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Dizion. 4° Ed. .
MONNA
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MONNA.
Definiz: | Lo stesso, che Madonna. Lat. domina, *domna. Gr. κυρία, *κυρά. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 2. Il quale d'una donna monna Ermellina chiamata ec. innamorato
oltre misura ec. meritò di godere del suo disiderio. |
Esempio: | Dep. Decam. 80. Monna, che si dà ancor oggi a tutte le femmine, passata che è la
giovanezza ec. non è altro, che donna, e padrona mia. |
Esempio: | Cron. Vell. 36. Monna Gila figliuola del detto Lippaccio fu bella, e orrevole
fanciulla. |
Esempio: | E Cron. Vell. 39. Monna Guerriera figliuola del detto
Taddeo fu opiccola, e sozza, e penossi assai a maritare. |
Definiz: | §. I. Monna, diciamo anche la Bertuccia, e la Scimia. Lat. simia. Gr.
πίθηκος. |
Esempio: | Lasc. rim. Starà tanto ec. Che gli sia presentata un'altra monna. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 4. Io veggio certe monne, E certi lor monnoni Giocolar sur un
canapo. |
Definiz: | §. II. Si dice Pigliar la monna, o simili, in modo basso per Imbriacarsi. |
Esempio: | Red. annot. Ditir. 216. Esser cotto come una monna, pigliar la monna ec.
significano essere ubbriaco, e imbriacarsi. |
Esempio: | Malm. 1. 10. Avea la buona donna Cenato fuora, e preso un po' di monna.
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Definiz: | §. III. Cotto come una monna, vale Briaco all'ultimo segno. |
Esempio: | Red. Ditir. 46. Ma i satiri, che avean bevuto a isonne, Si sdraiaron
sull'erbetta Tutti cotti, come monne. |
Esempio: | E Red. annot. Ditir. 216. Esser cotto come una monna,
pigliar la monna, che significano essere ubbriaco, e imbriacarsi, non solamente son modi di dire usati da noi Toscani,
ma ancora da altre nazioni. |
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