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PARTIRE.
Definiz: Far parti, Separare, Dividere, Distinguere, Allontanare; e si dice tanto delle cose materiali, quanto delle non materiali. Lat. partiri, dividere. Gr. μερίζειν, διαιρεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 18. 34. E veggendo la donna, che i fanciulli da lui partir non si volevano, ma, volendogli partire, piangevano, disse al maestro, che alquanto gli lasciasse stare.
Esempio: E Bocc. nov. 21. 20. E per sì fatta maniera le sue fatiche partirono, che egli le potè comportare.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 13. Egli avea l'anello caro, nè mai da se il partiva.
Esempio: Dant. Inf. 28. Perch'i' partí' così giunte persone, Partito porto il mio cerebro lasso Dal suo principio, ch'è 'n questo troncone.
Esempio: E Dan. Purg. 22. Or sappi, ch'avarizia fu partita Troppo da me.
Esempio: Rim. ant. P. N. Amor, s'io parto, il cuor si parte, e duole.
Esempio: Petr. son. 207. Così partía le rose, e le parole.
Esempio: E Petr. canz. 18. 1. Che coll'ale amorose Levando il parte d'ogni pensier vile.
Esempio: Com. Purg. 23. Non avendo di che nutricare se, nè lui, colui uccise, e per membra partíe.
Esempio: Gr. S. Gir. D. Il figliuolo non può ereditar quello, che a lui appartiene, vivendo il padre, e le più volte partisce con altrui, e più volte avvien, che poco gli tocca.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 21. 7. Da questo mondo affatto mi partisco.
Esempio: Sagg. nat. esp. 150. Come se la virtù di esso freddo avesse facoltà di cerner tali materie, e di partirle dall'acqua.
Definiz: §. I. Partire, termine aritmetico, vale Dividere un numero in parti eguali per un altro numero.
Esempio: Tes. Br. 1. 3. La quale (arismetica) c'insegna a contare, ed a numerare ec. e multiplicare l'uno coll'altro, e partire l'uno per l'altro, e numero sano, e numero rotto.
Esempio: Libr. Astrol. Sappia altresì l'abbaco, e sue figure, e 'l multiplicare, e come si parte un conto con un altro.
Definiz: §. II. Partire, si dice de' metalli, quando si sciolgono, o si separano l'uno dall'altro con acqua forte, o simili.
Esempio: Bemb. stor. 1. 7. Quantunque Tristano preso in bocca un diamante, che egli in uno anello avea, e giù nello stomaco mandatolo, beendovi di quella acqua sopra, che parte i metalli, essendo tuttavia in mare, se ne morisse.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 22. tit. Per far acqua da partire.
Definiz: §. III. Partire, per Finire. Lat. absolvere. Gr. τελειοῦν.
Esempio: Bocc. nov. 21. 7. Ma poi, partito il lor ragionare, cominciò Masetto a pensar che modo dovesse tenere a dover poter essere con loro.
Esempio: Dant. Purg. 6. Quando si parte il giuoco della zara, Colui, che perde si riman dolente.
Definiz: §. IV. Partire, neutr. pass. Andar via togliendosi dal luogo, ove uomo è. Lat. abire, discedere.
Definiz: Gr. ἀπιέναι, ἀποχωρεῖν .
Esempio: Bocc. introd. 46. Anzichè quindi si partissono, diedono ordine a ciò, che fare avessono in sul partire.
Esempio: E Bocc. nov. 24. 10. E da lui partitosene, e andatosene a casa, ordinatamente, con sua licenzia perciò, alla moglie disse ogni cosa.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 40. Al tuo amante le tue notti riserba, se egli avviene, che tu di quì viva ti parti.
Esempio: Nov. ant. 20. 5. Io, poichè mi partí', abbo avuto moglie, e figliuoli, che hanno 40. anni.
Esempio: Petr. son. 57. Ma certo il mio Simon fu in Paradiso, Onde questa gentil donna si parte.
Esempio: Dant. Purg. 4. Come da noi la schiera si partíne.
Esempio: E Dan. Purg. 5. Io era già da quell'ombre partito.
Esempio: E Dan. Purg. 16. Vedi l'albor, che per lo fummo raia, Già biancheggiare, e me convien partirmi.
Esempio: Cas. lett. 17. E nondimeno non ho voluto lasciar partire Monsig. di Manna spedito da Monsig. d'Avanzone senza mie lettere.