Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CONTEGNO
Apri Voce completa

pag.784


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CONTEGNO.
Definiz: Sust. da Contenere; Circuito, Contenuto. Lat. circuitus.
Esempio: Dant. Inf. 22. Per veder della bolgia ogni contegno.
Definiz: §. I. Contegno per Apparenza, Sembianza, Attitudine, Atto. Lat. facies, species. Gr. εἶδος.
Esempio: Dant. Inf. 17. In una borsa gialla vidi azzurro, Che di leone avea faccia, e contegno.
Esempio: Dittam. 1. 11. Tanto era grande, e di nobil contegno, Ch'io diceva tra me; ben fu costei, E pare ancor da posseder bel regno!
Esempio: Rim. ant. inc. 117. Ed aggradiami ciascun suo contegno, Gloriandomi servir sì gentil cosa.
Definiz: §. II. Contegno vale anche Fasto, o Portamento altiero, e grave.
Definiz: §. III. Onde Andare in contegno, che vale Andar con portamento sostenuto, ed altiero. Lat. elatum incedere. Gr. ὑπερηφανεύεθαι.
Esempio: Bocc. nov. 72. 5. Ed ella cotal salvatichetta, faccendo vista non avvedersene, se n'andava pur oltre in contegno.
Definiz: §. IV. Stare in contegno, vale Stare sul grave, Stare con fasto. Lat. elatè, ac superbè se gerere, vel ferre, gravitatem praeseferre.
Esempio: Bern. Orl. 1. 27. 9. Così dipoi, che fur stati in contegno In sulle cerimonie questi dui.