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4° Edizione
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300) Dizion. 4° Ed. .
ERADICATORE.
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pag.292



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Fratel mio, non te ne contristare, ma combatti, che noi non siamo eradicatori delle cogitazioni, ma siamo combattitori contra esse.
301) Dizion. 4° Ed. .
INCENDIMENTO
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pag.771



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Si gittóe nudo fra molte spine, e per lo 'ncendio delle punture delle spine vinse, e spegnè lo 'ncendimento del cuore.


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Esempio: Cr. 5. 14. 6. Prese a digiuno (le more) in acqua, o in vino sono rifrigerative, e tolgon la sete, e ammortan lo 'ncendimento del caldo.
302) Dizion. 4° Ed. .
ADDOLCARE.
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pag.57



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Ma, come veggiamo, che la cosa arida, e dura non s'addolca, e diventa arrendevole, se non istà molto in molle nell'acqua.


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Esempio: Franc. Sacch. Oper. div. Diamante per sangue di becco, si addolca, e rompe.


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Esempio: But. Lo fabbro battendo lo ferro in sulla 'ncudine, tra per lo fuoco, che l'addolca, e contienlo, che non crepi, e tra 'l martello, che lo stringe in sulla 'ncudine, lo reca alla sua intenzione.
303) Dizion. 4° Ed. .
DEIFICARE
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pag.66



1) id: df4f4f87a73a4035b5184134d90b227b)
Esempio: Cavalc. discipl. spir. E non è grandissima ingiuria a Dio, che l'uomo, il quale è creatura, quasi deificandosi, dea a se l'onore, che solo si conviene a Dio?


2) id: 7afeea22dd0341ed84d305a68473523e)
Definiz: §. E neutr. pass. per Esser beatificato, o glorificato.
304) Dizion. 4° Ed. .
ARSICCIATO
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pag.275



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Esempio: Cavalc. Pungil. E levandosi il Santese, e andando al grado dell'altare, lo trovò arsicciato, e caldo, in segno, che 'l fuoco v'era stato.


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Esempio: Pallad. Mesciando il frutto di due noci di pina, e arsicciato, e legato in panno lino (cioè arso)


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Esempio: E Tac. Dav. ann. 2. 51. Trovandosi sotto il suolo ec. ceneri arsicciate, impiastricciate di sangue, e altre malíe.
305) Dizion. 4° Ed. .
PIACENTIERO
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pag.595



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Esempio: Cavalc. Specch. cr. Tanto era povero, e sì poco piacentiero, e lusingatore, che in così grande città non trovò chi lo ricevesse.


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Esempio: E Sen. Pist. altrove: Questi lusingatori, e piacentieri, che si solevano ec.
306) Dizion. 4° Ed. .
BUFFARE
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pag.480



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Esempio: Cavalc. Pungil. Non è segno, che sia savio, nè che sia in carità quegli, che perde il tempo in cianciare, e buffare.
307) Dizion. 4° Ed. .
IMPROVVISAMENTE
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pag.755



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Esempio: Cavalc. disc. spir. Onde avvien per lo giudicio di Dio, che spesse volte a questi tali è tolto tempo, e muoiono improvvisamente.


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Esempio: Varch. Lez. 596. Dal desiderio tratti dell'imitare, e dalla dolcezza dell'armonía, andavano extempore, o, come noi diciamo, improvvisamente cantando.
308) Dizion. 4° Ed. .
ACCINTO.
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pag.31



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Vuole aver compagni li suo' servi, anzi, che più è, dice, che gli farà sedere, ed egli accinto servirà loro.


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Esempio: Med. arb. cr. Quando i piedi de' pescatori, e del suo traditore, il Re di gloria, accinto d'un lenzuoletto, devotissimamente, e con molto studio, e sollecitudine, gli lavò.


3) id: 82e69666a03e4f32b2a626999e664370)
Definiz: §. Vale ancora Accinto, quello che noi diremmo Presto, Acconcio, In punto, e Apparecchiato a operare. Lat. promptus, paratus, accinctus, expeditus. Gr. εὔζωνος.
309) Dizion. 4° Ed. .
AFFUSCARE.
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pag.82



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Ms. Inganna affuscando lo cuore, lo quale non pensi lo grande frutto di colui, che fa, e che vuole fare penitenza.
310) Dizion. 4° Ed. .
RIMERITARE
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pag.177



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Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Quando l'uomo, ch'è entrato a servire a Dio, n'esce, e torna addietro, non pare, che questo tale si fidi, che Dio lo possa, o voglia rimeritare.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 2. Finalmente a rimeritare il benifizio è bisogno e di virtù, e di tempo.
311) Dizion. 4° Ed. .
LAVATURA
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pag.31



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Tanto odore rendette, che chiunque lo toccò, non potette poi per gran tempo per niuna lavatura rimuovere quell'odore dalle sue mani.


2) id: 3eff93e22a9f4ef4a690596b0c2ca278)
Esempio: Lab. 204. Molto s'era il viso, e la gola, e 'l collo con diverse lavature strebbiata.
312) Dizion. 4° Ed. .
CRIARE
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pag.863



1) id: b0f42cc401ce452b9633e4aff245de0e)
Esempio: Cavalc. med. cuor. Sperar dunque può, e dee l'uomo, che esso Dio, che 'l criò, e fece, sia sempre apparecchiato ad aiutarlo ad esser buono.


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Esempio: Petr. son. 4. Che criò questo, e quell'altro emispero.


3) id: c7277b6d82cd469bab416440ccd6613f)
Esempio: Petr. son. 9. Cria d'amor pensieri, atti, e parole.
313) Dizion. 4° Ed. .
IMBROGLIARE
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pag.726



1) id: e48f4083984147038561f273a0c21bdd)
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. Io appello a questa manifesta gravezza, che voi mi fate; e così appellando il misero passò all'altra vita, nella maniera che appellando, e imbrogliando aveva dannificato altrui.


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Esempio: Malm. 3. 50. E mentre ei pur volea imbrogliar la Spagna, Gli fa l'uscio serrar sulle calcagna.


3) id: 9a6357ee8e0749e988b0dbbe1b6a47b1)
Esempio: E Malm. 8. 31. Ma basti circa i libri quanto ho detto, Perch'io, che nelli studj non m'imbroglio ec. A qualche error non voglio star soggetto.
314) Dizion. 4° Ed. .
MASTICARE
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pag.180



1) id: 86502daca8dc483b941bfca5783e20db)
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Come adiviene oggi di molti, che tutto 'l giorno pare, che mastichino salmi, e paternostri, e non inghiottiscano niente, cioè nullo abbiano intendimento.


2) id: f0bbedad37c1464b977c7f1f7407e28b)
Esempio: Galat. 64. Se tu proferirai le lettere, e le sillabe, ec. nè anche le masticherai, nè inghiottiraile appiccate, e impiastricciate insieme l'una coll'altra.


3) id: 23a74ab46aec444588384807668b1d7a)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 14. E quivi tutte le virtù, ch'avea in altrui singolarmente vedute, si riduceva a memoria, e quasi per una santa considerazione masticandole, guardava d'incorporarlesi.


4) id: 91f72c2e4aaa4c57ab9f306019ebff56)
Esempio: Malm. 4. 6. E ben si scorge a una mestizia tale, Che la mastican tutti più che male.


5) id: 69859ec1ed664d5faef30a8d1af8eed9)
Definiz: §. II. Per Bene esaminare alcuna cosa seco medesimo, ragionandone tra se; e in questo significato diciamo anche Rugumare. Lat. perpendere, meditari, expendere. Gr. μελετᾶν, ἐξετάζειν.
315) Dizion. 4° Ed. .
AFFATAMENTO.
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pag.72



1) id: 140e67d838d3414d8ce183f32c8a9266)
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. cap. 15. E quinci è quello che si vede continuamente; cioè affatamento di meretrici, abito di buffoni, e fornimento di Re, e di Baroni.
316) Dizion. 4° Ed. .
EMINENTE.
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pag.280



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Esempio: Cavalc. specch. cr. Per la eminente carità, colla quale ha amato, ed ama Iddio la creatura razionale, mandò il suo unigenito Figliuolo.


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Esempio: Fir. As. 66. Un vecchione andatosene in luogo eminente, donde e' potesse essere inteso, e veduto da tutto 'l popolo ec. parlò in questa guisa.
317) Dizion. 4° Ed. .
INSALDARE,
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pag.860



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Ci dà li sette doni dello Spirito Santo, cioè ec. lo dono della fortezza, inquanto ci prova, e insalda, e cresce in virtù.
318) Dizion. 4° Ed. .
RAFFINARE.
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pag.42



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo stesso effetto di questo fuoco sì è, che purga, e raffina il cuore, come il fuoco materiale raffina l'oro, e i metalli.
319) Dizion. 4° Ed. .
CHERUBINO.
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pag.637



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Esempio: Cavalc. frutt. ling. Cherubino viene a dire: plenitudine di scienza; e questi sono quegli spiriti, li quali, come più vicini a Dio, più chiaramente lo contemplano.


2) id: ccc95224543a49159cb3b49ab26ff49f)
Esempio: Fior. Ital. D. Dallato a questo civorio, cioè dall'una parte, e dall'altra, fae due cherubini d'oro.