Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GHIOTTONE.
Apri Voce completa

pag.188


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GHIOTTONE.
Definiz: Accrescit. di Ghiotto, usato spesso in forza di Sost. Molto ghiotto; ma dagli antichi si prese anche semplicemente per Ghiotto:
e in questa accezione potrebbe derivare direttamente dal lat. glutto gluttonis. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 29: Quegli sono propriamente ghiottoni, che non domandano se non diletti di lor gola.
Esempio: Senec. Pist. 301: Ma le cucine de' ghiottoni son piene di cuochi e di garzoni, ch'apprendono quell'arte.
Esempio: S. Antonin. Lett. 140: Il ricco ghiottone, non dice l'Evangelio che fussi sepolto nel fuoco dello inferno per avere tolta la roba d'altrui, ma per non avere data la sua a Lazzaro e gli altri bisognosi.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 36: A quel ghiottone a tutte l'ore Fu buon compagno a ber la malvagía.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 254: Ma quei ghiottoni degl'Inglesi voglion restar pur brutti, quando dopo tanto fracasso, che han fatto, per averci insegnato a mangiare i nidi delle rondini,... si vedranno ridotti a star a scuola di leccumi ec.
Esempio: Monet. Poes. 187: Col troppo suo mangiare e bere Dal mal restò sorpresa del ghiottone.
Definiz: § I. Detto di animali. –
Esempio: Salvin. Opp. 39: Avvi di cani cacciatori razza Valente.... per cognome nomangli Agasei. Di questi la grandezza è simigliante A i da nulla, ghiottoni, casalinghi, Mensarj cani; razza curva, ec.
Definiz: § II. E per Uomo tristo, Briccone, Furfante. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Nella chiesa Co' santi, ed in taverna co' ghiottoni.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 87: Dicendogli le più vituperose parole, e la maggior villania, che mai ad alcun ghiotton si dicesse.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 501: Gravarono di grande infamia il suo duca indegno, e ignorante di tutte le cose fatte per quelli scellerati ghiottoni.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 569: Come chi è nella chiesa si truova coi santi, e chi è nella taverna si truova co' ghiottoni; e così chi è nell'Inferno si truova coi demoni e co' pessimi. Ed è qui notabile che l'uomo de' fuggire i tristi luoghi e disonesti, se non si vuol trovare co' tristi e disonesti uomini.
Esempio: Ar. Comm. 2, 155: Chi cerchi tu? T. Cerco un ghiottone, un perfido, Un barro, un giuntator.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 57: Quel ghiotton s'aggrava in mo', che voi Diresti proprio che fusse una macine.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 51: Non essendo informato che in quel porco Si trasformava quel ghiotton dell'Orco.
Esempio: Salvin. Odiss. 295: Un Fenice. Uomo allor che sapeva frodolenti Cose, ghiotton, che molti mali agli uomini Facea, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 197: Ghiottone. Epiteto solito darsi a un uomo maligno e di genio cattivo; e suona quasi lo stesso che briccone, furbo, vizioso, scellerato.