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1) Dizion. 3° Ed. .
RADERE.
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RADERE.
Definiz: Levare il pelo col rasoio. Lat. radere, novare.
Esempio: Burch. Che gracchia, ec. A dir ch'e' non si rada contra pelo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 15. 40. Ma benchè il brando sia tagliente, e rade, Punto non nuoce al Conte, ch'è fatato.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Boc. Nov. 80. 4. Ed essendo, non a radere, ma a scorticare huomini, date [cioè cavar daddosso i danari destramente, e con qualche riguardo, sì come, scorticare, è senza riguardo, e senza misericordia]
Definiz: §. Per similit. Nettáre, raschiare, levar via. Latin. purgare, polire.
Esempio: Boc. Nov. 62. 11. Si fece accendere un lume, e dare una radimadia, ec. e cominciò a radere.
Esempio: E Bocc. num. 12. E radi qui, e quivi.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. E non può venire la mente a sottigliezza, se non la rade, e purifica la lima dell'altrui pravità.
Esempio: Amm. Ant. 9. 8. 4. Malagevole si rade dal cuore quello, che gli rozzi animi hanno apparato.
Esempio: Petr. Canz. 2. Che del cuor mi rade Ogni delira impresa, e ogni sdegno.
Definiz: §. Per Iscancellare raschiando, come ῥαίειν, appo i Greci. Lat. delere.
Esempio: M. V. 3. 61. Erano certe lettere, il mese, e l'altre cose rase, e sottilmente, per simiglianti lettere rimesse.
Esempio: Dan. Purg. 12. Saranno, come l'un del tutto rasi.
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 22. Avendomi dal viso un colpo raso.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 158. Tarquinio, per odio de' Padri, pur fu raso.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. E di scriver più volte ebbi tentato, E cominciai e poi le lettre rasi.
Definiz: §. Per Andar rasente, rasentare, che anche da' Latini è usato radere, in questo senso.
Esempio: Dan. Purg. 12. Ma quinci, e quindi l'alta pietra rade.
Esempio: Ariost. Fur. Volando talor s'alza nelle stelle, e poi quasi talor la terra rade.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 26. Anzi con rader sempre l'orizzontal linea.
Esempio: E Sag. Nat. Esp. 145. Il segno, che radeva la boccia si incominciò a vederlo sollevato.