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CONTANTE
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CONTANTE.
Definiz: Che conta. Lat. numerans. Gr. ἀριθμῶν.
Definiz: §. I. Dicesi Contante, o Contanti assolutam. e Denar contante; e vale Danaro effettivo. Lat. pecunia numerata. Gr. ἀργύριον καταβληθέν.
Esempio: Bocc. nov. 13. 4. Li quali veggendosi rimasi ricchissimi, e di contanti, e di possessioni ec.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 2. Una zia di Calandrino si morì, e lasciógli dugento lire di piccioli contanti.
Esempio: G. V. 12. 106. 2. Si partío di sua terra d'Unghería con molto tesoro, e fiorini contanti da spendere.
Esempio: Burch. 1. 53. Non si vorrebbe aver se non contanti.
Esempio: Tac. Dav. ann. 6. 116. Il fisco, e la camera per tanti dannati, e lor beni venduti avevano inghiottito tutti i contanti.
Esempio: Segn. stor. 9. 246. Aveva scudi trecentomila di denari contanti.
Definiz: §. II. Onde Di contanti, e In contanti, vagliono lo stesso che Co' danari contanti.
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 18. Non si tien conto d'abbaco, o di taglia, Ma ognun di contanti vuol pagare.
Esempio: Varch. stor. 12. 444. Bisognò, che si pagassero loro di presente diecimila ducati in contanti.
Definiz: §. III. A contanti, vale Col pagamento pronto, in moneta effettiva. Lat. praesenti pecuniâ.
Esempio: Bocc. nov. 80. 15. Avvenne, che egli vendè i panni suoi a contanti, e guadagnónne bene.
Esempio: Ar. rim. Di Ridolfo Tedesco, che a contanti Vendè a' Lucchesi la lor libertà.
Definiz: §. IV. Per similit. Avere alcuna cosa in contanti, trattandosi d'ingegno, di scienza, o simili, vale, Averla sempre pronta ad ogni occorrenza ancorchè improvvisa. Lat. in numerato habere.
Definiz: §. V. In proverb. Comperar le liti, o le brighe a contanti; vale Cercarne spontaneamente.
Esempio: Varch. Ercol. 8. Dicono ciò non essere altro, che un cercare brighe col fuscellino, e comperar le liti a contanti.