Lessicografia della Crusca in rete

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340) Dizion. 4° Ed. .
QUIETATIVO.
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pag.21



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Esempio: Fr. Iac. T. 5. 20. 5. Contemplando nell'obietto D'ogni ben quietativo.
341) Dizion. 4° Ed. .
SOTTENTRATO.
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pag.618



1) id: c532e333241e4163a086c3eea180c860)
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 456. Molti abusi si levarono sottentrati nella Chiesa di Dio (cioè: a poco a poco introdotti. Lat. irreptus)
342) Dizion. 4° Ed. .
ALLA CAVALLERESCA.
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pag.117



1) id: d2dde0fc58ab41b09f18eaf5347577e8)
Esempio: Pataff. 5. Alla cavalleresca scatuzzone.
343) Dizion. 4° Ed. .
DI SOPRA.
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pag.187



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Definiz: Preposizione, lo stesso, che Sopra preposizione; si usa col terzo caso comunemente, ancorchè benissimo s'adoperi anche col quarto, e (benchè più di rado) eziandio col secondo, e col sesto. Lat. supra. Gr. ἐπανω, ὑπέρ.


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Esempio: Tes. Br. 4. 5. Delfino è un grande pesce, e molto leggiere, che salta di sopra dell'acqua, e sono stati di quelli, che sono saltati di sopra delle navi.
344) Dizion. 4° Ed. .
MANICHINO
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pag.147



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 409. Che goffería è egli a vedere un paio di manichini foderati di pelle a un lucchesino co i brodoni scempi! non s'accorgon elleno, che quel fodero fa gonfiar quei manichini, e che' brodoni spariscono, che 'l braccio par che rimanga storpiato?
345) Dizion. 4° Ed. .
DISCOSTO
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pag.167



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Definiz: Preposizione. Lo stesso, che Lontano; e si usa comunemente col terzo, e col secondo caso. Lat. procul. Gr. πόῤῥω.


2) id: dbb26e58a77f4415b04937190e11085b)
Esempio: Fir. disc. an. 30. Nè vi stette guari, che egli vide assai da discosto ritornare il Carpigna.


3) id: 2709235ef3124b7e9582230877a400c5)
Esempio: Fir. As. 137. Tu non t'accorgi ec. in che rovina accenni la fortuna spignerti, standoti ancor discosto.


4) id: 246cfbfd4ead4d2f90ebb18ebea740de)
Esempio: Ricett. Fior. Serbate le scorze infilzate in uno spago discosto l'una dall'altra tanto che elle non si tocchino.


5) id: 7f0aa8e6fe79445f97f43ecdc8bae08e)
Esempio: Dav. Colt. 176. Posto ch'egli è, palalo con canne da prima, o picciol palo ficcato discosto.


6) id: 3197e6ba36c34e3aaa251f874c4b6d13)
Definiz: §. In forza d'avverb. vale lo stesso. Lat. procul.
346) Dizion. 4° Ed. .
OFFENDERE
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pag.389



1) id: 528e7da8c2ba477299574b20b15137c2)
Definiz: Far danno, o ingiuria, Nuocere; e si costruisce col terzo, e col quarto caso. Lat. laedere, offendere. Gr. βλάπτειν.


2) id: 44292ba82d7447298c8f8239431848db)
Esempio: G. V. 2. 5. 4. Teodorico avea minacciato di distruggere tutti li Cristiani d'Italia, se Giustino Imperadore offendesse agli Arriani.


3) id: f35777cbacd4487ab2eb2187736e2014)
Esempio: Bocc. nov. 19. 21. Madonna, disse il famigliare, me non avete offeso d'alcuna cosa.
347) Dizion. 4° Ed. .
LUNGI.
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pag.99



1) id: e2e8cedd4e494635aeb4052b52312103)
Definiz: Preposiz. che vale Discosto, Lontano. Si usa col terzo, e col sesto caso. Lat.longe, procul. Gr. μακράν, πόρρω.


2) id: d8a5eff68012486c95b9300381e9e4eb)
Esempio: Cr. 5. 2. 10. Dell'amare (mandorle) si fanno dolci, se cavato intorno al pedale, si farà una caverna lungi dalla radice tre dita, per la quale il nocevole umor risudi.
348) Dizion. 4° Ed. .
PESTILENTISSIMO
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pag.588



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Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 343. Delle eresíe fu sopra tutte l'altre pestilentissima quella degli Arriani (quì figuratam. per malvagissima)
349) Dizion. 4° Ed. .
MANICHETTO
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pag.147



1) id: 49a003411abb4939a7adea650231b530)
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 5. 2. Per dispregio uh, uh, uh, mi faceva bocchi uh, uh, e manichetto dietro.


2) id: b7910a40cd654047a8b41fc2f48f9de1)
Esempio: Buon. Fier. 2. 5. 7. Mi rampognano, E fanmi i manichetti, e le castagne.
350) Dizion. 4° Ed. .
SCESO
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pag.375



1) id: 756f8f438a384144b92c456c4e34f233)
Esempio: Segr. Fior. stor. 5. 203. Di quindi scese le sue genti nella terra, la porta di sant'Antonio ruppero.


2) id: 43d0ab1f9aaf49d896e5a5e62d92953b)
Definiz: §. Per Originario, Discendente. Lat. prognatus. Gr. γεγωνώς.
351) Dizion. 4° Ed. .
PRUDENZIALE.
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pag.762



1) id: 186ebcb4556d45f69fdefb51b31bfc81)
Esempio: Tratt. gov. fam. Quanto si accosta alla parte prudenziale.
352) Dizion. 4° Ed. .
AMELLO.
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pag.150



1) id: 2dffb3a9144d44bc9f582afc84e3bb93)
Definiz: Erba, che fa il fior giallo, e rosseggiante. Lat. amellus. v. Diosc.


2) id: 2a3b72f922244489ae0ef9754842692e)
Esempio: Cr. 9. 99. 5. Mele darai loro ec. ovvero radici d'erba, che da' foresi si chiama amello.
353) Dizion. 4° Ed. .
BUSTINO
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pag.490



1) id: d588502d35094c21b345ba4896088b73)
Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 6. E poi s'appunta in sul bustin dorè.
354) Dizion. 4° Ed. .
ARCIONATO
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pag.250



1) id: d9837e3adfa54ae8be1baa92f3eeef05)
Esempio: Segr. Fior. Art. Guerr. Rispetto mille selle arcionate.
355) Dizion. 4° Ed. .
ARTANITA
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pag.275



1) id: 074f2ccc88ad485990b6eb68a16465ee)
Esempio: Ricett. Fior. 261. Unguento d'artanita maggiore di Mesue.
356) Dizion. 4° Ed. .
UMANATO.
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pag.303



1) id: 1e46db57691e4eca80e1449643c74716)
Esempio: Fior. Ital. Questo Iddio umanato soggiogherà il mondo.
357) Dizion. 4° Ed. .
DIAMORON
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pag.90



1) id: 5374e078fabc4e5bbc8840bdc4de54fb)
Definiz: Siroppo fatto col sugo delle more. Lat. diamoron. Gr. διὰ μώρων.


2) id: 48ee5dd70a5241519f461c6020335c40)
Esempio: Ricett. Fior. 144. Sebbene Galeno nel suo diamoron toglie il mele, noi in quel cambio usiamo di torre il zucchero.
358) Dizion. 4° Ed. .
INFILACAPPI
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pag.816



1) id: b0aff800fd9047b1b3ab39000b2ac37a)
Definiz: L'ago, col quale s'infilano i cappj ne' capelli. Lat. acus crinalis.
359) Dizion. 4° Ed. .
INCATRAMATO
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pag.771



1) id: 8d3bd94aedf541bd9e35ac1fd7804b30)
Definiz: Add. Imbrattato col catrame. Lat. resinâ illitus. Gr. ῥετίνῃ ῥητίνῃ ἐπικεχριμένος.