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Dizion. 4° Ed. .
ACCIOCCHÈ.
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ACCIOCCHÈ.
Definiz: | Congiunzione, denotante la cagione, e 'l fin della cosa, A fin che. Lat. ut, ad hoc
ut. Gr. ἵνα. |
Esempio: | Bocc. nov. 12. 3. E perciò, accicchè egli niuna sospezion prendesse, come uomini
modesti, e di buona condizione, pure di oneste cose, e di lealtà andavano con lui favellando. |
Esempio: | E Bocc. nov. 17. 37. Acciocchè più avanti non potesse il
Prenze venire. |
Esempio: | Dant. Inf. 25. Perch'io, acciocchè 'l Duca stesse attento Mi posi 'l dito su dal
mento al naso. |
Esempio: | Petr. son. 287. E or fatta immortale, Acciocchè 'l Mondo la conosca, e ame.
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Definiz: | §. I. Truovasi ancora in signif. di Perciocchè, ma è modo antico. Lat. nam,
enim. |
Esempio: | Nov. ant. 1. 3. Disse, che molto era savio in parole, ma non in fatti, acciocchè
non avea domandato delle virtù delle pietre. |
Esempio: | E N. ant. Nov. 2. 6. Lo cavallo conobb'io, ch'era nutricato a
latte d'asina, per proprio senno naturale, acciocchè io vidi, che avea gli orecchi chinati. |
Esempio: | Introd. alle virt. Pigliò questa legge, e cominciò oltre mare a predicarla,
acciocchè la fede Cristiana era a Roma, e a quella stagione non se ne potesse avvedere. |
Definiz: | §. II. Talora fra la particella ACCIÒ, e la CHE si frappone alcuna parola. |
Esempio: | Albert. 3. Acciò dunque che 'l tuo parlare sia buono, dritto, e utile,
primieramente, ec. |
Esempio: | Pass. 98. Acciò dunque che per ignoranza non si scusino. |
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