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360) Dizion. 4° Ed. .
PALUSTRE
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pag.471



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Esempio: Liv. Dec. 3. Per le vigilie, e per lo notturno umore, e per lo palustre gielo, il quale gli gravava la testa.


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Esempio: Menz. rim. 1. 197. Benchè di sormontare invan s'affanna Oltre alle nubi un roco augel palustre.
361) Dizion. 4° Ed. .
ACCENDITRICE.
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pag.26



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Esempio: Liv. dec. 3. E questo giovane, siccome una furia, e una faccellina accenditrice di questa guerra, ho in odio, e in abbominazione.
362) Dizion. 4° Ed. .
AFFANNATORE.
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pag.71



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Esempio: Liv. dec. 3. E che li Tribuni affannatori, e riottosi, e capi di discordia,c he due volte, o tre erano rifatti.
363) Dizion. 4° Ed. .
CUNICULO
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pag.880



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Esempio: Liv. dec. 3. I compagni de' Romani statuirono propugnaculi incontro alle vigne, e con cuniculi di traverso ricevettono i cuniculi de' nimici.
364) Dizion. 4° Ed. .
NÈ MICA.
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pag.334



1) id: e8103fdbc9a44f9487e7264598ba6251)
Esempio: Liv. M. E se io son dolente, e angosciosa, sì non sarò io nè mica lungamente, ch'io morrò di duolo.


2) id: 1dea6c37815942cd8964f4602d2e47e5)
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 14. Nè mica, per paura il passo allenta.
365) Dizion. 4° Ed. .
MISCHIANTE
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pag.254



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Esempio: Liv. dec. 3. Non riposerà giammai la nostra città, non rifinerà giammai il mischiante popolo, finchè li padri non corran sopra la plebe.
366) Dizion. 4° Ed. .
BELLETTA
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pag.409



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Esempio: Liv. dec. 3. L'acqua era molto bassa, e la belletta, che riteneva insieme con altre cose minute, le quali correvano giù per l'acqua.


2) id: b7731aea1e9d463395c251bfa425029b)
Esempio: Cr. 1. 8. 10. Se bollita (l'acqua) in vasel di rame, non lascia nel fondo rena, o belletta, sarà buona.


3) id: 099763b6e4e9461eaaa21e324b6bb889)
Esempio: Bern. Orl. 1. 10. 58. D'un alto monte scende un fiume in fretta, E va sopra le ripe furioso, Pien di pioggia, di neve, e di belletta.
367) Dizion. 4° Ed. .
DISTORNARE.
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pag.209



1) id: 94a23b3992174d5e8ecbe8c1fe2202b5)
Esempio: Liv. M. Per niente, diss'egli a' consoli, voi vi travagliate di spaventar la plebe, e di distornarla dallo 'ntendimento della novella legge.
368) Dizion. 4° Ed. .
MALEDICO
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pag.130



1) id: 06d39f9fe07c4396a7df0145cf91aed9)
Esempio: Liv. M. Non era partito da lui questo maledico una gittata di pietra, ch'e' cadde del cavallo, e fiaccossi la coscia.


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Esempio: S. Grisost. Quelli, che disonestamente palpano, o toccano, o corrompono se medesimi, nè soddomiti, nè furi, nè avari, nè ebrj, ne maledici, cioè quelli, che d'altrui mal dicono.
369) Dizion. 4° Ed. .
ROBUSTEZZA
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pag.256



1) id: 4b72db2a665e4532bdafbc34ad328220)
Esempio: Liv. M. Il popolo non potéo sofferire il richiamo, e le lagrime del padre, nè la robustezza, e sicurtà del figliuolo.


2) id: dd05cb51ec964f2eba1f8e70e7adab3f)
Esempio: Tass. Am. 2. 1. Queste mie velate cosce Son di virilità, di robustezza Indicio.
370) Dizion. 4° Ed. .
ASSEMBIARE
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pag.297



1) id: eac01c0cb45a4ab492a5b757ea9a5ae6)
Esempio: Liv. M.Il Re medesimo scusando il giudicamento di questa causa, che tanto disaggradò al popolo, fece assembiare tutto 'l popolo.


2) id: e26413aa76f84200892f645afd8240a6)
Esempio: Tesorett. Br. 1. E 'n voi solo assembiate Son sì compitamente, Che non falla neente.
371) Dizion. 4° Ed. .
URTATA
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pag.338



1) id: 3efd234cc4dd4c6880a17ddeeb922f00)
Esempio: Liv. M. Per lo grande cuore, che i nimici aveno preso contro alli Romani per la mala urtata de' dieci compagnoni.


2) id: ff71bae1b64f4047b574f2c621f671af)
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 51. Baiardo non curò di quell'urtata.
372) Dizion. 4° Ed. .
ALPIGIANO.
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pag.134



1) id: e3924ae4bdd14e0a8fcf65b154b6909b)
Esempio: Liv. dec. 3. Li quali non erano molto meno di lingua, e di costumi, che gli alpigiani, orribili, essendosi con ragionamenti, mescolati co' montanari.


2) id: 692ba13099cc420f8b5664fb80a024b9)
Esempio: M. V. 1. 23. Fidandosi nelle loro alpigiane fortezze.
373) Dizion. 4° Ed. .
FEMMININO
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pag.429



1) id: 8be8646caa6d45fbadba48e4eeaa906d)
Esempio: Liv. M. Elli feciono fare un tempio, e dedicare a Fortuna femminina, in rimembranza di femmine, che la città avéno guarentita, e salvata.
374) Dizion. 4° Ed. .
RICESSARE
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pag.134



1) id: 797ff3a8051f4fc88e37ef80fca4bf51)
Esempio: Liv. M. Se noi non sostegnamo quì la forza de' nimici, e non li facciamo ricessare, lo 'mperio de' Romani è perduto.


2) id: a9e118dfb6e34fcd81263004f933d917)
Esempio: E Liv. M. appresso: E primieramente fecero ricessare i nemici, e poi gl'incacciarono, e all'ultimo gli misono in tutto alla fuga.
375) Dizion. 4° Ed. .
ASSEMBIATICCIO
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pag.297



1) id: 655dac23ee1a4079a8644f86de82d866)
Esempio: Liv. M. Come sarebbe la cosa andata, se quella moltitudine di pastori, e di gente assembiaticcia, salvatica, e fiera avesse franchigia avuta?
376) Dizion. 4° Ed. .
PROPENSATO.
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pag.745



1) id: 68442bfe79424acfb56457fb1d1238e8)
Esempio: Liv. M. Io mi sono sì lungamente taciuto, non mica perch'io fossi ben propensato, e bene avvisato di ciò, ch'io dovessi dire.
377) Dizion. 4° Ed. .
R
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pag.27



2) id: 6cef528cdba148a881ea8582c3312e26)
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, accresce maggiore asprezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, SERQUA, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba le consonanti B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA, INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO; ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e allora la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come CARRO, MARRA, ec.
378) Dizion. 4° Ed. .
LODO
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pag.83



1) id: 8647660903be4fad93da3d3c4194c3e5)
Esempio: Liv. dec. 3. E faccendo portare dinanzi a se le robe de' nimici, ch'egli aveva loro spogliate, altrettanto di lodo, e di pregio ebbe Quinzio dentro a Roma.


2) id: eeaff25657b24905ab41c3eaa250f9cd)
Esempio: M. V. 8. 95. Per sentenzia di lodo poterono usare i detti beni quattordici anni.


3) id: 8eeb9c6d6abf4aa4969f85d5647674cb)
Esempio: Vit. Barl. 44. Se fanno niuno bene a' poveri per alcuna paura di disavventura, o per averne amistade, o per lodo della gente.


4) id: 51ea947430bd43709dd2f4d74cbb2842)
Esempio: Lib. Amor. 4. Proponi parole di fuori, le quali alcuna cosa contengano del sollazzo, e del paese, e della generazione, e dà lodora a quella.
379) Dizion. 4° Ed. .
RIMPIAGNERE
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pag.185



1) id: 48a248e6b7654184ac61768eb2188595)
Esempio: Liv. M. Biasimando la superbia de' padri, e la crudeltà degli usurieri, e rimpiagnendo il pericolo della plebe, e la prodezza di quell'uomo.