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Dizion. 5° Ed. .
MAIO
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pag.688
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MAIO. Definiz: | Sost. masc. Albero d'alpe, il cui legname viene adoperato per lavori di tornio, e che fa i fiori simili a quelli della ginestra, disposti in lungo grappolo. È chiamato da alcuni Maiella o Maggiociondolo, e più comunemente Aborniello; ed è il Cytisus Laburnum dei Botanici. – | Esempio: | Sassett. Lett. 413: L'odore dell'albero (del Cadirà), così fresco, è grave come quello del maio. |
Definiz: | § I. Figuratam., e poeticam., per Qualsivoglia albero fronzuto e fiorito, presa la similitudine dal senso del §. II. – | Esempio: | Dant. Purg. 28: Co' piè ristetti, e con gli occhi passai Di là dal fiumicello, per mirare La gran variazïon de' freschi mai. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 673: Dei freschi mai, cioè dei freschi arbori che vedea di là dal fiumicello. |
Definiz: | § II. In senso particolare, denota Quel ramo fronzuto di albero, ornato di orpelli e di nastri, ed anche di confetture, che i contadini, e specialmente toscani, piantavano la notte di Calendimaggio avanti all'uscio delle loro innamorate; ed altresì Quel ramo tutto pieno di fiori che i maggiaiuoli portano in mezzo a loro. Dicesi anche Maggio. – | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 673: Li quali chiama maj, come si chiamano li rami delli arbori che arrecano molte persone a casa la mattina di calende maggio per ponere a la finestra, o inante all'uscio, li quali alcuni chiamano Kalen di maggio, ed alcuni chiamano maj. | Esempio: | Med. L. Canz. ball. 8: Stu vuoi appiccare un maio A qualcuna che tu ami, Quanto è bello e fresco e gaio Appiccare un pin co' rami! | Esempio: | Cecch. Acq. Vin. 2, 2: Io vo' posar queste bagaglie, e ratto Irmene a casa, per tornarci avale Co' suon grossi e col maio; diacine, che E' non ci dien la mancia! | Esempio: | Buonarr. Tanc. 4, 1: Invano al maggio i'l'ho attaccati i mai. | Esempio: | Not. Malm. 2, 580: Fiorito quanto un maggio. Fioritissimo; perchè il mese di maggio è la stagione de' fiori: o pure, perchè quelli che vanno a cantar maggio, portano un ramo d'albero, tutto pieno di diversi fiori, il qual ramo d'albero chiamano un maggio o maio. | Esempio: | Baldin. Art. Int. 55: Una delle quali (le maggiaiuole) tiene in mano il maio, scherzo antichissimo,... che facevasi fino negli antichissimi tempi, nel piantare che facevano i garzoni esso maio d'avanti alle porte delle loro amate. | Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 6, 8: La piazza le fiorisce di ginestra, Rizzale i maj d'avanti, e nulla impetra; In somma perde il tempo: altera e tronfia, Mentre ei canta di lei, nuvole gonfia. | Esempio: | Salvin. Annot. Tanc. 558: Un albero, o maio, detto dal maggio, pieno d'orpelli e di nastri, attaccato dall'amante vicino all'uscio della dama, per segno d'augurio felice di lieta verdura e di felice e ricca abbondanza. |
Definiz: | § III. E generalmente per Ramo di qualsivoglia albero. – | Esempio: | Car. Eneid. 8, 420: Il divisato erculeo pioppo Tessero altri in ghirlande, altri in festoni, Altri i mai ne piantaro. | Esempio: | Giulianell. Lett. 123: Avranno dunque gli antichi sempre di corone, d'alberi, frondi e fiori, abbelliti gli altri luoghi tutti ne' quali volevano stare allegramente..., e poi non avevano a coronare, o porre alcuna frasca, o maio, di mirto, d'alloro, d'albero di ranno.... all'osterie, soggiorni di letizia e di piacere? |
Definiz: | § IV. Trovasi, poeticam., per Corona formata con un ramo d'albero. – | Esempio: | Pucc. A. Guerr. Pis. 213: Si mosse 'l capitano, allegro e gaio Sotto la Guelfa insegna fiorentina, Per acquistar vittorïoso maio Sopra 'l Pisan. |
Definiz: | § V. E trovasi anche, pure poeticam., per Segno di autorità, di signoria; comunemente Bastone del comando. – | Esempio: | Pucc. A. Centil. 68, 52: Era allor di Viterbo Signor gaio Un che Salvestro Gatti era chiamato, Pur Viterbese, e quel dì lasciò il maio. |
Definiz: | § VI. Appiccare il maio a ogni uscio; maniera proverbiale, che significa Innamorarsi di tutte le donne; tolta la figura dal ramo solito a piantarsi all'uscio delle innamorate. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 6, 19: A ogni casa appiccheremo il maio, Chè come l'asin fai del pentolaio. | Esempio: | Fag. Pros. 238: E per questo appiccare il maio ad ogni uscio, è passato in proverbio il voler inferire d'uno che s'innamora per tutto, come fa l'asino del pentolaio che ad ogni uscio si ferma. |
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