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1) Dizion. 5° Ed. .
CONVERTIRE, e in alcuni tempi anche CONVERTERE.
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CONVERTIRE, e in alcuni tempi anche CONVERTERE.
Definiz: Att. Trasmutare, Trasformare, checchessia, Farlo divenire altro da quel che è, modificandone intrinsecamente la natura o le qualità, o semplicemente la forma, la condizione, lo stato.
Dal lat. convertere. –
Esempio: Giamb. Oros. 203: Nel campo di Caleno repentemente una grande fiamma aperse la terra,... e cinque staiora del campo, consumatone ogne omore, convertío in cenere.
Esempio: E Giamb. Oros. 528: Avvegnachè dipo' questo continuamente i barbari, abbiendo esecrato l'arme, in ferramenta da lavorare terra le convertiero.
Esempio: Dant. Parad. 27: La pioggia continua converte In bozzacchioni le susine vere.
Esempio: Bocc. Filoc. 629: Soffiò per la vermiglia piaga imprima il tronco, e poi il suo soffiar convertendo in voce e in parole, così rispose.
Esempio: Med. L. Op. 54 t.: Or la stagion matura ha fatto quelli [fiori] In semi, o in dolci pomi, convertire.
Esempio: Biring. Pirotecn. 18 t.: Quando li maestri vogliano far tal opera, pigliano di quel ferro passato al forno, o in altro modo quella quantità che vogliano convertire in acciaro, e lo rompeno in pezzetti minuti.
Esempio: Car. Eneid. 10, 340: Da Cibele in Ninfe Furon converse, e dee fatte del mare.
Esempio: Tass. Dial. 1, 61: Molto con voi mi doglio che, con sì poco riguardo de la sua divinità (di Glauco), l'abbiate in bruto convertito; onde or vorrei che, se piaciuto v'è d'imbestiarlo, vi piacesse finalmente, come fe' Dante, deificarlo.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 19: Io vorrei, per un poco di tempo, essere convertito in uccello, per provare quella contentezza e letizia della loro vita.
Esempio: Panant. Epigr. 117: E l'arte imparerai Di convertire ogni metallo in oro.
Definiz: § I. Pur figuratam., riferito ad atti, affetti, qualità morali, e simili, vale Fare che si mutino, si cangino, nei loro contrarj o in altri semplicemente diversi, o distinti per grado. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 89: Iniqua è la pietà di quelli, i quali vorrebbono la giustizia spegnere; anzi, come in parte è detto, sono crudelissimi, e contra sè, e contra coloro i quali spergiurando si ricoprono, perocchè commutano e convertono la pena temporale all'eterna.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 100: Quasi per doglia fu presso a convertire in rabbia la sua grande ira.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 168: Giungo testè qui mandato da Dio a convertir le vostre lagrime in riso.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 197: Il grande amore che al Guardastagno portava in mortal odio convertì.
Esempio: Imit. Crist. 24: La buona opera non si lascia quando si converte in meglio.
Esempio: E Imit. Crist.25: Dio.... sa convertire il male in bene.
Esempio: Segner. Sentim. Oraz. 8: Con la grazia divina mi sono vinto, ed ho procurato di convertire il timore in desiderio.
Esempio: Pindem. Poes. 115: In diletto il dolor quasi converte.
Definiz: § II. In senso particolare, riferito a cosa che serva a nutrire così gli animali come le piante, vale Mutarla, per virtù naturale, in sostanza atta al nutrimento e alla vegetazione; Assimilare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 40: Le piante le quali hanno radici rare e porose e calde, traggono più del nutrimento che si possa convertire e terminare dalla natura dell'arbore.
Esempio: Dant. Inf. 30: La grave idropisia che sì dispaia Le membra con l'umor che mal converte ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 768: Con l'umor che mal converte; mostra la cagione onde vegna; cioè dall'umore, che mal converte lo fegato in nutrimento delle membra.
Definiz: § III. E figuratam. per Narrare come un essere si trasformi in un altro. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; Che se quello in serpente e quella in fonte Converte poetando, io non l'invidio.
Definiz: § IV. Riferito a edifizj o simili, o a beni fondi, vale Cambiarne la forma, la natura e simili, destinandoli ad altro uso, Acconciarli, Adattarli ad esso. E talvolta prendesi anche semplicemente per Destinare ad altro uso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 31: Placare o in parte satisfar pensosse All'anima beata d'Issabella.... Trovò per mezzo, acciò che così fosse, Di convertirle quella chiesa, quella Dove abitava, e dove ella fu uccisa, In un sepolcro.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 14: E soffrirem.... Che i nostri altari il mondo a lui (a Cristo) converta?
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Dappoichè s'ha speranza Di riveder aprir botteghe e siti Che chiusi stati sono, ed in rimesse Da cocchj e da carrozze convertiti.
Definiz: § V. E pur riferito a beni stabili, a rendite, obbligazioni e simili, vale altresì Cambiarli in cosa non della medesima specie, ma del medesimo valore.
Definiz: § VI. E riferito a denari, vale Impiegare, Spendere, Usare, comecchessia. –
Esempio: Vill. G. 852: Montarono le dette possessioni più di fiorini 15mila d'oro, e convertissi a rifacimento di ponti.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 131: E sempre co' poveri di Dio, quello che ho guadagnato ho partito per mezzo, la mia metà convertendo ne' miei bisogni, l'altra metà dando loro.
Esempio: Morell. Cron.: Per quel modo che i detti danari utilmente si convertano o spendano per li detti pupilli.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 158: Fece instanza col Pontefice, che almanco gli concedesse di pigliare cento mila ducati, i quali, riscossi prima in Germania sotto nome della guerra contro ai Turchi,... non si potevano senza licenza della Sedia apostolica in altro uso convertire.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 44: Aggiunse Cesare a questa commissione che certi danari, quali aveva mandati a Genova per armare quattro caracche,... si convertissero nei bisogni dell'esercito.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 377: È onesto, quando la città è ben proveduta delle cose necessarie alla guerra, convertire l'avanzo [del danaro] in cose, le quali, compiute, apporteranno loro gloria sempiterna.
Definiz: § VII. E figuratam., riferito a tempo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 270: E quel che 'n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno,... In qualche onesto studio, si converta.
Definiz: § VIII. Per Cambiare, Permutare, sostituendo una cosa ad un'altra; e costruiscesi mediante la particella Con. –
Esempio: Dant. Parad. 5: L'altra (cioè la materia del voto).... Puote bene esser tal, che non si falla, Se con altra materia si converta.
Definiz: § IX. Per Rivolgere, Voltare, a una data parte, a un segno, punto e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 37: Quivi pigliaro il porto, e fur conversi Con la poppa alla ripa i legni vaghi.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 8: Qual meandro fra rive oblique e incerte Scherza, e con dubbio corso or cala or monta, Queste acque ai fonti e quelle al mar converte ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 29: Intanto Ubaldo oltra ne viene, e 'l terso Adamantino scudo ha in lui converso.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 160: Convertendo [la palla] il suo movimento dal punto altissimo verso il basso ec.
Definiz: § X. E figuratam., riferito ad atti, affetti e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 297: Adunque convertite le vostre forze nel suo racquistamento.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 45: Costoro convertirono la lor furia in menarlo preso al Podestà.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 25: Ogni suo studio il Sericano, ogni opra, A favorire, ad aiutar converte, Perchè Ruggiero abbia a restar di sopra.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 38: In lui converse.... l'ira.
Definiz: § XI. E figuratam. per Indirizzare, Guidare a un dato luogo. –
Esempio: Savonar. Poes. 43: Converti, Signor mio, queste terrene Anime nostre al regno Dove fia pace a la tua santa Sposa.
Definiz: § XII. Riferito a sguardo, occhi, e poeticam. anche a mano, e simili, vale Girare, Piegare, Tendere, o simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 77: Zerbin che i languidi occhi ha in lei conversi ec.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 4: Verso gli altri poi lieto converse La destra e 'l volto all'accoglienza amica.
Definiz: § XIII. E figuratam. –
Esempio: Vill. G. 915: La preghiera nostra è questa, reverendissima Corona, che ti preghiamo che gli occhi della tua Celsitudine a noi e agli altri devoti d'Italia benignamente converta.
Esempio: Mont. Poes. 2, 218: Europa il guardo fiso Su la Senna converse, ove sentia Che alfin soluto il suo destino andria.
Definiz: § XIV. Per Volgere, Ritorcere, riferito a spada, brando e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 301: Me me uccidete, io so (sono) quelli che feci; in me convertite i ferri.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 17: Sia il ferro incontro al suo rettor converso Dallo stuol ribellante, e 'n sè diviso.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 38: In lui converse Il barbaro crudel la spada.
Esempio: Marchett. Anacr. 37: Furioso il forte Aiace Impugnò l'ettoreo brando, E crudele e pertinace, Fulminando, in sè stesso lo converse E nel proprio sen l'immerse.
Definiz: § XV. Convertire contro, riferito a esercito, milizia, schiera o simile, vale Volgerne l'impeto contro: e Convertire in sè, trovasi per Fare che l'impeto si rivolga contro la persona significata dall'oggetto. –
Esempio: Giamb. Oros. 91: Il quale vogliendogli atare nella battaglia detta di sopra, in sè la battaglia di Serses convertío.
Esempio: E Giamb. Oros. 150: La battaglia che contra a' nemici avea apparecchiata, convertío contra i compagni.
Esempio: E Giamb. Oros. 267: Manilio, abbandonata la terra, contra Asdrubale convertío l'arme.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 77: Quelli gittante una grave pietra nel mezzo de' nimici, convertì la battaglia, cacciata da sè, contro a loro.
Definiz: § XVI. Convertire in fuga, caccia e simili, riferito a eserciti, nemici e simili, vale, con maniera tolta dal latino, Fugare, Cacciare, e simili. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 304: Contro alli Troiani sì potentemente contrastano, che per forza li convertirono in fuga.
Esempio: Giamb. Oros. 199: I leofanti nella primaia battaglia furono fediti e convertiti in caccia.
Esempio: E Giamb. Oros. 366: Repentemente uscendo della selva, l'oste di Cesare perturbaro, e in fuga convertiro.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 147: Li quali [Germani].... l'oste di Cesare perturbaro ed in fuga convertirono per duri e forti passi.
Definiz: § XVII. Convertire alcuna cosa in bene, in vantaggio, in pro e simili, o Convertire in male, danno e simili, vale Fare ch'essa cosa torni in bene o in male, che sia di utile o di danno e simili. –
Esempio: Brev. Oraf. Sen. 61: Il rettore sia tenuto di tollare a quel cotale o vero cotagli, soldi vinti, e non rendare, ma in bene dell'Arte convertire.
Esempio: Pindem. Poes. 355: Chi un nobil segno si propone,.... Tutto in suo pro converte e in suo diletto.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 3: Coloro che in vantaggio proprio disegnavano convertire quei rivolgimenti politici.
Definiz: § XVIII. Convertire in sè, riferito a signoria, entrate od altro, vale involgere in proprio vantaggio o benefizio, ed anche Recare in propria balìa: e riferito a danni, o simili, Far ricadere sopra sè stesso. –
Esempio: Giamb. Oros. 118: Pigliò Artaserses l'apparecchiamento del fratello, e tutta la segnoria del regno in sè convertío.
Esempio: Esop. Fav. M. 143: Dice l'Autore, che a chi vive di rapina è tolta la vita rapinosamente, e che gli contestaboli invidiosi convertono i danni altrui in loro medesimi.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 147: Da molti anni in qua sempre attese [Lorenzo de' Medici] a disfare e annullare il Monte del Comune di Firenze,... acciocchè levata via tale spesa di rendere ai cittadini paghe e dote, potesse liberamente convertire in sè tutte le entrate pubbliche.
Definiz: § XIX. E figuratam. Convertire in sè o a sè, vale Rivolgere, Attirare, Conciliare, Cattivare. –
Esempio: Liv. Dec. III: Annibale, mandato in Ispagna, convertì in sè tutto l'esercito.
Esempio: Tass. Dial. 1, 362: Le azioni de' grandissimi re.... convertono gli occhi a sè di tutte le genti.
Definiz: § XX. Convertire, riferito a persona, Svolgerla dal suo proposito, e più specialmente Persuaderla, Indurla a checchessia. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 5: Parlai sopra ciò, e tanto andammo convertendo cittadini, che furono eletti tre cittadini capi dell'Arti.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 130: Olibrio.... andava alla città d'Antiochia per convertire i Cristiani, che adorassono i suoi idoli sordi e mutoli.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 220: Veggendola averlo ascoltato e dare indugio alla risposta, parendogliele avere già mezza convertita (a' suoi desiderj),... l'ebbe nel capo messo, che questo fosse ben fatto.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 319: Convertì a' suoi piaceri la sua buona comare.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 81: Parendogli che una sua sorella.... fusse idonea a principiare tal ordine, però che era di grande intelletto, si studiò quanto potè di convertirla ad eleggere tal vita.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 272: Restami Un po' di briga, e questa fia il far cedere La Livia; deh venite in casa, Scacchia, Ad aiutarmi convertirla.
Definiz: § XXI. E pur riferito a persona, Ridurre da una data religione, credenza, opinione, pratica o simile, ad un'altra, Fargli lasciar quella e abbracciar questa. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 278: Misericordioso Signore, lo quale hai alluminati gli occhi della mente di questa tanta moltitudine, e hagli liberati de' legami de' peccati, e convertiti dall'errore dell'idolatria, e recati a conoscimento di te loro fattore e redentore ec.
Esempio: E Cavalc. S. Greg. Dial. 208: Pregollo che gli piacesse di così convertire l'altro suo figliuolo alla fede catolica.
Esempio: Stor. S. Silv. 2: Convertì nel detto tempo molti pagani alla fede di Cristo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 95: Orlando lo converse a nostra fede, E di sua man battesmo anche gli diede.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 311: Soverchio sarebbe il raccontare.... quante altre persone d'ogni stato o qualità egli (S. Bernardo) con somma pazienza instrusse nelle cristiane virtù, e dalla vanità del secolo convertì all'amore delle cose celesti.
Definiz: § XXII. E in senso particolare, e senza il compimento indiretto, vale Ridurre alla fede di Cristo. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 113: Santo Iacopo maggiore predicò in Ispagna, e molta gente convertì.
Esempio: Tass. Dial. 1, 62: Dante parlando di S. Francesco, dice: Reddissi al frutto de l'Italica erba; e chiama frutto l'opere di carità, ch'egli faceva in convertire le genti.
Definiz: § XXIII. E genericamente per Ridurre dal male al bene, dall'errore alla verità, dal vizio alla virtù. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 291: Per questo modo anche convertitte la Maddalena.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 133: Qualunque ora io n'ho mai veduto alcuno, sempre ho detto: va, che Dio ti converta.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 10: Non è da maravigliarsi se talora è bastata una parola sola a convertire un peccatore invecchiato molti anni nell'iniquità.
Esempio: Monet. Poes. 67: Seguono poi le donne da partito, Che d'esser liberali han per natura, Concorse anch'esse al generale invito Di chi di convertirle ha gran premura.
Definiz: § XXIV. Term. di Logica. Scambiare, Invertire, i termini d'una proposizione. –
Esempio: Varch. Ercol. 52: Chiunche favella ha la voce; non però si converte, che chiunche ha la voce favelli.
Definiz: § XXV. Term. dell'antico linguaggio de' Matematici. Mettere in una proporzione i conseguenti in luogo degli antecedenti, e viceversa; ma si usò nel gerundio Convertendo, adoperato a modo di formula. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 62: Imperocchè essendo come A I ad I O, così l'eccesso della gravità del solido I S sopra la gravità d'una mole d'acqua eguale alla mole I S, alla gravità della medesima mole d'acqua, sarà, componendo, come A O ad O I, così la gravità del solido I S alla gravità d'una mole d'acqua eguale alla mole I S; e convertendo, come I O ad O A così la gravità d'una mole d'acqua eguale alla mole I S alla gravità del solido I S.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 35: Sia come A a B d'un medesimo qualunque genere, così C a D pur di un solo qualunque genere. Dico che anco B ad A sta come D a C. E questo modo d'argomentare dicasi Convertendo.
Esempio: E Viv. Tratt. Proporz. 36: Laonde se quattro grandezze a due a due omogenee son proporzionali, prese al contrario, ovvero convertendo, saranno ancora proporzionali.
Esempio: Grand. Instit. geom. 75: Quando sia maggiore la proporzione di A a B che di C a D, convertendo, cioè pigliati i conseguenti per antecedenti, e gli antecedenti per conseguenti, sarà minore la proporzione di B ad A, che quella di D a C.
Definiz: § XXVI. E pur Term. de' Matematici, vale Ridurre un dato termine in un altro, ed altresì Esprimere sotto altra forma la medesima quantità. –
Esempio: Cavalier. Prat. Astr. 96: Tavoletta per convertire li G M e S dell'Equatore in ore, min., sec., e terzi.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 25: Si converta un tale tempo in parti dell'Equatore, che saranno le rispettive ascensioni rette delle stelle osservate.
Definiz: § XXVII. Neutr. pass. convertirsi Trasmutarsi checchessia, Trasformarsi, Divenire altro da quel che è, modificandosene la natura, la qualità, la forma; ed altresì Passare da un dato stato ad un altro. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Soffiò lo tronco forte, e poi Si convertì quel vento in cotal voce, ec.
Esempio: Leggend. SS. Cosm. e Dam. 27: E, gridando queste cose il giovane, il diavolo subito sparì, il quale s'era converso in serpente.
Esempio: Petr. Rim. 1, 79: L'aere gravato, e l'importuna nebbia,... Tosto conven che si converta in pioggia.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 768: Parte dell'umore va al fegato, e quivi si converte in sangue, e di sangue in carne; ma nell'idropico non si fa sì fatta conversione, ma si converte in acqua.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 31: L'acqua marina,... tirata in qualche aia alquanto bassetta e percossa dal calor del sole, spontaneamente si converte in sale.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 315: E quando pure quello che si converte in materia calda, mentre si fa una gagliarda confricazione, fusse parte dell'istesso corpo solido, non doverà alcuno maravigliarsi ec.
Esempio: Vai Rim. 17: Mostra gran desiderio Ch'io prestamente mi converta in cenere.
Esempio: Fosc. Poes. 220: Molte purpuree rose amabilmente Si conversero in candide.
Definiz: § XXVIII. Detto assolutam. di cosa che serva al nutrimento sia degli animali sia delle piante, Mutarsi per naturale operazione nella sostanza di che quelli si nutriscono, Assimilarsi. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 122: Il vino sì è composto dalla natura, e confassi molto colla natura nostra; e però dà sustanzia e nutricamento, e convertesi molto tosto.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 173: Il buccio [dell'uva] è grosso e non si converte, ed imperò non nutrica.
Definiz: § XXIX. Per semplicemente Mutarsi, Cambiarsi, ed anche Andare a finire, Risolversi, in checchè altro sia. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 421: E per tal causa si fa continue orazione, pregando Iddio che tutto si converta in bene.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 21: La tregua tra Francia e Parma si convertiva in accordo, per verità non troppo superbo pel Duca, per la protezione in cui l'aveva la Spagna.
Definiz: § XXX. E figuratam., riferito a cose morali, affetti e simili, vale Mutarsi, Cangiarsi nei loro contrarj, o in altri semplicemente diversi. –
Esempio: Giamb. Oros. 473: Tosto l'ira di Dio a misericordia si convertío.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 17: Si converte l'uso in natura.
Esempio: Petr. Rim. 1, 144: Subito in allegrezza si converse La gelosia.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 178: L'usanza si convertì in amore.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 404: Acciò che per troppa lunga consuetudine alcuna cosa che in fastidio si convertisse nascer non ne potesse.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 79: Esortavagli a non aspettare che la benignità si convertisse in asprezza e la misericordia in giustizia.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 196: Che una figura, una cirimonia.... mi si converta in obbligazione, e abbia l'effetto reale, come stipulata promessa, come quarantigiato contratto, ella mi par dura.
Definiz: § XXXI. Quindi Convertirsi in odio, in ira e simili, detto poeticam. di persona, vale Lasciarsi vincere, sopraffare da quelle passioni, Abbandonarvisi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 21: Ma di vedersi un altro preferito, Come superbo, così mal sofferse, Che tutto in ira e in odio si converse.
Definiz: § XXXII. E per Scambiarsi, Permutarsi, una cosa con un'altra. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 39: Quelli sono ancora maggiori che maggior bene ci fanno, già che questo è l'esser fattivo di maggior beni; perchè l'esser maggior bene e l'esser fattivo di maggior bene si convertono.
Definiz: § XXXIII. E anche Term. de' Filosofi, e vale Cangiarsi l'un termine in luogo dell'altro e vicendevolmente, come identici nell'essenza, quantunque diversi per la relazione. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 347: Essendo Dio veramente uno, intendendo non quell'uno che è principio di numero, ma quell'uno che si converte ed è il medesimo che ente, non poteva procedere e nascere da lui se non uno.
Esempio: Tass. Dial. 2, 103: Il bello si converte co 'l bene.
Definiz: § XXXIV. Per Volgersi ad una data parte, punto, segno, Rivolgersi, e anche Incamminarsi, Recarsi. –
Esempio: Giamb. Oros. 390: Nel quale luogo Cesare, abandonato l'assedio, si convertío.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 76: Uscì del chiuso vallo, e si converse Con mille dietro alla città percossa.
Definiz: § XXXV. E figuratam. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 169: In mala parte si convertono i tuoi pensieri, quando la libertà tua è soggiogata da tanti vizj.
Esempio: Rep. Fir. Lett. istr. 12, 12: Ancora intende [il Comune nostro].... non cessare di fare ultimo di suo podere perchè nell'usata benivolenzia e fratellanza si convertino [i Perugini e i Senesi].
Definiz: § XXXVI. Convertirsi in fuga, vale Darsi alla fuga, Fuggire. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 109: I Volterrani si convertirono in fuga.
Definiz: § XXXVII. Per Volgersi con lo sguardo, il viso e simili, verso una data parte; e dicesi anche dello sguardo e del viso stesso. –
Esempio: Dant. Parad. 3: La vista mia.... A Beatrice tutta si converse.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 115: Si converse Allo spettacol fero ogni vicino.
Esempio: Mont. Poes. 1, 370: Uscito appena alla contraria riva, A mirar si converse il suo periglio.
Definiz: § XXXVIII. E per Volgersi, Rivolgersi a far checchessia, detto per estensione anche d'animali. –
Esempio: Tratt. Falcon. 4: Se non possono [i falconi rubatori] gli altri [uccelli] predare, incontenente si convertono a pigliare i topi.
Esempio: Panzier. Tratt. 28 t.: Quanto la creatura è più perfetta, e convertesi alla divina offesa, tanto ha più che perdere, e più offende; e però maggiore sentenzia riceve.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 26: Ad accusar Melissa si converse, E maledir l'oracol de la grotta.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 25: Punta ei la manca in terra, e si converte, Ritto sovra un ginocchio, alle difese.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 101: Sdegno, dover, benevolenza e duolo Fan ch'all'alta vendetta ei si converta.
Definiz: § XXXIX. Detto di persona, riferito ad affetti, passioni e simili, vale Darsi, Abbandonarsi a quelli, o a qualsivoglia atto. –
Esempio: Libr. Op. div. Andr. 46: O alto Iddio,... versane un poco della tua grazia e della tua potenza a questo tiranno, acciò che si converta a te servire.
Esempio: S. Antonin. Lett. 55: Quando a quelle [cose mondane] si converte, perde la grazia divina.
Definiz: § XL. E per Indursi, Ridursi e simili. –
Esempio: Vill. G. 1, 114: E vegnendo [Eraco] a Roma negli anni di Cristo 750 con tutto suo isforzo di Puglia e di Lombardia per distruggere Roma e 'l paese d'intorno, per lo detto Papa fu predicato per modo, che Iddio ispirò in lui la sua grazia, e convertissi all'ubbidienza di Santa Chiesa egli e la moglie e' figliuoli.
Definiz: § XLI. E per Ridursi da una religione, credenza, opinione, da un modo di vita, costume e simili, ad un altro. –
Esempio: Collaz. SS. PP.: Per miserabile cadimento si convertitte al giudaismo, e alla circuncisione della carne.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 174: Acciocchè le vergini e le altre donne non solamente s'astenessero da disonestà, ma eziandio più leggermente si convertissero a più laudabile onestà.
Esempio: Fior. Virt. 64: Indurò [Faraone] sì il suo cuore, che per cosa del mondo non si volle convertire.
Esempio: Red. Lett. 3, 5: Spero certamente, che il signor Niccolò Stenone si abbia a convertire alla Religione cattolica.
Definiz: § XLII. Parlandosi semplicemente d'errore, peccato e simili, Ritrarsene; e si costruisce con la particella Da. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 14: Chi fa convertire il peccatore dall'errore della sua via, salva l'anima sua da morte.
Esempio: E Cavalc. Att. Apost. 30: Ci ammonisce che vi convertiate ciascheduno dalla niquizia sua.
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 24: Non si vogliono convertire dai loro mali.
Definiz: § XLIII. Convertirsi a Cristo, e anche Convertirsi assolutam. e in senso particolare, vale Ridursi al Cristianesimo. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 8: E Gostantino per meritare Santo Salvestro sì si convertì.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 114: Si convertirono a Cristo, e arsero l'idolo.
Definiz: § XLIV. Convertirsi a Dio e simili, e assolutam. Convertirsi, vale Volgersi dal male al bene, Ravvedersi degli errori. –
Esempio: Fior. Virt. 64: Faraone molto ammunito per Moisè, che dovesse lasciare il popolo d'Iddio, il quale egli tenea per suoi servi, e ch'egli si convertisse a lui, ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 137: Convertiti, misero, e ritorna a Cristo, verace Signore, il quale, se tu vuoi, ti perdonerà i tuoi peccati.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 23: Pentetevi, e convertitevi, acciocchè i vostri peccati vi sieno perdonati.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 215: Confessarsi vuol dire, a un tempo medesimo, convertirsi; e convertirsi vuol dire cambiarsi tutto di volontà.
Definiz: § XLV. E pure in senso particolare e assolutam. si disse per Rendersi monaco o anche frate, in quanto col pigliar l'abito, si prometteva tacitamente la mutazione de' costumi e della vita. –
Esempio: Borgh. V. Opusc. 3: L'anno 1531 addì 18 di giugno, che fu venerdì, a bonissima ora, venni nella Badia di Firenze per convertirmi, e farmi religioso.