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Dizion. 4° Ed. .
ORINALE
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ORINALE.
Definiz: | Vaso, nel quale s'orina. Lat. matula, scaphium. Gr. σκαφίον. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 16. Gli aveva dipinto nella sala sua la quaresima, ed uno Agnusdei
all'entrar della camera, e sopra l'uscio della via un orinale. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 83. Gli forarono l'orinale, dove, stando sul letto ritto,
orinava la notte. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 47. Chi non ha molto ben del naturale, E un gran pezzo di
conoscimento, Non può saper, che cosa è l'orinale. |
Esempio: | E Orl. 3. 7. 41. Ch'era faceto, e capitoli a mente D'orinali, e d'anguille recitava. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 1. 28. Sicchè chi era da questi ferito, Non bisognava alzar su gli
orinali (cioè: non aveva bisogno di medico) |
Definiz: | §. Per similit. Vaso da stillare. |
Esempio: | Ricett. Fior. 97. Dentro alle quali sieno orinali di rame sottile confitti, e
stagnati. |
Esempio: | E Ricett. Fior. appresso: Ne' piani de' quali si fanno le
buche, e gli orinali di rame, come del primo grado si è detto. |
Esempio: | E Ricett. Fior. 100. Ne' piani de' quali si mettono gli
orinali, o bocce. |
Esempio: | Red. esp. nat. 25. Nel castello della stufa con orinali, e di vetro, e di terra
invetriata. |
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