Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GHIOTTONE.
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GHIOTTONE.
Definiz: Accrescit. di Ghiotto. Lat. helluo, gulosus. Gr. λίχνος, γαστρίμαργος.
Esempio: Dant. Inf. 22. Nella chiesa Co' santi, e in taverna co' ghiottoni.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Quegli sono propriamente ghiottoni, che non domandano, se non i diletti di lor gola.
Esempio: Sen. Pist. 25. Ma le cucine de' ghiottoni son piene di cuochi, e di garzoni, ch'apprendono l'arte di cucina.
Definiz: §. In signific. d'Uomo di mal affare, Furbo, Giuntatore. Lat. facinorosus, scelestus. Gr. μιαρός, πονηρός.
Esempio: Bocc. nov. 32. 28. Dicendogli le più vituperose parole, e la maggior villanía, che mai ad alcun ghiottone si dicesse.
Esempio: E Bocc. nov. 54. 7. Che ti par ghiottone? parti, ch'elle n'abbian due?
Esempio: Ar. Cass. 3. 3. Chi cerchi tu? T. cerco un ghiottone, un perfido, Un baro, un giuntator.
Esempio: Malm. 2. 51. Non essendo informato, che in quel porco Si trasformava quel ghiotton dell'orco.