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1) Dizion. 4° Ed. .
ANIMELLA.
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ANIMELLA.
Definiz: Una delle parti del corpo dell'animale, bianca, e di sustanza molle, e spugnosa, che da' medici si dice in Lat. glandula. Gr. ἀδήν.
Esempio: Bellinc. E animelle arrosto da far palle.
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 8. Donde ha e' fatto venir di sotterra ec. 'N un punto il pollo freddo, e poi 'l pasticcio Dell'animelle.
Esempio: E Buon. Fier. appresso: O tu loda la torta con quel pollo, E l'animelle ec.
Definiz: §. I. Per quello ingegno dentro a checchè sia, il quale facilita, o impedisce l'entrare, o l'uscire dell'aria, o di qualche liquore. Lat. axis, lo disse Vitruvio.
Esempio: Cant. Carn. 450. Ma sopra tutto fare Loro una buona vantaggiata, e bella, Soda, gagliarda, e morbida animella.
Esempio: E Cant. Carnasc. appresso: Molte animelle spesso sfonda, e spezza.
Esempio: Sagg. nat. esp. 98. Chiudendo a ogni cavata la chiavetta, acciocchè nello schizzare fuori, per l'animella P. col ripignere in giù lo stantuffo, l'aria attratta ec.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 100. La figura 43. mostra in più grande l'animella P. fatta per dare esito all'aria.
Definiz: §. II. Per similit. del suo uso in Lat. valvula, han detto i notomisti moderni.
Esempio: Sagg. nat. esp. 121. Manifesto segnale, che la maggior parte dell'aria della vescichetta (parla d'un pesce) o aprendo, o stracciando l'animella, d'alcuno invisibile meato se n'era uscita.