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LIEVE, e talora anche, ma solo in poesia, LEVE
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LIEVE, e talora anche, ma solo in poesia, LEVE.
Definiz: Add. Che ha poco peso, Che pesa poco, o per la quantità o per la qualità della sua materia; comunemente Leggiero; ed è contrario di Grave.
Dal lat. levis. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Ma ora ammiro Com'io trascenda questi corpi lievi. E 33: Così al vento nelle foglie lievi Si perdea la sentenzia di Sibilla.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 863: Ne le follie levi; cioè de la palma, che erano poste in su l'uscio ed eranovi scritti li versi, e perchè erano leggieri, lo vento le facea volare, e turbavasi l'ordine de' versi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 20: Poi venne il vento, e come cosa lieve Levolle (le navi) in aria.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 62: Ma in guisa pur d'abete o d'orno leve L'uom vi sornuota, e 'l duro ferro e 'l sasso.
Definiz: § I. Figuratam., detto di dolore, afflizione, noia, e simili, vale Che facilmente si sopporta, Non grave, Comportabile. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 24: Nè la piaga è minor, nè 'l duol più leve.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 82: Grande è il tuo duol, ma non è lieve il mio.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 42: V'è chi noiar la gente Pretende impunemente: Ma se dagli altri poi noia riceve, Sopportar non la vuole ancor che lieve.
Definiz: § II. E per Che poco aggrava, Poco gravoso. –
Esempio: Tass. Gerus. 15, 6: Entrate.... o fortunati, in questa Nave, ond'io l'Ocean secura varco, Cui destro è ciascun vento,... e lieve ogni gravoso incarco.
Definiz: § III. Vale altresì Che per il suo poco peso muovesi prestamente, speditamente, detto di cosa; e detto di persona, vale Agile, Presto, per non essere o sentirsi aggravato da alcun peso; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Per passare Più lieve legno convien che ti porti.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Già montavam su per li scaglion santi, Ed esser mi parea troppo più lieve, Che per lo pian non mi parea davanti.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Ed io, più lieve che per l'altre foci, M'andava sì, che senza alcun labore Seguiva ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 8: Smonta con pochi, ove in più lieve barca Ha Brigliadoro e l'altre cose care.
Esempio: Bemb. Asol. 27: Oh vaghezza, che come fumo lieve, non prima sei veduta, che sparisci!
Esempio: Tass. Gerus. 1, 68: Sovra una lieve saettia, tragitto Vuo' che tu faccia nella greca terra.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 19: Qui tacque, e sparve come fumo leve Al vento, o nebbia al sole, arida e rara.
Definiz: § IV. E pure per Agile, Spedito, Veloce. –
Esempio: Dant. Purg. 31: E, tirandosi me dietro, sen giva Sovr'esso l'acqua lieve come spola.
Esempio: Cas. Rim. 1, 28: Non ho poi vigor, lasso dolente, Da seguir lei che leve Prende suo corso per selvaggia via.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 102: Già le sembra, e se ne duol, colui Men del solito assai spedito e leve.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 34: Ed ai bianchi destrier premono il dorso, Che sono al giro pronti e lievi al corso.
Definiz: § V. E con un compimento denotante l'atto che viene agilmente compiuto. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 76: Leve è ne' salti, e sovra il piè veloce Sì, che d'orme la polve appena imprime.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 40: Più veggio 'l tempo andar veloce e leve.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 71: Mie venture al venir son tarde e pigre,... E poi al partir son più levi che tigre.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 77: Non sapend'io che leve Venisse 'l fin de' miei ben non integri.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 152: Perchè 'l tempo è leve, E più dell'opra che del giorno avanza.
Definiz: § VII. Pure figuratam., detto di sogni, ombre, e simili, per Vano, Inconsistente. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 79: Ma come uscì la notte e sotto l'ali Menò il silenzio e i lievi sogni erranti, Secretamente, com'Amor gl'informa, Molti d'Armida seguitaron l'orma.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 6: E tre fïate invan cinta l'imago Fuggia, qual leve sogno, od aer vago.
Esempio: Parin. Poes. 77: Qualor s'accosta al desco altrui, paventano Suo gusto inesorabile le smilze Ombre de' padri, che per l'aria lievi S'aggirano, vegliando ancora intorno Ai ceduti tesori.
Definiz: § VIII. Detto di aura, o simile, vale Che dolcemente spira. –
Esempio: Tass. Gerus. 14, 1: Usciva omai del molle e fresco grembo Della gran madre sua la notte oscura, Aure lievi portando, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 61: Di lievi zefiri è ripiena La chioma di colei che gli fa scorta.
Definiz: § IX. E detto di braccio, o d'istrumento da percuotere, vale Che colpisce leggermente; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 97: Se de l'aspra donzella il braccio è grave, Nè quel del cavallier nimico è lieve.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 33: Mostrando che gran stimolo lo punse, E non per lieve sferza s'era indutto.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 87: Seconda avversità, pietoso sdegno Con leve sferza di lassù flagella Tua folle colpa, e fa di tua salute Te medesrno ministro; e tu 'l rifiute?
Definiz: § X. Detto di colpo, ferita, puntura, e simili, vale Che fa poca impressione, Che penetra poco addentro; anche figuratam. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 525: Questa piaga è poi ulcerata da due acutissime spine, atte ad esasperare ogni per altro lieve puntura di spiacevole avvenimento.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 63: Perchè mai, rustica pianta, Mostri tanta Schifiltà quand'io ti tocco? Io non credo già che porte Aspra morte A una pianta un lieve tocco.
Definiz: § XI. E per Facile, Agevole, Non arduo. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Ch'altrimenti acquistar non saria lieve.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Tenta costui de' punti lievi e gravi, Come ti piace, intorno della fede.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 265: Questa favola è lieve ad allegorizzare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 54: O che lieve è ingannar chi s'assecura!
Esempio: Tass. Gerus. 10, 19: In una parte Mi sarà leve l'adempir tua voglia.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 7: A noi fu lieve Fugar le navi del signor di Francia E l'orgoglio domar di Federigo.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 29: Se a ignoto affetto non apristi il core, Ubbidirmi fia lieve.
Definiz: § XII. Figuratam. –
Esempio: Giord. Op. 1, 11: Alle quali (barche) fia lieve dalla Darsena acorrere per lo stesso piano sotto i magazzini e ricoverarsi in que' voltoni.
Definiz: § XIII. E per Di poco rilievo, Poco importante. –
Esempio: Bemb. Asol. 14 t.: Non pare a voi nuova pazzia, o donne, che gli amanti per così lievi ed istrane cagioni cerchino di fuggire la lor propria vita?
Esempio: Car. Eneid. 2, 1053: Se d'esequie io manco, Se manco di sepolcro, il danno è lieve.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 7: Poi che 'l rischio è di si lieve danno, Posto in lance col pro,... i dieci eletti andranno Con la donzella all'onorata impresa.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 48: Leve perdita fia perdere il sole.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 92: Leve perdita è il regno.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 247: Parlai finora Per zelo sol del tuo riposo; e volli Rammentar che si deve Ad un periglio opporsi in fin che è lieve.
Definiz: § XIV. E per Non grande, Piccolo, Non gravoso, e simili, detto di cosa morale. –
Esempio: Bocc. Rim. 114: Sì piena la mostrasti di virtute, Che lieve reputai ogni martiro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 41: Il voler di mia madre avrò in sì lieve Stima, ch'io lo posponga al voler mio?
Esempio: Niccol. Poes. 2, l6: Or mi sovvien che con dolenti rime Lieve conforto ritrovar tentai All'amara partenza.
Definiz: § XV. E detto di errore, vale Facilmente perdonabile, Non grave. –
Esempio: Metast. Dramm. 1, 271: E ver, ma sempre S'impara errando? ed ogni lieve errore Si fa grande in un Re.
Definiz: § XVI. E per propriamente Non aggravato da peso, Spedito, Libero; ma più, spesso è detto figuratam. delle anime con relazione alla gravità delle colpe. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Non era via da vestito di cappa, Chè noi a pena, ei lieve ed io sospinto, Potevam su montar di chiappa in chiappa.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Ben si dee loro aitar lavar le note, Che portar quinci, sì che mondi e lievi Possano uscire alle stellate ruote.
Esempio: Petr. Rim. 2, 129: Ben vedi omai siccome a morte corre Ogni cosa creata, e quanto all'alma Bisogna ir leve al periglioso varco.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 124: Dunche ha men grazia chi più qua soggiorna; Chè chi men vive, più lieve al ciel torna.
Definiz: § XVII. E riferito allo stato dei corpi dopo la loro risurrezione, per Privo di qualsivoglia peso, e quindi agile ed impassibile. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 30: Nè men vorrà che si resti negletto Quel corpo in cui già visse alma sì degna; Lo qual con essa ancor, lucido e leve E immortal fatto, riunir si deve.
Definiz: § XVIII. E per Scarso, Povero, con un compimento denotante la cosa, della quale si ha difetto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 171: Sì lieve di saver, d'error sì carca, Ch'i' medesmo non so quel ch'io mi voglio, E tremo a mezza state, ardendo il verno.
Definiz: § XIX. Detto di persona, vale Di poca costanza o serietà. Di poco senno, Leggiero. –
Esempio: Regol. S. Bened. 25: Decimo grado dell'umiltà è, che 'l monaco non sia lieve e pronto a ridere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 108: Dice, udendo il re e gli altri, che vuol ch'ella Gli dia perduta questa causa o vinta, E non l'arbitrio di femina lieve, Che sempre inchina a quel che men far deve.
Definiz: § XX. E per Instabile, Mutabile, Incostante, detto di fede, pensieri, e simili. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 142: Queste, che già mi fur sì dolci spoglie, De' suoi levi pensier non saldo pegno, Dono alle fiamme.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 78: Gli ammonisce quel saggio a parte a parte, Come la fe' pagana è incerta e leve.
Definiz: § XXI. E detto di bellezza, o simile, vale Passeggiero, Di breve durata. –
Esempio: Vai Rim. 28: Nè scorgi.... Che bellezza corporea È qual soffio di Borea, O qual onda di mar leve ed instabile.
Definiz: § XXII. Lieve, detto di armatura; vale Che non aggrava le membra del soldato, il quale per tal guisa è più spedito a muoversi e a combattere; onde figuratam. Lieve armatura, per I soldati così armati. –
Esempio: Giamb. Vegez. 60: Ma la lieve armadura con coloro delle fonde, e balestrieri, ed areadori, e cavalcatori seguitavano i nemici che fuggiano.
Definiz: § XXIII. Detto di panno, vale Sottile, Di poca consistenza. –
Esempio: Pallad. Agric. 8: Tolgano panni lini lievi, debili e vecchi.
Definiz: § XXIV. E detto di acqua, vale Che per la sua purezza non aggrava lo stomaco. –
Esempio: Pallad. Agric. 8: Coloro che vogliono provare quale acqua è più grave o più lieve, tolgano ec.
Esempio: E Pallad. Agric. appr.: Quello (de' panni lini) che prima si secca, è l'acqua più sottile e più lieve.
Definiz: § XXV. Detto di stato, condizione, nascita, vale Umile, Basso; ma non è di uso comune. –
Esempio: Vill. M. 81: L'altro fratello, dissimulando suo dolore, rimase in Milano in lieve stato.
Esempio: E Vill. M. 173: Incolpato ne fu un savio giudice e grande avvocato, chiamato messer Nicola Lapi, di lieve nazione e sospetto a parte.
Definiz: § XXVI. Detto di cena, vale Parco, Di pochi cibi. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 269: Cenaro a grande agio e con molta allegrezza. E avvegnachè fosse lieve la cena, e di poche imbandigioni, ec.
Definiz: § XXVII. Lieve, in forza di Sost., vale Ciò che è lieve, Cosa leggiera. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 133: In questo mondo non può essere nulla cosa per esser conosciuta.... che non debbia avere lo suo opposito,... come lo lieve che si conosce per lo grave, e lo moto si conosce per la quiete.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 66: Il leve e 'l pesante Son differenti.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 5: Fea guerra il leve al grave, il molle al saldo.
Definiz: § XXVIII. Lieve, in forza d'Avverb., vale Lievemente, Prestamente, Spacciatamente. –
Esempio: Alam. L. Gir. 16, 141: Indi sen va parlando a quella stanza Pur co 'l signor ove posar si deve, Il qual null'altra lì fa dimoranza, Salutai dolcemente e vassen leve.
Definiz: § XXIX. E per Agevolmente, Di leggieri. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 1, 49: Ma io solo peccando, Mi posso corpo ed alma uccider leve.
Esempio: Petr. Rim. 1, 49: E perdono Più lieve ogni altra offesa.
Definiz: § XXX. Lieve lieve, così ripetuto, ha forza di superlativo. –
Esempio: Frez. Quadrir. 4, 22: In terra lui posato lieve lieve.
Esempio: Parin. Poes. 11: Poi coll'indice destro, lieve lieve Sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua Quel che riman della cimmeria nebbia.
Esempio: E Parin. Poes. 69: L'amico Genio, Lieve lieve per l'aere labendo, S'avvicina alla terra.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 151: Era bianca come neve Che giù fiocchi lieve lieve.
Definiz: § XXXI. Di lieve, posto avverbialm., vale Lievemente, Facilmente; che più comunemente dicesi Di leggieri. –
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 56: Non così di lieve può alcuno uscire della fossa, come cadervi dentro.
Esempio: Dant. Purg. 8: Per lei assai di lieve si comprende Quanto in femmina fuoco d'amor dura, Se l'occhio o il tatto spesso nol raccende.
Esempio: Stor. Tub. 13: Giammai non mi mescolai con giucanti, nè con coloro che di lieve scorrono, mai non participai.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 396: E pur m'accorsi alfin, quanto di leve Diano a ciascun menzogne sì soavi, Da metter fuoco nell'alpestre neve.
Esempio: Salvin. Odiss. 110: Ma non per anco ubbidirò di lieve.
Definiz: § XXXII. Ti sia lieve la terra, maniera di augurio tolta per imitazione dalla locuzione latina Sit tibi terra levis, che i Romani solevano usare verso i defunti, e che incidevano sui loro sepolcri. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 50: Nè mancherà chi sospirando diche: Siavi leve il terren.
Esempio: Mont. Poes. 1, 232: Lieve intanto la terra, e dolci e pie Ti sian l'aure e le pioggie.