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1) Dizion. 5° Ed. .
LEVARE.
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LEVARE.
Definiz: Att. Mandare, Portare, Trarre, di basso in alto; Mandare in su, ed altresì Tirar su; Alzare, Sollevare, come che sia. Usasi anche con un termine, oppure con un compimento, di luogo o parte.
Dal lat. levare. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 191: Levando la nostra Donna questo figliuolo di terra, sì lo 'nvolse in uno bellissimo panno bianco, e recosselo in grembo.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 52: La giovane d'essere più in terra che in mare niente sentiva, si come colei che mai per alcuno accidente da giacere non avea il capo levato, nè di levare intendeva.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 15: Ci assalse alla sinistra sponda Un vento che turbò l'aria serena, E turbò il mare, e al ciel gli levò l'onda.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 19: Chi ha visto in piazza rompere steccato.... Immansueto tauro accaneggiato,... Che 'l popol se ne fugge ispaventato, Ed egli or questo or quel leva sul corno; Pensi che ec.
Esempio: Dav. Tac. 2, 17: Tornando Otone da cena, furon per levarlo di peso.
Esempio: Bart. D. As. 2, 74: Fe' levare i ferri, e metter vela.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 174: Se ne ritornarono alla nave, la quale.... levò il ferro, e tenne il suo cammino.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 21: Ed io il tardo piede agil levando, Traverso entrai in un angusto varco.
Esempio: Pindem. Poes. 443: Sempre fu questo mar pieno d'incanti Per chi levò su questo mar le vele.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 126: Levate 'l core a più felice stato.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 45: Levommi il mio pensier in parte ov'era Quella ch'io cerco, e non ritrovo in terra.
Esempio: Loll. Oraz. I, 4, 30: Nè trovare si può cosa veruna, che sia di maggiore efficacia per fare altrui levar la mente, svegliar l'intelletto, ed aguzzar l'industria, che il desiderio d'acquistar la gloria.
Esempio: Manz. Poes. 818: Tal si giaceva il misero Figliol del fallo primo, Dal dì che un'ineffabile Ira promessa all'imo D'ogni malor gravollo, Donde il superbo collo Più non potea levar.
Definiz: § II. Riferito in particolare al Corpo di Cristo, vale Alzarlo, Sollevarlo, mostrandolo al popolo nella Messa; onde quell'atto del sacerdote dicesi Elevazione. E lo stesso vale Levare il Signore, o Levar Cristo. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 255: Poichè quegli fu venuto, menollo nella chiesa lui solo, e parossi a messa, non avendo nè volendo alcun altro aiuto che un suo cherico; e poichè ebbe levato il Signore, incominciò a dire lo paternostro insieme col cherico e col principe.
Esempio: ECavalc. Vit. SS. PP. volg. 259: Detto il Vangelo, uscivano della chiesa, e stavano di fuori a parlottare, infinochè si dovea levare il Signore.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 302: Arrigo fuggì verso il prete, che levava il Corpo di Cristo.
Esempio: Pucc. A. Centil. 9, 98: Un prete in Francia, levando il Signore, Gli apparve in mano un fanciullo in sua vece.
Esempio: E Pucc. A. Rim. 275: Quando si leva il Signore, Non s'inginocchia, e non si tra' il cappuccio, Facendo riverenza al Salvatore (così il manoscritto; la stampa arbitrariamente ha s'alza).
Esempio: Savonar. Pred. 2: Non credono in quel Cristo che levano alla messa; e molti sono ancora che non consacrano, e se ne ridono.
Definiz: § III. In modo assoluto, e poeticam., per Inalzare, Elevare, al cielo, Trasportare in cielo. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Deh! se giustizia e pietà vi disgrevi Tosto, sì che possiate muover l'ala, Che secondo il disio vostro vi levi; Mostrate ec.
Esempio: E Dant. Parad. 1: S'io era sol di me quel che creasti Novellamente, Amor che il ciel governi, Tu il sai, che col tuo lume mi levasti.
Definiz: § IV. Figuratam. pur riferito a persona, per Esaltare. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Io cominciai: Voi siete il padre mio; Voi mi date a parlar tutta baldezza; Voi mi levate si, ch'i' son più ch'io.
Definiz: § V. E riferito a nome, per Render celebre, famoso. –
Esempio: Bocc. Lett. 70: Non solamente fanno chiaro nelle lettere il nome degli altri, ma, scrivendo, nell'eternità levano il loro.
Definiz: § VI. Pure per Alzare, Spingere in su, Tendere in alto, o verso un termine elevato, riferito a mani, palme, braccia; lo che suol farsi, più ohe altro, per supplicare, per ringraziare, per minacciare, per offendere, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Ed un, ch'avea l'una e l'altra man mozza, Levando i moncherin per l'aura fosca..., Gridò ec.
Esempio: E Dant. Purg. 8: Ella giunse, e levò ambe le palme, Ficcando gli occhi verso l'oriente, Come dicesse a Dio: D'altro non calme.
Esempio: E Dant. Purg. 15: Ond'io levai le mani in ver la cima Delle mie ciglia, e fecimi il solecchio.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 80: Levai le mani a Dio la notte dinanzi da lui, e non fu' confuso.
Esempio: Barber. Docum. Am. 52: L'altro (l'altro vizio è) di quel che leva Le mani a Dio spesso bestemmiando, O d'altrui mal pregando.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 52: Quando voi leverete le mani vostre a me, io volgerò gli occhi miei da voi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 90: Trasse fuori il coltello ch'avea a lato, e levò la mano per fedire con esso nella gola l'Arcivescovo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 32: Disse: Signor, ben a levar le mani Avete a Dio, che qui v'abbia condutti, Acciò, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 82: Giunto Carlo all'altar che statuito I suoi gli aveano, al ciel levò le palme, E disse: ec.
Definiz: § VII. E riferito a occhi, volto, capo, e simili, vale Volgere, Dirizzare, verso l'alto, o verso un termine posto, o considerato, in alto; Alzare. Usato anche assolutam. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Ond'ei levò le ciglia un poco in soso; Poi disse ec.
Esempio: E Dant. Inf. 31: I' levai gli occhi, e credetti vedere Lucifero com'i' l'avea lasciato.
Esempio: EDant. Purg. 13: Lo mento a guisa d'orbo in su levava.
Esempio: E Dant. Parad. 3: Ed io, per confessar corretto e certo Me stesso, tanto quanto si convenne Levai lo capo a profferir più erto.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Leva la testa, e fa' che t'assicuri; Chè ciò che vien quassù dal mortai mondo, Convien ch'a' nostri raggi si maturi. Questo conforto del fuoco secondo Mi venne: ond'io levai gli occhi a' monti, Che gl'incurvaron pria col troppo pondo.
Esempio: Bocc. Teseid. 7, 122: Arcita sotto l'elmo l'amorosa Vista levò.
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 76: Udendo queste parole, Abraam levò gli occhi suoi, e vide dirieto a sè uno montoncello.
Esempio: Pucc. A. Gentil. 19, 31: Poi levò gli occhi e disse: O Ee del cielo, Il tuo popol cristian fa' forte tanto. Che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 34: Questi ed ogn'altro che la patria tenta Di libera far serva, si arrossisca: Nè dove il nome d'Andrea Doria senta, Di levar gli occhi in viso d'uomo ardisca.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 13: Ma l'antiquo avversario.... A Carlo un giorno i lividi occhi leva,... E vedendo la rotta che poteva Darsi in quel punto al popolo cristiano, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 31: Ma leva omai gli occhi alle stelle, e guata Là splender quella come un sol lucente.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 26: Levò alfin gli occhi, e disse: O Dio, che scerai L'opre più occulte, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 96: Leva più in su l'ardite luci, e tutta La grande oste del ciel congiunta guata.
Definiz: § VIII. E in locuz. figur. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 136, 18: Più son li minacciati che i battuti: Ma saggio le minacele non à a schifo; Lo folle a le ben grandi leva il grifo.
Esempio: Vill. M. 5, 174: Quanto più li pregava e richiedea, più levavano il capo, e più li trovava duri e pertinaci.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 37: Quando il mio Sol di sè mi priva, Mi leva incontra il rio timor le corna.
Definiz: § IX. Pur riferito a volto, fronte, e simili, vale anche, poeticam., Tenere, Portare, alto, eretto, elevato. –
Esempio: Manz. Poes. 34: Figlia e sorella Non indarno di re, sovra la folla Ammiratrice, leverà la fronte Bella di gloria e di vendetta.
Definiz: § X. Detto di stadera o bilancia, e riferito a un peso determinato, oppure a cosa da pesarsi, vale Tirare, cioè Arrivare a segnare, quel dato peso, oppure Potere, per mezzo del contrappeso, sollevare la cosa da pesarsi. E parlandosi del romano, vale Poter esso, convenientemente aggiustato sull'ago della stadera, far equilibrio a un altro peso, anche di gran lunga maggiore, ovvero Poterlo far muovere verso l'alto, Farlo inalzare. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 310: Questo.... si vede.... nella stadera, dove il romano, che non pesi più di 4 libbre, leverà un peso di 400, mentre che la lontananza di esso romano dal centro, sopra 'l quale si volge la stadera, sia più di cento volte maggiore della distanza dal medesimo centro di quel punto dal quale pende il gran peso.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 263: Se il contrapeso (della stadera) fosse un milione di libbre in peso, e lo stilo un milione di miglia in lunghezza, quello avrebbe forza di levare un Olimpo, un Caucaso, un qualunque grandissimo Apennino: e stabiliti prima i debiti presupposti, ben si potrebbe in mente e in carta formare una stadera bastevole a levar tutto il globo della terra e dell'acqua, ec.
Definiz: § XI. Trovasi riferito a botte, e vale Sollevarla alquanto dalla parte di dietro, facendola piegare in avanti, a fine di cavarne tutto il vino; che oggi dicesi comunemente Alzare. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 77: Giunsono all'albergo, e non domandarono dell'oste,... ma alla prima parola domandarono quello che era di quel buon vino. Disse il fante: Migliore che mai. E quivi si armarono la seconda volta non meno della prima; ed innanzi che si partissono, perocchè molti muscioni erano del paese tratti, il vino venne al basso, e levossi la botte.
Definiz: § XII. Vale anche Far sorgere in piedi, Far rizzare, Sollevare, ed altresì Erger su dritto, riferito a persona giacente, inginocchiata, seduta, e simili, ovvero al corpo di essa. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Passo passo andavam senza sermone, Guardando ed ascoltando gli ammalati, Che non potean levar le lor persone.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 100: Arrivato avanti al Conte tutto timido e spaventato.... gittatosi lagrimando ginocchione, gli chiese delle ingiurie contro a quello usate perdono. Levollo il Conte, e presolo per il braccio gli fece buono animo, e confortollo a sperar bene.
Definiz: § XIII. Trovasi riferito alle membra stesse del corpo, per Tener su o ritto, Reggere, Sostenere. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 160: Amendue ubidiscano agli iddei, che vanno loro innanzi: levano le loro membra colle mazze; e, tardi per li molti anni, si sforzano di salire lo lungo monte.
Definiz: § XIV. Per Sollevare, Suscitare, Far nascere o sorgere, Promuovere, Fomentare, e simili, riferito a cose fisiche; anche in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Non vedeva in essa (nella pegola) Ma' che le bolle che il bollor levava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 141: Un ponente libecchio.... Le leva incontra (alla nave) il mar con fiero assalto.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 145: Fattosi porgere un carbon di fuoco, e' lo pose appunto nel mezzo di quella stoppa; la quale, come fu riscaldata, levò ad un tratto una fiamma sì grande, che io cominciai ad ardere d'ogni intorno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 181: La nimicizia d'Agrippina leverebbe più fiamma, se Livia, maritandosi, quasi dividesse la casa de' Cesari.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 44: Ma le faville entrateci da Trespiano, lavorando a poco a poco, levarono un incendio tale, scoprendosi in più luoghi ammalati contagiosi, che per estinguerlo, fu di mestieri cavarsi la maschera e dichiararsi per infetti.
Definiz: § XV. E figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 209: Al tempo di Giustiniano Imperatore, essendo levata in Affrica dagli Vandali la perfidia ariana, e perseguitando crudelmente la fede cattolica, alquanti vescovi cattolici.... furono presi ec.
Definiz: § XVI. Riferito a edifizj di qualsiasi specie, vale Inalzare, Costruire, ed anche Condurre a non piccola altezza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 35: Ma non fu già il sepolcro così in fretta, Nè la torre condutta al suo cacume: Pur fu levata sì, che alla veletta Starvi in cima una guardia avea costume.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 97: Tale vi fu, che.... per essere un poco dal cannone nemico bersagliato ne' suoi alloggiamenti, quantunque facile ne fosse il riparo col levar innanzi a sè alcun parapetto, disloggiò per capriccio.
Definiz: § XVII. E talvolta vale Rizzare, Metter su, riferito a edifizj da potersi smontare. –
Esempio: Bibb. N. 2, 10: L'ufficio de' figliuoli di Levi sarà d'innalzare il tabernacolo santo; e come per loro si lieva, così si disponga (il lat. ha: quomodo erigetur).
Definiz: § XVIII. Riferito alla voce di chi parla o canta, vale Alzarne il tuono, inacutendola, o rafforzandola. –
Esempio: Dant. Parad. 14: Come da più letizia pinti e tratti Alla fïata quei che vanno a ruota, Levan la voce e rallegrano gli atti; Così ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 416: Levan la voce, cioè cantando più alto.
Definiz: § XIX. Pur riferito a voci, o ad altri suoni della bocca, come gridi, pianti, risa, e simili, vale Fare, Mandar fuori, Sollevare, Prorompere in essi, Abbandonarvisi, con gran forza, o senza freno; anche in locuz. figur. –
Esempio: Stor. S. Silv. 7: Tutte le madre de' fanciulli che doveano essere morti, elle si spettoraron e scapigliaron, e levaron sì gran pianto, che parea el cielo e la terra tremasse.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 25: Perchè ella.... levò subito un gran pianto.
Esempio: EFirenz. Pros. 2, 212: Tutto il convito lieva il romore, gridando: il Re beve, il Re beve.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 421: Lieva pure il romore, e di' la gocciola Che gli è caduta.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 43: Fu veduto Pirro.... far forza d'entrare nella città: ma levando alte grida i difensori di questa parte, ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 87: Oh qui sì parmi che V. S. eccellentissima levi uno scroscio di risa, e si creda che io le racconti una fiaba.
Esempio: Lambr. Elog. 66: Si fortifica Alessandria, si leva la voce contro i sequestri e le confische de' beni dei Lombardi e de' Veneti assenti.
Definiz: § XX. E riferito a voce o fama, per lo più non vera, o maligna, vale Far correre fra la gente, Spargere, Diffondere. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 192, 24: Levarono una falsa voce, dicendo che messer Corso Donati ec.
Esempio: Morell. Cron. 316: Perchè egli era uomo di vile nazione, e venuto di cherichetto sì alto, l'astio vi fu grande, e levarono una voce, e' si tenea la duchessa.
Esempio: Bart. D. As. 6, 72: Ricorse alle consuete sue arti, e fe' levar voce nel popolo, che si era veduta in mare una grande armata di Castigliani.
Definiz: § XXI. Trovasi riferito a persona rivestita di un dato grado o dignità, per Elevare a quel grado o dignità, Eleggere, Creare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 62: In questo mezzo si levarono tre Papi, cioè Alberto e Agnulfo e Tedeorico, e questi tre regnarono poco.
Definiz: § XXII. Si usò per Raccogliere, Ricogliere, riferito a parti o feti; onde le donne che li raccolgono diconsi Levatrici. –
Esempio: Savonar. Pred. 4: Erano due donne obstetrici, le quali, quando le donne ebree partorivano, gli levavano i fanciulli.
Esempio: E Firenz. Pros. 6: Chiamò le obstetrice, ciò è le guarda donne, come dite voi, quelle donne che levano i fanciulli del parto.
Definiz: § XXIII. Si usò pure per Portare, ed altresì Esser capace di portare; detto di navigli, bestie, e simili. –
Esempio: Sassett. Lett. 235: Per la lettera di Vostra Altezza ho inteso la volontà sua per la disposizione delli 800 ducati che di ordine suo mi ha proveduto il Depositario.... Leverolli meco.
Esempio: ESassett. Lett. 244: E che navilj, Dii boni! castelli e torri che levano e' 60 e 70 pezzi di bronzo grossi a maraviglia.
Esempio: ESassett. Lett. 423: Ciascuno de' quali (buoi) ne leva un cantaro e duoi.
Esempio: Crusc. Vocab. I.: Levare.... E di navili, bestie, e uomini, si dice: Questo non lieva se non tanto, cioè Non si può caricar di più.
Definiz: § XXIV. E detto di uomini, e riferito ad alcun vestimento, si usò per Portare in dosso come distintivo. –
Esempio: Guidicc. Lett. 77: Li Genovesi fanno pratica che Sua Maestà Cesarea conceda privilegio che il loro doge possa levar una berretta ducale, o la medesima, o altra simile a quella, che è solito portar il doge di Venezia: e si spedisce le concessione.
Definiz: § XXV. Levare, vale pure, riferito a cosa, o anche persona, Rimuovere, Togliere, da alcun luogo, per mettere, porre o riporre, portare, e simili, in un altro. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Sangue perfetto, che mai non si beve Dall'assetate vene, si rimane Quasi alimento che di mensa leve.
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 10: Del quale soppedano ogni notte n'era levato (Michele), e posto a' piedi.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 282: La buona femina tornò per la cassa sua, e colà la riportò, onde levata l'avea.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 52: La quale levava dal sole reti di suoi pescatori.
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg. R. 205: Il buono figliuolo, se trovasse alcuna buona e cara cosa del padre involta nel loto, or che credete che facesse? Or non si ingegnerebbe quanto potesse ed isforzerebbesi di levare quella cosa della bruttura, e di lavarla e nettarla, e di portarla al padre netta?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 599: Fa una similitudine, che come rimane ai mangiatori de la vivanda, la quale si rimane, e levasi e riponesi; così dice che ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 34: Porse ancora ad Adrasto aiuto nel levare i corpi de' morti in battaglia a Tebe sotto la fortezza di Cadmea.... E Filocoro aggiugne che quella fu la prima tregua fatta al mondo per levar morti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 537: Alcuni, di quei più abbandonati e ridotti all'estremo, venivan levati di terra.
Esempio: Lambr. Elog. 227: Chi ama secondo la carne, rifugge dal cadavere della persona diletta, e cerca per amore di levarlo presto di casa. Chi ama secondo Iddio, riverisce e bacia quell'abitacolo dello spirito, ec.
Definiz: § XXVI. E in locuz. figur. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 362: Perchè all'ultimo Le tue eran chimere tutte e favole, Come si dice, levar di qui un embrice Per riporlo di qua.
Definiz: § XXVII. E in particolare riferito a grasce, merci, e simili, comprate o contrattate, vale Prenderle e trasportarle dove debbono andare. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 20: Vostre Signorie dunche aranno a loro Lionardo Strozzi, e potranno convenire con quello, e subito mandare a questa volta vetturali per levarlo (il salnitro), e scrivere a me volando...; e io ordinerò farlo condurre a Castrocaro, donde lo leveranno e' vetturali di Vostre Signorie.
Esempio: Legg. Band. C. 9, 118: Nascono ancora.... molte liti tra comparatori e venditori di detti vini, che dopo le loro vendite e compere, gli osti e altre persone cominciano a levare tali vini, e di poi, perchè o non riescono loro in bontà, o perchè paia loro caro, non levano il resto dalla botte manimessa, in grave danno del venditore.
Esempio: ELegg. Band. C. 9, 119: Ancora.... nascono liti, perchè il comperatore gli manda a levare (i vini) con barili o fiaschi ingordi.
Definiz: § XXVIII. Riferito a persona, vale Toglierla, Prenderla, da un dato luogo, per condurla altrove, o presso di aè, per lo più per mezzo di naviglio, carrozza, o altro veicolo, e spesso in modo onorevole. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Ed egli a me: Nessun m'è fatto oltraggio, Se quei, che leva e quando e cui gli piace, Più volte m'ha negato esto passaggio.
Esempio: Vill. G. 135: Per la qual cosa papa Gregorio mandò a' Genovesi, che con loro navilio alle spese della Chiesa dovessero levare i detti cardinali e prelati da Niza, e conducerli per mare a Roma.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 48: Se quei; cioè l'angiulo che tu vedesti deputato a questo officio, che leva; in su la sua navicella, e quando e cui gli piace.
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 27: Rinaldo a quel (padrone della nave) ch'è tristo dava un tocco: Lievaci tosto, e pagati, e cammina. Costui levar non gli vuol per niente, Dicendo: il tempo reo non lo consente.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 21: Queste dua volte che io sono ito alla audienza, mi ha fatto (il Re) levare di casa e accompagnare onorevolmente.
Esempio: Car. Long. 79: Dovendo già Eudromo partirsi per levare il padrone, Dafni, oltre a più altre cosette che date gli avea, gli donò forme di cacio.
Esempio: Cellin. Vit. 205: Io fui levato d'in sull'osteria da quel mio caro amico.
Esempio: Busin. Lett. 108: Alloggiò con Agnolo della Tosa, il quale lo levò dall'osteria.
Esempio: Sassett. Lett. 210: Di maniera che noi ci accordammo alle molte poche, senza repliche o mezzani, in questo modo: che egli mi leva e pone da qui in India, con tutta la compagnia mia, ad ogni sua spesa, che saranno cosa di 800 ducati.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 17: Io uscii privatamente da Parigi con la mia famiglia, e mi condussi qua vicino una lega, ad un certo villaggio, dove poi venne per levarmene il signor di Bonouille introduttore degli ambasciatori, mandato dal Re e dalla Regina madre, con due carrozze a sei cavalli.
Esempio: E Bentiv. G. Nunz. 135: Vada in persona madama di Montmorency a levar la sposa.
Esempio: Baldin. Art. Int. 96: Rispose il figliuolo con dimostrazioni di pari benevolenza, pregando instantemente il padre.... a venirsene a Parigi,... che senza più egli medesimo l'averebbe mandato a levare.
Definiz: § XXIX. E detto dei legni stessi mandati a prendere chicchessia. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 22: Tutte le navi de' particulari.... che sogliono servire a' mercatanti, sono state noleggiate sotto nome del re d'Inghilterra, con voce di avere a ire a levare queste genti.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 123: Come abbino provvisione di tanti legni che sieno abbastanza a levarli, non seguendo altro partiranno.
Esempio: Gualter. Descr. Nozz. 1, 4: Sua Altezza.... disse.... che l'armata, che la verrebbe a levare (la Granduchessa) a Marsilia, sarebbe molto ripiena di gente.
Esempio: Galil. Op. VII, 442: Mi sono per una grossa ora trattenuto alla finestra, aspettando di momento in momento di vedere spuntar la gondola, che avevo mandato a levarvi.
Definiz: § XXX. Poeticam., per semplicemente Portare, Condurre, con un legno, in un dato luogo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 150: Muta ivi legno, e verso l'isoletta Di Lipadusa fa ratto levarsi.
Definiz: § XXXI. Riferito a persona, vale anche Allontanare, Fare andar via, e con più grave senso Mandar via, Cacciare, Discacciare, donde che sia, o da chicchessia, con arte, o con violenza; anche in maniere figurate. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 201: Nè li parendo fare profitto, deliberò levarmi di qua e mandarmi a Palermo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 204: E dall'uscio mio anco il leverò Ben tosto.
Definiz: § XXXII. E nel medesimo senso, riferito figuratam. a cose morali o fisiche. —
Esempio: Stor. Bart. 107: Levate i mali pensieri da voi, e apprendete a fare bene.
Esempio: Machiav. Disc. 24: Lievano uua qualità di autorità dagli animi inquieti della plebe, che è cagione d'infinite dissensioni e scandali in una repubblica.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 223: Come disse il nostro Gesù nel tempo della sua santissima passione; che chiedeva, s'era possibile, fussi levata da lui tanta aspra e crudel morte.
Definiz: § XXXIII. E poeticam., per Tenere alcuno lontano, Preservarlo, Camparlo, da un danno o pericolo, o da persona che possa nuocere. –
Esempio: Bern. Orl. 18, 39: Tu se' per certo un uom forte e valente; E da me non ti campa altro nè leva, Che 'l tuo valore e quel gentil presente Ch'oggi.... Così cortesemente mi facesti.
Esempio: Fag. Rim. 3, 32: Da sì belle fortune il ciel ne levi.
Definiz: § XXXIV. E per Rimuovere, Distogliere, Distrarre, Staccare, e simili, alcuno da checchessia. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 234: Altra volta t'abbiamo scritto sopra la differenzia che è, della badia di Ripoli, fra monsignor Segretario costì ed il generale di Valembrosa. Di nuovo vedrai se, pregando, potrai levare dalla impresa monsignore Segretario; non lo potendo fare, lo conforterai a esser contento che ec.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 49: Il Papa si ingegnasse e cercasse continuamente, con nuovi consigli e nuove arti, di levare e distor Cesare da la amicizia loro.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 145: Che cagione Muove inesser Marino a far fermare Qui in Firenze Teodoro? F. Oh! molte. L'occasion di questa buona dote; Il levar lui dalle liti, che in Genova Ha sei quistioni, ed era in una data Da capitarvi male; il sodisfarlo ec.
Definiz: § XXXV. E nel medesimo senso, riferito figuratam. a pensieri, affetti, e simili. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 184: Chi volesse di ciò sapere più cose, o per levare l'animo dalle cose del mondo e non pregiarle, o per saperne bene parlare, legga ec.
Esempio: Imit. Crist. 90: L'uomo cammina per lunga via, per uno beneficio; e per le cose eternali, appena che pure una volta l'uomo lievi la speranza dalla terra.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 70: Dell'andata da Roma.... per ora n'ho levato il pensiero.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 182: In Lomellina erano stati qualche mese cavalli e fanti della lega, la fama del quale apparato, penetrata in Italia, dette cagione al duca di Urbino di levare il pensiero da molestare Genova.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 2, 1: Quanto poi a fuor di casa, ne posson levar il pensiero.
Definiz: § XXXVI. E riferito a volto, occhi, e simili, vale parimente Rimuoverli, Distrarli, da un dato obietto, volgendoli altrove; anche figuratam. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 47: Leva la faccia tua da' miei peccati, disfa' la mia iniquitade.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 40: Comecchè.... altre cose assai vi avvenissero da dovere tirare altrui a vedersi,... mai non fu alcuno che muovere quindi il vedesse nè alcuna volta levare gli occhi dal libro.
Definiz: § XXXVII. Pur riferito a persona, e costruito con un termine denotante studio, professione, esercizio, e simili, vale Toglierla da esso, Farglielo lasciare, smettere, abbandonare. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 6: Hollo levato dall'abbaco, e appara a scrivere; e porrollo al banco, che vi starà questo verno.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 65: E perchè egli solo non poteva al tutto supplire, levò dallo scarpello Ottaviano ed Agostino suoi fratelli, e li mise a fare di questi lavori [di terra cotta].
Definiz: § XXXVIII. E per Togliere da un dato atto, stato, occupazione, e simili. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 13: Poscia leva il fanciullo da dormire pianamente di quel dolce presepe.
Esempio: Nell. Suoc. 2, 9: Il tentativo di levar Placida dalla custodia della madre per darla a lei, è svanito.
Definiz: § XXXIX. E per Disavvezzare, Distaccare, e simili, da checchessia, e più particolarmente, riferito a bambini, dal latte. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 70: Iddio all'uomo, cui egli ama, fa come la madre al fanciullo quando il vuole levare dal latte.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 74: Quando la madre vuole levare dalla poppa lo figliuolo, pone alcuna cosa amara sopra la poppa, sicchè ec.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 188: E poichè l'ebbe partorito e levato dal latte, un figliuolo ch'ella fece, puoseselo in collo.
Definiz: § XL. Riferito a fiume o strada, vale Rimuovere dal suo corso, o andamento, Deviare, Dare ad essi altra direzione. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 106: È in poter di lui (del Senàpo) dal camin dritto Levare il Nilo e dargli altro ricetto.
Esempio: Mei G. Lett. IV, 2, 153: Insino a' tempi suoi mi diceva messer Iacopo Nardi che se ne trovava il letto (del Mugnone) non so dove per quelle case vicine al Canto alla Paglia, nel fondare e cavare; il che a me non par punto cosa lontana dal potersi ragionevolmente credere, avendolo veduto levar di suo letto anche a' tempi nostri.
Definiz: § XLI. Riferito a cose fisiche, vale Impedirne o Sospenderne, l'azione, gli effetti, e simili. –
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 4: Nelle imposte delle dette finestre, che, per levare il lume del giorno, dovean chiudersi, erano dipinte ligure d'altezza di braccia cinque.
Definiz: § XLII. Levare, vale anche Trarre, Cavare, Prendere, da checchessia, o donde che sia. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Legno è più su che fu morso da Eva; E questa pianta si levò da esso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 28: La sella sua.... gli messe; E gli fece, levando da più morsi Una cosa ed un'altra, un che lo resse.
Definiz: § XLIII. E per Togliere, Trarre, da dosso ad alcuno, o da una determinata parte del corpo, riferito per lo più a vesti e ornamenti. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Ed un de' tristi della fredda crosta Gridò a noi:... Levatemi dal viso i duri veli, Sì ch'io ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 46: E sale inverso il ciel, via più leggiero Che 'l girifalco, a cui lieva il cappello Il mastro a tempo, e fa veder l'augello.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 131: Gli avean levato l'elmo e la corazza, E lasciato in farsetto assai vilmente.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 70: Al fin dal capo le levò il capestro, E dietro la legò sopra il piè destro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 66: Trainato in prigione, stracciatigli in dosso da' sergenti i vestimenti, e per fretta di levargli i pendenti d'oro da gli orecchi avendoli strappata e rotta la carne, il gettaron nudo ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 291: Quando Renzo si fu levato il farsetto,... l'oste l'agguantò Subito.
Definiz: § XLIV. E in locuz. figur. –
Esempio: Bern. Orl. 15, 35: Corre là per levarsi quelle corna, Che tutto il mondo non l'aria tenuto.
Esempio: E Bern. Orl. 25, 66: Quel che farà per levarsi le corna, Intenderete nel canto seguente.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 839: Parve a' Legati d'aver guadagnato assai in forzare i Cesarei a levarsi il velo, e dichiarar che desideravano la dilazione.
Definiz: § XLV. E figuratam. –
Esempio: S. Gir. Grad. 81: Non può guarire lo peccatore del suo peccato,... s'eglinon se gli lieva per verace confessione.
Esempio: E S. Gir. Grad. appr.: Se l'uomo ha sette peccati in sè, ed egli si leva li sei, e uno ne ritiene a sè, ch'egli non voglia manifestare al prete, egli ne può ben essere dannato.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 67: Per levarmi la stracchezza, dalla quale io era affannato maravigliosamente, in cambio di andare alle stufe, io mi diedi a voltolarmi molto bene su per la polvere.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 64: Tal la sorella del signor di Delo Si tinge in viso, e da grand'ira mossa Si duol ch'in man non ha gli strali e l'arco, Per levarsi quel biasmo e quello incarco.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: Ed a me arebbono levato la briga ed il pensiero di dover durare questa fatica.
Definiz: § XLVI. Pur figuratam., riferito in particolare a febbre intermittente, trovasi detto della persona stessa che n'è affetta, per Cavarsela da dosso, Rimanerne libero, Non averla più. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 310: Io.... vo vincendo il male a poco a poco, e ho levata una febbre affatto; l'altra mi pare avere segni che se ne andrà ancor lei: il che a Dio piaccia.
Definiz: § XLVII. E riferito a stato o condizione, a ostacolo, impedimento, pena, e simili, vale Rimuoverli, Toglierli, Farli cessare, Liberarne chicchessia o checchessia. –
Esempio: Dant. Conv. 231: È simigliante all'opera di quello savio guerriero che combatte il castello da un lato per levare la difesa dall'altro.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 207, 1: La terra riformò, la condannagione levò loro, e' prigioni mandò a Riminingo.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 60: Per la qual miracolosa novità, i signori dodici levaron loro i confini, e restituirongli nel pristino stato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 33: Per voi saran dui principi salvati, Se levate l'assedio a quelle porte.
Esempio: Bern. Orl. 12, 3: La strada è faticosa; E perchè del fastidio molto leva Sentir qualche piacevol cosa dire, Io la dirò, se a voi piace d'udire.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 59: Scipione Africano minore non potette essere fatto consule, se per legge particulare non gli fu prima levato il divieto della età.
Esempio: Varch. Stor. 3, 267: La fece di nuovo interdire (Firenze), e così stette, senzachè si celebrassino gli uffizj divini, insino a' sei di aprile, nel qual giorno fu levato in tutto e per tutto lo interdetto.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 469: Considerando non solo essere bene, per levare ogni difficoltà, annullare le leggi, ec.
Esempio: Dan. Tac. 1, 212: Rispose Regolo: Indugio non leva gastigo: farebbe il bisogno, presente il principe.
Definiz: § XLVIII. E nel medesimo senso, riferito a stato dell'animo. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 103: Vi ringrazio della notizia di quelle leggi, le quali tuttavia non levano, anzi confermano, il dubbio.
Definiz: § XLIX. E per Togliere altrui checchessia. Fare ch'e' non l'abbia più, o non sia più suo, Privarlo, Spogliarlo, del possesso, o della signoria, di quello. –
Esempio: Vill. G. 356: Il Re restituirebbe al Conte d'Universa.... la contea d' Universa e quella di Rastello, le quali per la guerra lo Re li avea tolte e levate.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 45: Or vedi se tu puoi l'elmo levarme, O s'io son buon per torre a te l'altre arme.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 423: Anch'io di posseder fui troppo vago, Fin che tu, Padre, mi levasti 'l tutto.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 78: Al Cavaliere ho scritto, in modo che penso mi contenterà, di non vi levare altrimenti la cura della commenda.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 110: Se anco la tua volontà ha determinato il contrario, se mi levi il regno, ec.
Definiz: § L. E figuratam. –
Esempio: Grazz. Comm. 417: Ne verrà prestamente, avendo bisogno grandissimo di danari..., e maggiormente che il padre gli ha levato il credito, e in Casa sta serrato ogni cosa.
Esempio: Cecch. Masch. Prol.: Nè il tempo breve vuol che levi il credito A questa sua (commedia), ch'e' non fe' mai alcuna, Ch'e' vi mettesse più di dieci giorni.
Definiz: § LI. Pur figuratam., per Togliere altrui un dato stato o modo di essere, una data qualità o condizione, Operare, Esser cagione, ch'e' non l'abbia più, Privarnelo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 48: Ma non è già (Ruggiero) in sua libertà; chè quella Pur gli ha levata il tuo nemico ancora.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 68: Avea di nuovo lor levato il riso L'ucciso Pinabello e Bertolagi.
Esempio: Bern. Dial. Poet. 244: Levateli le prosopopeie e le nebbie con che adombrano e corrompono le cose, e vedrete che restaranno bestie.
Esempio: Bard. P. Avinav. 6, 56: L'alta presenza e gli orribili stridi Levaro il zurlo lor.
Definiz: § LII. E riferito a bisogno o male fisico, vale Fare che alcuno non lo senta, o non lo abbia, più, che non ne. sia più, travagliato; Farlo cessare, o sparire. –
Esempio: Bern. Orl. 44, 62: La sete non già..., Ma la stracchezza e 'l duol con l'acqua leva.
Esempio: Domen. Plin. 665: Bevuto (il puleggia) col sale e con la polenta nell'acqua fredda, non lascia venire i fastidj di stomaco. E così ancora leva i dolori del petto e del corpo.
Esempio: E Domen. Plin. appr.: E col vino muove l'orina, e se il vino è amineo, leva i mali della pietra e tutti i dolori di dentro.
Esempio: E Domen. Plin. 760: Levano la sete (i fichi secchi), mollificano il corpo.
Definiz: § LIII. E per Togliere a chicchessia o checchessia alcun vizio, difetto, sozzura, e simili, Farglielo lasciare o deporre, Spogliamelo, Purgamelo, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 82, 1: Levare la vernice dal rame. È quell'operazione che fa l'intagliatore in acqua forte, dopo che à dato ess'acqua sopra il rame già intagliato; e si fa ec.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 3, 23: Vi ho preparato una saponatina.... da levarvi.... il sudiciume.
Esempio: Lambr. Elog. 34: Semplicità che levava alla fedeltà ogni colore di spirito di parte.
Definiz: § LIV. E per Togliere violentemente, Tagliare, Recidere, Troncare; riferito più spesso a membra del corpo umano. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 168, 20: Se il nostro Signore non à cuore di vendicare il misfatto a vostro modo, fateci levare la testa.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 717: Lo re Carlo.... prese fra li altri Curradino e il conte Gaddo da Pisa, e fece loro levare le teste.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 27: Disegnando levargli ella la testa, Alza la man vittoriosa in fretta.
Esempio: Bern. Orl. 17, 21: Ridendo e scherzando combatteva, E teste e braccia.... e gambe leva.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 147: Aggiugnendo pregare Iddio che se mancasse loro (cioè mancasse loro di parola), gli fosse levato il capo dal primo colpo delle artiglierie degl'inimici.
Esempio: Domen. Plin. 629: La primavera le levano (a una sorta di cipolle) le foglie, e ve ne nascono sotto dell'altre con le medesime divisure.
Definiz: § LV. Pure per Togliere violentemente, riferito a vita. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 125: La morte.... fa segno d'avere con la sua falce levato la vita a molti che sono per terra, d'ogni stato e condizione.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 110: Levami.... nell'istesso tempo la vita.
Definiz: § LVI. Pure per Togliere a forza, Staccare, Strappare, Svellere, Cavare, e simili, riferito a cose fisse in checchessia, o attaccatevi. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 172: Egli (un doglio) è tatto impastricciato di non so che cosa sì secca, che io non ne posso levar con l'unghie.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 3, 23: Vi ho preparato una saponatina,... che a adoperarla bene, sarebbe da levarvi la pelle, non che ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 34: I ragazzi si fermano.... O a mirar cani per le vie ballare, O a veder levar denti alle persone Da un ciarlatano, e salan la lezione.
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 309: Ma sulle spalle a lei fece sovente Scender legnate da levare il pelo.
Definiz: § LVII. E riferito in particolare agli occhi, vale Privare della facoltà visiva.
Definiz: § LVIII. E riferito a barba, vale Radere; detto anche del rasoio stesso. –
Esempio: Bocc. Amet. 98: Dinanzi m'apparve un giovane di maravigliosa bellezza, dal cui viso con maestra mano la barba era stata levata.
Esempio: Magal. Lett. At. 126: Fare a voi l'istesso che spesso fa a me il mio cameriere, che, cominciandomi io a lamentare d'un rasoio, se a lui pare in ogni modo che levi bene, va alla pettiniera, e ec.
Definiz: § LIX. Pure per Cavare, Svellere, Trar fuori, Fare uscire, da ciò che tien fermo, sostiene, checchessia. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 223: Mirate dunque qual conto hanno a rendere a Dio i padri e le madri, che non solamente non serrano una tal porta, ma la levano affatto da' gangheri, perchè non si possa serrare (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LX. E per Togliere, o Impedire, il benefizio, o la libertà, di alcun atto od effetto. –
Esempio: Bern. Orl. 34, 18: Libero da per tutto ognun può andare, Chè vista più nè passo non si lieva.
Definiz: § LXI. Levare, vale pure Trarre, Sottrarre, Rapire, Portar via, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Poco pria.... Che venisse Colui, che la gran preda Levò a Dite del cerchio superno, ec.
Esempio: Stor. Pistol. 125: Lo Duca facea cavalcare spesso per lo detto contado, e levare grandissime prede di uomini e di bestiame.
Esempio: Bocc. Teseid. 10, 69: Questa (Venere), non sazia del primo operare Contra di me, or te veggendo mio, Similemente mi ti vuol levare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 63: Per voler far quel ch'a me far non spetta (Tra sè dicea), Levato ho l'elmo al Conte.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 398: Onde sendogli questo Visetto andato a sangue, fe' disegno Di levarla alla madre, e di venirsene Di qua con essa.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 23: Napoleone,... sotto pretesto che gl'inglesi.... potessero levare il Papa da Savona e trasportarlo a Roma per far nascere qualche sollevazione in Italia, diede ordine ch'ei fosse condotto a Fontanablò.
Definiz: § LXII. Pure per Portar via, Rubare, usato assolutam. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 435: Fa' pure D'esser lesto a levar di casa e dare A me, che serberò.
Definiz: § LXIII. Levare, vale pure Toglier di mezzo, Rimuovere, Disfare, e simili, riferito a cosa; e con più grave senso, Abbattere, Atterrare. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 34: Item, di far tagliar la via, e di fare ivi uno ponte da potere levare e porre.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 287: Come levate furono le tavole, così comandò che la Lauretta una danza prendesse.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 399: Si è imparato a fare il merlo largo e grosso...; questo fa che l'artiglieria con fatica può levare le difese.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 123: E dappoi, quando i puntelli si levano e la volta si disarma, facilmente la terra si leva, e tutta l'opera resta intagliata e lavorata, come se di stucco fosse condotta.
Esempio: Lorin. Fortif. 277: Potendosi però anco col rastrello assicurarsi con diverse materie da levare e porre conforme all'occorrenza dell'offesa da mano, e massime per assicurare il passo d'una batteria ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 222: Avendo con l'artiglierie levate alcune difese, quei di dentro impauriti, senza aspettare altro soccorso, abbandonarono la terra.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 373: Quanto alle tortuosità (del fiume), se ve ne è alcuna oltre modo cruda e che con qualche taglio breve.... si possa levare, la leverei.
Definiz: § LXIV. E in locuz. figur. –
Esempio: Bern. Orl. 10, 29: Forse ch'io vi farò levar le tende, Gente sol da dormire e da ber buona.
Definiz: § LXV. E riferito a ordinamenti, leggi, ufficj, prerogative, diritti, usanze, e simili, vale Abolire, Abrogare, Annullare, Distruggere, e simili. –
Esempio: Vill. G. 866: Il Papa voleva che per lo nostro Comune si levassono certi iniqui capitoli fatti per lo Comune contro a' cherici.
Esempio: Varch. Stor. 2, 449: Ma perchè volendo egli levare la Signoria, magistrato tanto antico e di tanta riputazione, dubitava che ec.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 450: Conchiusero, secondochè al Papa piaceva, che non istando bene due capi a un busto, si dovesse levare la Signoria e 'l gonfaloniere, e fare il signore Alessandro duca assoluto di Firenze.
Esempio: EVarch. Stor. 2, 453: Levarono la distinzion dell'Arti maggiori e minori, e la precedenza d'esse nel sedere ne' magistrati.
Esempio: Giannott. Op. 1, 268: All'autorità della Signoria, Dieci, Otto e Collegi, abbiamo dato regola ed ordine, levando ciò che avevano di malvagità, e lasciando se avevano cosa alcuna che fusse utile alla repubblica.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 266: Mi reca, però, grande stupore il vedere che fu stimato bene lo smettere quest'usanza, e si levò fino del 1464, quando era generalmente ricevuta.
Definiz: § LXVI. E per Tor via, Cassare, Cancellare; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Io sentia voci, e ciascuna pareva Pregar.... L'agnel di Dio che le peccata leva.
Esempio: Pindem. Poes. 297: Prendi il tuo tempo; Nota, cancella, muta, aggiungi, leva: Fretta io non ho.
Definiz: § LXVII. Si usò per Vietare, Proibire. –
Esempio: Vill. G. 850: E per cessare l'opposizione di contratti usurai, e per cagione di molte compagnie che 'n quelli tempi e dinanzi erano fallite, levarono che non si potessono impetrare brivilegi di giudici dilegati.
Esempio: EVill. G. 898: E levaro, che non potesse portare arme da offendere niuno gabelliere.
Definiz: § LXVIII. Levare, pur riferito a persona, e costruito con un termine retto dalla particella Di, vale Fare uscire, Ritrarre, Cavare, e simili, ed altresì Obbligare a uscire, a ritrarsi, da ciò che il compimento significa. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 72: Verso sera levò di battaglia una legione per fare gli alloggi.
Definiz: § LXIX. Più comunemente usasi in senso figurato, con un termine denotante stato sia fisico sia morale, condizione civile, affetto dell'animo, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Fe' sì Beatrice, qual fe'Daniello Nabuccodonosor levando d'ira, Che l'avea fatto ingiustamente fello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 66: O pur che Dio da l'alta ierarchia Gli abbia per ineffabil sua bontade Mandato, come già mandò a Tobia, Un angelo a levar di cecitade.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 194: Ricorsi al Duca: O voi, signor, levarmi Dovete di bisogno, o non v'incresca Ch'io vada altra pastura a procacciarmi.
Esempio: Dat. Lepid. 142: Alla fine cominciò a levarlo di speranza.
Esempio: Segner. Pred. 102: Lo voglio provare, non con probabilità, con evidenza, e così levarvi d'errore.
Definiz: § LXX. Costruito in particolare col termine Sella, Seggio, o simile, vale Fare uscire, Far cadere, Buttar giù, da quello; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 69: Tu dei saper che ti levò di sella L'alto valor d'una gentil donzella.
Esempio: EAr. Orl. fur. 31, 10: Però che lui sotto la vista offese Di tanto colpo il cavalliero istrano, Che lo levò di sella, e lo distese Più di due lance al suo destrier lontano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 71: La donna, perchè ancor più a capo chino Vadano, e più non sian così arroganti, Fa lor saper che fu femina quella, Non paladin, che li levò di sella.
Esempio: Bern. Orl. 4, 61: Dall'altra parte l'Alfrera ha levato A suo mal grado Isolier dell'arcione.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 297: Noi, figliuoli d'una rivoluzione che molti vecchi errori levò di seggio, e all'uomo concesse maggior balìa di sè medesimo, cerchiamo ec.
Definiz: § LXXI. E per Togliere, Rimuovere, Deporre, da un dato ufficio. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. 170: Egli fu levato d'Inquisitore sì, ma con suo vantaggio di stima, mentre fu promosso a una maggior dignità.
Definiz: § LXXII. E per Privare altrui di checchessia, Spogliamelo. –
Esempio: Car. Lett. ined. 3, 163: Non ho voluto, come poteva giustamente, levarlo di possesso.
Definiz: § LXXIII. Trovasi per Privare altrui furtivamente di una cosa, Derubamelo, che oggi diremmo Alleggerire. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 316: Èssi fatto frate tre o quattro volte, e sempre se n'è ito, ora con calici, ora con patene. Ultimamente fu questa state a Roma, e dette ad intendere alli frati di Santo Stefano in Celio monte, che si voleva vestir quivi; levògli d'un cavallo, e andò via.
Definiz: § LXXIV. Poeticam. riferito a cosa, vale Toglierne alcuna parte, Scemarla o Diminuirla di alcuna parte. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 211: Nulla posso levar io per mio 'ngegno Del bel diamante, ond'ell'ha il cor sì duro.
Definiz: § LXXV. Col compimento indiretto di persona, e in costrutto, mediante la particella Di, con un Infinito, vale, ellitticamente, Togliere la facoltà o il modo, Impedire, di fare ciò che l'infinito significa. –
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 281: La brevità della vita non pur ci priva di quel poco spazio che al viver nostro dalla fragilità della nostra natura è conceduto, ma insieme ci leva di poter provvedere all'immortalità del nostro nome.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 176: Questo medesimo desiderio voto di effetto inquieta l'animo, e gli leva d'esser compiutamente felice.
Definiz: § LXXVI. Levare, riferito in particolare a scritture, atti civili, e simili, vale Trarne, Cavarne, copia, ed altresì Farne trar copia; Copiare, o Far copiare: e riferito alla copia stessa, vale Farla, o Farla fare. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 436: Prego la Vostra Eccellenza possente, Che piaccia a lei di confermar lo livro...; Ed a me poi licenzia dar, ch'i' possa Levarne copia per me e per quegli Ch'alla gran vostra provedenza piace.
Esempio: Stat. Pot. Fir. Sent. 127, 261: Tutte e ciascune cose soprascritte, me presente date pronunziate e fatte, rogai e imbreviai, e quelle poi allo infrascritto Uguccione notaio del libro de' protocolli ed imbreviature mie a levarne e publicarle comandai e commisi.
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 63: Per più copie levai, che mi bisognavano per mostrare come e' casi occorrevano.
Esempio: E Oderig. Cr. Ricord. 98: Per fogli per levare le scritture del comandamento.... al lavoratore..., che sgombrassi, ec.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 134: Ora la cagione, perch'io resto qui, si è per recare la copia de' capitoli; la quale fo levare oggi.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 218: Quando sono gl'instrumenti di cose vostre che importano, abbiate per usanza farveli levare subito, e avergli in casa in forma autentica.
Esempio: Sassett. Lett. 410: Il signor Giovambatista Vecchietti.... mi fece favore di domandarmene una copia (di un suo scritto), e la levai.
Definiz: § LXXVII. E riferito a polizze, bullette, fedi, passaporti, e simili documenti pubblici, vale Farseli fare da chi ne ha legalmente l'autorità, pagando ciò che è di diritto. –
Esempio: Legg. Band. C. 6, 291: Sien tenuti, oltre al far simil polize..., scriver giornalmente in sur un quadernuccio.... la somma della roba che vorranno quelli che andranno a levar le polize.
Esempio: ELegg. Band. C. 8, 140: Chi vorrà estrarre bestiame di Siena,... ne debba levare le solite bollette.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 265: Interviene a costoro come interviene in tempo di peste a un viandante sciocco che, non considerando come per passare in altri paesi è necessaria a ciascun la fede della sua sanità, si pone in cammino senza andar prima a levarla; onde arrestato al passo non può dire altro, se non che non credea volervi tal fede.
Definiz: § LXXVIII. E riferito a conti, o conteggi, vale Trascrivere dai libri o registri di una data azienda o traffico le partite di dare e avere concernenti alcuno: e figuratam. riferito ai debitori o creditori stessi, vale Trascriverne i nomi col rispettivo debito o credito. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 59: Vorresti ch'io ti mandassi per escritta ciascuno debitore da Peserò.... E quando Niccolò sarà partito di qua, tutti gli leverò in sun un foglio...; e' mallevadori di detti debitori ancora ti leverò.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 79: A questi dì ho fatto levare il debito ch'i' ho da giugno 1449 indrieto; che sono presso a fiorini 400.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 425: Circa li conti con Batista, lo avere levato le partite farà facilità nel riscontrare.
Definiz: § LXXIX. E riferito ai denari assegnati per un determinato scopo o lavoro, e depositati per proprio uso, vale Riscuotere, Ritirare. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 320: Ma avendo Baccio levata già tutta la somma de' danari, fece pratica ec.
Definiz: § LXXX. Riferito a mercanzie, manifatture, derrate, e simili, vale Comprarle, Fornirsene, in di grosso, e portarle via, propriamente per farne commercio. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 10: Sopra mare hae una villa (città),... la quale è di grande mercatanzia: e per ivi si posano tutte le spezarie che vengono di là entro, e gli mercanti di Vinegia e di Genova, e d'altre parti, quindi levano loro mercatanzie, e gli drappi di là, e tutte l'altre care cose.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 137: I naviganti uscir nel lito adorno Chi per merce levar, chi per vedere La terra d'amor piena e di piacere.
Esempio: Instr. Cancell. 3, 99: Per quei Comuni e luoghi che sono tenuti levare il sale in Firenze, si devono ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 58: E se più dilatate il commercio loro cogli esteri, e più leveranno delle nostre manifatture.
Definiz: § LXXXI. Pure per Comprare, riferiscesi anche a cose che si vendano a minuto, e più specialmente a drappi, panni, e simili, che si acquistino per uso di vesti, arredamenti, fornimenti; nel qual senso oggi diciamo comunemente anche Staccare. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 6: Mandò per uno banderaio, volendo sapere quanto scarlatto avea a levare per covertarli; e saputo che l'ebbe, subito il detto panno ebbe levato.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 17: Levai da Marco Parenti e compagni in peza di braccia 42 1/2.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 181: E perch'io non avevo ancora levato el panno per farmi el mantello, l'ho fatto levare ora.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 397: l'ho fatto levare.... braccia 4 di domaschino bigio per donare al maestro Lodovico.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 119: Dove in prima il Papa aveva fatto levare panno bianco per vestire venticinque de' detti poveri, volle che fussero tutti vestiti.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 5: Ho fatto pensiero di levar e' drappi, che m'occorreranno, da voi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 440: Va', Chima, seco a bottega di Berto Sarto, e andate al fondaco e levate Da rivestirlo, ch'io non vo' vedermelo Dietro così.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 27: In somma.... leva i moccoli. Per farmi dire il Requie scarpe e zoccoli. Not. Malm. 1, 109: Levare i moccoli per comprargli, è detto conforme l'uso comune del nostro parlar fiorentino; perchè, quando si manda a comprare una cosa alla bottega, si dice: Andate a levar la tal roba; v. gr., Andate a levare la cura pel mortorio; Andate a levare dieci braccia di panno, e simili.
Definiz: § LXXXII. Term. di Caccia, vale Scoprire e fare uscire dal covo, ovvero Scoprire e fare alzare a volo, secondo che riferiscasi a quadrupedi o a volatili; detto così dei cacciatori come dei cani, e usato anche in locuz. figur. –
Esempio: Esop. Fav. S. 110: Intanto ecco i cacciatori, e co' bracchi ebbono levato il cerbio, ed esso va fuggendo per la selva.
Esempio: E Esop. Fav. M. 175: Essendo giunti nella selva i cacciatori, e levato già i cani un cervio, lo cominciarono a seguitare.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 246: Prima colla paura del mio arco, del numero delle belle donne, le quali già per lunga usanza tutte conoscea, una bianca colomba levai, e poi fra' giovani arbuscelli la segui' con le mie saette più tempo, vago delle sue piume.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 20: Lassa! co' miei bracchetti io la levai, E del bosco la trassi Co' miei segugi.
Definiz: § LXXXIII. Term. d'Ingegneria. Riferiscesi a pianta di luogo o di edifizio, e vale Ricavarne e delinearne, con le regole e con gli strumenti dell'arte, lo spazio e la figura, coi suoi particolari accidenti, in una data proporzione col vero. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 39: Niccolò scultore, chiamato il Tribolo, e Benvenuto di Lorenzo dalla Golpaia,... levando insieme amenduni la pianta di Firenze, ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 378: lo mi servo dello aiuto di così fatto cerchio a levare le piante de le città e delle provincie, ed a disegnarle, ed a dipignerle.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 201: Dato ordine a misurar le cornici e levar le piante di quegli edifizj, egli ec.
Esempio: Falc. Istruz. 81: Occorrendoti levare una pianta di una città di nemici o altri..., ti riuscirà comodamente ec.
Esempio: Galil. Op. Cart. X, 352: Ho anco in pensiero di scrivere alcuni libri attenenti al soldato,... insegnando.... tutto quello che si appartiene di sapere e che depende dalle matematiche, come.... ordinanze, fortificazioni, espugnazioni, levar piante, misurar con la vista, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 2: Ritrar belle vedute Pittori, e levar piante Persone sconosciute.
Esempio: E Buonarr. Fier. appr.: Guai a quello Ch'io avessi vedut'io piante levare.
Definiz: § LXXXIV. E per similit. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 131: Quel falso pezzente che s'era inoltrato a quel modo nella povera casetta, non era altro che il Griso, il quale veniva per levarne a occhio la pianta.
Definiz: § LXXXV. E figuratam. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 2: Oziosi pancaccier, ch'osservatori Di chiunque passa, o dà d'intoppo in essi, Ne formano il model, levan la pianta, ec.
Definiz: § LXXXVI. Term. dell'Arte della Seta. Si usò per Disegnare, riferito alle opere da riprodursi tessendo i drappi. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 45: Michele di Pietro di Chimenti, vocato Miniato, tessitore fiorentino, e maestro di levare opere.
Definiz: § LXXXVII. Term. militare. Raccogliere sotto le armi, Descrivere ed assoldare, Chiamare sotto le bandiere, per condurre a guerreggiare. –
Esempio: Machiav. Leg. Commiss. 3, 311: Nè anche so come seimila uomini si possine levare senza licenza delle Comunità.
Esempio: E Machiav. Scritt. ined. 31: E partendosi le genti franzesi, t'intenderai.... in tutto con Antonio Giacomini, così del modo del levare le genti, come del pagarli; che tanto si è scritto e ordinato a lui.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 108: E perchè e' pareva necessario.... a conseguire totalmente la vittoria avere dodicimila Svizzeri, e il Pontefice e i Veneziani.... non volevano mandare in Elvezia uomini loro a levargli, fu udito ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 384: Avendo il papa deliberato di torre io stato al duca di Ferrara,... mandò a levare seimila Svizzeri per far quella impresa.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 431: E dopo a queste parole levò e registrò un esercito maggiore di quanti n'avesser fatti mai i Romani con tra qualunque nimico.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 189: Fu concluso che si dovesse con ogni prontezza levar quella gente di guerra, che fosse necessaria per tale effetto.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 156: Se quel danaro fosse impiegato in levar gente propria, potriasi con essa sola far la guerra al Turco.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 155: Partendo gli Spagnoli e mancando il denaro da levar altra soldatesca.
Esempio: Alf. Sallust. 38: A Capova si mandò pretore Quinto Pompeo Rufo: nei Piceni, Quinto Metello Celere: a loro concesso di levar gente secondo l'opportunità e il pericolo.
Esempio: Capp. Longob. 72: Ultimi avanzi di que' patrizi (romani), i quali dicevano colui non essere ricco, che non potesse levare a sue spese un esercito.
Esempio: E Capp. Disc. Econ. 352: Incominciano [gli ambasciatori veneti le loro relazioni] descrivendo il sito, la estensione, i confini della nazione presso alla quale risedevano, poi le rendite del suolo, e quelle della industria e de' traffici,... le forze militari e il modo di levarle, ec.
Definiz: § LXXXVIII. Term. di Scultura e d'intaglio. Toglier via coi ferri il soverchio della materia, finchè prenda la forma voluta, Digrossare; ed è usato spesso assolutam. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 37: Sì come per levar.... si pone In pietra alpestra e dura Una viva figura, Che là più cresce u' più la pietra scema; Tal ec.
Esempio: Cellin. Pros. 75: Tutti e' detti ceselli sempre si fanno senza taglio nessuno, perchè hanno a servire per infragnere solamente e non per levare; così si va gentilmente facendo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 137: Sogliono gli scultori, nel far le statue di marmo,... andare levando e subbiando grossamente il loro sasso.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 12, 283: Con dire: Lieva oggi questo, e spiana qui, pulisci qua; di maniera che, senza che colui se n'avedessi, gli fe' fare una figura.
Esempio: E Vasar. Lett. M. 294: Veggiamo Michelagnolo a' dì nostri a uno squadratore, che ha in pratica i ferri, con dire: lieva qui, lieva qua, gli ha fatto condurre uno di quelli termini che sono alla sepoltura di Giulio Secondo pontefice.
Definiz: § LXXXIX. E per similit. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 91: Il far della morte con noi, è lavorar da scultore, levando; ma con un tal levare, che secondo il modello..., dà tal essere e forma, qual si conviene ad uomo simigliante a Dio.
Definiz: § XC. Levar su, o suso, lo stesso che Levare, per Alzare, Sollevare, Spingere in alto; ma ha più efficacia. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Così, levando me su ver la cima D'un ronchione, avvisava un'altra scheggia, Dicendo: ec.
Definiz: § XCI. E figuratam. –
Esempio: Mars. Lett. 27: Che ode ogni mattina dire a sè e agli altri, cioè: Sursurm corda: cioè: Siano su levati i cuori, e non ascoltino li susurri e le lusinghe di queste cose vili e basse.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: Li pensieri levano suso e gravano giuso la niente umana.
Definiz: § XCII. E per Volgere, Rivolgere, verso l'alto; anche in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Senza risponder gli occhi su levai, E vidi lei che si facea corona, Riflettendo da sè gli eterni rai.
Esempio: E Dant. Conv. 207: E voi, a cui utilità e diletto io scrivo, in quanta cechità vivete, non levando gli occhi suso a queste cose, tenendoli fissi nel fango della vostra stoltezza!
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 763: Ben mostra che grande fatica li fusse (a Dante) a levare su alto lo volto, lo quale teneva a la terra per la vergogna.
Definiz: § XCIII. Pure per Alzare, Rizzare, Far sorgere, riferito a persona inginocchiata o giacente, e usato anche con un compimento. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 81: Cornelio gli giunse incontro, e inginocchioglisi ai piedi, e adorollo; della qual cosa egli, per umiltà, turbandosi, sì 'l prese, e levollo suso in piede, e dissegli: ista' su, non mi adorare.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 55: A questo priego prese il Fanciullo la Madre per mano, e, levandola su, disse: Madre carissima, ec.
Definiz: § XCIV. E riferito a cosa, e con un termine di persona, vale Sottrarre, Rubare, destramente. –
Esempio: Grazz. Comm. 119: Giulio sa che suo padre ha più di tremila ducati d'oro in camera serrati in un cassone a due chiavi;... e oggi noi abbiamo disegnato di levargliene su.
Esempio: Salv. Granch. 3, 9: Che feciono I ribaldi? gliele levaron su (certe trine d' oro), È vero? G. Messer sì.
Definiz: § XCV. Levar via, vale quanto il semplice Levare, per Togliere, Rimuovere, Cavar di mezzo, anche in locuz. figur.; ma ha più efficacia. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 60: Le quali (le stanghe) poi che Tetis, ignorante de' fati del nepote, levòe via, e fue loro fatta copia del grande mondo, presoro la via, ec.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 151: Poco mancò.... che delle librerie, ch'erano in Roma, egli non facesse levar via tutte l'opere di Virgilio e quelle di Tito Livio, insieme con le loro immagini.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 404: Io ho voluto levar via la stoppa Dattorno al fuoco.
Esempio: Galil. Op. VIII, 74: Inteso questo, voglio che ci immaginiamo esser levato via l'emisferio, lasciando però il cono e quello che rimarrà del cilindro, il quale ec.
Definiz: § XCVI. E figuratam. –
Esempio: Stor. Nerbon. M. 12: Essendo nella città, non volle andare l'abate a casa di nessuno suo amico; per levare via il sospetto mandarono a cercare a l'ostiere, ec.
Esempio: Bern. Orl. 20, 6: Levate via la superbia, e la sete Dell'oro, e la profonda ambizione E l'odio che ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 376: E la più onesta scusa ch'aria potuto usare contra' suoi biasimatori,... Pericle levò via del tutto.
Definiz: § XCVII. E per Cassare, Cancellare; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 272: Pensando e rivolgendo questa difinizione in ogni parte, levò via l'ultima particola.... e tennesi alla prima.
Esempio: Cic. Ufic. 109: Che el parentado di Superbo, e il nome de' Tarquini, e la memoria dei regno fussi levata via.
Esempio: Cas. Pros. 3, 140: Io ho scritto con ogni efficacia che levin via il mio nome a mie spese.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 98: Similmente in una certa deliberazione del Senato, recitandosi emblema, che pure è vocabolo greco, disse che a lui pareva bene di levar via quel vocabolo e vedere di trovarne un latino che significasse il medesimo.
Esempio: Red. Lett. 1, 6: La tassia è una spezie di erba, che da' Greci e da' Latini fu detta thapsia. Si levi dunque via quel tarsia.
Esempio: ERed. Lett. appr.: Questo esemplo di Tes. Brun. bisogna levarlo via dal Vocabolario, perchè ser Brunetto in esso parla del fiume Tigre.
Definiz: § XCVIII. E per Abolire, Distruggere, Annientare, e simili. –
Esempio: Savonar. Pred. 7: Cerca.... con falsa dottrina e con false persuasioni e con inganni latentemente di levare via il ben vivere.
Definiz: § XCIX. E per Far cessare checchessia, Por fine ad esso; ed altresì Impedire, Vietare, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 161, 11: Levate via i vostri sdegni, e fate pace tra voi.
Esempio: Savonar. Pred. 22: Ricordatevi ancora che quando anno fu levata via la predica, che a chi veniva febriconi, ed a chi pestilenzia, e a chi coltello, di quelli che furono cagione di impedirla; e molti che volevano diventar grandi, tu sai ora come sono iti.
Definiz: § C. E per Torre, Prendere, per sè. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 81: A un arbore s'appenda (la spada). Levala tu liberamente via, S'avvien che tu m'uccida o che mi prenda.
Definiz: § CI. E per Portar via, Rapire; anche figuratam. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 56: Le smoderate voglie seguendo, da questo rapido torrente levar via non ci lasciamo.
Definiz: § CII. Trovasi per Togliere di vita, Spengere; che oggi pur diremmo, familiarmente e figuratam., Portar via. –
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 142: Essendo uomo di grande ingegno e valoroso e pratico delle cose militari e delle civili, era stato levato via troppo per tempo.
Definiz: § CIII. Neutr. pass. levarsiAndare in su, Muoversi dal basso verso l'alto, o verso un termine posto o considerato in alto; Inalzarsi, Elevarsi, Sollevarsi. –
Esempio: Dant. Inf. 26: E qual colui che si vengiò con gli orsi Vide il carro d'Elia al dipartire, Quando i cavalli al cielo erti levòrsi; ec.
Esempio: EDant. Inf. appr.: Tre volte il fe' girar (il legno) con tutte l'acque; Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù, com'altrui piacque, Infin che il mar fu sopra noi richiuso.
Esempio: E Dant. Inf. 29: Io dissi a lui, parlando a giuoco: Io mi saprei levar per l'aere a volo.
Esempio: EDant. Parad. 23: Non ebber gli occhi miei potenza Di seguitar la coronata fiamma, Che si levò appresso sua semenza.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 641: Prima àe detto l'autore come Cristo si levò ed andò suso in cielo nono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 49: Cominciò (il negromante sull'ippogrifo) a poco a poco indi a levarse, Come suol far la peregrina grue, Che corre prima, e poi vediamo alzarse ec.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 69: Ella sul carro suo, che presto aveva, S'asside, e, come ha in uso, al ciel si leva.
Definiz: § CIV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 33: O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali, alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 7 t.: Molto si rintuzza la mente superba, quando è sottoposta a colui, sopra lo quale essa prima si levava.
Esempio: Petr. Rim. 1, 111: Qual grazia, qual amore, o qual destino Mi darà penne in guisa di colomba, Ch'i' mi riposi, e levimi da terra?
Esempio: E Petr. Rim. 209: E veggiola passar sì dolce e ria, Che l'alma trema per levarsi a volo. E 315: Mille fïate ho chieste a Dio quell'ale, Con le quai del mortale Carcer nostr'intelletto al ciel si leva.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 641: E questo finge l'autore, per mostrare che lo intelletto e la ragione umana non si può tanto levare, che possa adiungere a comprendere lo fine dell'ascendimento della Vergine Maria.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 675: A la quale altezza lo intelletto dell'autore s'era levato co le virtù sue intellettuali guidate dalla santa Scrittura.
Esempio: Panzier. Tratt. 10 t.: Possono essere chiamate elevazioni, però che l'anima si leva a sua posta per la virtù che gli è donata da Dio.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 96: Le fatiche che si patiscono nella vita per levarsi da terra e ripararsi dalla povertà,.. fanno che il sudor e' disagj diventano dolcissimi.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 15: Di così fatti maestri di povertà filosofica, uno fu Seneca; il quale, per mettere a' ricchi in dispregio, anzi in dispetto, la terra, si leva coll'animo sino al cielo.
Definiz: § CV. Detto degli occhi, vale Volgersi a guardare verso l'alto, Alzarsi. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Insieme, a punto ed a voler quietarsi. Pur come gli occhi, ch'ai piacer che i (gli) muove, Conviene insieme chiudere e levarsi.
Definiz: § CVI. Detto di alcun membro superiore del corpo dell'animale, vale poeticam. Incominciare a sorgere, Muovere, Partirsi, da una data parte del busto. –
Esempio: Bern. Orl. 13, 59: Forma aveva (il centauro) di destriero Sin alle spalle, onde 'l collo si leva, E corpo e braccia e testa d'uomo aveva.
Definiz: § CVII. E per Alzarsi, Sorgere, dal suolo, o dalle acque, detto di colle, monte, esimili; comunemente Inalzarsi. –
Esempio: Dant. Parad. 9: In quella parte della terra prava Italica, che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt'alto, Là onde scese ec.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Nel monte, che si leva più dall'onda, Fu' io.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 283: Si leva un colle, cioè uno monte più alto che tutti gli altri, e non surge, cioè non si leva, molto alto,... ben che sia più alto che gli altri.
Esempio: EBut. Comm. Dant. 3, 704: Che si leva, cioè lo qual monte s'innalza e dilungasi, più dall'onda.
Definiz: § CVIII. E poeticam., pur detto di monte, o parte alcuna di monte, per Essere alto e ripido, Essere eretto. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Virgilio e Stazio ed io ristretti, Oltre andavam dal lato che si leva.
Definiz: § CIX. Vale pure, detto di persona, Sorgere, Alzarsi, di seduta, inginocchiata, giacente, e simili, che essa era; aizzarsi in piè. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Leva' mi allor, mostrandomi fornito Meglio di lena, ch'i' non mi sentia.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Ambo le mani per dolor mi morsi. E quei, pensando ch'io il fessi per voglia Di manicar, di subito levòrsi, E disser: Padre, ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 37: Puosesi in orazione per lui, e disse: Messere, salva questa tua creatura, sicchè 'l nimico non gli abbia signoria; e poi levandosi segnollo e rendello al padre sano.
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 55: E fatta l'orazione a Dio, sì si levò santo Piero, e disse: ec.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 40: lo soletto in una camera dimorando,... sentii un pietoso pianto,... e conobbi che donne erano: laond'io, per vedere chi fossero e dove, subito mi levai, e rimirando per una finestra, ec.
Esempio: Pucc. A. Rim. 294: Se s'inginocchia non si può levare, Perchè le gambe non gli dicon vero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 38: Un calpestio le par che venir senta. Cheta si lieva, e appresso alla rivera Vede ch'armato un cavallier giunt'era.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 135: Ruggier,... Perchè levarsi il Saracin non possa, L'una man col pugnal gli ha sopra gli occhi, L'altra alla gola, al ventre gli ha i ginocchi.
Esempio: Bern. Orl. 6, 38: E poi che in terra il gigante vedeva, Ancor si fugge (il fraticello), tanto è impaurito: Poi torna, e pur guardava se si leva.
Esempio: Lambr. Elog. 222: Pregano. Poi il padre si leva; piglia gli sposi per la mano, e li conduce al letto della madre.
Definiz: § CX. E detto di animale. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 6: Ecco le bestie confessano Cristo. E dicendo queste parole Antonio, quello animale si levò a corsa, e fuggìe.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 25: Così attendendo, delle montagne vicine a Pompeano vidi un gran mastino levarsi, e correre in questo luogo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 42: Come toro sabatico ch'ai corno Gittar si senta un improviso laccio, Salta di qua di là, s'aggira intorno, Si colca e lieva, e non può uscir d'impaccio; Così ec.
Definiz: § CXI. Pur detto di animali, così quadrupedi come volatili, è anche Term. dei Cacciatori, e vale Alzarsi dal luogo dove stanno accovacciati, o si sono posati, e correr via, o volare. –
Esempio: Stor. Nerbon. M. 149 t.: Essendo Folco passato uno poggetto per fare levare le starne, e gridando, ec.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 24: Vidi da quel cerreto.... uno smeriglione levarsi e cercare il cielo; e poichè egli era assai alzato, pigliando larghissimi giri il vidi incominciare a calare, e dietro a una fagiana bellissima e volante molto, che levata s'era d'una pianura fra salvatiche montagne, poste ec.
Esempio: E Bocc. Filoc. appr.: E mentrechè io un giro d'occhio volgea, vidi.... levarsi uno sparviere bellissimo e un gheppio, e seguitare un girifalco e un moscardo e un rigogolo e una grua, che di sopra della riviera del Rodano levati s'erano.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: Quando l'uccello si leva non aspetta più colpi: ma quando non si leva aspettane ancora.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 309: Andando un giorno a spasso per questi poggi, mi si levò in lontananza di pochi passi una beccaccia.
Esempio: Panant. Paret. 60: Se due, tre, uccelli si posaro, e stanno Gli altri a brillar, poi l'un di lor levossi, Tien per certo che tutti se ne vanno.
Definiz: § CXII. Pure per Alzarsi, Sorgere, Rizzarsi in piè, sia per fare onoranza ad uno, sia per parlare, o peraltro; usato anche col compimento denotante il fine pel quale uno si alza. –
Esempio: Nov. ant. B. 41: Polo, quando li vide, non si levò per loro.
Esempio: E Nov. ant. B. appr.: Che cortesie sono le vostre, quando i forestieri giungono a città, non vi levare loro?
Esempio: Colonn. Guid. N. 454: Ed ora dopo la morte di tutti li miei legittimi figliuoli, e dopo tante mie consumazioni e danni, vituperevolmente ti levi in consiglio, che io addomandi la pace de' Greci.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 13: Poi ch'ebbono bene mangiato e beuto, si levarono a ballare e a giocare, e adorarono lo vitello.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 120: Dicono alquanti, che quand'ella (la fanciulla) giugne Tra buona gente, che si lievi a lei, Inver di loro alcun chinar de' fare; Quasi non paia tenuta inchinare, Se non color, a cu'noi può schifare.
Esempio: EBarber. Regg. Donn. 121: Convien ch'ella saluti.... color che si levano a lei.
Esempio: Stor. Aiolf. 1,157: Allora feciono consiglio di quello che dovevano fare; e levossi Trasmondo, e disse che a lui non pareva d'aspettare.... Allora si levò Ulione di Scondia,... e arditamente disse che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 257: Erasi il conte levato.... a fare onore alla figliuola, sì come a donna.
Esempio: E Bocc. Teseid. 9, 51: Teseo.... si levò,... E con piacevol voce il suo disire Incominciò in cotal guisa a dire: Signori, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 76: Il vescovo.... si levò, ed andò verso costoro, e pigliandoli per la mano, disse: Voi siate li ben venuti, figliuoli miei; che novelle avete voi?
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 190: Boninsegna Angiolini, savio e notabile cittadino, si levò, e andò su la ringhiera, e cominciando il suo dire ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 120: Vedevan presente Timoleone, e in atto di levarsi ad ogni punto per fare ancor egli parlamento.
Esempio: Leopard. Poes. 44: Se destarti Non può la luce di cotanti esempli, Che stai? Levati e parti.
Definiz: § CXIII. E nel medesimo senso, costruito con un termine, retto dalla particella Da o Di, denotante il luogo sul quale, o presso il quale, la persona sedeva o giaceva, ovvero lo stato nel quale essa era, o l'atto che compieva. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 29: Appresso procacci ch'egli sia il primo che si lievi da dormire, e che dassezzo vi vada.
Esempio: Vill. G. 869: Dinanzi al papa si dissono onta e villania insieme,... chiamando l'un l'altro traditore di santa Chiesa, levandosi ciascuno da sedere per offendersi insieme.
Esempio: Bocc. Filostr. 4, 108: Come partito ti sarai, dal letto Senza indugio nïun mi leveraggio.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 8, 65: Questa notte passata venne uno da Castello, il quale à nome Sinibaldo, e fecelo levare del letto.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 29: Levaronsi di ginocchione; e, fattosi da capo il segno della Santa Croce, si partirono.
Esempio: Sannazz. Arcad. 30: Essendosi le pastorelle di pari consentimento levate da sedere intorno alla chiara fontana, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 69: Andaron, poi che si levar da mensa, Ove ebbon grato e buono alloggiamento.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 132: Marfisa intanto si levò di terra, E tutta ardendo di disdegno e d'ira, Credesi far la sua vendetta, ed erra.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 369: In tutto il lungo tempo del suo reggimento non cenò mai con amici, se non alle nozze del cugino Euriptolemo, ove dimorò infino all'offerta agl'iddii, e subito si levò da tavola.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 132: Volete altro? fu tanto il rumore e tanta la confusione, che i Principi si levaron da tavola.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 263: Se in sull'atto del comporre volete stare troppo lungamente a pensare ogni particolarità, fate fare alla mente due operazioni in una volta totalmente contrarie,... tanto che vi leverete da sedere, fra questi due contrarj, intieramente sbalordito.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 5, 384: Non uscir di tua stanza; ivi ti leva Di là dove scrivesti, e ec.
Definiz: § CXIV. E pur detto di persona seduta, distesa, o inginocchiata, per Alzarsi, Rizzarsi, col corpo, o con parte del corpo, in costrutto con un compimento indicante il nuovo stato, o la nuova positura. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Elle giacean per terra tutte quante, Fuor d'una, che a seder si levò, ratto Ch'ella ci vide passarsi davante.
Esempio: E Dant. Inf. 10: Allor surse alla vista scoperchiata Un'ombra lungo questa infino al mento: Credo che s'era inginocchion levata.
Esempio: Cavalc. Alt. Apost. 75: Allora san Piero.... orò, e poi si rivolse al corpo della morta, e con grande fidanza disse: Tabita, ista' su. Allora quella incontanente aperse gli occhi, e, vedendo san Piero, si levò a sedere.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 138: El Re gli venne incontro, e abbracciollo, e volea che si rizzasse. Ma Aiolfo disse: Santa Corona, io non mi leverò ritto insino a tanto che voi non mi fate una grazia.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Sedere è atto di persona che si riposi; ma levarsi ritto si è atto di persona che sia acconcia a combattere.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 284: Non fu ancor sì superbo, e però finge che si levasse in ginocchia, e non ritto come messer Farinata.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 107: Ruggiero a quel parlar ritto levosse.
Definiz: § CXV. E per Alzarsi, Rizzarsi, con tutta la persona, fermando o appoggiando i piedi su ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 3, 20: Mi levo su le staffe, e 'l braccio armato Quanto più posso io tiro indietro, e poi ec.
Definiz: § CXVI. E per Drizzarsi, Tornar diritto, Rialzarsi in tutta la lunghezza, detto di persona, o cosa, chinata, o piegata. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Nè sì chinato lì fece dimora (Anteo), E come albero in nave si levò.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propia virtù che la sublima: ec.
Definiz: § CXVII. Levarsi, vale pure Alzarsi, da letto, Uscire del letto, dopo il sonno, e più specialmente dopo quello della notte. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Lo villanello, a cui la roba manca, Si leva, e guarda, e vede la campagna Biancheggiar tutta, ond'ei si batte l'anca.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 185: Avevano la seguente mattina i cortigiani del Prenze infino a nona aspettato che il Prenze si levasse.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 2, 6: Io mi levai stamane, a dire il vero, Veggendo il tempo bel, mi ricordai Della cerbietta, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 268: Comare mia, vuo' tu che io la vada a orticheggiare, sì ch'ella si levi?
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 46: Aveva per costume il detto suo maestro, quando erano le notti grandi, levarsi innanzi giorno a lavorare e chiamare i garzoni alla vegghia; la qual cosa rincrescendo a Buonamico, che era fatto levar in sul buono del dormire, andò pensando di trovar modo che Andrea si rimanesse di levarsi tanto innanzi giorno a lavorare.
Esempio: Grazz. Pros. 276: Quando veduto la serva, le domandò tosto quel che faceva la moglie; ed ella rispose come la non s'era ancora levata.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 28: Voglio che la mattina ti levi a buon'ora, e oda messa e la predica.
Esempio: Razz. Gost. 1, 1: Io mi era appunto.... addormentato in sul fare del giorno,... quando la seconda padrona mi ha fatto levare in fretta.
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 5: Due ore innanzi dì si son levati.
Esempio: Magal. Lett. scient. 127: Quando uno si leva, e apre la finestra, e vede il sole da per tutto, ec.
Esempio: Nell. lac. Suoc. 3, 13: O perchè credi che la suocera mi abbia comandato cento cose fuori di casa, se non perchè non mi possa trovare al servizio della nuora, quando si leverà? (parla la cameriera).
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 24: Si videro principi sovrani, mescolati cogli ufiziali e generali di lui (di Napoleone), stare attendendo ch'ei si levasse e gli ammettesse a udienza.
Definiz: § CXVIII. Pure per Alzarsi da letto, Uscir del letto, detto di persona malata, indisposta, o convalescente. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 74: Disse: Enea, priego lo nostro Signore Gesù Cristo che ti sani. E poi disse: ista' su, e sie guarito. E incontanente si levò sano e libero.
Esempio: Segner. Lett. 25: Avea cominciato (la Duchessa) a levarsi, ma.... non era libera affatto a cagion di certa febbretta, che la obbligava di nuovo a guardare il letto.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 66: Sorpresa dalla grave indisposizione, ella giacque in letto, senza levarsi che per momenti.
Esempio: Lambr. Elog. 217: Un ingannevole miglioramento lusingò fino a mezzo giugno gli animi angosciati dalla perplessità. La baronessa si levava ancora, e pareva ripigliare alquanto di forze.
Definiz: § CXIX. Dicesi di corpi celesti, e più particolarmente del sole e della luna, e vale Apparire, Sorgere, su l'orizzonte. –
Esempio: Pallad. Agric.: E poi nel levarsi della canicola, la quale stella apparisce dì 24, all'uscita di luglio.
Esempio: Petr. Rim. 1, 163: Se 'l sol levarsi sguardo, Sento il lume apparir che m'innamora.
Esempio: E Petr. Rim. 185: Nè così bello il sol giammai levarsi, Quando 'l ciel fosse più di nebbia scarco, Nè dopo pioggia vidi 'l celeste arco ec.
Esempio: Bocc. Teseid. 4, 73: Poi ad Emilia il suo pensier voltava, Vedendo Citerea che si levava. Mostrando innanzi al sol la sua chiarezza.
Esempio: Bern. Orl. 7, 48: Doman vedrete, come il sol si leva, S'io ho la fantasia buona o cattiva.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 103: Anco a' malvagi e rei uomini si leva il sole.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 131: Adesso m'immagino che sarà difficile il vederla (la cometa), levandosi a mano a mano col sole.
Definiz: § CXX. Pure per Alzarsi, Sorgere, Suscitarsi, Sollevarsi, Cominciare a venire, o simile, e propriamente con impeto o intensità; detto figuratam. di cose fisiche, come tempesta, vento, fiamma, strepito, e simili. –
Esempio: Plut. Vit. 135 t.: Intra questo si levò un vento forte al maestro, e allargava le navi da Cicilia.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 90: Di che quivi si levò sì grandi le grida e 'l romore, che ne rintonavano infino all'aria.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 171: Si levòe grande romore di pianto per tutta la città.
Esempio: Petr. Rim. 1, 79: Ed io nel cor, via più freddo che ghiaccio, Ho di gravi pensier tal una nebbia, Qual si leva talor di queste valli Serrate incontr'a gli amorosi venti.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 162: Si levarono subitamente un giorno diversi venti, li quali.... sì faticarono la nave, dove la donna era, e' marinari, che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 87: Contro al quale si levaron le grida di tutti, dicendogli le più vituperose parole e la maggior villania che mai ad alcun ghiotton si dicesse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 76: Levasi un grido subito ed orrendo, Che d'ogn'intorno n'ha l'aria ripiena, Come si vede il giovene, cadendo, Spicciar il sangue di sì larga vena.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 79: N'ingombra tutto il ciel di nubi intorno Un austro che si leva oscuro ed empio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 229: El fatto sta Se tu intendesti ben, sendo discosto. P. E' si levò così fatto stiamazzo, Che quand'i' fussi stato sordo.... C. O Pirro, ec.
Esempio: Soder. Agric. 23: Le nuvole nelle vette de' monti in ogni parte diffuse e sparse, sendo da quelle parti verso dove saranno sospinte, promettono dover levarsi venti.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 59: Fanno dileguare i vapori e le nebbie che si levano la mattina.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 65: Si levò rattamente un vento di tramontana.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 37: Si videro levarsi improvvise e grandi fiamme.
Definiz: § CXXI. E detto, pur figuratam., di cose morali e civili, per Nascere, Sorgere, Avere origine, Suscitarsi, Venir fuori, e simili, e più che altro improvvisamente. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 28: Un'altra guerra si levò a Romolo assai più da presso, e quasi come nelle porte di Roma.
Esempio: Dant. Vit. nuov. 120: Contra questo avversario della ragione si levò un dì, quasi nell'ora di nona, una forte imaginazione in me.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 57: Dipo' la quale visione passati due anni, si levò lo pessimo errore degli Arriani.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 61: Perchè non si osservasse in lui quella inala consuetudine, che si era levata in Egitto, di non seppellire li morti per più reverenzia.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 247: Li quali, per certo dissensione e errore che s'era levato nelle contrade, s'erano partiti dalla Ecclesia, e diventati scismatici.
Esempio: Bern. Orl. 20, 60: Onde una guerra addosso se gli leva, Che, da che venne al mondo e da ch'è nato, Mai non ebbe com'ora da far tanto.
Definiz: § CXXII. E nel medesimo senso, detto di persone rivestite di una particolare qualità, ufficio, e simili. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 43: Parea a lui che tornasse a disonore a Moisè, se molti profeti si levassono.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 7: Si seminavano (gli errori) per molti falsi profeti e maestri bugiardi, che si levavano nel popolo, mettendo sette di perdizioni dell'anime.
Definiz: § CXXIII. Pur detto di persone, vale Sorgere prestamente e muoversi a far checchessia, e più particolarmente a difendere od offendere altrui; anche figuratam. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 135, 18: Onde il popolo si levò, e feciono uno della città di Lucca che si chiamava Priore, il quale ec.
Esempio: Stor. Pistol. 12: Per quella cagione si levarono buoni e grandi cittadini di popolo, e raunaronsi insieme più volte per voler ponere rimedio, acciocchè la città ec.
Esempio: Bibb. N. 5, 159: Levati, Signore, nella tua ira; ed esaltati nei confini de' miei nemici. Signore Iddio mio, levati nel comandamento che tu facesti.
Definiz: § CXXIV. E in costrutto con un compimento retto per lo più dalla particella A o Per, vale Sorgere, Muoversi, prestamente, a fine di fare, arrecare, e simili, ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 2: E temo che non sia già sì smarrito, Ch'io mi sia tardi al soccorso levata.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 224: Amico, nè parente alcuno è, che per aiutarlo levato si sia, o si voglia levare.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 343: Onde dice il Profeta...: Ed egli si levò come un gigante a correre lo suo viaggio.
Esempio: Sacch. Op. div. 239: Ben si possono più dolere coloro che abondano in ricchezze o in mercatanzia, che per questo misero fummo si levano a volere essere Rettori.
Definiz: § CXXV. E con un compimento denotante un dato affetto o moto dell'animo, retto dalla particella A o In, vale Commuoversi, Abbandonarsi, a quello, Entrare in esso, Esserne preso, occupato, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 392: Levomi in grandissimo studio di vedere li vostri padri, ch'io amai, e non pur quelli ch'io stesso conobbi, ma eziandio quelli di cui udii parlare.
Esempio: Esop. Fav. M. 80: Il suo signore si levava ad ira, e disordinatamente il batteva.
Esempio: Fior. Virt. 143: Il signore si levò uno dì a furore, e sì andò a questo monastero, e trassela (la monaca) fuori per forza per volerla menare a casa sua.
Esempio: Not. Malm. 2, 616: L'iracondo.... è detto da noi uomo di poca levatura, cioè che ci vuol poco a farlo levare in collera.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 36: S'aggiunga a questo.... l'essere beffardo, o malalingua, livoroso e maligno, presto a levarsi in collera, e a dir male di chicchessia.
Definiz: § CXXVI. Levarsi, vale anche Sorgere per armarsi e combattere, Correre all'armi, e con più grave senso Insorgere, Sollevarsi, Ribellarsi; detto più che altro di moltitudine. –
Esempio: Cic. Opusc. 437: Non ti ricorda che l'altro dì.... io dicea nel senato che arme (armi, gente armata) si leverebbero a certo die,... e sarebbe armato Caio Manlio compagnone e apparecchiatore del tuo ardimento? (Il lat. ha: certo die fore in armis).
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 155, 18: Levatevi, o malvagi cittadini pieni di scandoli, e pigliate il ferro e il fuoco con le vostre mani, e distendete le vostre malizie.
Esempio: Camb. G. Ist. 3, 298: Feciono venire in Firenze circa a 3000 fanti per guardia loro, per gelosia che avevano che il popolo non si levassi per riavere la libertà.
Esempio: Varch. Stor. 1, 82: Non ostante che 'l popolo si fusse dentro levato, ed avesse gagliardamente ma infelicemente alla fine combattuto, le genti della lega con gran vergogna.... si ritirarono.
Esempio: Dav. Tac. 1, 218: Nel detto anno per lo gran caro fu per levarsi il popolo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 63: Orribili scritture uscite in Parigi chiamavano tiranno il Re, distruttore dei diritti del popolo, oppressore crudelissimo; esortavansi le genti a levarsi. a disvelare, a punir gli oppressori.
Definiz: § CXXVII. E nel medesimo senso, costruito con un compimento, retto dalla prep. Contro o Per, denotante la persona, a offesa o difesa della quale uno insorge. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 591: Per ingiustizia, e per timore, e per dispregio, si levano i sudditi contro i monarchi.
Esempio: Ar. Sat. 1, 184: Bevuto ch'abbian questi, gli fia caro Che beano quei che contra il Soderino, Per tornarlo (Giovanni dei Medici, poi Papa Leone X) in Firenze, si levaro.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 23: Ma tutte queste egregie virtù macchiò egli con la crudeltà, facendo accecare quattro suoi fratelli, che se li erano levati contra.
Definiz: § CXXVIII. E per similit. –
Esempio: Tratt. Virt. Ramer. 28: Se alcuno torrà i fiori del ramerino, e mangeràgli col mele o con pane di segale, o con altro pane, non si leverae contro a te niuna mala bestia.
Definiz: § CXXIX. E figuratam. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 183: Come adunque sarà l'uomo tanto ardito, che si levi contro a Dio per superbia?
Esempio: Ar. Sat. 1, 161: Io desidero intendere da voi.... Se più il signor me accusa; se compagno Per me si leva, e dice la cagione Per che, partendo gli altri, io qui rimagno.
Definiz: § CXXX. Pur figuratam., e in costrutto con un termine retto dalla prep. Contro, per Sorgere a biasimare, a censurare, a contradire, a perseguitare, e simili, fieramente. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 6: Sono contento che.... tutta la turba degli infedeli mi perseguiti, e voglia Dio che a mio vituperio si levi questo matto mondo contra me, purch'io meriti d'essere lodato da Cristo.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 49: Ma perciocchè alcuni disensati si levano contro li poeti, dicendo loro sconce favole e male, a niuna verità consonanti, avere composte, e che in altra forma che con favole dovevano la loro sufficienza dimostrare, ec.
Esempio: Galil. Op. VI, 246: Ma più, signor Sarsi, se il Savio si leverà contro di voi e dirà: Stultorum infinitus est numerus, qual partito sarà il vostro? vorrete voi ec.
Definiz: § CXXXI. Altresì figuratam., e nel medesimo costrutto, detto di dottrine, opinioni, e simili, vale anche Impugnare, Oppugnare, Combattere, ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 452: Ora all'ultimo in un capitolo mi pare di raccogliere quelli errori, che si levano contra la divinità [di Cristo].
Esempio: ECavalc. Esp. Simb. appr.: Raccoglio dunque ora in questo capitolo e riprovo gli errori, che si levano contra gli articoli che pertengono alla divinità.
Definiz: § CXXXII. Levarsi, in costrutto con un termine di luogo, retto dalla particella Da o Di, o con un avverbio di luogo, vale Togliersi da quel luogo, Partirsene, Andarne o Venirne via, e anche semplicemente Allontanarsene, Discostarsene. Usato talora anche assolutam. –
Esempio: Nov. ant. B. 68: Vide questo filosofo, parlò e disse: Deh! uomo di misera vita, chiedimi, e darotti ciò che tu vorrai. E 'l filosofo rispose: Messere, pregoti che mi ti levi dal sole.
Esempio: Dant. Inf. 33: Ed egli a me: Del contrario ho io brama: Levati quinci, e non mi dar più lagna; Che mal sai lusingar per questa lama.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 187: E la nostra Donna, come fu volontà di Dio, si levò incontanente, e andò a vicitare la sua sirocchia.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 56: Mi mandò a dire mi levassi di quivi, e andassi a stare co' lui a l'Antella.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 14: La donna al fraticel chiede la via Che la conduca ad un porto di mare, Perchè levar di Francia si vorria Per non udir Rinaldo nominare.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 107: Pel suo meglio allora allora elesse Quindi levarsi tacito e secreto, Per tema che ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 115: Benchè mostrate sempre di levarvi di costà malvolentieri rispetto agli studj e altre vostre faccende, noi considerando come amici lo stato vostro, ci risolvevamo che voi la intendereste meglio a venirvene qua.
Esempio: Vai Rim. 12: Levatevi di qui, ch'io vo' morire.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 216: Levati di costi, becco scornato.
Definiz: § CXXXIII. E poeticam., per Andar via precipitosamente, ed altresì Andar via, Uscire, di nascosto; Fuggire. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 63: Come Calamidor quel colpo mira, Volta la briglia per levarsi in fretta: Ma Zerbin dietro un gran fendente tira, Dicendo: ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 67: Questo Ermonide disse, e più voleva Seguir, com'ella (Gabrina) di prigion levossi; Ma ec.
Definiz: § CXXXIV. Detto di gente armata, o di capitani, e usato assolutam., vale Partirsi, e per lo più celatamente o in fretta, dal campo, dall' alloggiamento, o dall' assedio, Abbandonare il campo o l'assedio; Ritirarsi, Sloggiare, ed anche Fuggire. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 178, 34: A' Bianchi parea esser presi; e però si levorono male in ordine; e chi non fu presto a scampare, rimase.
Esempio: Vill. G. 546: Ciò fatto, subitamente di notte si levarono, e lasciarono tutte le tende tese infino alla mattina a terza, acciochè i nemici non s'accorgessero ec.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 77: Donde che il Conte non poteva più per la fame campeggiare, nè per il pericolo poteva levarsi.
Esempio: E Scritt. ined. 6: E quello che delle cose di costà circa al levarsi, al camparsi, incontrare il nimico, soccorrere Poppi, o qualunque altra fazione voi delibererete tutti a tre insieme con il governatore, noi sempre approveremo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 5: Di quei che primi giunsero alla porta. Che le piante a lavarsi ebbeno pronte, Parte ec.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 247: Si ritirò a Monteruosi, nonostante che il Papa, per favorirsene nelle pratiche dell'accordo, avesse fatto molta instanza che e' soprasedesse a levarsi.
Esempio: Varch. Stor. 1, 82: Le genti della lega con gran vergogna, e non con picciol carico del duca d'Urbino, contra la voglia del signor Giovanni, il quale, chiamando per nome i capitani, e gridando ad alta voce chi ci caccia? volle esser l'ultimo a levarsi, si ritirarono.
Definiz: § CXXXV. E nel medesimo senso, col termine espresso, retto dalla particella Da o Di, denotante il luogo, o l'azione militare, donde un esercito, o un capitano, si ritira. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 121: Compiuti i patti ed auto il castello, [i Fiorentini] si levarono da oste, e passarono in Valdarno per seguitare i Pisani.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 386: Il terzo [atto di guerra], far mostra d'uomini d'arme; il quarto, levarsi di campo saviamente per tema del nemico, ch'è per avventura troppo forte.
Esempio: Vill. G. 239: Pareali ch'il re Piero con tutta sua gente cavalcasse verso Messina, pressovi a cinquanta miglia, e che per avventura lo re Carlo si leverebbe da oste.
Esempio: E Vill. G. 428: Papa Giovanni e la Chiesa fatto fare più richeste a messer Maffeo Visconti e a' figliuoli che si levassero dall'assedio di Genova, ec.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 41: Fu la prima fatica dell'esercito franzese la oppugnazione di Rocca Secca, dalla quale, dato che vi ebbero in vano un assalto, si levarono.
Esempio: EGuicc. Stor. 4, 180: Levossi finalmente l'esercito l'ultimo giorno di ottobre dall'alloggiamento,... e si ridusse a Pioltello.
Esempio: E Guicc.Op. ined. 6, 89: Intendesi che il Re ha comandato alle genti sua che si levino da Pampalona, e s'indirizzino a San Gianni Piè di Porto.
Esempio: Giannott. Op. 1, 261: Abbandonarono la impresa, e si levarono dalla terra, e ritornarono al campo.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 461: Non poterono con tuttociò levarsi dalle loro fortificazioni, nè con tanta prestezza, nè con tant'ordine, che molti di loro non rimanessero preda infelice, o del ferro, o dell'acqua.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 76: Finalmente, dopo avere il Renemberghe mantenuto tre mesi l'assedio, fu costretto d'abbandonarlo, e se ne levò senz'alcun disordine con tutto il suo campo.
Definiz: § CXXXVI. Pure per Partirsi, Andar via, detto parimente di persona, e costruito con un termine di persona. o di appartenenza a persona, retto dalla particella Da. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 85: E stanco dimostrandosi e svogliato, Più tosto che potè, da lui levosse; Ed al suo alloggiamento ritornato, Poi che fu mezza notte, tutto armosse.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 295: Egli si è levato dal servizio di Monsignore, e sta da sua posta.
Definiz: § CXXXVII. E figuratam., detto di cosa, sia fisica sia morale. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Ond'io: Maestro, di' qual cosa greve Levata s'è da me, che nulla quasi Per me fatica andando si riceve?
Esempio: Tav. Rit. 1, 284: Ahi cavaliere, per cortesia, non mi uccidere; che voi non fareste di vostro onore. Ed egli disse: Perchè io non vi uccida, non vi si lieva però morte da dosso.
Definiz: § CXXXVIII. E per lo più, familiarmente, dicesi di certi incomodi un po' pertinaci, come febbre, tosse, dolori, per Dileguarsi, Sparire, Cessare; e usasi più comunemente nella locuzione Levarsi da dosso a uno.
Definiz: § CXXXIX. Detto di milizie, trovasi per Partirsi da uno, Abbandonarlo, per ribellione. –
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 40: Essendosi la legione quarta e la Marzia levate da Antonio e a lui (ad Augusto) venute, altretante dramme diede a ciascuno.
Definiz: § CXL. Vale anche Allontanarsi da una persona, Cessare di praticarla. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 320: E vorrebbe che Vincenzio si levassi da Quirino in tutto, chè conosce è la sua rovina.
Definiz: § CXLI. E per Partirsi, Allontanarsi, Ritrarsi, Distaccarsi, da alcuna cosa, occasione, o simile, per lo più non buona. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 286: Non è gran cosa, figliuola mia, cadere in peccato; ma grande e orribile e diabolica cosa è non volersene levare, ed essere ostinato. Rilevati valentemente, e ripiglia la battaglia col nimico.
Esempio: S. Gir. Grad. 70: Levati a mano a mano da tutti i mali, e sta' tuttora in bene.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: L'omo se non si leva col pensieri da le cose del mondo, aspetta anco dei colpi de la fortuna; s'elli se ne leva, non n'aspetta più.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 242: L'altra cagione.... si è perchè non si levano da' pericoli di ricadere.
Definiz: § CXLII. E per Togliersi giù, Desistere, da un dato pensiero o intenzione, da un dato proposito, e simili; Deporlo. –
Esempio: Esop. Fav. M. 118: Disse alla madre piacevolmente che si levasse da tale intenzione.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 318: Ma certo di tal pensiero ti puoi levare, perocchè noi non guarderemo mai a' donati tesori per te, ma conoscendo ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 186: Lo esecutore.... non c'era modo.... che non lo volesse condennare por turbare il pacifico stato. Alla per fine con molte preghiere ae ne levò, e fece pagare al detto Ugolotto ec.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 226: Ma come seppono che la petizione era vinta nel Consiglio del popolo, ne furono forte contenti, e in tutto si levarono dal proponimento loro.
Esempio: Dav. Scism. 322: Non trovando ragion bastevole, parve al Re e altri di levarsene da pensiero.
Definiz: § CXLIII. E per Desistere, Cessare, da un dato atto, Lasciare di farlo o di proseguirlo. –
Esempio: Stor. Pistol. 94: Quelli mandarono a Pistoia per ambasciadori a pregare lo Comune che si levasse dal trattato che iacea con Castruccio.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 309: Fara' bene, chè ti leverai dal praticare colle genti.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 12: Anzi mi reco a grazia ed a favore che vi piaccia ch'io vi scriva, e che voi, per rispondere a me. vi leviate di parlar con l'intelligenze, e, come dice quel vostro, dalla mensa degli Angeli.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 39: Io non sapea da tal vista levarmi, Mirando ora le lettre ed ora i marmi.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 115: A che i Proci ti mandaro? Forse Perchè d'Ulisse le solerti ancelle Dai lavori si levino, e l'usato Convito apprestin loro?
Definiz: § CXLIV. E per Trarsi, Uscire, di un dato stato, o condizione, sia fisica, sia morale, Liberarsene, o Rimanerne libero, ed altresì Sciogliersene, Affrancarsene. –
Esempio: Benciv. Ras.: Il qual colore è ne' convalescenti, cioè in quelli che si levano d'infermitade.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 275: Quelli che si levano di febbre terzana, cotidianamente, sanza molestia, purga (il lattovaro di rose), e le reliquie de' mali umori, che quivi saranno rimasi, potentemente mena fuori.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 303: Ottimo sangue genera (la borrana); onde vale a quelli che si lievano di nuovo da infermità.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 310: Coloro che s'ausano a mangiarne (delle cipolle), impazzano e hanno terribili maninconici sogni, e spezialmente se le mangeranno levandosi d'infermità.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 140: E due e tre volte ne l'orribil fronte.... Il ferro del pugnale a Rodomonte Tutto nascose, e si levò d'impaccio.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 405: Il negozio di quelle case, qui a noi vicine, è come terminata la compera. Se bene care, ci leviamo da ogni sospetto, che tanto s'è desiderato.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 5: In una lunga scrittura, con voti uniformi dichiararono che il Re fosse decaduto dalla Corona, e che i sudditi.... dovessero levarsi dall'ubbidienza sua.
Definiz: § CXLV. Poeticam. e assolutam., detto delle foglie degli alberi, vale Staccarsi, Spiccarsi, a un tratto, e cadere; quasi Dipartirsi dai rami. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Come d'autunno si levan le foglie L'una appresso dell'altra, infin che il ramo Rende alla terra tutte le sue spoglie; Similemente ec.
Definiz: § CXLVI. Levarsi su, o suso, è lo stesso che il semplice Levarsi, cioè Andare in su, Muoversi dal basso all'alto, Sollevarsi; ma ha in sè più efficacia. Usato anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretr'a me che non era più tale.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: L'uccello, se non è percosso, si leva e fugge suso in aire; così dovei fare tu, Dante,... ben ti dovei levar auso come fa l'uccello.
Definiz: § CXLVII. E per Volgersi in alto o verso l'alto, detto di capo, volto, e simili. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 763: Meno resiste lo cerro, quando si schianta da le radici, ai venti che 'l fanno dibarbare, che non resistè lo capo di Dante a levarsi suso.
Definiz: § CXLVIII. Detto di pianta qualsiasi, vale Crescere in altezza; comunemente Alzarsi. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 84: Ma se si seminerà il campo secondo la proporzion dell'umido cibale che in esso è, in tal maniera che le radici si possan confortare e dilatare, allora la pianta che si lieva su sarà forte, e renderà il frutto.
Definiz: § CXLIX. E per Alzarsi, Rizzarsi in piè, di giacente, seduto, inginocchiato, chinato, che uno era. –
Esempio: Nov. ant. B. 42: Un giucolare stava a questa tavola, e non s' ardia di chiedere di quel vino, avendone grandissima voglia. Levossi sue, e prese ec.
Esempio: Marc. Pol. Mil. 6: Inginocchiaronsi dinanzi da lui, cioè al Gran Cane, e molto si umiliarono a lui. Egli gli fece levare suso, e.... domandò loro ec.
Esempio: Dant. Purg. 1: Così sparì; ed io su mi levai Sanza parlare, e tutto mi ritrassi Al duca mio.
Esempio: E Dant. Purg. 19: Drizza le gambe, e levati su, frate, Rispose.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 188: E però s'inginocchiò baciandola, e levossi suso, e incominciò a gridare ec.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 189: E levaronsi su tutti e tre, e puosonsi a sedere con grande letizia e divozione.
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 55: Incontanente lo morto si levò suso, e gittossi alli piedi degli Apostoli.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 165: Le donne che in compagnia di lei erano e l'altre femine tutte vide giacere...: pure stimolò tanto quelle che vive erano, che su le fece levare.
Esempio: E Bocc. Filostr. 4, 98: Perchè disfar la tua persona bella Con pianti sì crudeli e smisurati? Levati su, e volgiti, e favella, ec.
Esempio: E Bocc. Filostr.4, 107: Però levati su, rifatti tale Che tu alleggi, e non cresca, 'l suo male.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 207: Quando la donna udì questo, dice: Io vorrei volentieri che tutta la vicinanza ci fosse. E levossi suso, e così si levò Mino.
Definiz: § CL. E in senso particolare, Alzarsi dal letto, Uscire del letto; detto di chi abbia dormito, o sia stato malato. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 35: E 'l nostro Signore sì rispondeva: Levatevi suso, e siate sani, e andate a procacciare il regno del cielo. E costoro si levavano suso sani e salvi.
Definiz: § CLI. Vale pure Sorgere e muoversi a far checchessia, e più specialmente in aiuto, a difesa, ovvero a offesa o danno, di chicchessia o checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 47: Lievati su e affrettati, dolcissimo Sposo dell'anima mia, e ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 269: Poi che i Panciatichi furono cacciati di Pistoia, attendendo i Cancellieri a perseguitargli nel contado, si levò su della parte Panciatica un contadino giovane chiamato Franco, il quale ec.
Esempio: Galil. Op. VII, 386: Qui si levano su gli avversarj di questa opinione; e presa quella nominata insensibilità da Copernico,... vengono calcolando ec.
Esempio: Martin. T. V. 10, 26: Levati su, o Signore, nell'ira tua, e fa' mostra di tua grandezza.
Definiz: § CLII. E per Insorgere, Sollevarsi, Ribellarsi. –
Esempio: Morell. L. Cron. 225: El popolo di Siena s'era levato su, e mandatone Fabio Petrucci governatore della città e capo dello Stato.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 213: Eransi in quel tempo levati su i popoli di quella isola.
Definiz: § CLIII. Neutr. Lo stesso che Levarsi, cioè Muoversi, Andare, di basso in alto, Alzarsi, Sollevarsi; ma trovasi detto solo di vinacce, per Levare in capo, come si dice comunemente. –
Esempio: Trinc. Agric. 113: Per non accrescerli (all'uva San Gioveto) il difetto, quando il vino bolle nelle tina, non si tuffino le vinacce più che tre o quattro volte, sera e mattina, ne' primi due giorni dopo che hanno levato, affinchè il vino pigli un poco più di colore e odore.
Definiz: § CLIV. E detto di persona, per Alzarsi, Rizzarsi in piè, di giacente o distesa, seduta, inginocchiata, e simili, che essa era. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 91: Subito fu veduto il beato Girolamo levare del luogo ov'egli giaceva, con tanta chiarità di lume, che ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 95: Ma a colei, che si forzava di levare, qualunque parti si piegano sedendo, non si possono muovere per pighera gravezza.
Definiz: § CLV. E per Alzarsi, Sorgere, da letto, Uscire del letto, dopo il sonno. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 346: Leva per tempo, non curar del freddo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 41: Levata era a filar la vecchierella, Discinta e scalza, e desto avea 'l carbone.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 167: E, come levato fu la mattina, lasciato il suo fante, quando tempo gli parve, solo se n'andò verso la casa della sua donna.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 428: Innanzi che fussino levati, andai alla camera di messer Rinaldo.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. appr.: Levato che fu, ebbi grande agio di stare con lui.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 27: E con la faccia in giù stesa sul letto, Bagnandolo di pianto, dicea lui: Iersera desti insieme a dui ricetto: Perchè insieme al levar non siamo dui?
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 7, 240: Mentre attende ch'Eaco sia levato ec.
Esempio: Bandell. Novell. 6, 164: Venuta l'ora del levare, andò la balia a la camera per far che Elena s'abbigliasse.
Definiz: § CLVI. Detto di volatile, vale Alzarsi a volo. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 24: Veder mi parve levar quell'uccello che a guardia dell'armata Minerva si pone, e con lui un nerissimo merlo.... Poi volti gli occhi in altra parte..., il semplice uccello in compagnia di Citerea posto vidi di quivi levare, e insieme con un cuculo in quel luogo ancora porsi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 50: Quando gli parve poi, volse il destriero, Che chiuse i vanni e venne a terra a piombo, Come casca dal ciel falcon maniero Che levar veggia l'anitra o il colombo.
Definiz: § CLVII. E detto di corpi celesti, e più specialmente del sole, vale Sorgere, Apparire, su l'orizzonte. –
Esempio: Pallad. Agric. 211: E poi nel levare della canicula (la quale stella apparisce dì XIV all'uscita di Luglio, secondo i Romani), quel seme che diventa arido e abbronzato per lo levar della detta canicula, è segno che ec.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 287: Silla insieme col levare del sole facea ponere il campo.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 308: Altri narreranno il levare delle stelle.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 289: La mattina seguente dopo il levare del sole era comparito grande numero del popolo.
Esempio: Sien. Marian. 112: Partimo, ed in sul levare del sole fummo in Bettania.
Esempio: Varch. Boez. 58: E pur reggea costui quanto 'l sol mira, Da che leva di mane a che la sera Nell'onde ibere i suoi bei raggi asconde.
Esempio: Cellin. Vit. 264: Io m'ero risentito alla punta del giorno, innanzi al levar del sole quasi un'ora.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 48: Se bene il levare e tramontare del sole da diversi diversamente è preso, noi nondimeno in questo luogo, come astronomi, per il levare del sole intendiamo i suo salire sopra l'orizonte.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 14: Leva il sole chiaro, senza un nuvolette per tutta l'aria dall'oriente all'occidente, da settentrione al mezzodì.
Definiz: § CLVIII. Detto del vento, vale Muoversi, Cominciare a tirare, Alzarsi. –
Esempio: Bocc. Teseid. 1, 20: Quindi fe' chiamare I marinaj, dicendo: Egli è levato Prospero vento, onde mi par d'andare A nostra via.
Definiz: § CLIX. Detto figuratam. di cose morali, vale Sorgere, Nascere, Suscitarsi, e simili. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 452: Ora all'ultimo di questa opera, per più dichiarazione della fede, mi par di ponere gli errori, che sono levati contra.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. appr.: In un suo trattato.... risponde così: Tutta la fede cristiana consiste in credere la divinità e l'umanità di Dio, e quanto in ciascuna parte diversi errori sono levati.
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 6: Perchè io ò udito che la perfidia de' Cristiani è levata, voglio che prima vadi nelle parti d'Oriente, acciocchè tu perseguiti.... la loro superbia.
Definiz: § CLX. Detto di popolo, per Insorgere, Sollevarsi. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 193: Èssi detto.... che il popolo di Bologna è levato, per sospetto che gli è venuto, che messer Giovanni non venda Bologna al Duca. Credesi sieno bugie popolari, non ci essendo riscontro vero.
Definiz: § CLXI. Detto di esercito, o di capitano, vale Partirsi, Ritrarsi, Sloggiare; usato sia assolutam., sia con un termine di luogo. –
Esempio: Vill. G. 546: Lasciarono tutte le tende tese infino alla mattina a terza, acciochè i nemici non s'accorgessero che l'oste fosse levata.
Esempio: Stor. Pistol. 183: Quando messer Gherardino vide così stretto d'assedio lo castello da' Fiorentini,... levò da campo, e tornossi a Lucca. Vedendo quelli del castello che messer Gherardino era levato da campo, e tornato a Lucca, e considerando ec.
Esempio: E Stor. Pistol. 185: Quando gli Fiorentini seppono questa novella, furono forte curicciosi (crucciosi), pensando che gli converrebbe levare da oste.
Definiz: § CLXII. E per Andar via, Fuggire, detto di chicchessia. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 105: Fa quasi in un subito gridato per tutta la città: Arme arme, leva leva, serra serra.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 1: Ecco 'l Giudice: leva, scampa, scampa.
Definiz: § CLXIII. E per Rilevare, nel senso d'Importare, Giovare, e simili; ma oggi non è di uso comune. –
Esempio: Vill. G. 580: I quali (i cittadini guelfi di Pistoia) sovente uscian fuori assalendo il campo con danno de' nimici, e le masnade de' Fiorentini ch'erano in Prato spesso assalivano l'oste; ma poco levava, sì avea Castruccio afforzato il campo.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 144: La gravità spinge tutti e due i corpi all'in giù; le serie spingono i globi con altra direzione. Ma la direzione che leva, quando i globi sieno spinti all'istesso modo?
Definiz: § CLXIV. Levar su, o suso, vale lo stesso che il semplice Levare, detto di persona, per Alzarsi, Sorgere, Rizzarsi in piè, di giacente, seduta, inginocchiata, e simili, che essa era; ma ha più di efficacia o di energia. –
Esempio: Dant. Inf. 24: E però leva su; vinci l'ambascia Con l'animo che vince ogni battaglia. Se col suo grave corpo non s'accascia.
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 55: E fatta l'orazione a Dio,... santo Piero.... disse: O giovane, nella virtude del nostro Signore Gesù Cristo lieva suso, e sta' sopra te: ed incontanente lo morto ec.
Esempio: Stor. Barl. 106: Immantenente levò suso, e adorò il segno della santa croce veggenti tutti que' che v'erano, e cominciò a predicare la legge di Gesù Cristo altresì bene, come s'egli ec.
Esempio: Bibb. N. 4, 520: Disse a lei: Leva su, Sara, e preghiamo Iddio oggi e domani e posdomani.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 169: La donna,... avendolo per un profeta, gli s'inginocchiò a' piedi.... Il peregrino, mostrandosi molto santo uomo, disse: madonna, levate su e non piagnete.
Esempio: E Bocc. Filostr. 2, 14: Leva su, non giacer, pensa che meco Ragionar puoi come con esso teco.
Esempio: E Bocc. Filostr. 17: Leva su, dimmi, di' chi è costei, Dillomi tosto, sì ch'io veggia via Al tuo conforto.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 620: Leva su, da sedere.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 115: Il prese por la mano e disse: Lieva su, andiamo a desinare.
Definiz: § CLXV. E detto di animale caduto a terra. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 68: Questo cavai s'accoscia per la pena, E scoppia, e 'n sulla terra si ritruova. Dicea Morgante: Lieva su, rozzone; E va pur punzecchiando collo sprone.
Definiz: § CLXVI. E per Alzarsi, Sorgere, da letto, Uscire del letto; detto anche di malati. –
Esempio: Real. Franc. 1 t.: Disse Salvestro: Leva su del letto per virtù di Iesù Cristo.
Esempio: Volg. Pist. Vang. 1, 20: L'angelo del Signore apparse in sogno a Giosef, e disseli: leva su, e piglia il fanciullo e la madre sua, e va' nella terra d'Isdrael.
Definiz: § CLXVII. E per Nascere, Sorgere, Venir fuori; anche figuratam. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 17 t.: Troverai molti che t'inviteranno che tu oda loro come profeti; da quegli ti guarda; sono levati su nuovi profeti, di carità nimici, tutti dati al denaio ed alcuni alla ambizione.
Definiz: § CLXVIII. Levare, usato a modo di Sost. Term. di Pittura. Figura che posa sul piano con un solo piede, avendo l'altro leggermente levato o alzato. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 82, 2: Levare.... I pittori chiamano propriamente un levare, quando una figura ritta, aggravandosi sopra un sol piede posato in sul piano, tiene alquanto sospeso l'altro, a distinzione di quelle che posano in su due piedi, che chiamano un posare.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 128, 1: Quando la medesima (la figura) tiene un sol piede fermo in sul piano, mostra di sospendere alquanto il calcagno dell'altro piede,... dicono un levare.
Definiz: § CLXIX. Levarla, vale Battersela. Fuggire. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 186: La famiglia d'uno esecutore giunto di poco in oficio sopravvenne. Ballerino, che era bene in gambe, levala, ed Ugolotto con la spada riman preso.
Esempio: ESacch. Nov. 1, 205: Colui.... schizza con un salto, dicendo: Non ischerzar con l'asce; e levala fuori dell'aperta porta: Mino, drietoli parecchi passi, gridava: Al ladro, al ladro.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 21: Egli era nulla, che la levava quanto potea; e mai per questo il medico non lasciò l'orinale.
Definiz: § CLXX. E anche semplicemente per Andar via, Partire, ma propriamente con una certa fretta. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 77: Gli ambasciadori dolenti di ciò la levarono anco ellino, e giunsono a chi gli avea mandati.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 225: E così tutta notte quasi non dormirono, parendo loro mill'anni che fosse dì, per levarla.
Definiz: § CLXXI. Levarla bene, o male, o Levarla meglio di un altro, vale Uscire da un dato caso od incontro senza alcun danno, oppure con proprio danno, o Uscirne con minor danno di un altro, Averci buona o cattiva sorte, o miglior sorte di un altro. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 283: Ciascuno lo guardava per maraviglia. Li suoi compagni gli si faceano incontro; e quelli dicea: Voi la levaste meglio di me; saprestemi voi dire quello che è di Filippo Baroni?
Definiz: § CLXXII. Levarla del pari, e talora Levarne, del pari, vale propriamente Non vincere ne perdere in giocando; ma per estensione usasi anche in senso generico, per Uscire da un impegno o negozio, o Venire a capo di un'impresa qualsiasi, senza vantaggio o guadagno, e senza danno o scapito. –
Esempio: Bern. Orl. 26, 55: Tu fai de l'altrui vita buon mercato, E vuoi far senza l'oste la razione. Parratti aver ben spesi i tuoi denari, Se questa sera ne levi del pari.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 76: Duraro a battagliar forse tre ore, Poi la levaron quasi che del pari; Se uon ch'il General fu vincitore Di certa po' di somma di danari.
Esempio: Not. Malm. 2, 679: La levaron quasi che del pari. Ci s'intende la scrittura. Non vi corse quasi niente, cioè si vinse e si perde poco.
Esempio: Fag. Comm. 1, 266: Ma a me che mi tocch'egli? O. Il vantaggio di non dar la dote. A. E questo s'intende. Voglio dire che per me propriamente non c'è avanzo, al più al più io la levo del pari.
Esempio: E Fag. Comm. 4, 405: Il mestier del mallevadore, signora mia, è un mestieraccio, che se la si leva del pari è il maggior guadagno che si possa mai fare.
Definiz: § CLXXIII. Levare e porre, vale Togliere e aggiungere secondo il bisogno o la convenienza. –
Esempio: Soder. Agric. 184: Dovendo la scultura e l'architettura essere e non parere, e la pittura parere e non essere; potendosi a questa levare e porre, ed a quelle (massime alla scultura) solamente levare.
Definiz: § CLXXIV. Quindi Non potersi in una cosa levare nè porre, Non esservi da levare nè da porre, sono maniere che valgono Non aver essa bisogno di correzioni, Esser perfetta. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 118: Non gli soddisfacendo (la risposta), la fece lui; che, secondo tutti quegli che la vidono di poi, non si poteva levare nè porre.
Definiz: § CLXXV. Quindi pure A non levar nè porre, o Senza levar nè porre, è maniera che significa A dire il vero per l'appunto, Raccontando la cosa come veramente sta, e simili. –
Esempio: Saccent. Rim. 2, 102: Adoro i merli dell'eccelsa torre, Sin al Grifon che afferra il Basilisco, Anzi Cicogna, a non levar nè porre; Necessità di rima fe' lo sbaglio.
Definiz: § CLXXVI. E altresì Non porre nè levare, detto di cosa o condizione rispetto ad altra cosa o a luogo, vale Non giovare essa nè nuocere, Non importare, al fine o effetto di cui si parla. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Presso e lontano lì nè pon, nè leva; Chè dove Dio senza mezzo governa, La legge natural nulla rilieva.
Definiz: § CLXXVII. E parimente il modo avverbiale Nè leva nè poni, che si usò per Nè più nè meno, Tale e quale. –
Esempio: Sassett. Lett. 420: Hanno il volto come noi, nè leva nè poni.
Esempio: Dav. Tac. 1, 76: Non gli fe' viso chiaro nè brusco: lesse i peccati, nè leva nè poni, e i nomi di Trione e Cato accusanti.
Definiz: § CLXXVIII, Levare a cavallo chicchessia, e Lasciarsi chicchessia levare a cavallo. –
V. Cavallo, § LI.
Definiz: § CLXXIX. Levare a galla, vale Sostenere a galla. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § CLXXX. Levare al cielo, a cielo, o alle stelle, vale figuratam. Lodare sommamente, Celebrare, Esaltare, riferito così a persona, come a cosa o qualità. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 104: Lodarono la sua sentenza, e la virtù del suo animo levarono al cielo.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 135: O Francesco, a colui ch'al ciel ti leva Dian latte i fiumi, e gli aspri roghi amomo.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 301: Nello spazio di otto mesi io venni ora levato alle stelle, or tratto alle gemonie.
Definiz: § CLXXXI. Levare al sacro fonte, o dal sacro fonte, e si disse anche di fonte, a' fonti, e alle fonti; Levare dall'acqua, o dalla fonte, del battesimo, e poeticam. Levare dal salutifero lavacro; sono maniere che valgono Tenere a battesimo, ossia Far da compare, o da comare, alla persona indicata dal compimento. –
Esempio: Stor. Bart. 106: Giosaffatte levò il padre di fonti, e fu suo figliuolo carnale e suo padre spirituale.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 344: Al quale (imperadore) il figliuolo levò dell'acqua del santo battesimo.
Esempio: Vill. G. 72: Prima il Conte di Fiandra, che lo aveva levato a' fonti, e con lui più baroni di Francia, li si rubellarono.
Esempio: Petr. Vit. volg. 14: Si riceva in luogo di padre e madre colui che ti leva dalla fonte del battesimo, nel confermare e dare la fede.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 157: Giannotto il levò dal sacro fonte, e nominollo Giovanni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 23: Carlo dal salutifero lavacro Con cerimonie debite levolla.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 214: Oggi per lo più, se si battezza un maschio, v'intervengono due uomini con una donna, la quale si dice comare; dove all'incontro, se si battezza una femmina, v'intervengono due donne con un uomo: e questi si chiamano anche levatori, perchè levan su l'infante dal fonte sacro.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 71: Battezzata una creatura, dovrebbono i padrini che la levano al sacro fonte, supplire anche in ciò per lei, ec.
Esempio: Lambr. Elog. 168: Fu levato al sacro fonte dal Granduca Pietro Leopoldo.
Definiz: § CLXXXII. Levare alto. – V. qui appresso Levare in alto, §§ CCII–CCV.
Definiz: § CLXXXIII. Levare da dosso a uno checchessia. –
V. Dosso, §§ XII e XIII.
Definiz: § CLXXXIV. Levare dal mondo, di terra, o di sopra alla terra, di qua, di mezzo, di vita, e simili, riferito a persona, vale Uccidere, Far morire. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 97 t.: Dolendosi che il suo fratei fusse reputato migliore di lui, diliberò di levarlo di sopra alla terra, acciò che più non vivessi.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 280: Io non mi terrei mai nè contenta, nè appagata, se io noi levassi di terra.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 132: Egli mi minaccia, come tu odi, per forma, che mi leverà di terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 23: E sì tre volte e più l'ira il sospinse, Ch'essendone già fuor, vi tornò in mezzo, Ove di sangue la spada ritinse, E più di cento ne levò di mezzo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 58: E dispone tra sè levar dal mondo, Come il primo marito, anco il secondo.
Esempio: Bemb. Rim. 39: E non m'hanno potuto Levar di vita gli amorosi affanni.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 117: Voglio, e così da ora ti commetto, che fatto impeto contra Anscario, procacci con ogni industria di levarlo al tutto di terra.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 361: Ma gettatevi nelle braccia del nostro amoroso Redentore; chè non voglio fare orazione che Dio vi levi di qua, nè tante cose; ma rimettetevi al suo divin volere.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 73: Non fu sì tosto il tribuno tornato.... a casa, che gli sopravvenne ardentissima febbre, la quale dentro al settimo giorno lo levò del mondo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 506: Percosso prima d'un gran colpo di partigiana, fu da loro con i pugnali levato totalmente di vita.
Definiz: § CLXXXV. Levar dal mondo, di terra, di mezzo, riferito figuratam. a cose anche morali, vale l are sparire, Annientare, Disperdere, ed anche solo Far cessare, Toglier via. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 305: Acciocchè solo possedesse così grande imperio, iniquamente uccise Bela, e quindi venutogli in animo di levar di terra il nome romano, con grandissima moltitudine de' suoi sudditi passò in Italia.
Esempio: Car. Eneid. 3, 977: E 'l ciclopo Un mostro spaventoso, un che col capo Tocca le stelle (o Dio, leva di terra Una tal peste), chè a mirarlo solo, Solo a parlarne orror sento ed angoscia.
Esempio: Not. Malm. 2, 765: Per levar questa peste e questa tribolazione dal mondo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 34: Non penso che a levar di mezzo gli ostacoli, a facilitar tutto, a far le cose secondo il piacere altrui, e trascuro il mio dovere.
Definiz: § CLXXXVI. Levare dal capo, del capo, o di capo, dalla testa, a uno checchessia. –
V. Capo, § CXV, e Testa.
Definiz: § CLXXXVII. Levare dagli occhi a uno chicchessia. –
V. Occhio.
Definiz: § CLXXXVIII. Levare dattorno, o d'intorno, dinanzi, o davanti, a alcuno una persona, vale Allontanarla, Condurla o Mandarla lontano, Cacciarla via, da esso. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 180: Questo nostro fanciullo.... è sì innamorato d'una figliuola d'un sarto nostro vicino,... che, se noi dinanzi non gliele leviamo, per avventura egli la si prenderà un giorno.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 163: Il Napolitano è qui,... che m'ha tribulato quanto non vi potrei dire.... Messer Iacomo Crescenzio, il quale intercede per lui, n'è più stracco di me, e spero che me lo leverà dattorno.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 185: Ma tu sei Poi quanto bene io ho, che mi ti lievi Dinanzi il vento, e ti strascini in cielo.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 135: Prima di metter mano a null'altro, gli levò d'intorno, e fuor de'confini del regno discacciò, quattro giovinastri consiglieri del Principe, senza senno nè isperienza.
Definiz: § CLXXXIX. E nel medesimo senso, riferito a cose morali. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 115: E son fermo d'amare il tempo e l'ora, Ch'ogni vil cura mi levar d'intorno.
Definiz: § CXC. E Levare davanti, o dinanzi, a uno checchessia, vale Toglierlo, Rimuoverlo, dalla vista di esso.
Definiz: § CXCI. Levar di pianta. –
V. Pianta.
Definiz: § CXCII. Levare di sotto ad alcuno una data cosa, vale figuratam. Indurlo con arte a darcela o cedercela, Ottenerla da esso con una certa astuzia.
Definiz: § CXCIII. Levar fiamma. –
V. Fiamma, §§ XXXI e XXXII.
Definiz: § CXCIV. Levare i brani, o i pezzi, di checchessia, o di chicchessia. –
V. Brano, § V, e Pezzo.
Definiz: § CXCV. Levare il bollore. –
V. Bollore, § IX.
Definiz: § CXCVI. Levare il campo, e anche Levar campo. –
V. Campo, § LII.
Definiz: § CXCVII. Levare il grido di alcun torto o danno, vale Dolersene a gran voce, con istrepito, Farne gran rumore pubblicamente. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 497: Avendo aperto l'uscio adesso il medico, E visti la figliuola e Alessandro Insieme, levò il grido. G. E a ragione, D'essere assassinato!
Definiz: § CXCVIII. Levare il pan di bocca a uno, e Levarsi il pan di bocca. –
V. Bocca. §§ LXXII e LXXIII.
Definiz: § CXCIX. Levare il pelo, in senso figurato. –
V. Pelo.
Definiz: § CC. Levare il rumore. –
V. Rumore.
Definiz: § CCI. Levare il vin da' fiaschi. –
V. Fiasco, § XI.
Definiz: § CCII. Levare in alto, e anche Levare alto, vale quanto il semplice Levare, ma ha più efficacia, e denota propriamente Alzare, Sollevare, molto, Volgere o Drizzare verso l'alto, ed altresì Spingere o Condurre a molta altezza, Inalzare assai. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 187: Affrettano i comandamenti di Sibilla piangendo, e studiando la composizione del sepolcro con li arbori, e di levarlo molto in alto.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 90: Subitamente prese il coltello, e leva alto il collo per uccidere Silvano.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 31: E lo leggieri vento levava alto i capelli dirietro.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. Suppl. 17: Quella lievò alto il capo, ed empiè delle cadenti lagrime lo petto della balia.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 168: La donna, udendo costui, levò alto il viso, e piangendo disse: buono uomo, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 762: Come le penne levano in alto l'uccello, così ec.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 27: Allora Gerone fece passare oltra gli armati, e facendo forza a' nemici, i quali erano assai pochi, subitamente levò in alto le insegne, per avvertire i suoi soldati disarmati ed i cavalieri del vantaggio ottenuto.
Definiz: § CCIII. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 65: Se noi vogliamo essere veri servi di Dio, fuggiamo la superbia, perocchè la superbia abbatte e mette in fondo, e la umiltà leva in alto.
Definiz: § CCIV. Pur figuratam., per Lodare, Esaltare, Celebrare, altamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 270: Chi adunque, possendo, fa qtiello che a lui s'appartiene, fa bene; ma non se ne dee l'uomo tanto maravigliare, nè alto con somme lode levarlo, come un altro si converria che il facesse, a cui per poca possa meno si richiedesse.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. M. 59: Oh quanto è dolce, e quanto è soave questo amore, il quale, dovendo noi temere e fuggire, lo leviamo in alto come Dio!
Definiz: § CCV. Altresì figuratam., riferito a persona, per Elevare, Inalzare, a cariche o dignità cospicue, a onori. –
Esempio: Bocc. Lett. 81: Così fa la fortuua, così inganna gli animi degli uomini, quando si pente d'avere alcuno levato in alto.
Definiz: § CCVI. Levare in ammirazione, in letizia, in onore, in superbia, e simili, chicchessia, vale Fare ch'ei si maravigli, si allieti, sia onorato, s'insuperbisca, ec., per checchessia; Dargli cagione di ammirazione, di letizia, di onoranza, di superbia, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 238: Ad alcuno procura (il demonio) di torre gli beni e onori temporali, per farlo disperare per impazienza; ed alcuno procaccia d'arricchire e levare in onore, per farlo insuperbire e uscire di modo.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 3 t.: Tiene in palese quello donde esso possa nutrire i parvoli; e nel secreto si riserva quello donde esso levi in ammirazione l'altissime menti.
Esempio: E Strat. Mor. S. Greg. 74: Non sarà memoria la quale ci turbi di tristizia, ma che più altamente ci leverà in letizia.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Levare.... Levare in superbia altrui, Dargli occasione d'insuperbire, di levarsi in superbia.
Esempio: Lambr. Elog. 160: Egli amava i popolani come si debbono amare: gli amava senza adularli, gli amava per inalzarli a morale dignità, senza levarli in superbia.
Definiz: § CCVII. Levare in capo, in senso così proprio come figurato. –
V. Capo, §§ CLVI e CLIX.
Definiz: § CCVIII. Levare l'assedio. –
V. Assedio, § XIII.
Definiz: § CCIX. Levare la lepre, in senso figurato. –
V. Lepre, § XV.
Definiz: § CCX. Levar la mano. –
V. Mano.
Definiz: § CCXI. Levare la parola, o le parole, di bocca a uno. –
V. Bocca, §§ LXX e LXXI.
Definiz: § CCXII. Levare le gambe in aria, vale Arrovesciarsi con la persona, Piegarsi, Andar giù, all'indietro. –
Esempio: Bern. Orl. 1, 69: Ma nello scontro il duca d'Inghilterra Levò le gambe in aria, e cadde in terra.
Definiz: § CCXIII. Levarne le gambe. –
V. Gamba , §§ XLV e XLVI.
Definiz: § CCXIV. Levar le offese, denota Proibire che il Giudice faceva ad alcuno, per mezzo di pubblico bando, e sotto pene gravissime, di offendere il proprio avversario, che ad esso si era querelato di minaccia di danni; e più generalmente, Proibire che faceva la Giustizia, sotto certa pena, ai contrastanti, che si offendessero. –
Esempio: Legg. Band. C. 1, 362: Ciascuno de' compresi, o che per l'avvenire si comprenderanno in alcuna levata d'offese, s'intenda essere e sia obbligato alla osservanza di essa ed alle pene che in quella si contengono, incontinente che tal levata d'offese sarà stata bandita, e per bando pubblicata ne' luoghi consueti della giurisdizione di quel rettore che arà levate tali offese.
Definiz: § CCXV. Per estensione, detto di nemici, valeva Cessare le offese, Desistere dall'offendersi l'un l'altro, Promettere, Obbligarsi, scambievolmente di non offendersi. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 161, 12: Fate pace tra voi.... Levate tutte l'offese e ree volontà, state tra voi di qui adietro; siano perdonate e dimesse, ec.
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 294: Mandarono... una galea per lo Imperadore di Gostantinopoli con ogni salvo condotto che bisognò. E levarono ogni offesa l'una parte e l'altra per sei mesi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 70: Levan l'offese, ed il nocchier s'accosta, Getta la fune, e le fa dar di piglio.
Definiz: § CCXVI. Levar nome. –
V. Nome.
Definiz: § CCXVII. Levare una cannella, questa cannella, e simili. –
V. Cannella, § VI.
Definiz: § CCXVIII. Levare uno senza danno, vale Rifarlo, Risarcirlo, Ristorarlo, del danno o pregiudizio incorso, o nel quale può incorrere, per vantaggio nostro; oggi comunemente Rilevare indenne. –
Esempio: Cor. Lett. fam. 3, 139: Vi ringrazio.... del contento che mi date a tenermi per vostro., promettendovi che così farò sempre, e se volete che 'l Varchi ve ne entri mallevadore, mi prometto che 'l farà, ed io ne lo levarò (leverò) senza danno (qui in locuz. fiqur.).
Definiz: § CCXIX. Levarsi da dosso, e anche daddosso e di dosso, dal collo, dalle spalle, chicchessia, o checchessia, vale figuratam. Allontanarlo da se, Liberarsene, Sottrarsi ad esso, Affrancarsene, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 141: Io me l'avrei per maniera levato di dosso, che egli mai non avrebbe guatato là dove io fossi stata.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 218: Se più mi stimolasse, come io infino a qui del tutto al mio marito ed a' miei parenti tenuto ho nascoso, così, dolendomene loro, di levarlomi daddosso m'ingegnerei.
Esempio: Fior. Virt. 57: In questo modo si levò da dosso il servo suo, senza fargli alcuna grazia.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 41: I Pisani.... cominciarono a pensare di levarsi da dosso questo giogo.
Esempio: E Bocc. Decam. 275: E ben fu inteso dal popolo fiorentino che il Re diceva questo, per levarsi da dosso lo incarico di mandare aiuto.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 113: Largamente mostrò come, volendosi levare la guerra daddosso, non ci era altro modo che ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 115 t.: Benchè tutte queste cose d'industria si celassero, avanti che altro s'innovasse da' Romani, ei desideravano assicurarsi de' Sanniti e levarseli dalle spalle.
Esempio: Varch. Stor. 3, 189: Confortollo.... a doversene andare per maggior sicurtà, secondochè diceva egli, alla Mirandola; ma, secondochè fu interpetrato da altri, per levarselo non solamente dinanzi, ma d'addosso.
Esempio: Deput. Decam. 72: Talvolta, per masserizia, si lieva da dosso l'uomo una bocca di un fante, più credendosi di poter fare col servizio di un solo.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 33: Stimando i Fiorentini non poter la lor città far gran montata, fin che avesser sì fatta fortezza, sì come era quella di Fiesole, sul capo, giudicavano esser cosa necessaria levarsela ad un tratto da dosso, e terminar una volta quella briga.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 142: Pubblica, essere oramai venuto il tempo di levarsi dal collo la superiorità francese stata sempre intollerabile, ed ora per l'insolita ferocia diventata intollerabilissima.
Definiz: § CCXX. Levarsi dal cuore, dal capo, dalla testa, e simili, un proposito, un'idea, un pensiero, o simile, vale Abbandonarlo, Deporlo, Scacciarlo. –
Esempio: Leggend. B. Umilt. 5: Come uomo secolaresco e mondano, le rispose che le dette cose si levasse dal cuore.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 2, 2: Se voi pretendeste che io dovessi soggiacere.... alle indiscrete e ingiuste pretensioni.... di vostra madre, levatevelo pur di testa, perchè non l'otterreste mai.
Esempio: E Nell. Iac. Suoc. 2, 7: Purchè tu ti levi dal capo quel pensieraccio di volertene andare, non dubitar di nulla.
Definiz: § CCXXI. Levarsi d'attorno, o dattorno, d'intorno, dinanzi, d'appresso, da canto, e simili, chicchessia, vale Allontanarlo, Discacciarlo, da sè, Licenziarlo, Disfarsene. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 104: Ma ben ti dico, poi me la leverò dinanzi; chè non vorrò questa battaglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 8: Rodomonte crudel, poi che levato S'ebbe da canto il garrulo Eremita, Si ritornò ec.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 403: Come resterà di darle, la troverà sue scuse per levarselo dinanzi.
Esempio: Varch. Stor. 3, 189: Confortollo.... a doversene andare per maggior sicurtà, secondochè diceva egli, alla Mirandola; ma, secondochè fu interpetrato da altri, per levarselo non solamente dinanzi, ma ec.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 240: Così dunque le leggi avran fermato Che usando alcun con donna cittadina, Ei la possa trattar da meretrice Col pagarla e levarsela d'attorno?
Definiz: § CCXXII. E per Uccidere, Far perire; detto, per similit., anche di animali. –
Esempio: Esop. Fav. M. 44: Il serpente.... di dì in dì andando per lo lago si levava dinanzi tutte le [ranocchie] più grasse e le più arroganti, trovando cagioni non vere a darli morte.
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 21: E' si vorrebbe dinanzi levare Tutti que' della casa di Chiarmonte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 2: Avea creduto il miser Polinesso Totalmente il delitto suo coprire, Dalinda consapevole d'appresso Levandosi, che sola il potea dire.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 21: Pensava per comodità ed util suo solamente a levarsi dinanzi Alfonso; ed uccidergli amendue a un tratto, era quasi che impossibile.
Esempio: Varch. Boez. 21: Ma ponghiamo che gli uomini scelerati, i quali disiderano il sangue di tutti i buoni,... avessero cagione di voler minare e levarsi dinanzi anco me.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 179: Il Cardinale di Loreno, il quale disegnavano gli Ugonotti di levarsi principalmente dinanzi, partito ec.
Definiz: § CCXXIII. Levarsi di capo una data cosa. –
V. Capo. § CXVII.
Definiz: § CCXXIV. Levarsi di mano checchessia. –
V. Mano.
Definiz: § CCXXV. Levarsi i bruscoli, o un bruscolo, dagli occhi. –
V. Bruscolo, § V.
Definiz: § CCXXVI. Levarsi in capo checchessia. –
V. Capo, §§ CLVI – CLVIII.
Definiz: § CCXXVII. Levarsi in collo, in braccio, in ispalla, e simili, checchessia o chicchessia, vale Prenderlo e alzarlo di dove è, e recarselo in collo, fra le braccia, su le spalle, e simili. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 191: La nostra Donna.... lavollo e fasciollo questo benedetto figliuolo, e levosselo in collo, e portollo a Zaccheria.
Esempio: E Leggend. SS. M. 4, 398: Fecesi arrecare la fanciulla e levollasi in collo, e più di cento volte la baciòe.
Esempio: Stor. Mos. 14: Una fiata che lo rene Faraone vide lo fanciullo che aveva così bella persona, sì lo si levò in collo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 64: Morgante si levò il tinello in collo.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 1, 73: E levossi il cavallo in su le schiene.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 19, 60: Margutte si levò gli otri in ispalla.
Esempio: Bern. Orl. 6, 41: Con Durlindana le catene spezza. E la pietra in sul braccio si levava.
Definiz: § CCXXVIII. Levarsi la voglia, il gusto, la curiosità, e simili, di checchessia, o di far checchessia, vale Sodisfarla, Appagarla, pienamente.
Definiz: § CCXXIX. Levarsi le mosche, o anche i moscerini, dal naso. –
V. Mosca e Moscerino.
Definiz: § CCXXX. Levarsi una fanciulla di casa, o Levare, una fanciulla di casa
V. Casa, § XXXVI.
Definiz: § CCXXXI. Levarsene, vale Uscire, con qualche onesta scusa, d'impegno, d'impiccio, rispetto alla cosa della quale si parla.
Definiz: § CCXXXII. Levarsi ad arme, a guerra, a rumore, e simili, detto di moltitudine, vale Muoversi ad armarsi, a guerreggiare, a tumultuare, e simili. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 397: Contro la Giudea si levarono molti a guerre.
Esempio: Vill. G. 385: Per la qual cosa la città si levò ad arme e a romore, e alcuna battaglia v'ebbe.
Esempio: E Vill. G. 457: Non volendo (messer Galeazzo) assentire all'accordo, si levò; romore la città di Melano a petizione de' dodici caporali, volendo che messer Galeasso lasciasse la signoria.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 124: Il popolo di questa terra..., veggendo ciò, si leverà a romore e griderà: ec.
Definiz: § CCXXXIII. Levarsi alto. – V. qui appresso Levarsi in alto, §§ CCXXXV–CCXL.
Definiz: § CCXXXIV. Levarsi davanti, o d'avanti, dinanzi, d'intorno, e simili, ad uno, vale Partirsi dalla sua presenza, Andar via, ed anche Allontanarsi da lui, Abbandonarlo; detto anche di animali. –
Esempio: Bern. Orl. 13, 65: Quell'animal contraffatto e villano (il centauro) D'intorno a lui saltando non si leva.
Esempio: Cellin. Vit. 179: Disse per motteggio a quel Mattio che se gli levassi dinanzi per sempre.
Esempio: E Cellin. Vit. 233: Io tutto appassionato gli dissi, che mi faceva piacere a levarmisi dinanzi.
Esempio: Grazz. Pros. 16: Ebbe nella sua fanciullezza per guardia un pedagogo,... il quale.... non gli si voleva mai levar d'intorno.
Esempio: E Grazz. Comm. 406: Compar, lèvategli dinanzi in buon'ora.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 97: Lievamiti dinanzi; Che s'io dovessi lasciar ciò ch'io ho A uno spedale, io non vo' che tu goda Tantin del mio.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 95: Ch'io mi vi levi, ditemi, dinanzi, Chè voi non mi potete più vedere, ec.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 1: Ancor questa? Levamiti d'avanti.
Definiz: § CCXXXV. Levarsi in alto, e meno comunemente Levarsi alto, vale Andare molto in su, Alzarsi, Inalzarsi, Sollevarsi, molto. –
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 37 t.: Tenendo egli al fornello la mano sua, levossi alto la fiamma in volito, e sì l'arse.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 641: Poi dice che si levò in alto la Vergine Maria, e seguitò lui (Cristo).
Esempio: Bald. Vers. 79: Con lieve e repentino salto Attuffovvisi dentro, onde cedendo Al grave corpo suo spumose l'acque Strepito diero, e si levaro in alto.
Definiz: § CCXXXVI. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto, che possa con gli occhi levarci Più alto, verso l'ultima salute.
Definiz: § CCXXXVII. In costrutto con un compimento retto dalla particella Su, denota Sopravanzare con la propria l'altezza di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 318: Il volgo ignaro..., Vedendo una figura gigantesca Alto levarsi sulla moltitudine, Ossia un cappel che fa sugli altri stacco, Lo crede una gran testa, ed è un gran tacco.
Definiz: § CCXXXVII. Pur figuratam., e detto di persona, vale Inalzarsi sopra gli altri, Esser da più, Primeggiare, per gradi o dignità. –
Esempio: Imit. Crist. 2: Eziandio desiderare gli onori e levarsi alto, è vanità.
Definiz: § CCXXXIX. Più comunemente vale Divenire orgoglioso, Inorgoglirsi, Montare in superbia, Esaltarsi, e simili. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 179: Questa è la propietà dell'arroganza, che avvegna che poco sappino, por quello si levano in alto e insuperbiscono.
Esempio: Imit. Crist. 100: Figliuolo, e' t'è più utile e più sicuro nascondere la grazia della divozione, che non è pubblicarla e manifestarla. E però non ti levare in alto, e non parlare molto di questo.
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 65: Dice il Signore nell'Evangelio: Ogni uomo che si leva in alto, sarà umiliato.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 60: O madre carissima, non ti levasti in alto, perchè tu fussi madre di cotale figliuolo.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 141: Giugurta con non comportevole ardire, con reità e con rigoglio levandosi in alto, il fratello mio e prossimano suo avendo ucciso, prima fece ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 211: Disse il profeta Ezzecchiel contro a quello Re:... Il tuo cuore s'è levato in alto, e dicesti: Io sono Iddio.
Definiz: § CCXL. E detto figuratam. di cosa. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 199: O maravigliosa vanità! o grande stultizia del nostro cuore! la cui superbia non puote domare materia di tanta umiltà, che non si levi pure in alto terra e cenere.
Definiz: § CCXLI. Levarsi in barca, si disse scherzevolmente per Andare in collera, Sdegnarsi. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 97: Ed ei risponde: Oimè! Signora mia! Non vi levate in barca così presto.
Esempio: Not. Malm. 2, 615: Voi vi levale in barca. Voi entrate in collera,... si dice anche Imbarcare.
Definiz: § CCXLII. Levarsi in piedi, o in piede. –
V. Piede.
Definiz: § CCXLIII. Levarsi in superbia, o, figuratam., in altura. vale Divenire superbo, o altero, Insuperbirsi, Inorgoglirsi. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 14: Non ti levare in superbia, ma umiliati.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 183: La terza cosa.... è, considerare la imperfezione e la vanità di quelle cose, di che altri si leva in superbia.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. appr.: Anche si leva l'uomo in superbia de' beni della fortuna, come sono le cose di fuori dell'uomo, che non sono in sua podestà.
Esempio: Imit. Crist. 114: Tutto il mondo non farebbe levare in superbia quello che la verità ha fatto subietto a Dio.
Esempio: Dav. Tac. 1, 287: Levossi Agrippina in maggior altura, e andava in Campidoglio in carretta.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 390: Il levarsi in altura per le prosperità, ha d'uopo d'essere in qualche maniera abbassato.
Esempio: Martin. T. V. 3, 340: Chi poi si leverà in superbia, e non vorrà ubbidire ai comando del sacerdote,... costui sarà messo a morte.
Definiz: § CCXLIV. Levarsi incontro, o incontra, a uno, vale Alzarsi da sedere, e più generalmente Muoversi, e andare incontro ad esso per rendergli onore. –
Esempio: Stor. Barl. 89: Quando lo re vide venire, levossi incontro di lui, e basciollo.
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 151 var.: Partiti da Chiaramonte n'andarono in pochi di a Orlino...: e tutto el popolo d'Orlino si levò su incontro, e con feste e con armeggiamenti e suoni, e riccamente furono da quegli d'Orlino ricevuti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 112: Quel re cortese incontro se gli leva, L'abbraccia e bacia, e allato se lo pone.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 53: A Carlo s'inchinò, che già levato Se gli era incontra; e avendo tuttavia Ruggier per man, nel qual intente e fisse Ogn'uno avea le luci, così disse: ec.
Definiz: § CCXLV. Levarsi presto, con maniera presa dall'alzarsi di buon'ora per attendere alle proprie faccende, usasi familiarmente e figuratam. per Essere sollecito, Affrettarsi, a fare o avere checchessia, in modo da antivenire gli altri. E pel contrario, Levarsi tardi, vale Indugiare troppo a muoversi per checchessia, e perdere così l'occasione di averlo o conseguirlo.
Definiz: § CCXLVI. Non levar capo, o il capo, dal lavoro, vale Faticarvisi senza intermissione, Lavorare indefessamente. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 17: Quando si piantava a lavorare, e' fusse di che tempo si volesse, sì gli dilettava, che non levava mai capo dal lavoro; onde altri si poteva di lui promettere ogni gran cosa.
Definiz: § CCXLVII. Non levar gli occhi da dosso a uno. –
V. Occhio.
Definiz: § CCXLVIII. Non levar le mani da un lavoro, o da altro. –
V. Mano.
Definiz: § CCXLIX. Al levar delle tende; maniera avverbiale. –
V. Tenda.
Definiz: § CCL. Leva da capo, e pon da piè; proverbio significante l'utilità del potare e governare l'ulivo. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 239: Leva da capo E pon da piè.
Definiz: § CCXLI. Leva la gamba!
V. Gamba. § LXXXIV.
Definiz: § CCXLII. Levare checchessia da tappeto, e Levarsi da tappeto. –
V. Tappeto.
Definiz: § CCLIII. Levare una cosa con le tanaglie. –
V. Tanaglia.
Definiz: § CCLIV. Levarsi a volo, figuratam. e proverbialm.
V. Volo.
Definiz: § CCLV. Non levare un ragno da un buco. –
V. Ragno.
Definiz: § CCLVI. Porre cinque e levar sei; si disse proverbialm. a persona, o di persona, per Sottrarre disonestamente, Rubare. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 68: O leccapeverada, Carne stantia, barba piattolosa, Ribaldo, santinfizza, e gabbadei, Ch'a quel d'altri pon cinque e levi sei.
Esempio: Not. Malm. 2, 595: Pon cinque e levi sei. Vuol dire Tu sei ladro.... Intende della malizia di coloro che, nell'impostare le partite a' Libri del dare e dell'avere (che in altro modo si chiamano Libri di debitori e creditori), pongono o accendono (come si dice) al eredito altrui, v. gr., cinque scudi, e poi gliene levano sei, cioè pongono dalla parte del debito scudi sei; onde levano, cioè vengono a rubare, ogni volta che fanno questo, uno scudo; e così il conto del debitore non iscema mai, ma bensì cresce sempre.
Definiz: § CCLVII. Sette a levare. –
V. Sette.
Definiz: § CCLVIII. Uno leva la lepre e un altro la piglia. –
V. Lepre, § XXIV.