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Dizion. 5° Ed. .
FUSO, con la s dolce.
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FUSO, con la s dolce. Definiz: | Partic. pass. di Fondere. |
Dal lat. fusus. – Esempio: | Mont. Poes. App. 114: Lance, dardi, cannon fusi all'inferno, Per far dell'uomo così rio governo. |
Definiz: | § I. In forma d'Add. Che ha ricevuto la fusione, Strutto; ed altresì Che è in istato di fusione, Disciolto. – | Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 3, 23: E come poi partendosi il fuoco tornano [le particole] colla medesima tenacità di prima ricongiungersi,... anco per lungo tempo che restino fusi. | Esempio: | Ner. Art. vetr. 11: Quando poi è fuso bene [il cristallo], si cavi delle padelle, e si butti in conche, ec. |
Esempio: | E Ner. Art. vetr. 51: La polvere si dia sempre in partita, e non al vetro fuso. |
Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 88, 1: Strumento di ferro, del quale si servono i gettatori di metallo per percuoter la spina della fornace, affinchè il metallo fuso esca, e nell'uscire non vada ec. | Esempio: | Magal. Sagg. nat. esp. 128: Il freddo.... i liquori più fluidi invetra e rassoda,... che poi ad ogni tiepido fiato che v'aliti dintorno, acque correnti e fuse novellamente divengono. |
Definiz: | § II. Figuratam. – | Esempio: | Soldan. Sat. 196: Direi che troppo caro egli vendesse La Giustizia, che fusa in istovigli Sulla ricca credenza a mostra messe. |
Definiz: | § III. Con un compimento retto dalla particella Di, denotante il metallo, del quale una cosa è formata mediante la fusione. – | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 28, 1, 25: Come appresso gli antichi un gran Dio, scolpito in una pietra vile o improntato in creta, non però punto meno onorevole, che se fosse fuso d'oro e impastato di perle. |
Definiz: | § IV. E con un compimento retto dalla particella In, vale Ridotto per mezzo della fusione in ciò che dal compimento stesso vien significato. – | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 1, 28: Dal metallo, che fuso in varie forme Rende adorno il Tarpeio e 'l Vaticano, Sortì la terza età. |
Definiz: | § V. Poeticam. e con maniera latina, trovasi per Sparso, Diffuso. – |
Esempio: | Manz. Poes. 840: Se fuso a lui nell'etere Non tornerà quel mite Lume dator di vite. |
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