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INDURRE, e INDUCERE
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INDURRE, e INDUCERE.
Definiz: Persuadere, Muovere a fare. Lat. inducere, allicere, persuadere. Gr. δημαγωγεῖν, πείθειν.
Esempio: Bocc. nov. 19. 14. Non potendola ad altro inducere, con denari la corruppe.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 9. Inducendomi ancora la paura del nigromante.
Esempio: Lab. 91. Che cagione te induceva ec. a disiderar di morire?
Esempio: Dant. Inf. 12. Necessità 'l c'induce, e non diletto.
Esempio: Petr. canz. 19. 1. Questa è la vista, ch'a ben far m'induce.
Definiz: §. I. E neutr. pass.
Esempio: Bemb. stor. 1. 8. Tutti gli uomini crederanno, non che essa non abbia voluto alle voglie della repubblica inducersi, e piegarsi, ma che esso non abbia voluto, che ella si pieghi, e vi si induca.
Definiz: §. II. Per Introdurre. Lat. introducere.
Esempio: Dant. rim. 24. Che più mi trema il cuor, qualora io penso Di lei in parte, ove altri gli occhi induca.
Esempio: Cr. 4. 6. 4. Acciocchè spente le radici della primaia vigna, ec. la novella vite sicuramente si possa inducere.
Definiz: §. III. Per Addurre, Apportare.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. A riprovare la svergognata pertinacia nostra ci è indutto per esempio un uomo pagano.
Esempio: Ricett. Fior. 1. Siccome tutte l'arti non possono conseguire il fine, se gli strumenti loro non sono presti, e bene ordinati, così la mdicina non può conservare, o indurre la sanità, dove si richiede, se gli strumenti suoi non sono apparecchiati tali, quali al suo fine si convengono.
Esempio: Red. cons. 1. 295. Plutarco nel dialogo di conservar la sanità, disse, che mangiato (il giummar) induceva il dolor della testa.