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Dizion. 5° Ed. .
MONNA.
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MONNA. Definiz: | Sost. femm. Scimmia, Bertuccia; ma oggi non è comune. |
Dallo spagn. mona, Scimmia, femm. di mono. − Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 4: Io veggo certe monne.... Giocolar sur un canapo. | Esempio: | Fag. Rim. 2, 173: Anche alla monna Piace il suo caro bertuccino amato. |
Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 418: Monne. Scimmie, dette così quasi madonne, donde sincopatamente Mone e Monne. Così Bertucce quasi da Berta, nome di donna. |
Definiz: | § Pigliar la monna, un po' di monna, e simili, vale Ubriacarsi; ed Esser cotto come una monna, o come monne, Essere ubriaco fradicio. Anche nello spagnolo mona vale Ubriachezza. − | Esempio: | Lipp. Malm. 1, 10: Avea la buona donna Cenato fuora, e preso un po' di monna. |
Esempio: | Red. Ditir. 46: Ma i Satiri che avean bevuto a isonne, Si sdraiaron sull'erbetta Tutti cotti come monne. | Esempio: | E Red. A. 226: Esser cotto come una monna, Pigliar la monna, che significano essere ubbriaco e imbriacarsi, non solamente son modi di dire usati da noi toscani, ma ancora da altre nazioni. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 219: E non sia, che dal vero io mi discoste: Pigliar la monna, vuol dir bever bene. |
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