion. 3° Ed. .
CAENDO
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pag.256



1) id: 945a8885f0f24cf8aa1e8401298b0de8)
Esempio: Liv. dec. 3. E perchè m'andate voi caendo?