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2) id: 1a8815ba3abe402a90738569a2343237)
Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro totalmente il significato, come COMANDARE, ACCOMANDARE: TENERE, ATTENERE: COSTARE, ACCOSTARE: METTERE, AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica in parte, e in parte lo mantiene, come BATTERE, ABBATTERE: OPERARE, ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come OMBRARE, ADOMBRARE: CUMULARE, ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come BARBICARE, ABBARBICARE.
341) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: f76a744451aa45f9a204124e150d5e3e)
Definiz: aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi, come BATTIMENTO, ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO, ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO, ABBARBICAMENTO.
342) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 4809df35c27749579027a632f4228032)
Definiz: aggiunta a diversi nomi, ma non affissa: di essa, e di loro si formano varie locuzioni, che si adoperano a maniera avverbiale, come A MIGLIAIA, A PROPORZIONE, A MAN RITTA, e infinite simili; molte delle quali saran tirate fuori a' lor luoghi, altre poste in corpo alla voce principale, e le rimanenti lasciate per più brevità, bastando averne dato quì questo cenno.
343) Dizion. 4° Ed. .
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344) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: Bocc. nov. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto dolente a me; perciocchè quantunque io rigida, ec.


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Esempio: Pass. 19. E consigliatimi, ec. che misero a me, ancora era tempo di trovar misericordia. Lat. hei mihi. Gr. φεῦ.
345) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: Bocc. nov. 7. 6. Avvenne, che trovandosi egli una volta a Parigi in povero stato.


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Definiz: congiunta a verbo di stato in luogo, vale IN, o NEL.


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Esempio: E Bocc. nov. 77. 3. Un giovane, ec. avendo lungamente studiato a Parigi.


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Esempio: E Bocc. nov. 89. 10. Un buon uomo, il quale a capo del ponte si sedea.
346) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: E Bocc. Introd. n. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando.


3) id: ffd46849b22b42a9baad30b0f1a78159)
Definiz: congiunta a verbi di moto, vale il Lat. ad.


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Esempio: Bocc. nov. 15. tit. Andreuccio ec. con un rubino si torna a casa sua.
347) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 0001336d03884134983f323ec4b0bba8)
Esempio: Bocc. nov. 31. 16. Tancredi, nè a negare, nè a pregar son disposta.


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Esempio: E Bocc. nov. 13. 5. Cominciarono a vendere, e impegnare le possessioni.


4) id: ccb21b4e424e4734b5c643efa2c12d2d)
Esempio: E Bocc. nov. 79. 30. Che cosa è a favellare, e ad usare co' savj.


5) id: 57a0b483c1614dbaa4ccf15113ad45a2)
Definiz: congiunta con gl'infiniti ha forza di segnacaso, e perciò viene a dar loro quasi forza di sustantivo.
348) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: E Bocc. g. 4. f. 1. Con assai piacevoli parole alle belle donne si scusò di ciò, che fatto aveva.


3) id: 833f5ff6283843fe9a9d1a345e6a2d0a)
Esempio: Bocc. nov. 40. 5. A trargli l'osso potrebbe guerire (cioè: col trargli l'osso.)
349) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: b508509f5211479ba4084553ef8614b2)
Esempio: E Bocc. nov. 5. 4. Mandò a dire alla donna, che ec. l'attendesse a desinare.


3) id: f23d8fca059144aaa5acd935f5ad6d8e)
Esempio: Bocc. nov. 31. 23. Or via va colle femmine a spander le lagrime.
350) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: e2aebdf632384944be9f78d53d88a5bd)
Definiz: per IN GUISA, modo comune di dire a noi, e a' Greci. Lat. instar. Gr. δίκην. v. Flos 354.


3) id: d0d6091bc3014ea8a5665ecf40e3f22a)
Esempio: Bocc. nov. 85. 12. E' mi par pur di vederti morderle con codesti tuoi denti fatti a bischeri quella sua bocca vermigliuzza.
351) Dizion. 4° Ed. .
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pag.4



2) id: b7cfe5347b4e41a391c7f1b1b21fe682)
Definiz: in vece di DA, segno del sesto caso. Lat. a, ab.


3) id: 4d75dda72b034101b154ff04237376da)
Esempio: Bocc. nov. 16. 18. Amenduni gli fece pigliare a tre suoi servidori.


4) id: b7a0cf3ea8dd4337b36cf7ce1206d3f7)
Esempio: E Bocc. nov. 11. 11. Fatevi a ciascun, che mi accusa, dire quando, o dove gli tagliai la borsa.
352) Dizion. 4° Ed. .
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pag.4



2) id: 87d0a74da8de458e9ed2e4cad8f381e8)
Definiz: talora corrispondente di DA, passando da cosa a cosa per distinguerle. Lat. inter.


3) id: bf7bcebd04f548698630460491b26642)
Esempio: Bocc. Introd. n. 35. Senza fare alcuna distinzione dalle cose oneste a quelle, che oneste non sono.
353) Dizion. 4° Ed. .
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pag.4



2) id: 5219522695fd48b18c239d1ac62336c5)
Esempio: Bocc. nov. 7. 7. E domandò quanto egli allora dimorasse presso a Parigi; a che gli fu risposto, che forse a sei miglia.


3) id: a0a60f9fc2934dc593ee55a39c9e3f4c)
Esempio: E Bocc. nov. 10. 5. Il quale essendo già vecchio di presso a settanta anni, ec. in se non ischifò di ricevere l'amorose fiamme.
354) Dizion. 4° Ed. .
AFFRETTARE.
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pag.82



1) id: 3370636ffd8d4361859e1f3c72723d0e)
Esempio: Vit. Crist. Ove si truova mai niuno sì scellerato, la cui morte fosse così affrettata, e sfolgorata, com'è suta quella del figliuol mio, sanza nulla offesa?
355) Dizion. 4° Ed. .
NABISSO
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pag.315



1) id: c08d022cd1f144b19c52ad0181cb19c3)
Esempio: Vend. Crist. 40. Tolse uno de' maggiori Principi, e de' maggiori Baroni, che fosse nel profondo del nabisso, il quale fu trasfigurato in forma d'una donna.


2) id: 9415260b69c647ee8034c9e4a897da7e)
Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 20. Profondano tanto, che ne vanno insino al nabisso.


3) id: 4edb8837cafa424497148a3aca9256ca)
Esempio: E Fr. Giord. S. Pred. altrove: Dice la scrittura, che egli sta legato nel nabisso per virtù d'Iddio.


4) id: 1afa236d63b744b7b0dce3ed3bede45c)
Definiz: §. I. Nabisso, dicono anche le nostre donne a Fanciullo, che mai non si fermi, e sempre procacci di far qualche male, che anche gli dicon Fistolo, e Facimale.
356) Dizion. 4° Ed. .
IMBEVERE, e IMBERE
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pag.718



1) id: c04858e2bd7a47fda72e02542fdc2cbe)
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 28. 5. Non conoscendo altro affetto, che verso i loro mariti, si imberebbono più altamente di quel primo amore (quì per metaf.)
357) Dizion. 4° Ed. .
SPOLPAMENTO
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pag.677



1) id: e333afd51ac74162b13b9544a448d5ea)
Esempio: Segn. Crist. instr. 2. 21. 13. Figuratevi, che lavoro di squarci, e di spolpamenti, e di stracciature dovettero fare i barbari su quel corpo sì delicato.
358) Dizion. 4° Ed. .
RIABBELLIRE.
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pag.121



1) id: 5383cc37eb6f441b95ffe81c7c7fc939)
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 23. 11. Perciocchè infonde nell'anima la grazia santificante, che è la morte dell'istesso peccato, e riabbellendola, la fa sposa degna di Dio.
359) Dizion. 4° Ed. .
RICASCATA.
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pag.130



1) id: 162b2754492841cdb8ba1f6848225dfe)
Esempio: Segn. Crist. instr. 3. 22. 13. Il quale con la continuazione delle sue ricascate si era ridotto allo stato tanto quì da me deplorato di ricidivo.