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1) Dizion. 5° Ed. .
ANIMELLA.
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ANIMELLA.
Definiz: Sost. femm. Una delle parti interiori del corpo di alcuni animali, bianca, e di sostanza molle e spugnosa, che è a mangiarsi assai delicata. –
Esempio: Bellinc. Rim. 99: E animelle arrosto da far palle.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 8: Donde ha e' fatto venir di sotterra.... 'N un punto il pollo freddo, e poi 'l pasticcio Dell'animelle.
Esempio: E Buonarr. Fier. 3, 2, 2: O tu loda la torta con quel pollo, E l'animelle ec.
Esempio: Bard. P. Avinav. 1, 24: Dinanzi s'era messo una minestra Di granelli, di creste e d'animelle.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 141: I fegati poi e le milze, e una grandissima quantità di quei corpi che voi chiamate animelle, e che i maestri dell'arte nostra chiamano glandule,.... tutte tendono al medesimo scopo di giovare al cibo.
Definiz: § I. Per Quello ordigno dentro a checchessia, il quale facilita o impedisce l'entrare o l'uscire dell'aria, o di qualche liquore. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 80: Come quand'entra in una palla il vento, Che 'l medesimo fiato l'animella, Come l'apre di fuor, serra di drento.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 20: Ha questa tromba il suo stantuffo o animella su alta, sicchè l'acqua si fa salire per attrazione, e non per impulso come fanno le trombe che hanno l'ordigno da basso.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 172, 1: Strumento [la tromba] che serve per tirare acqua da basso ad alto; alcuna volta per attrazione, e queste son quelle che hanno lo stantuffo e animella su alta.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 98: Chiudendo a ogni cavata la chiavetta O, acciocchè nello schizzare fuori per l'animella P col ripignere in giù lo stantuffo, l'aria ec.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 100: La figura XLIII mostra più in grande l'animella P fatta per dare esito all'aria.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 121: Manifesto segnale, che la maggior parte dell'aria della vescichetta (parla d'un pesce), o aprendo o stracciando l'animella, d'alcuno invisibile meato se n'era uscita.