Lessicografia della Crusca in rete

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80) Dizion. 4° Ed. .
TRINCIATO.
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pag.158



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Esempio: Segn. crist. instr. 3. 21. 4. Trinciati, tanagliati, arrostiti, sepolti ignudi ora nelle peci, ora ne' piombi bollenti.


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Esempio: Menz. sat. 5. Nè basta, che sia sucido il collaro, E trinciato il cappel, rotte le brache.
81) Dizion. 4° Ed. .
ASSERZIONE
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pag.298



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Esempio: Segn. Mann. Ott. 25. 4. Questa è condizione d'una asserzion negativa.


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Esempio: E Segn. Pred. 39. 4. Considerò, che nelle universali asserziioni ec. non vengono mai compresi in rigor di legge.
82) Dizion. 4° Ed. .
ANFIBOLOGIA.
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pag.196



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Esempio: Segn. Poet. 347. Solvesi ancora per l'anfibologia.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 2. O mi s'inculchi un ette Fra l'uscio, e 'l mur d'un'anfibologia.
83) Dizion. 4° Ed. .
SERPENTACCIO.
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pag.487



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Esempio: Segn. Crist. instr. 3. 29. 2. Il demonio fu, che co' suoi giri da serpentaccio tortuoso mostrò tal'arte.
84) Dizion. 4° Ed. .
BRUTTISSIMO
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pag.476



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Esempio: Segn. Mann. Magg. 9. 2. Che tergiversazioni bruttissime son le tue?
85) Dizion. 4° Ed. .
OSCENITÀ, OSCENITADE, e OSCENITATE.
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pag.437



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Esempio: Segn. Pred. 1. 13. Non più si tardi a smorbar tanta oscenità.


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Esempio: E Segn. Pred. 4. 1. La lor anima giornalmente nutriscono ec. di lezioni impastate d'oscenità.
86) Dizion. 4° Ed. .
ALACRITÀ.
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pag.107



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Esempio: Segn. Pred. 1. Non siete voi, che ballavate contanta alacrità ne' festini.
87) Dizion. 4° Ed. .
AUTOREVOLE
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pag.343



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Esempio: Segn. Mann. Marz. 4. 1. Ti vedrai collocato in grado autorevole, corteggiato, applaudito, apprezzato.
88) Dizion. 4° Ed. .
DISONORAMENTO.
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pag.186



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Esempio: Segn. Crist. instr. 3. 26. 10. Dall'omicidio prende il separamento, dalla detrazione il disonoramento, dal furto l'usurpamento.
89) Dizion. 4° Ed. .
EFFETTIVO.
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pag.270



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Esempio: Segn. crist. instr. 3. 25. 13. Massimamente se tra loro vi fosse corsa anteriormente una promessa effettiva.
90) Dizion. 4° Ed. .
ADERIMENTO.
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pag.60



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Esempio: Segn. Crist. instr. al lett. Questo aderimento, a cui mira la carità, non consiste in altro ec.
91) Dizion. 4° Ed. .
ACCUMULAMENTO.
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pag.42



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Esempio: Segn. crist. instr. 3. 192. Ricuperando i meriti perduti, ed acquistandone un nuovo accumulamento nella sua carità.
92) Dizion. 4° Ed. .
RASSEGNAZIONE.
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pag.74



1) id: 579d8f9097de48b083b48d8a635ff44e)
Esempio: Segn. Crist. instr. 3. 19. 17. Possiamo accettarli con piena rassegnazione di volontà, e possiamo non accettarli.
93) Dizion. 4° Ed. .
AGGRAVANTE.
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pag.91



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Esempio: Segn. Crist. instr. 149. Alcune circostanze più aggravanti di quelle, che intervennero nella vera crocifissione del Salvadore.
94) Dizion. 4° Ed. .
AMMAZZAMENTO.
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pag.156



1) id: 49b3a158730a49e2a6f3c9069b970875)
Esempio: Segn. Crist. instr. p. 3. 492. All'armi, e quindi alle risse, alle ferite, ai fracassi, agli ammazzamenti.
95) Dizion. 4° Ed. .
CRAPOLA
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pag.855



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Esempio: Segn. Pred. 1. 1. Non siete voi, che v'immergevate con tanta profondità nelle crapole?
96) Dizion. 4° Ed. .
RIDONDANZA
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pag.253



1) id: 3f8821d89ea344b284d700da347157f5)
Esempio: Segn. crist. instr. 1. 26. 22. Chiedete a Dio, che nè ridondanza vi porga, nè povertà, ma il congruo sostentamento.


2) id: b32e391e3e124fe382d338c043e2e0ac)
Esempio: Salvin. disc. 1. 343. Questa pena, della quale Cicerone nella sopraddetta orazione sua giovenile fa tanto romore, con una tal ridondanza ec. che ben mostrava Cicerone, ma Cicerone giovane ec. non era per legge alcuna ordinata.
97) Dizion. 4° Ed. .
IRRECONCILIABILE
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pag.918



1) id: 86eb450635964967b3eb6cb3c41534cc)
Esempio: Segn. crist. instr. 1. 27. 14. Tra' quali sono irreconciliabili le discordie solo a cagione della insaziabile cupidigia di avere.
98) Dizion. 4° Ed. .
ARROGATO
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pag.272



1) id: 5a01ed910f8544fa829ffcec11b198d0)
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 5. 13. Un padre ec. nè meno può disiderar l'arrogato (quì in forza di sust.)
99) Dizion. 4° Ed. .
GRADIMENTO
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pag.650



1) id: c567a6958b5f466eb8477607e5fb2e2a)
Esempio: Segn. Pred. 23. 2. Ascolta le nostre suppliche con maggior gradimento.


2) id: 0f80f33a3bf240e4af44bd7a9803b491)
Esempio: E Segn. Mann. Nov. 3. 1. Così accade nella sapienza, ec. la quale si propone per fine d'incontrar sempre più in tutte le cose sì il gradimento, sì la gloria di Dio.