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4° Edizione
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100) Dizion. 4° Ed. .
VECCHICCIUOLO.
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pag.207



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Esempio: Lasc. Gelos. 4. 12. Che vi dovreste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola.
101) Dizion. 4° Ed. .
GALLOZZA, e GALLOZZOLA.
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pag.566



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Esempio: Lasc. Pinz. 3. 2. Tu debbi far credere, che io non conosca le gallozzole da' paternostri.


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Esempio: Red. Ins. 110. Mentre farete riflessione a quelle tante sorte di galle, di gallozzole ec. che son prodotte dalle querce, dalle farnie, da' cerri ec.
102) Dizion. 4° Ed. .
FATTORESSA
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pag.414



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Esempio: Lasc. Par. 1. 1. Quivi la lasciarono per casiera, cioè per guardiana, o fattoressa.
103) Dizion. 4° Ed. .
SGHERRACCIO.
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pag.513



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Esempio: Lasc. Gelos. 2. 1. S'io fussi quì colta all'improvvista, e massimamente da qualcun di questi sgherracci.
104) Dizion. 4° Ed. .
LUSCO.
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pag.103



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Esempio: Lasc. Gelos. 2. 1. Non fia meraviglia adunque, se Lazzaro vecchiaccio, e lusco ne rimane ingannato.


2) id: f391dd56f12a40a6901f72338f6d0ffd)
Esempio: Buon. Fier. Intr. 5. 3. Il pongo agli occhi di quello animale, Ch'è lusco, e non avea più visti pria.
105) Dizion. 4° Ed. .
RIPETITORE, e RIPITITORE
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pag.208



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Esempio: Lasc. Sibill. 3. 5. Che paiono tutti quanti ripetitori, e pedagoghi, tanto vanno a ordine grettamente.


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Esempio: E Granch. 3. 14. Sempre coloro, Che n'hanno men, voglion vendere il senno, E fare il savio, e 'l ripetitore.
106) Dizion. 4° Ed. .
ROSOLATO.
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pag.268



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Esempio: Lasc. Mostr. E v'era armato dal capo al tallone Di pelle rosolata di cappone.


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Esempio: Buon. Fier. 5. 1. 14. E in vece di viole, E rose, rosolato S'adorni asperso di cacio grattato.


3) id: 90479c9e047d4f879d98e04e894774ba)
Esempio: Red. Ins. 80. Le torte di latte son cotte, e rosolate ne' forni.
107) Dizion. 4° Ed. .
VERISIMIGLIANZA.
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pag.243



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Esempio: Lasc. Par. 1. 2. E così ha la bugía versimiglianza, ch'ella lo tien per certo.
108) Dizion. 4° Ed. .
COLORATAMENTE
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pag.704



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Esempio: Lasc. Par. 4. 6. Presi questo giorno apposta ec. per condurmi più coloratamente alla trappola.
109) Dizion. 4° Ed. .
TRASCORSO.
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pag.136



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Esempio: Lasc. Parent. prol. Ma per nemica fortuna trascorso poi dette nelle mani de' corsali.
110) Dizion. 4° Ed. .
PEDANTESCO
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pag.533



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Esempio: Lasc. Streg. prol. Udendo una favoluccia pedantesca, che tenesse di predica, o di sermone.
111) Dizion. 4° Ed. .
STIACCIATA.
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pag.741



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Esempio: Lasc. Spir. 5. 9. M. Ringraziata sia santa Chiara. L. E la sua stiacciata benedetta.


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Esempio: Buon. Tanc. 4. 2. Tale un penzol d'argento in sen si pone, Che non ha pan da fare una stiacciata.


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Esempio: Malm. 7. 21. Ben se n'avvede, e già mette a entrata Di macinarsi, e fare una stiacciata (quì figuratam. cioè: stiacciarsi, stritolarsi)
112) Dizion. 4° Ed. .
STIAFFO
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pag.741



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Esempio: Lasc. Sibill. 4. 4. Se io non avessi rispetto a questi Gentiluomini, io ti darei uno stiaffo.
113) Dizion. 4° Ed. .
RAFFAZZONATO.
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pag.40



1) id: df4f18e8b87b49c881b762b1c34df18b)
Esempio: Lasc. Sibill. 4. 5. Buon giorno, messer Giansimone, voi siete raffazzonato, sì bello, e sì a ordine?
114) Dizion. 4° Ed. .
SCENA
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pag.374



1) id: a8a6cc17e4e54a9ab7678a9fa81145c2)
Esempio: Lasc. Spir. prol. La scena è Firenze, dove si finge, che intervenisse il caso.


2) id: b09d9d91230240d29a775dbf1c7ae804)
Esempio: Malm. 1. 2. Volto a Febo con te vengo in iscena.


3) id: 9a23d88247564fb2bf4702189c288401)
Esempio: Malm. 3. 2. Non pensa, che patir ne dee la pena, Ec he fra poco s'ha a mutare scena.


4) id: be8b46701f8f4ffaad1c58dea7799f4a)
Esempio: E Malm. 4. 6. Nè per ancora le Ugnanesi genti Hanno veduto comparire in scena La materia, che dà il portante a' denti.


5) id: d296cc1b4b0d421fac22fb817b7105b8)
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 29. Nè si accorsero, che in quella scena risplendente di beni vani, e che tosto spariscono, non è cosa alcuna tanto avversa, e contraria, che essi non dovessero aspettarla da quel tempo, che cominciaro a non udire nulla, che ver fusse (cioè: apparenza poco durevole)
115) Dizion. 4° Ed. .
PENTOLONA, e PENTOLONE
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pag.552



1) id: 920892d0f1f44f7786e60522e79f0b51)
Esempio: Lasc. Spir. 4. 4. Quelle quattro pentolone di fuoco lavorato, per dirne il vero, racconciarono ogni cosa.


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Esempio: Buon. Fier. 4. 3. 9. Si trovan pur gli sciocch pentoloni!
116) Dizion. 4° Ed. .
LADRONCELLERÍA.
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pag.6



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Esempio: Lasc. Gelos. 5. 8. Mai più non si fece la maggior tristizia, nè la maggiore ladroncellería.
117) Dizion. 4° Ed. .
FORTETTO
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pag.505



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Esempio: Lasc. nov. 4. Aperse il vaso ec. e tuffovvi dentro la spugna, dicendo un po' fortetto.
118) Dizion. 4° Ed. .
TEGAMATA.
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pag.25



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Esempio: Lasc. rim. madrig. 30. L'ha tocco più picchiate, Panate, e piattellate, e tegamate, Che non ha peli addosso.
119) Dizion. 4° Ed. .
UBBRIACHELLO, e UBRIACHELLO
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pag.202



1) id: 23f3097d3dde434db8c0c5415f32d76d)
Esempio: Lasc. Gelos. 2. 2. Rozzetta, ubriachella, che se tu beessi meno la sera, non ti avverrebbe questo?