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SCOPARE
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SCOPARE.
Definiz: Percuotere con iscope; il che quando dalla giustizia si fa a' malfattori, è spezie di gastigo infame, ed è quasi il medesimo, che Frustare. Lat. scopis caedere. Gr. σαρώθρῳ δέρειν.
Esempio: Bocc. g. 6. p. 7. Comandolle, che più parole, nè romor facesse, se esser non volesse scopata.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 69. Scopare, e suggellar, mozzar l'orecchio La legge ti dimostra, e fatti specchio.
Esempio: Feo Belc. Così menandolo scopando per tutti i borghi, tirandolo col canapello scorsoio in modo, che ec.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 3. Ti possa condannare, Miterare, scopare.
Definiz: §. I. Scopare, per Frustare, o Percuotere assolutamente. Lat. caedere, flagellare. Gr. δέρειν.
Esempio: Nov. ant. 93. 1. Gli altri discepoli furo intenti colle coregge, e scoparlo per tutta la contrada.
Definiz: §. II. Per Ispazzare. Lat. verrere, scopis purgare. Gr. σαίρειν.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Ove dice, che si scopava, cioè, che si ricercava, spazzava, e mondavasi (allude a quel detto del salmo scopebam spiritum meum)
Esempio: Cas. uf. com. 113. Nè si faccia, come alcuni di perversa natura fanno, che i nobili scopino la casa, e le lordure fuori delle camere portino.
Definiz: §. III. Scopare, il diciamo anche in modo basso dell'Andar cercando minutamente alcun paese. Lat. peragrare. Gr. διέρχεσθαι.
Esempio: Bern. Orl. 2. 9. 47. E disse lor, ch'aveva cerche tante provincie, ch'era una compassione, Scopato tutto avea quasi il Levante.
Definiz: §. IV. Scopare, a similitudine del gastigo de' malfattori, il diciamo per Isvergognare alcuno, pubblicando i suoi mancamenti. Lat. traducere. Gr. διασύρειν, παραδειγματίζειν.
Definiz: §. V. Avere scopato più d'un cero, figuratam. Lat. nullâ fraude, aut dolo circumveniri posse.
Esempio: Varch. Ercol. 78. Quando alcuno per esser pratico del mondo non è uomo da essere aggirato, nè fatto fare, si dice: egli se le sa ec. egli ha scopato più d'un cero, egli è putta scodata ec.