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Diz Giu. totali
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220) Dizion. 3° Ed. .
MARINO
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pag.1005



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Re Enz. Dotto marino fugge tempestanza, E attende chetanza.
221) Dizion. 3° Ed. .
LASCIAMENTO
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pag.937



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Esempio: Am. Ant. 20. 1. 5. Per temporale lasciamento di fatica.


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Esempio: E Amm. ant. 18. 4. 7. Dunque cotali ammistà, per lasciamento d'usanza si deono levare, e discucíre più tosto, che tagliare.
222) Dizion. 3° Ed. .
AMMONIGIONE.
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pag.85



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Esempio: Amm. Ant. 3. 7. 1. Ad ammonigione suole seguitare vergogna.
223) Dizion. 3° Ed. .
IRATO
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pag.923



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Esempio: Amm. Ant. 7. 1. 17. Or mira la faccia degl'irati.
224) Dizion. 3° Ed. .
COTIDIANO
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pag.430



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Esempio: Am. Ant. 35. 1. 5. Battaglia, sanza mancare, cotidiano danno.


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Esempio: Maestr. 1. 38. La quarta si è quella cosa, per la quale noi siamo atati a meritare, quando dice da a noi il pane cotidiano.
225) Dizion. 3° Ed. .
DISMUOVERE
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pag.546



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Esempio: Amm. Ant. 37. 1. 4. L'allegrezze tuttora dismuovon gli animi.


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Esempio: Poet. Ant. Dant. Maian. 83. Huom, ch'ha ritenimento, Vostro fin valimento non dismuova.
226) Dizion. 3° Ed. .
PARVOLO,
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pag.1162



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Esempio: Nov. Ant. 100. 11. Questi è il mio giullare, perciocch'è pargolo, sanza vizio.
227) Dizion. 3° Ed. .
SOLDANATICO
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pag.1545



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Esempio: Nov. Ant. 24. 2. Questo Saladino al tempo del suo Soldanatico, ordinò, ec.
228) Dizion. 3° Ed. .
ADUNARE.
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pag.37



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Esempio: Nov. Ant. 4. 2. Lo Padre adunò Filosofi, e Savj di grande scienza.


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Esempio: Boc. Nov. 100. 5. Fece Gualtieri tutti i suoi amici della contrada adunare.


3) id: c5bf81cada6b43a8956e162893b3daae)
Esempio: E Dan. Par. 1. Questi la terra in se stringe, e aduna.
229) Dizion. 3° Ed. .
TEMENZA.
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pag.1671



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Esempio: Nov. Ant. 82. 2. Alquanto ebbero temenza, ma pur se li pararon dinanzi.


2) id: 8314d497a1fb41bdbb901ad959da5822)
Esempio: Boc. Nov. 97. 9. Celando, per temenza, il mio volere.
230) Dizion. 3° Ed. .
DISGOMBRARE
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pag.543



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Esempio: Nov. Ant. 76. 2. Comandolli, che disgombrasse il paese, sotto pena della persona.
231) Dizion. 3° Ed. .
NEMISTÀ, NEMISTADE, e NEMISTATE
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pag.1082



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Esempio: Nov. Ant. 100. 13. Questa nemistade, che tu dì, non t'ho io dimostrato?
232) Dizion. 3° Ed. .
RISTUCCO.
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pag.1394



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Esempio: Nov. Ant. 51. 6. La gente era ristucca, e non voleano più vedere.
233) Dizion. 3° Ed. .
A
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pag.1



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Esempio: Nov. ant. 2. 2. Cotanto dico, ch'el cavallo è nutricato a latte d'asina.
234) Dizion. 3° Ed. .
CHE.
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pag.322



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Esempio: Nov. Ant. 100. Sappi, ched io t'amo sopra tutte le persone del Mondo.
235) Dizion. 3° Ed. .
FICO, e FIGO
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pag.682



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Esempio: Nov. Ant. 73. Vide in sulla cima d'un fico, un bel fico maturo.


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Esempio: E Lab. n. 191. De' quali ella faceva non altre corpacciate, che facciano di fichi, di ciriege, o di poponi i villani.


3) id: 8f3d86dd311047e08758a62c8340c49c)
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. O e' mi venne ben voglia Di fichi fiori, quando i' ebbi la fregola.


4) id: 244f97df7bda44dc8b21d695f3c8f1f7)
Esempio: Ambr. Furt. 1. 2. Parti, che egli abbia avuto voglia de' fichi fiori.


5) id: 1f4bde79e68c4517906ab8da27ba6413)
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 62. E poi ti proverò quel ch'or ti dico, Che non ti stimo, e non ti prezzo un fico.


6) id: bec0a10d18354a0db091defcc70cdd12)
Esempio: Cr. 9. 56. 1. Avviene, che alcuna volta il piè del cavallo si dannifica sotto l'unghia, nel mezzo della pianta, ec. della qual lesione, quando l'unghia non si taglia dintorno, come si dice, nasce dal tuello una superfluità di carne, la quale soprasta la faccia della pianta, a modo d'un bozzolo, e però volgarmente, fico s'appella.
236) Dizion. 3° Ed. .
FIEDERE, FIERERE, e FEGGERE
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pag.683



1) id: ec73986814f94c9c8b930a5bd82d12f3)
Esempio: Nov. Ant. 57. 3. Piacciavi di donarmi una grazia, che un torniamento feggia.


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Esempio: Amm. Ant. I dardi, che sono preveduti, meno feggono.
237) Dizion. 3° Ed. .
ALLA TRAVERSA.
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pag.65



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Esempio: Nov. Ant. 10. 12. E riguardò il marito, con mal talento, alla traversa.
238) Dizion. 3° Ed. .
MAZZERO
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pag.1015



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Esempio: Nov. Ant. 39. 2. Certo cara la comperai, caduna avea un mazzero sotto.
239) Dizion. 3° Ed. .
VIA.
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pag.1778



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Esempio: Nov. Ant. 28. 2. È via più matto, che fortunato colui, che, ec.


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Esempio: Nov. Ant. 35. E di ciò ringraziò molto il Re, e via con suo palafreno, ec. vel portarono.


3) id: baccb171720b40f5ad63429c1c29fe77)
Esempio: Boc. Nov. 76. Via a casa dell'amico nel portarono.


4) id: cd5749f479d041368830de05985944ef)
Esempio: Boc. Nov. 27. Va via, credi tu ch'io creda agli abbaiatori.


5) id: 7ef6be4ac885442ca962904ee448a527)
Esempio: Boc. Nov. 85. E poco fa, si dieder la posta d'essere insieme via via.


6) id: dd2aa7ce289442e7a7902195486731ca)
Esempio: E Bocc. Nov. 44. M. Lizio disse, via, faccialevisi un letto tale, quale egli vi cape.


7) id: 54f22ebb7c2c48008c98ef251d340925)
Esempio: Boc. Nov. 67. Ed Anichino appresso sempre dicendo, via, che Dio vi metta in mal'anno, ria femmina.


8) id: e08d3777e2e3449a9dd30f06f3fc1b35)
Esempio: E Bocc. Nov. 66. Or via, non aver paura alcuna io ti porrò a casa sano, e salvo.


9) id: db8be058cd8b4455a8d8c91a8f9d3c8c)
Esempio: Albertan. cap. 1. L'esca, e lo cibo, che è preso poco fa prode se via via si rigetta.