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Dizion. 3° Ed. .
OFFESA
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OFFESA.
Definiz: | Danno, ingiuria, oltraggio di fatti, e di parole. Lat. iniuria, laesio. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 33. Non sa quanto dolce cosa sia la vendetta, ne con quanto ardor si
disideri, se non chi riceve l'offese. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 18. 33. Si per la difesa del suo paese, si per
l'offesa dell'altrui. |
Esempio: | Dant. Purg. 13. Gli occhi, diss'io, mi fieno ancor qui tolti, Ma picciol tempo,
che poca è l'offesa. |
Esempio: | Petr. Canz. 4. 7. Dopo quantunque offesa a mercè viene. |
Definiz: | §. Levar l'offese: Il proibire, che fa la giustizia, sotto una certa pena a' contrastanti, che non
s'offendano. |
Esempio: | Ar. Fur. 19. 70. Levan l'offese, ed il nocchier s'accosta, Getta la fune
[Qui lascian l'offendersi] |
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