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4° Edizione
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280) Dizion. 4° Ed. .
ZANA
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pag.352



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Esempio: Cecch. Corr. prol. Come son certi boriosi, che bramano Di mostrar quelle belle zane al popolo.


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Esempio: Cecch. Servig. Che voi mandiate un zana, e non andiate Aggirando.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 13. Zane, vasi, orciuo', fardelli.


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Esempio: E Buon. Fier. 2. 3. 12. O belle zane D'aranci, e di cedrati, e di lumíe.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 6. Io mando un zana a 'nsegnarle la zecca.


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Esempio: Malm. 3. 59. Una zana è il suo scudo, e nell'armata Conduce tutta Norcia, e la vallata.


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Esempio: Pataff. 6. Un cardelletto egli è, ch'appicca zane.


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Esempio: Varch. stor. 15. 614. I Panciatichi avevano insieme più di mille armati, e ogni giorno assaltavano ora questo castello, ed ora quella villa, ammazzando tutti gli uomini fino a' bambini nelle zane.
281) Dizion. 4° Ed. .
RUGIOLONE
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pag.282



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Esempio: Cecch. Donz. 4. 7.Ho visto tante maschere, appiccato Più di cinquanta salterelli, dato Più di dugento zimbellate, tocco Più d'altrettanti rugioloni.
282) Dizion. 4° Ed. .
SCIOPERATONE.
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pag.399



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Esempio: Cecch. Spir. 2. 1. Acciocchè ec. non uscisse fuori La voce d'una spiritata, e si Volgesse quà una schiera di certi Scioperatoni.
283) Dizion. 4° Ed. .
CALONACO.
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pag.513



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Esempio: Cecch. Corr. 2. 1. E fare A' vicini tali scherzi, è cosa, che Agli otto non parre' troppo calonaca (cioè lecita, permessa)
284) Dizion. 4° Ed. .
PARATO.
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pag.487



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Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. E forse che Pandolfo nelle nozze della figliuola ec. non vorrà fare un parato, e una festa pomposa, e bella.


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Esempio: Salvin. disc. 2. 12. De i vostri ritratti vestì meglio, che di qualsivoglia parato, la nostra stanza.
285) Dizion. 4° Ed. .
RINCALZO
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pag.189



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Esempio: Cecch. Servig. 1. 4. Che le sue facultadi, mediante Questo rincalzo, e la sua industria, e una Miseria estrema, si sono accresciute Di buona sorta.
286) Dizion. 4° Ed. .
SBORSO
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pag.343



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 2. 2. E' mi bisogna fare uno sborso, che costui non è Per dir di sì, s'io non pago i suoi debiti.
287) Dizion. 4° Ed. .
VECCHIUCCIO.
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pag.207



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 3. Carino, tu mi par quella vecchiuccia, Che portando nel cesto in capo l'uova Da porre, disegnava farsi ricca Co' galli, che nascessono.
288) Dizion. 4° Ed. .
SPARNAZZAMENTO
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pag.637



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Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. Lo sparnazzamento, che vuol mostrare vostro padre di fare, quando men far lo dovrebbe, che ben sapete quanto egli sia misero.
289) Dizion. 4° Ed. .
ZUPPA
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pag.369



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Esempio: Cecch. Proverb. Zuppa è quella, che comunemente si fa col pane, e col vino in un vaso, o bicchiere.


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Esempio: Cecch. Corr. 1. 2. Bastivi, ch'io so Quel, ch'i' vo dire, quand'i' dico zuppa.


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Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 5. E tutte le tue zuppe Postu far 'n paniere.


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Esempio: Cecch. Proverb. Mangiar la zuppa co' ciechi Zuppa è quella, che comunemente si fa col pane, e col vino in un vaso, o bicchiere; e perchè tal pane si stritola, però chi non vede lume male la raccoglie, se non ha spazio; onde un alluminato, che con loro mangiasse, avrebbe gran vantaggio; onde è nato il proverbio: Tu credi avere a mangiar la zuppa co' ciechi.


5) id: b80c4bebf76b4f3d90c426e0872c1098)
Esempio: Lasc. Parent. 5. 2. Guardate quel, che voi fate: non pensate avere a mangiar la zuppa con ciechi.


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Esempio: Malm. 4. 25. Per una zuppa dolla ancor di greco.


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Esempio: Malm. 2. 7. Or basta, chi del mio fa capitale, Diss'egli, fa la zuppa nel paniere.


8) id: 2cd93771ea624fdea6ab7efb970b50e8)
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 110. Ne' conviti de' filosofi vi era una zuppa di serio, di giocoso, una mescolanza di gravità, e di brio ec.


9) id: 2d9047d7ec1049a887707b142e13ce1d)
Definiz: §. VI. So quel ch'io dico, o simili, quando dico zuppa; proverb. dinotante Aver fondamento di quel, che si dice, o crede.


10) id: 868ebe5f757343289cc377b2269310c5)
Definiz: §. III. Chi fa l'altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere; proverb. che vale, che Chi si mette a far quel, ch'e' non sa, getta via la fatica, e 'l tempo. Lat. quam quisque norit artem, in hac se exerceat.
290) Dizion. 4° Ed. .
DATA
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pag.14



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Esempio: Cecch. Corr. 3. 4. Ma se pure fusse venuta la lettera ec. Vedi la data; e se la nostra è messa Qualche dì dopo (com'i' credo) mostrala.


2) id: 19f102485f744aa18e614f4ba568c88c)
Esempio: Red. lett. 2. 129. La lettera, che V. Sig. mi ha mandata, e del Sig. Dott. Bonomo da Messina in data de' sette di Giugno.


3) id: cc84c5cae5834430876d7c70c4aa5136)
Esempio: Stor. Pist. 37. Per le grandi spese si faceano grandi imposte, e date.


4) id: f5d04b2d2ce144a599a511a214dd1d45)
Esempio: E Stor. Pist. 46. Puose una gran data per pagare la gente sua.


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Esempio: E Stor. Pist. appresso: Ragionarono di volere, che la data, e l'altre gravezze, che la gente dello Imperadore faceano a' cittadini, si levassono via.
291) Dizion. 4° Ed. .
PECORACCIA.
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pag.530



1) id: 3752b45cb80a437fbba9022bd3ac93d7)
Esempio: Cecch. Servig. 4. 9. Se tu avessi a far con altri, che Con una pecoraccia grassa, e grossa, Che si lascia tosare (quì figuratam.)
292) Dizion. 4° Ed. .
ANIMUCCIA.
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pag.204



1) id: dbc0e355fa9c4d1aace3b2945df87997)
Esempio: Cecch. Donz. 2. 3. Che ella non faccia caso d'avere uno Attempatotto, che non è per farlo, Che ell'è un'animuccia, che sa molto, Che cosa si vuol dir marito.
293) Dizion. 4° Ed. .
BERNIA
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pag.421



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Esempio: Cecch. Dissim. 4. 7. Ella tosto tosto si raffazzona sempre, piangendo, e tapinandosi, piglia la bernia, e la serva, esce fuori, e serra la casa.
294) Dizion. 4° Ed. .
AGGIRANDOLA.
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pag.88



1) id: 2c41d0a81afa4391831e89a83f18b81d)
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 2. S'io lo posso da discosto, sicchè egli non mi vegga, seguitare, i' non sono per avere manco che bel tempo delle sue aggirandole.
295) Dizion. 4° Ed. .
FILATERIA
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pag.458



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Esempio: Cecch. Inc. 4. 4. Ci resta solo, che per rispetto, che l'incantesimo non vi nuocesse, io vi faccia addosso certi caratteri con alcuni pentacoli, e filaterie.
296) Dizion. 4° Ed. .
ALLEVATRICE.
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pag.127



1) id: 38b2fb97ed9d4888bb48eee547d41cca)
Esempio: Cecch. Inc. 1. 1. Credi tu, che io non mi ricordi, che madonna Nobile allevatrice avendo, com'ella disse, allevata questa, ch'era nata ec.
297) Dizion. 4° Ed. .
POLLAME
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pag.649



1) id: f37a321eb5134456ab9722233e7560f9)
Esempio: Cecch. Stiav. 3. 5. Ha fatto un ronzamento, un comperare Di starne, di pollami, e fatto un ordine Per istamane, e per cena, che s'egli Ci aspettass'anco venti gentiluomini Col Doge appresso, non farebbe al terzo.
298) Dizion. 4° Ed. .
MARRUFFINO
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pag.173



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Esempio: Cecch. Servig. 4. 8. E' mi manda a veder, s'io Lo trovo, che trovar lo possa il boia, Come suo maruffino (quì per Ministro semplicemente)


2) id: d305ada5794347a5a05c0a97ff84c7b0)
Esempio: Buon. Fier. 4. Intr. O un palmo di tela Fo che 'l mio maruffino Al lume di candela Mostri per un sol buco di grattugia.
299) Dizion. 4° Ed. .
GOZZOVIGLIATA
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pag.648



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Esempio: Cecch. Stiav. 3. 6. Il torto Sì, e 'l diritto l'ha chi tu hai condotta Per far quel, che ti pare in casa. Oh s'io Mi stava in villa, che gozzovigliate Facevamo noi quì!