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280) Dizion. 4° Ed. .
DIECI
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pag.102



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Esempio: Com. Inf. 22. Quì connumera dieci demonj sotto un decurione.


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Esempio: Bern. rim. Non più a due a due, ma a dieci, a venti.


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Esempio: Red. cons. 1. 229. Consiglierei, che ec. ne tracannasse dieci, o dodici gran tazze.
281) Dizion. 4° Ed. .
INEFFABILITÀ, INEFFABILITADE, e INEFFABILITATE
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pag.806



1) id: b16f2086327b476b93ef53056b93f5c3)
Esempio: Com. Par. 29. Quì determina la ineffabilità dello splendor divino.
282) Dizion. 4° Ed. .
INENARRABILE
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pag.807



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Esempio: Com. Par. 33. Pone lo inenarrabile acume della divina luce.


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Esempio: M. V. 9. 1. Certo egli è cosa inenarrabile, e incredibile a pensare.
283) Dizion. 4° Ed. .
INESTIMABILMENTE
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pag.807



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Esempio: Com. Inf. 8. Incarcerato, e chiuso di mura inestimabilmente forti.
284) Dizion. 4° Ed. .
GIUDICATORIO.
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pag.621



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Esempio: Com. Par. 7. Volendo provare questo imperio avere giurisdizione giudicatoria.
285) Dizion. 4° Ed. .
INCIDENTEMENTE
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pag.778



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Esempio: Com. Par. 15. Incidentemente tocca delli mutamenti degli stati vecchi.


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Esempio: Red. Oss. an. 40. Ma stimo, che non sia forse per dispiacere, giacchè ho mentovati incidentemente i lumaconi ignudi, se darò di essi qualche leggier notizia.
286) Dizion. 4° Ed. .
MINERALE.
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pag.246



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Esempio: Com. Inf. 29. Siccome nel predetto de' minerali chiaro appare.


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Esempio: Buon. Fier. 5. 5. 1. E 'l pane in sassi, In mattoni, in calcina, in minerali Trasfigurare, e bizzarríe cotali.
287) Dizion. 4° Ed. .
ADESSO.
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pag.61



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Esempio: Com. Purg. 22. Adesso intende trattare del vizio della gola.


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Esempio: Rim. ant. Dant. da Maian. 77. Uno amoroso, e fin considerare Mi viene al cor, ch'adesso m'innamora.


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Esempio: Rim. ant. Dant. da Maian. 78. Poi quel pensiero obblío, e pauroso Divegno adesso, e taccio el meo volere.


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Esempio: Dittam. 3. 23. Mattagonis fe sua risposta adesso.


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Esempio: E Rim. ant. Dant. da Maian. 32. Sì m'abbellío la vostra gran plagienzia, Gentil mia donna, al prim'ch'io l'avvisai, Ch'ogn'altra gioia adesso n'ubbliai, E diemmi tutto in vostra canoscenza.


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Esempio: Franc. Barb. 299. 3. Leva, chi falla adesso, E punisci ancor quegli, Se ti fusser frategli.
288) Dizion. 4° Ed. .
AMMALIATRICE.
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pag.154



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Esempio: Com. Inf. 26. Questa fue una maga, e incantatrice, ammaliatrice.
289) Dizion. 4° Ed. .
ALLEGGIARE.
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pag.124



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Esempio: Com. Purg. 27. La speranza del premio alleggia la pena.


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Esempio: G. V. 9. 47. 3. In quella stanza i Fiorentini s'alleggiarono di gran parte della loro amistà, e allo 'mperador medesimo mancò gente.


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Esempio: G. V. 8. 32. 4. Li domandarono grazia, che fossono alleggiati delle importabili gravezze.
290) Dizion. 4° Ed. .
ALLEGGIATRICE.
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pag.124



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Esempio: Com. Inf. 30. O Polisena, sola alleggiatrice delli miei pianti.
291) Dizion. 4° Ed. .
MALIZIA
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pag.133



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Esempio: Com. Dant. Malizia è perversitade dell'appetito, e della ragion pratica.


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Esempio: Cr. 1. 2. tit. Dell'aria, e conoscimento della bontà, e malizia sua.


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Esempio: Petr. cap. 3. Cotale ha questa malizia rimedio.


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Esempio: Tes. Br. 2. 32. E le malizie, che son per cagion di flemma, sono rie di verno troppo duramente, siccome sono febbri cotidiane.


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Esempio: But. Inf. 11. 1. Malizia è pensamento della rea mente.


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Esempio: Nov. ant. 99. 3. E tutto díe si riduole di sua malizia, e tutto giorno dice, che di lui è grande dannaggio.


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Esempio: Bocc. nov. 25. 1. Anzi acerbetta che no, non per malizia, ma per antico costume, così cominciò a parlare.
292) Dizion. 4° Ed. .
SOLLECITATIVO, e SOLLICITATIVO
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pag.574



1) id: 76982390b1d34591830d7ab935338c8c)
Esempio: Com. Inf. 24. Bene s'intendono queste parole sollicitative di Virgilio.
293) Dizion. 4° Ed. .
RAPPRENDIMENTO.
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pag.70



1) id: c82f7f09f0b84f18a90b0499ced4b468)
Esempio: Com. Par. 17. La fede è uno rapprendimento d'amistade all'amico.
294) Dizion. 4° Ed. .
GUERRIERO
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pag.699



1) id: 0abf3d3b55ed4a0abb026bec8fa7568c)
Esempio: Com. Inf. 27. Dice costui, che usò prima vita guerriera.
295) Dizion. 4° Ed. .
DISSOLLECITUDINE.
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pag.201



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Esempio: Com. Inf. 7. Imperfezione, ovvero non perseveranza, straccuranza, dissoluzione, dissollecitudine.
296) Dizion. 4° Ed. .
ILLUMINATORE
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pag.715



1) id: cd3a5a18bb534150a74f9423663ec8ee)
Esempio: Com. Par. 10. Non avari illuminatori della sapienza altrui immortale.


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Esempio: But. Purg. 22. 1. Qual sole, cioè quale illuminatore.
297) Dizion. 4° Ed. .
PREMIO
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pag.700



1) id: ecd18052b9ff469180c1c8804d09f551)
Esempio: Com. Purg. 27. La speranza del premio alleggia la pena.


2) id: 88a9f486e95945ddbf4681fe5f075dfa)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 23. Per la larghezza di Dio riceve uomo premio, e gaudio infinito di servigio di poco tempo.


3) id: 0b3f86e7f5fb4977b71c5ecbe584143e)
Esempio: Salvin. disc. 1. 44. Se si considera adunque la moltitudine, più potente è il timore del gastigo, che la speranza del premio.
298) Dizion. 4° Ed. .
PUTRIDAME
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pag.781



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Esempio: Com. Par. 27. Cloaca di sangue malvagio, e di putridame.
299) Dizion. 4° Ed. .
SUPERFICIALE.
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pag.816



1) id: 9d52d7b876224b3fb9b5d7a61b6b27e1)
Esempio: Com. Par. 4. Andarono pure alla intenzione superficiale della lettera.