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CAVOLO.
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CAVOLO.
Definiz: Erba nota. Lat. brassica. Gr. κράμβη.
Esempio: Nov. ant. 94. 2. Una mattina passava la detta fante con un paniere in capo pieno di cavoli.
Esempio: M. V. 11. 60. Cavoli, lattughe, bietole, lappoloni, e ogni erba da camangiare, la mattina si trovarono tutte colle costole, e nerbolini tutti bianchi.
Esempio: M. Aldobr. Lo cavolo salvatico è caldo nel primo grado, e secco nel secondo.
Esempio: Amet. 46. Ma il suolo era ripieno di fronzuti cavoli, e di cestute lattughe.
Esempio: Alam. Colt. 5. 127. Come sia di sei frondi in giro cinto, Al cavol tenerel, di fimo, e d'alga S'avvolga il piede ec.
Definiz: §. I. Cavol fiore, Spezie di cavolo, del quale si mangia il fiore. Lat. brassica Pompeiana.
Definiz: §. II. Cavolo cappuccio, Sorta di cavolo bianco, che fa il suo cesto sodo, e raccolto.
Esempio: Fir. Luc. 5. 1. Dicon, ch'egli è ito alle Cure; che ne possa fare io una a lui con una costola di cavolo cappuccio.
Definiz: §. III. Cavolo Romano, Spezie di cavolo, che ha le foglie grandi, e alquanto crespe.
Esempio: Cr. 6. 22. 1. Sono ancora certi cavoli, che hanno le foglie grandi, e sottili, e alquanto crespe per tutto, i quali s'appellano cavoli Romani.
Definiz: §. IV. Molte altre sono le sorte de' cavoli, come Cavolo bianco, verzotto, bastardo, nero, lasagnino, novellino, di Spagna, broccoluto, ed altri.
Definiz: §. V. Diciamo in proverb. Tu non hai a mangiare il cavol co' ciechi, che vale, Tu hai a fare con chi sa il conto suo. Lat. non cum ignaro rem geris. Gr. ἔμπειρον πειρᾷ.
Esempio: Alleg. 280. Questi pertanto, come coloro, che saviamente si danno ad intendere di non avere a mangiare il cavol co' ciechi, ec.
Definiz: §. VI. E parimente in proverb. Stimare uno quanto il cavolo a merenda; modo basso, che vale Averlo in niuna stima. Lat. nihili facere. Gr. περὶ οὐδενὸς ποιεῖσθαι.
Definiz: §. VII. Altresì in proverb. Portare il cavolo a Legnaia, che vale Portare alcuna cosa in luogo, dove ne sia abbondanza. Lat. noctuam Athenas. Gr. γλαῦκ' εἰς Ἀθήνας.
Definiz: §. VIII. E simigliantemente Cavolo riscaldato non fu mai buono, che vale, che Un'amicizia rotta, e poi riconciliata, non ritorna col primiero fervore. Lat. reconciliatae amicitiae frigescunt.