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Dizion. 1° Ed. .
CONVERTIRE
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CONVERTIRE.
Definiz: | trasmutare, trasformare. Lat. vertere, immutare. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 23. Quasi per doglia fu presso a convertire in rabbia la sua grande
ira. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 11. E giungo testè qui a convertire le vostre
lagrime in riso. |
Esempio: | E Bocc. nov. 38. 4. L'usanza si convertì in amore, tanto, e sì
fiero, che Girolamo non sentiva bene se non tanto, quanto costei vedeva. |
Esempio: | E Bocc. nov. 60. 11. Tutte in vento convertite, come le più
delle sue imprese facevano. |
Esempio: | Petr. canz. 16. 1. Tosto convien, che si converta in pioggia. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 13. Si convertì quel vento in cotal voce. |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 25. Taccia di Cadmo, e d'Aretusa Ovvidio,
Che se l'uno in serpente, e l'altra in fonte Converte, poetando, io non lo 'nvidio. |
Esempio: | Bocc. n. 32. in. f. In huom salvatico convertito. |
Esempio: | G. V. 12. 43. 3. E montarono le dette posessioni più di fior. 15000. E
convertissi a rifacimento de' ponti [cioè si volse, e s'assegnò] |
Definiz: | ¶ Per far rivolger la mente dal male al bene. Gli scrittori sacri dicono convertere. |
Esempio: | Bocc. n. 1. Qualunque volta io n'ho veduto alcuno, sempre ho detto: va che Dio ti
converta. |
Esempio: | E Bocc. nov. 2. 6. Credendomi costui aver convertito.
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Esempio: | Collaz. S. Pad. Per miserabile cadimento si convertitte al giudaismo, e alla
circuncision della carne. |
Definiz: | E per similit. far mutar pensiero, volontà, animo. |
Esempio: | Bocc. n. 28. 11. Parendogliele già aver mezza convertita. |
Esempio: | Liv. dec. 3. Come Annibale, mandato in Ispagna, convertì in se tutto l'esercito
[cioè ridusse alla sua obbedienza]. |
Definiz: | ¶ Per volgere. Lat. convertere, vertere. |
Esempio: | G. V. 12. 108. 9. Che gli occhi della tua celsitudine a noi, e agli altri devoti
d'Italia, benignamente converti. |
Esempio: | Petr. canz. 44. 5. L'una ver l'altra con amor converse. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 27. Così per non aver via, ne forame, Dal principio del fuoco in suo
linguaggio Si convertivan le parole grame [cioè tornavano indietro]. Lat. retrocedere. |
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