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Dizion. 4° Ed. .
OFFESA
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OFFESA.
Definiz: | Danno, Ingiuria, Oltraggio di fatti, o di parole. Lat. iniuria, laesio. Gr.
ἀδικία,
βλάβη. |
Esempio: | Bocc. nov. 18. 33. Sì per la difesa del suo paese, e sì per l'offesa dell'altrui,
il Re di Francia, ed un suo figliuolo ec. ordinarono un grandissimo esercito. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 35. Non sa quanto dolce cosa si sia la
vendetta, nè con quanto ardor si disideri, se non chi riceve l'offese. |
Esempio: | Dant. Purg. 13. Gli occhi, diss'io, mi fieno ancor quì tolti, Ma picciol tempo,
che poca è l'offesa Fatta per esser con invidia volti. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 7. Però di perdonar mai non è sazia A chi col core, e col sembiante
umile Dopo quantunque offese a mercè viene. |
Definiz: | §. Levar l'offese, si dice del Proibire che fa la giustizia sotto una certa pena a' contrastanti,
che non s'offendano. |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 70. Levan l'offese, ed il nocchier s'accosta, Getta la fune, e le fa
dar di piglio (quì vale: convengono di non s'offendere) |
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