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1) Dizion. 5° Ed. .
GIUSTO,
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GIUSTO,
Definiz: in forza di Sost., e usato più particolarmente nel plur., vale Persona giusta, diritta, integra; ed anche Persona scevra di colpa, innocente. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 99: La semplicità del giusto è un lume spregiato appo l'oppenione delle genti.
Esempio: Dant. Inf. 6: Giusti son duo, ma non vi sono intesi.
Esempio: E Dant. Parad. 6: E poi il mosser le parole biece A dimandar ragione a questo giusto, Che gli assegnò sette e cinque per diece.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 184: Amansi anche i giusti; e tali sono riputati coloro che non vivono di quel d'altri, quali sono quegli che con l'industria e fatica loro si procacciano il vitto.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 12: Pur che 'l reo non si salvi, il giusto pera E l'innocente; ma qual giusto io dico? È colpevol ciascun.
Definiz: § I. E in senso particolare, e teologico, vale Persona che ha giustizia, cioè grazia santificante, Persona che è in grazia di Dio, Persona pia; ed altresì, Chi è eletto alla gloria celeste, Beato. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 270: Questo nè di tutti gli giusti si può confessare, nè di tutti si può negare; perocchè sono anime di alquanti giusti, che non vanno così incontanente al cielo.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 210: Vederanno e sè, e tutti quanti gli altri giusti, con perfetta carità.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 213: Reputa [il mondo] beati coloro che cercano e desiderano la giustizia no, ma i diletti del mondo;... e quelli che si danno a servire a Dio ed alla giustizia chiamano stolti.... Ma tutto questo si fa a perfezione degli giusti, perocchè quanto più sono scherniti e beffati dal mondo, tanto sono più onorati e consolati da Dio.
Esempio: Panzier. Tratt. 43: Tu vedi el patarino così per la sua falsa fede morire, come el giusto per la sua.
Esempio: Bert. Eseq. 36: Figuravano questi la gloria celeste, la vision di Dio, il gaudio e le altre felicità e beatitudini, che godono eternamente i giusti nel paradiso.
Esempio: Segner. Pred. 128: Se a tutti i giusti impossibil cosa riesce piacere agli empj, v'avvedete dunque voi presto, che nè voi siete i primi a patire per sì onorata cagione sì ingiusti aggravj, nè ec.
Esempio: Martin. T. V. Not. 15, 98: Vuol dimostrare il Signore, che egli tratterà gli uomini secondo le opere loro e, gastigando per esempio una nazione peccatrice, avrà riguardo a' giusti.
Definiz: § II. E secondo il linguaggio scritturale, denota L'Uomo giusto sopra tutti, L'Uomo Dio, Nostro Signor Gesù Cristo. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. 2, 79: Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceverà colui che m'ha mandato. Chi riceve il profeta nel nome del profeta, riceve la mercede del profeta. Chi riceve il giusto nel nome del giusto, riceverà la mercede del giusto.
Esempio: Manz. Poes. 824: Egli è il Giusto che i vili han trafitto, Ma tacente, ma senza tenzone.
Definiz: § III. Giusto, pure in forza di Sost., usasi per Ciò che è giusto, Cosa giusta. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Come l'altre verrem per nostre spoglie, Ma non però ch'alcuna sen rivesta: Chè non è giusto aver ciò ch'uom si toglie.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 238: E giusto e degno fu; perocchè spesso avviene, che chi vuole con rapina, con furto, e con altro modo, l'altrui, Dio, che tutto vede, gli fa perdere il suo.
Esempio: Poliz. Sim. C. 75: Giusto è ch'e' faccia omai co' sospir triegua, E del suo buon servir premio consiegua.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 66: E' mi pareva pur giusto oggimai.... meritar, come cagionevole, esenzione dalla milizia asinina.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 29: Onde avviene che la forza non paia senza virtù; ma il dubio resta solamente nel giusto. Di qui sono alcuni, che hanno oppinione, che giusto sia quel solo, che si fa per amore: e certi sono all'incontro, che vogliono esser giusto, che chi ha più forza comandi.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 23: È giusto: esser a me conviene, Se fui sola all'onor, sola alle pene.
Esempio: E Tass. Gerus. 2, 25: Giusto è ritòr ciò ch'a gran torto è tolto.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 63: Tu, cui concesse il cielo, e dielti in fato, Voler il giusto, e poter ciò che vuoi, ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 3: La ragione ha per buono solamente il lecito, il giusto e l'onesto.
Esempio: Segner. Mann. ott. 17, 6: E qual è mai quel padre,... il quale non ami di compiacere i figliuoli in ciò che è giusto?
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 14: E molto più si pruova tal difficultà in giudicare ne' casi particolari, perchè son cinti di tenebre i confini del vero e del falso, del giusto e dell'ingiusto.
Esempio: Paolett. Append. 85: Il giusto assoluto ed essenziale è sempre giusto.
Definiz: § IV. E in senso assoluto, prendesi per Giustizia; e altresì per Principio di giustizia. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 82: Quel che l'equità detta, è sembiante di quel che detta la giustizia; e dettato da l'equità s'intende quel giusto che non è compreso ne la legge scritta.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 79: Ma fra noi che guerrier siam di ventura, Senz'alcun proprio peso, e meno astretti Alle leggi degli altri, elegger diece Difensori del giusto a te ben lece.
Esempio: Rucell. P. Lez. II, 1, 144: Sono altre sorte di giusti, come quello del padre di famiglia verso de' figliuoli e servi, e verso la consorte: il quale non si dice semplicemente giusto e giustizia, ma per similitudine; perocchè la giustizia è agli altri: e li servi non si dicono esser cosa aliena dal padrone, ec.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 223: O per offesa del giusto, o per difesa dell'ingiusto, verisimile è che trovate fossero [le armi]; e la ingiustizia e l'offesa, per la temerità dell'umana cupidigia, assai per tempo si trova esser salite alla superficie della terra.
Esempio: E Buonarr. Oraz. I, 3, 224: L'uomo d'arme dee di vero onore cinger l'animo suo; il quale onore consiste nella difesa del giusto.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 70: Nè vera gloria doversi reputar quella, che non ha per fine il giusto e la pace.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 241: Che in un principe italiano, signore di un piccolo paese, ed esposto alle ingiurie di tanti potenti, tanto abbia potuto l'amore del giusto, e di quanto havvi nella civiltà di più santo e di più sacro, ch'egli abbia ec.
Definiz: § V. E per Ciò che secondo giustizia si appartiene, o è dovuto, ad alcuno. –
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 128: Ponsi fine alle controversie, o mediante le convenzioni delle parti, o mediante la definizione del giusto.
Esempio: Rucell. P. Lez. II, 1, 143: Secondo la correttiva giustizia, la quale solamente vuole che ciascuna delle parti de' contraenti ottenga il giusto.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 120: Ognuno che ha a fare con essi tenta d'ingannarli e di danneggiarli a profitto proprio più che non farebbe con altri, credendo la cosa più facile, e poterlo fare impunemente: onde da tutte le parti è mancato loro di fede, e usate soverchierie, e conteso il giusto e il dovuto.
Definiz: § VI. E per Ciò che conviene, si addice, sta bene, è adeguato, e simili. –
Esempio: Vai Rim. 10: Al fin t'accorgerai, Se però più del giusto io non mel becco, Chi son l'altre persone, e chi era Cecco.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 290: Restino [gli animi] presi di grande amore ed ammirazione verso quello (il libro), e ne facciano un concetto molto maggiore del giusto.
Definiz: § VII. Usasi per Quantità o Misura di cose giusta; e altresì per Prezzo giusto. –
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. acq. 6, 128: La qual misura.... è poi stata trovata un piede e quattr'once maggiore del giusto.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 66: Ai mercanti vien levato il gusto Di vendere la roba più del giusto.
Definiz: § VIII. A giusto, posto avverbialm., trovasi per Conformemente a ciò che è giusto, Secondo giustizia, A ragione. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 108: È gran parte, ragion aver teco.... E poi che provi Ch'a giusto movi, È me' tua morte con quei che son teco, Che negligendo provincia si perda.
Definiz: § IX. Il giusto, o Il suo giusto, posto avverbialmente, vale Secondo il giusto, Secondo il pregio, il merito, e simili. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 70: Già voi conoscete al pari di me il signor Francesco; anzi molto meglio di me lo conoscete, come quegli che possedendo molte di quelle virtù ch'ei possiede e non io, siete più abile a stimarlo il suo giusto, ch'io non sono.
Esempio: E Lett. At. 558: Posto dunque che questo Dio possa e voglia vendersi all'uomo, io per me non saprei vedere ch'ei potess'essersi tassato a prezzo meno incongruo, che a quel della fede; non perchè questa lo paghi il suo giusto, ma perchè è quello che a noi costa più.
Esempio: § X. Per lo giusto e per lo dritto, trovasi usato poeticam. a significare lo stesso che Per filo e per segno. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 33: Arïodante incominciò primiero; E disse per lo giusto e per lo dritto, Come tra sè e Ginevra era la cosa.
Definiz: § XI. Fare il giusto, prendesi per lo stesso che Fare la giustizia. –
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 197: Restaci a dire di quelle parti, che nuovamente si son messe in campo, e tali sono la consigliativa parte, e quella che rende ragione, e che fa il giusto infra li litiganti.
Definiz: § XII. Patire, o Soffrire, il giusto per il peccatore, dicesi proverbialmente quando alcuno soffre le pene del male fatto da altri.