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1) Dizion. 5° Ed. .
DURO.
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DURO.
Definiz: Add. Che per intrinseca natura difficilmente e con fatica si può aprire, tagliare, incidere, ammaccare, e simili.
Dal lat. durus. ‒
Esempio: Dant. Inf. 21: Laggiù il buttò, e per lo scoglio duro Si volse, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Si strinser tutti a' duri massi Dell'alta ripa, e stetter fermi e stretti.
Esempio: Petr. Rim. 1, 30: I nervi e l'ossa Mi volse in dura selce.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 188: Voi vedete le cose liquide, col tempo farsi solide; così le dure, farsi molli.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 111: La bella Donna tutta volta priega Ch'in van la dura squama oltre non pesti.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 15: Tagliava il brando.... Come un tenero latte il duro acciaio.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 62: Questo è lo stagno in cui nulla di greve Si getta mai, che giunga sino al basso; Ma in guisa pur d'abete e d'orno leve L'uom vi sornuota e 'l duro ferro e 'l sasso.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 17, 1: Le cose materiali si possono rimirare in tre differenze; altre dure, altre tenere, ed altre fluide.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 268: Ma questa domatrice e dividitrice de' porfidi e de' diaspri, cioè questa polvere di smeriglio che sega pietre sì dure, ec.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 184: Fingon prima de' corpi perfettamente duri, i quali per niun urto possano rompersi nè schiacciarsi.
Definiz: § I. Quindi Pietre dure, diconsi le Pietre nobili, che servono più specialmente ai lavori di commesso, e che non si possono segare con la sega dentata, ma si lavorano in vece con la ruota e con lo smeriglio. ‒
Esempio: Biring. Pirotecn. 141: Con esso [smeriglio] si spianano, acconciano ed intagliano tutte le gioie e tutte le sorti delle pietre dure.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 236: Arte dello intagliar le pietre dure e le gioie.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 6: Dovesse la gran fabbrica essere incrostata per entro di preziosissime pietre dure di commesso magistero.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 8: Figure sciolte, che di esse gemme e pietre dure dovevano formarsi per detto ciborio.
Definiz: § II. E detto di alcuna cosa, in quanto è formata di materia dura. ‒
Esempio: Dant. Inf. 15: Ora cen porta l'un de' duri margini.
Esempio: E Dant. Purg. 12: Mostrava ancor lo duro pavimento, Come Almeone a sua madre fe' caro Parer lo sventurato adornamento.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 402: L'un de' duri margini; dice duri, perch'erano di pietra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 82: Dal duro volto de la terra il sole Non tollea ancora il velo oscuro ed atro.
Definiz: § III. E altresì detto poeticam. di cosa, in quanto con la sua durezza cagioni disagio grande, o danno, al corpo dell'uomo. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 19: Tra duri sassi e folte spine già Ruggiero in tanto in ver la Fata saggia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 125: Fugge cittadi e borghi, e alla foresta Sul terren duro al discoperto giace.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 35: Impallidire il volto Gli fe' l'aspra percossa, e frale e stanco Sovra il duro terren battere il fianco.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 6: Sul terren nudo Cerca adagiare il travagliato fianco; E la testa appoggiata al duro scudo, Quetar i moti del pensier suo stanco.
Definiz: § IV. E per Difficile a piegarsi, rompersi o spezzarsi; Resistente all'urto, o alla pressione; Forte: detto specialmente di arnesi e strumenti. E detto figuratam. di tempra, vale Tale da regger bene ai colpi o alle percosse. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 86: A Bireno.... con nodo eterno La legò amor d'una catena dura (qui in locuz. figur.).
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 67: Si pone in capo una barbuta nova, Senza mirar s'ha debil tempra o dura.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 74: Il re pagan, ch'avea più l'asta dura, Fe' lo scudo a Vivian parer di ghiaccio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 30: Aveano in tanto gli arïeti duri Rotto in più lochi, e con sì gran fracasso, Che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 1: Qual duro freno, o qual ferrigno nodo, Qual, s'esser può, catena di diamante Farà che l'ira servi ordine e modo?
Esempio: Tass. Gerus. 20, 65: Ma non fu la percossa in van diretta, Ch'al cavalier sul duro usbergo è giunta: Duro ben troppo a femminil saetta, Che di pungere in vece, ivi si spunta.
Definiz: § V. Pur detto di certi strumenti, vale anche, figuratam., e più che altro poeticam., Che colpisce fortemente, Che taglia, ferisce, e simili, senz'arrestarsi. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 47: Mai non si rinfranca [il cipresso], Poi c'ha sentita la dura bipenne.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 45: Orsa, che senta Duro spiedo nel fianco, in rabbia monta.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 75: Con tali scherni il Saracino atroce, Quasi con dura sferza, altrui percote.
Definiz: § VI. Detto di alberi, vale Il cui legname è molto compatto, e perciò resistente. ‒
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 177: Generalmente men gli senton quelli [arbori] che hanno la buccia amara,... ed anco le piante odorate e le dure, come il bossolo, frassino e simili.
Definiz: § VII. Per Consistente, Assodato; contrario di Tenero. ‒
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 50: Questo sale.... è lo migliore del mondo, ed è sì duro, che non se ne puote rompere se non con grandi picconi di ferro.
Esempio: Biring. Pirotecn. 121: Tali effetti (cavi o rilievi) si fanno prima di stucchi, o paste o altra cosa liquida, che, formando con essi teneri, o per diseccazione di caldo, o stregnimento di freddo, si faccino duri.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 54: Crescono [le canne] sino alla bruma, e finiscono come cominciano a esser dure.
Definiz: § VIII. E figuratam., detto di età, vale Maturo, Provetto. Quindi Duro di età, vale Adulto. ‒
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Duro d'età, vale Adulto; opposto a Tenero.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 110: Dalla quale regolare evacuazione depende in gran parte la sanità di tutte le donne che non sieno di troppo tenera o troppo dura età.
Definiz: § IX. Per Non soffice, Non molle; detto di letto, canapè, poltrona, e simili. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 8, 42: Silvestre cibo, e duro letto porse Quivi alle membra mie posa e ristoro.
Definiz: § X. Detto di cose mangerecce, vale Che resiste alquanto alla pressione dei denti, Che si tritura e si mastica con un po' di fatica; e spesso contiene anche l'idea di esser difficile a ben digerirsi. E parlandosi in particolare di frutta, vale Di polpa non delicata; di carne, Tiglioso, contrario di Frollo; di pane, Cotto da più giorni, contrario di Fresco. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 120: Il pane in forma grande ha la corteccia più sottile e più dura.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 123: La castagna [secca] era dura come pietra.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 13: Cercava pane del più duro che trovava.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 267: Duracina [è chiamata] ancora una certa sorte d'uva appresso Plinio e Palladio, per esser di dura e molto ferma polpa.
Esempio: Tass. Dial. 1, 384: Sono alcune cose a l'incontra le quali aride diverrebbono e dure, e non buone da mangiare, se non fossero con alcuna sorte di liquore conservate.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 339: Alcune frutte più dure son cotte e perfezionate dal verno; altre più gentili hanno bisogno di mite cielo, e si guastano all'aria cruda.
Esempio: Fag. Rim. 7, 3: Dà l'assalto al pan fresco ed al pan duro.
Definiz: § XI. In locuz. figurata, e con equivoco scherzevole. ‒
Esempio: Lipp. Malm. 5, 56: Quest'ha bisogno, dice, d'un buon lesso, Perch'egli è duro.
Esempio: Not. Malm. 1, 428: Egli ha bisogno d'un buon lesso. È carne dura, e però ha bisogno di bollire assai nell'acqua. È detto vulgato, per esprimere, ec.
Definiz: § XII. E per Forte, Poco arrendevole, Poco flessibile; detto di molla, arco, o simil cosa da piegarsi. ‒
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 16: Uomini seco avea, molto gagliardi,... Con archi duri, e saettavon dardi.
Definiz: § XIII. E detto del collo del cavallo, vale Che non si piega o volge alla chiamata, Non arrendevole alla guida. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 407: Il cavallo ch'ha duro collo, e quello è sempre disteso, e quando va non lieva il capo, e non muove il collo a destra o sinistra, è di pessimo vizio.
Definiz: § XIV. Pure per Molto tosto, Resistente, Non cedevole, Non morbido o delicato; detto di pelle, e di buccia. ‒
Esempio: Dant. Inf. 25: Togliea la coda fessa la figura Che si perdeva là; e la sua pelle Si facea molle, e quella di là dura.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 86: Col grave suo scudo, il qual di sette Dure cuoia di tauro era composto.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 350: Il qual nome [duricorio] per la dura pelle a' medesimi brogiotti si converrebbe.
Esempio: Forteguerr. Cap. 290: Ma non ho così dure ed aspre cuoia, E non posso ingannar, non sol chi amo, Ma una spia, uno sbirro, un sere, un boia (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XV. Vale anche semplicemente Che resiste al tatto, alla compression delle dita. Onde dai medici chiamasi Polso duro, quando nelle pareti dell'arteria, c'è una certa tensione, cagionata da soverchia azione nervosa, la quale fa perdere al polso la sua cedevolezza; e Tumore duro, quello che per la natura degli elementi fibrosi o ossei, che lo compongono, offre resistenza al tatto; e il suo contrario è Molle. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 119: Se con vino innacquato si cuoca [il grano], e facciasi impiastro di quello alle poppe, dure per la spessazion del latte, sì lo dissolve.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 407: Se al cavallo apparirà enfiamento duro ne' piè dinanzi, o di dietro, non è però in sua operazion nocivo.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 246: Ciò dimostrano alcune cagioni degl'affetti del corpo per innanzi oscure, cioè a dire i flussi chilosi degl'intestini, l'atrofia o macredine derivante dalle glandule assediate e turate da qualche scirro o tumor duro nel mesenterio.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 5, 68: Dietro alla ferita sopravvenne una gagliardissima febbre, con polso duro, sudor freddo ec.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 83: Il polso si fece duro, gagliardo e frequentissimo.
Definiz: § XVI. Per Forte, Gagliardo, Vigoroso; detto di colpo o percossa, e poeticam. della mano stessa che percuote. ‒
Esempio: Dant. Inf. 30: E mastro Adamo gli percosse 'l volto Col braccio suo, che non parve men duro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 50: Ad Olivier.... Menò un pugno sì duro e sì perverso, Che lo fe' cader pallido ed esangue.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 453: Da un alto edifizio dovendo saltare a basso, per non ricevere così dura percossa, con paglia o fieno o altra materia cedente si fanno stramazzo.
Definiz: § XVII. E nel medesimo senso trovasi detto figuratam. di complessione. ‒
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 359: Uno di molle complessione ha molte lineazioni nelle mani; della dura, ne ha poche.
Definiz: § XVIII. Duro, detto figuratam. di persona, vale Che non è tocco o mosso da affetti gentili, e più particolarmente Che non ha pietà o compassione, Insensibile; e con più grave senso, Inumano, Spietato, Crudele. ‒
Esempio: Dant. Purg. 13: Non credo che per terra vada ancoi Uomo sì duro, che non fosse punto Per compassion di quel ch'i' vidi poi.
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 183: Ma in verità di questi tali così duri, i quali lo dispregiano, e fannone beffe, farà egli beffe.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 164: Le quali [opere] quantunque grandissime, belle e laudevoli fossero, non solamente non gli giovavano, anzi pareva che gli nocessero, tanto cruda e dura e salvatica gli si mostrava la giovinetta amata.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 6: E voi siete duro a non lasciare gli amici andare e stare, e pigliar lor consolazioni, come a vecchio padre s'appartiene.
Esempio: S. Antonin. Lett. 47: Non credo sia alcuno tanto duro, che se vedesse o considerasse padre, figliuolo,... per sua cagione patire morte tanto dura,... si potessi tenere non gli spezzassi il cuore di dolore.
Esempio: Bemb. Rim. 143: E qual si mostrò mai dura e superba Verso quei che potea sovra 'l suo nido Alzarla a volo, e darle vita e grido.
Esempio: Varch. Oraz. I, 5, 201: Qual fia di noi tanto duro, tanto crudele,... il quale veggendo il suo signore, il suo re, il suo Dio,... dispregiato, flagellato e morto, non pianga a caldi occhi?
Esempio: Car. Eneid. 8, 443: Come superasse Mill'altre insuperabili fatiche Sotto al duro tiranno.
Definiz: § XIX. E nel medesimo senso, detto di cuore, animo, e poeticam. di petto. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 5, 172: Quante volte io la giungo, tante con questo stocco.... aprola per ischiena, e quel cuor duro e freddo, nel qual mai nè amor nè pietà poterono entrare,... le caccio di corpo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 20: Insolita pietate in mezzo al petto Si sentì entrar per disusate porte, Che le fe' il duro cor tenero e molle.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 37: Un non so che d'inusitato e molle Par che nel duro petto al re trapasse.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 77: Questo finto dolor da molti elice Lagrime vere, e i cor più duri spetra.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 164: In cambio d'essere egoisti e d'animo duro,... sono dolci, benevoli, buoni compagni, ed anche buoni amici e servigievoli molto.
Definiz: § XX. E poeticam., detto di cose. ‒
Esempio: Dant. Inf. 33: Ahi dura terra, perchè non t'apristi?
Definiz: § XXI. E per Che non cede a preghiere, conforti, e simili; Inesorabile. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 157: Dove io rigido e duro stava a' tuoi conforti, e non mi volea far cristiano.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 6: Sempre s'ingegnava di fare e dire tutte quelle cose;... ma ella, tuttavia più dura, ec.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 185: Messer Rinaldo Gianfigliazzi cavaliere è stato lasciato assai umanamente: a messer Giovanni de' Ricci è accaduto che egli è venuto nelle mani d'uno soldato più duro, il quale spera trarre da lui una somma incredibile di pecunia.
Esempio: Machiav. Princ. 56: Alcuno è tenuto.... crudele, alcuno pietoso;... l'uno umano, l'altro superbo;... l'uno duro, l'altro facile; l'uno grave, l'altro leggiere.
Esempio: Dav. Tac. 2, 74: Secondo che a tali conforti Otone in viso pareva piegato o duro, uscivano allegrezze o sospiri.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 64: La zia gli replicò: fu perdonato Ancora al figliuol prodigo; e voi, duro; Animo, ancora voi pacificatevi.
Definiz: § XXII. E figuratam. ‒
Esempio: Parin. Poes. 166: Me non nato a percotere Le dure illustri porte, ec.
Definiz: § XXIII. E detto di persona che si chiami, o a cui si parli, vale Che non si muove, o Che non risponde. ‒
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 317: Vedi? e principi e duchi e cavalieri, Al par di chi sta in umile abituro, Devon morire ignudi; e Gosto, duro.
Definiz: § XXIV. E per Privo di gentilezza, di costumanza, Rozzo; ed altresì Di aspre maniere, Scortese, Intrattabile, Di feroci costumi; e anche Superbo, Orgoglioso, e simili. ‒
Esempio: Plut. Vit. 45: Per contrasto che aveano ambodue, e l'uno e l'altro si sottomettevano a Iubba, il quale era uomo duro per la gran ricchezza e potenzia ch'egli avea.
Esempio: E Plut. Vit. 152: Quel Bruto era di sua natura come il ferro quando si batte freddo, cioè duro di costumi, di scienzia non addottrinato.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 252: La novità del mio regno, e la dura gente ch'io ho d'intorno, mi fa fare le grandi guardie, che vedete.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 211: Egli non è alcun sì forbito, al quale io non ardisca di dire ciò che bisogna, nè sì duro o zotico, che io non ammorbidisca.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 45: Uguccione.... aveano trovato essere uomo duro e aspro, e seminatore di liti e di contese.
Esempio: Cecch. Spirit. 3, 9: Chi ha a far con persone dure e zotiche, Gli avien così.
Esempio: Segner. Pred. 308: Perchè [quel cavaliere].... si mostra così tenace, così disamorato de' poveri, così duro co' servi?
Esempio: Fag. Rim. 3, 356: D'uom sì gentil volean cangiarvi in duro.
Esempio: Parin. Poes. 11: Oh se te in sì gentile atto mirasse Il duro capitan, qualor tra l'armi, Sgangherando le labbra, innalza un grido Lacerator di ben costrutti orecchi.
Esempio: Mont. Poes. App. 102: Si recar per lo pranzo all'osteria, E fu qui che trovar dei più balzani Cervelli il fiore, un duro e brusco Inglese, Che ec.
Definiz: § XXV. Pure per Ruvido, Aspro, Crudo, Orgoglioso, e simili; detto di natura, maniere, contegno, e simili. ‒
Esempio: Plut. Vit. 35: Di questo si turbò Tolomeo, e maravigliossi come in tanta umiltà egli vedea tanta superbia e sì dura maniera.
Esempio: Petr. Rim. 1, 309: Il rimembrar par mi consumi Qualor a quel dì torno, ripensando Come venieno i miei spirti mancando Al varïar de' suoi duri costumi.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 557: Fu in quello uomo una natura dura e inquieta, e allora, sollevato a tanta dignità fuori della sua speranza, pareva intollerabile.
Definiz: § XXVI. E detto di viso, faccia e simili, vale Che nella severità dell'atteggiamento dimostra la fermezza o la saldezza dell'animo, il risoluto volere, e simili. Onde le maniere A muso duro, Con faccia dura, che valgono Francamente e risolutamente, Senza alcun riguardo e sul serio, ed anche Ostinatamente. ‒
Esempio: Vill. M. 77: I Pistolesi, dentro uomini coraggiosi e altieri, con dura faccia intendieno dì e notte a la loro difesa.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 392: Gualtieri, che maggior voglia di piagnere avea che d'altro, stando pur col viso duro, disse ec.
Definiz: § XXVII. Per Restío, Renitente, Ripugnante, e anche Contrario. ‒
Esempio: Dant. Inf. 27: Ora chi se' ti prego che ne conte: Non esser duro più ch'altri sia stato.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 66 t.: A te imponemmo, che avendo in animo di rifermare messer Pandolfo alla capitaneria, piacesse loro di darli il loro assentimento, anzi di comandarli ch'accettasse, però che se ne mostra duro.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 67 t.: Noi ti scrivemmo ch'abbiavamo animo di rifermare nell'ufficio del capitano della guerra messer Pandolfo, e che ad accettare egli si rendeva duro, e credavamo noi che fosse per non farlo sanza la volontà di suo padre e zio, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 162: Se pur ad aiutarti i duri fati Avessi avuti, e tutto il cielo avverso, Gli ultimi baci almeno io t'avrei dati.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 331: La tanta voglia ch'io ne ho, mi fa duro al crederlo.
Esempio: Nard. Stor. 1, 30: Facendone (di danari) richiesta in particolare a molti cittadini, gli trovò duri e mali disposti allo spendere, fuori d'ogni sua opinione.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 204: Se le pare che sia troppo duro a compiacerla in questo, sia certa che fa seco a confidanza; credendo che ciò non importi più che tanto dal canto suo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 30: Innamorato [Soloonte] d'Antiope, non sapendosi per gli altri, scoperse questo amore ad un amico, che ragionandone con Antiope la trovò sì dura, che rifiutò ogni trattamento, ma saviamente e dolcemente la richiesta sopportando, non l'accusò a Teseo.
Esempio: Serdon. Vit. Innoc. 68: Questi popoli erano duri a ubbidire, perchè erano segretamente istigati e sollecitati dal re Ferrando.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 518: Non avea saputo il Papa negarlo. Nel che nondimeno io ritrovo ch'ei lungamente fu duro.
Esempio: Red. Lett. 1, 91: Perdoni a me la mia troppo forse sincera libertà di parlare; e se fosse duro a voler perdonarmela, gli dica ec.
Definiz: § XXVIII. E per similit., detto di alcun viscere, rispetto a una data funzione da compiere. ‒
Esempio: Benciv. Mes.: Impiastro del figliuolo di Zaccaria, che ammorbida la durezza e la nodosità delle giunture, ed estremissimamente addolcisce il petto e lo polmone, che è duro a cacciar fuora le materie.
Definiz: § XXIX. Per Fermo, Costante, Pertinace, in fare o non fare, volere o negare, checchessia; e con più grave senso, Ostinato in un proposito o risoluzione. ‒
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 340: E, così pensando, ciascuna parte stava dura e ferma contra il suo nemico, e non si lasciava torre terra.
Esempio: Dant. Inf. 14: Io cominciai: Maestro, tu che vinci Tutte le cose, fuor che i dimon duri, Che all'entrar della porta incontro uscinci, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 27: Quando mi vide star pur fermo e duro, Turbato un poco disse: or vedi, figlio, ec.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 21: Benchè si cercasse avergli (i danari) dal re in prestanza, nientedimeno, negandolo lui e mostrandosi duro, si venne per questa cagione a indugiare la venuta delle genti, le quali avendo ricevuto parte del danaio, aspettavano il resto.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 124: Questi [Signori] d'Inghilterra erano tanto duri, che non la potè mai conducere (la pace).
Esempio: Nerl. Comment. 249: Furono.... dati.... molti cittadini prigioni a' capitani degli eserciti, di quelli che furono giudicati essere stati più duri e ostinati contro all'opinione e desiderio universale dell'accordare.
Esempio: E Nerl. Comment. 261: Vedendo il Papa non si risolvere, e i cittadini star duri a non voler far resoluzione, se ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 55: Siamo nella medesima voluntà di prima, e costoro mostrano di stare ancora duri.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 302: Ma se.... dal modo del parlare, che non rassembra il buono uso romano,... e dalla forma ancora della lettera, che non pare in vero dell'età d'Onorio e d'Arcadio, ci fusse chi non volesse tener conto di questo testimonio, e ci stesse su duro,... io non contenderò già che sia da farne più capitale.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 48: Era già la terza ora di notte quando, stando piucchemai divisa e dura la Signoria, surse Francesco Valori, ec.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 2, 57: Non ostante che la Sede apostolica sia stata sempre dura in negare che beni stabili di Chiesa si distruggessero per soccorso di principi secolari.
Definiz: § XXX. E poeticam., detto di cose morali. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 26: Ed intorno al mio cor pensier gelati Fatto avean quasi adamantino smalto, Ch'allentar non lassava il duro affetto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 53: Più tosto che patir, che 'l duro e forte Nuovo desir lo conducesse a morte.
Definiz: § XXXI. E presso i Mistici, vale Ostinato nella colpa, nel peccato. ‒
Esempio: Cavalc. Poes. 3, 82: O menti dure, piue crude che pietra, Che punto di Iesù non par vi caglia ec.
Definiz: § XXXII. Vale anche Mal atto per natura, Tardo, ad apprendere, ed anche a comprendere, Che non ha buona apprensiva: ed altresì Che non vuol intender ragione, Che non si lascia persuadere. E dicesi anche d'ingegno, cervello, testa. ‒
Esempio: Grazz. Pros. 75: Il [figliuolo] mezzano.... più tempo per imparare aveva speso, e si era in vano affaticato, poco dilettandosene, e pigro ancora e duro l'ingegno avendo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 77: Cervelli tanto duri, che per mille volte che io abbia loro replicato questo,... mai non è stato possibile che e' l'apprendano.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 332: L'indusse ad essergli maestro nelle prime lettere, mostrandosegli altrettanto desideroso di studiarle, quanto duro a capirle.
Esempio: Monet. Poes. 320: E se per esser di cervello duro Non ne resta capace il tuo talento, Non creder già ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 134: Anche senza di Segato, Finchè mondo sarà mondo, Troveremo ad ogni passo Teste dure e cor di sasso.
Definiz: § XXXIII. Per Assuefatto, Indurato, a fatiche, disagi, e simili; ed altresì Assuefatto a dura vita, Non molle. ‒
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 250: Erano i Liguri fieri per natura, e duri nell'arme, come gli chiamano gli scrittori.
Esempio: Parin. Poes. 86: Mentre Cartagin dura alle fatiche, e Tiro, Pericolando per l'immenso sale, Con l'oro altrui le voluttà cambiava, Sibari si volgea sull'altro lato.
Esempio: Pindem. Poes. 13: Sai, che più destra e amica M'ebber de' padri tuoi le dure spose; Sai che raro io sedei sovra le rose Del molle Sibarita (parla la Dea Salute).
Definiz: § XXXIV. E assolutam., detto di animale, o del suo collo, vale Che resiste alla fatica, Che non si piega o curva sotto il peso. ‒
Esempio: Forteguerr. Cap. 212: Così piega giovenco il duro collo Al grave aratro.
Definiz: § XXXV. Duro, nelle Arti del disegno, denota Mancante di morbidezza e di grazia; Che ha i dintorni troppo crudi, e le parti interne troppo risentite; Privo di movimento, Rigido, e simili. Dicesi della maniera stessa di condurre in siffatto modo le opere; ed usasi anche in forza di Sost. ‒
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 3, 8: Si vede.... le statue di Canaco esser molto dure, e senza vivacità o moto alcuno, e però assai lontane dal vero.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 5, 139: Nell'arte della scultura e pittura ebbe [Andrea Verrocchio] la maniera alquanto dura e crudetta.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 165: Vedonsi del Molosso infinite pitture, non meno a olio, che a fresco, in Cremona, Piacenza,... di maniera vaga e ben colorite, benchè tengano un non so che del duro.
Esempio: E Baldin. Decenn. 4, 255: Allora Taddeo, con osservar questo cartone, mutò l'attitudine a' suoi Crocifissi; e dove quegli che per prima fatti aveva, piegavano la testa verso il lato sinistro ed erano alquanto più duri, gli altri poi fece piegare al lato destro.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 180: Onde gran fatto non è, che abbiano per lo più le pitture loro, benchè disegnate a maraviglia, un non so che del duro e del legnoso.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 296: Se ne rimase con una maniera, come dicemmo, assai dura, e lontana dall'ottimo gusto de' pittori stati ne' tempi suoi, e avanti di sè.
Definiz: § XXXVI. Duro, pur figuratam., vale Che fa sgradevole impressione nel senso dell'udito, Ingrato all'orecchio, Che fa mal suono. Usasi parlando di musica, voci, strumenti; ma per estensione applicasi anche a versi.
Definiz: § XXXVII. E detto di sillabe, o di parole, vale Che è di non facil pronunzia, e d'ingrato suono.
Definiz: § XXXVIII. E detto di stile, vale Contorto e privo di perspicuità, Disadorno e oscuro, e simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 1: Magnanimo signore, ogni vostro atto Ho sempre con ragion laudato e laudo, Ben che col rozzo stil, duro e mal atto, Gran parte de la gloria vi defraudo.
Definiz: § XXXIX. Duro, figuratam., vale Che affligge, rattrista, angustia, sconforta, l'animo; Spiacevole, Molesto, Doloroso, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 1: Ahi quanto, a dir qual era, è cosa dura, Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura!
Esempio: E Dant. Inf. 3: Queste parole di colore oscuro Vid'io scritte al sommo d'una porta; Perch'io: maestro, il senso lor m'è duro.
Esempio: Petr. Rim. 2, 34: I vostri dipartir non son sì duri, Ch'almen di notte suol tornar colei, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 245: Quantunque duro gli fosse il fare altrui possessor di quello che egli sommamente per sè disiderava.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 212: E ancora ti paressi duro lo spiccarti di costà,... sono certo lo farai ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 65: Tal si levò il Pagano a piè rimaso, Angelica presente al duro caso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 60: Via più il vedersi intorno irati i mari, Che cento mila spade era lor duro.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 122: Tornar gli amanti ad abbracciarsi, e spesso A tor commiato, e sempre acerbo e duro.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 43: O cavalier, tu porte Dure novelle al campo e dolorose.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 68: Che spettacolo, oimè, crudele e duro!
Esempio: E Tass. Lett. 1, 101: Questi due giorni passati sono stato in guisa travagliato da febbre e da dolori e da stupori di testa, che ho talora dubitato di non aver a lasciare vostra Signoria esecutrice d'un duro uficio.
Esempio: Pindem. Poes. 79: Per cui sol duro era il morir.
Definiz: § XL. Per Che dà o cagiona affanni, travaglj, tormenti, pene, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 19: O eletti di Dio, gli cui soffriri E giustizia e speranza fan men duri, Drizzate noi verso gli alti saliri.
Esempio: Petr. Rim. 1, 25: Benchè 'l mio duro scempio Sia scritto altrove sì, che mille penne Ne son già stanche.
Esempio: E Petr. Rim.1, 90: Via corta e spedita Trarrebbe a fin quest'aspra pena e dura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 35: E come la via vostra e il duro e fello Destin ci trasse, uscimmo una mattina Sopra la bella spiaggia.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 70: Si cangia in altrui mente e natura, Pria che si cangi in me sorte sì dura.
Definiz: § XLI. Per Aspro, Grave, Fiero, e simili; detto di affanno, pericolo, calamità. ‒
Esempio: Barber. Docum. Am. 107: Due son periglj.... Piglia securo Quel ch'è men duro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 1: L'affanno di Ruggier ben veramente È sopra ogn'altro duro, acerbo e forte.
Esempio: Car. Eneid. 8, 581: Ancor che.... molto mi premesse il duro affanno D'Enea mio figlio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 15: Egli (Minos) guerreggiando fece agli Ateniesi di gran danni, oltre alla persecuzione degl'Iddii, i quali mandarono sterilità e dura pestilenza, e riseccarono i fiumi, infino a che commandò Iddio, quando andarono all'oracolo che placassero Minos.
Definiz: § XLII. Per Acerbo, Atroce, Crudele, e simili; detto di certi atti. ‒
Esempio: S. Antonin. Lett. 48: Non credo sia alcuno.... che se vedesse o considerasse padre, figliuolo,... per sua cagione patire morte tanto dura,... si potessi tenere non gli spezzassi il cuore di dolore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 16: Non s'hanno alcun riguardo nè perdono, Per far (non so di che) dura vendetta.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 66: Dunque stima costui che nulla importe Che n'andiam noi, turba negletta indegna, Vili ed inutili alme, a dura morte, Pur ch'ei lo scettro imperïal mantegna?
Esempio: Menz. Sat. 42: E spiegò loro i duri oltraggi e i torti Che peggio di Saul fanno i Duchetti, Dalle ciabatte al regio trono sorti.
Definiz: § XLIII. Detto di discorso, parole, e simili, vale Severo per l'ammonimento o rimprovero che contiene, e mortificante per l'asprezza o ruvidezza della forma. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 5: La molle risponsione rompe l'ira, e lo sermone duro suscita furore.
Esempio: Forteguerr. Cap. 197: Il mio duro parlare ei con sereno Volto ascoltava, onde m'empii 'n un tratto Di doppio sdegno e di stupor non meno.
Definiz: § XLIV. Detto poeticam. di lamenti, vale Fortissimo, Disperato, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 9: Tutti gli lor coperchj eran sospesi, E fuor n'uscivan sì duri lamenti, Che ben parean di miseri e d'offesi.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 28: Distinguea forse in più duro lamento I suoi dolori il misero Tancredi; Ma, ec.
Definiz: § XLV. Per Rigoroso, Severo, Rigido, Crudo, detto di legge, sentenza, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 2: Donna è gentil nel ciel, che si compiange Di questo impedimento, ov'io ti mando, Sì che duro giudicio lassù frange.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 85: Vuol.... dire l'autore.... che li apparea dura sentenzia questa, sicchè ne avea paura.
Esempio: Fior. Virt. 116: Un re de' Greci costituì certe leggi, le quali pareano troppo dure al popolo; e il Re pensò pure di volerle fare osservare, perocch'erano molto giuste leggi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 100: La donna, alla sentenzia dura, Che fuor la caccia ove è la pioggia e 'l gielo, Cangiar si vide.
Definiz: § XLVI. E detto di scienziato, filosofo, e simili, vale Che deduce con rigore ed applica senz'alcun temperamento le conseguenze che discendono dai principj stabiliti, qualunque esse sieno. ‒
Esempio: Capp. Econ. 407: Ma se intendessero, anche i più duri economisti dovrebbero tali spese riporre tra le indispensabili.
Definiz: § XLVII. E detto di governo, vale Che travaglia o opprime il popolo con cattivi ordini o crude leggi o modi tirannici. ‒
Esempio: Capp. Econ. 341: Frequenti [le carestie] ne' tempi di duro e ignorante governo.
Definiz: § XLVIII. Per Pieno di stenti, di miserie, di affanni, di travaglj, di traversie, e simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 38: E perchè il duro esilio più ci annoi, Padri, figli e mariti, che sì amiamo, Aspro e lungo divorzio da noi fanno.
Esempio: Car. Eneid. 3, 521: Io vivo, se pur vita È menar giorni sì gravosi e duri.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 23: E sottrarre i Cristiani al giogo indegno Di servitù così spiacente e dura.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 16: Dagli agj e dall'ombre a dura vita Intempestiva ambizïon l'invita.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 10: Abitava [Imario] rinchiuso dentro ad una cella,... facendo quivi dura penitenza ed orazione continova.
Esempio: Pindem. Poes. 117: E se al più duro e più difficil tempo Io non dispiacqui a me, fu sol tuo dono.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 26: Molte genti provàr dure vicende.
Esempio: Capp. Econ. 411: Badiamo, la servitù del telaio non sia più dura e sconsolata di quello che fosse la servitù della gleba.
Definiz: § XLIX. Per Molto gravoso, Pregiudicevole, Ingiusto, e cui uno si sottomette per forza o necessità; detto di condizioni, patti, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 3, 250: I cavalieri intesero la dura condizione posta alle due quasi impossibili cose.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 185: Furono [i Pisani] costretti a domandare la pace con condizioni molto dure a loro, e grande vantaggio de' vincitori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 47: Ma gli propone una crudele e dura Condizïon.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 20: Il Re è padrone di fare del suo quel che vuole: dico che la pretensione è un po' dura, e che la pensione sfiora in parte la generosità del dono; però bisogna aver pazienza.
Definiz: § L. Per Non conveniente, Non degno, Cattivo, e simili; dello di ricompensa o simile. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 32: Contra ogni debito mi avviene Ch'io ne riporti sì dura mercede, E di me creda il mondo men che bene.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 93: Ma se Leon Ruggiero ammira ed ama, Mi par che duro cambio ne riporte; Chè Ruggiero odia lui; nè cosa brama Più, che di dargli di sua man la morte.
Definiz: § LI. Detto di tempo o stagione, vale Inclemente, Rigido, Aspro, e simili.
Definiz: § LII. Detto di battaglia, mischia, scontro, e simili, vale Accanito, Feroce e ostinato, Furioso e aspro, e simili. ‒
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 40: La battaglia fu molto aspra e dura.
Esempio: Lucan. volg. 55: La battallia fu in mare aspra e dura.
Esempio: Vill. G. 2, 42: I Tartari.... colle dette nazioni ebbono dure e aspre battaglie.
Esempio: Stor. Pistol. 28: Vigorosamente uscìo loro addosso, e quivi fue una battaglia molto dura.
Esempio: E Stor. Pistol. 39: Il romore era grandissimo dentro, e la battaglia forte e dura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 48: Quanto sia l'uno e l'altro ardito e franco, Mostra il portar de le massiccie antenne; E molto più ch'a quello incontro duro Quai torri ai venti o scoglj all'onde furo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 67: Essendo infine dura e forte mischia seguita intorno a Marzio, per cui ec.
Definiz: § LIII. Duro, pur figuratam., vale Difficile, Malagevole, Arduo, e simili; usato così con un compimento, come senza compimento. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 123: Quelle [fave] che cotte sono col guscio, sono di dura digestione.
Esempio: Dant. Inf. 19: Quivi soavemente spose il carco Soave per lo scoglio sconcio ed erto, Che sarebbe alle capre duro varco.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 25: E presono tanto ardire, che feciono ordine e leggi, che duro sarebbe suto di rimuoverle.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 176: Dura cosa t'è di calcitrare contro allo istimolo.
Esempio: Vellut. Cron. 111: E perchè sarebbe stato duro a potere del continuo avere cinque popolari, non potendo sostituire, si fece una provvisione ec.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 177: E come che dura cosa fosse il potervi menare la giovane da Nastagio amata, pur v'andò con l'altre insieme.
Esempio: E Bocc. Lett. 56: Duro è fare ricordevole colui che sè contro a coscienza fa dimentico.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 69: Se la farà d'amante, così odiosa, Ch'a placarla mai più fia dura cosa.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 35: Amici, dura e faticosa inchiesta Seguite, e d'uopo è ben ch'altri vi guidi.
Esempio: Capp. Longob. 77: È in ambedue i luoghi la significazione ovvia ed accettabile di quelle parole, per quanto sembri dura a comprendere.
Definiz: § LIV. E assolutam., per Difficile a intendersi o comprendersi, Oscuro; ed altresì Difficile a credersi, ammettersi, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 25: E se pensassi come al vostro guizzo Guizza dentro allo specchio vostra image, Ciò che par duro, ti parrebbe vizzo.
Esempio: E Dant. Conv. 71: Il mio scritto, che quasi comento dire si può, è ordinato a levare il difetto delle canzoni sopraddette, ed esso per sè sia forse in parte un poco duro.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 85: Non vuol già dire l'autore che li paia duro l'intelletto delle parole, ma ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 402: Che possono pure questi [nomi] essere due, crederrò io volentieri, nè doverrà agli altri parere punto duro, perchè di questo Andrea.... ci sono scritture proprie.
Definiz: § LV. Detto di cosa materiale, e col compimento espresso, vale Difficile, Mal atto, Resistente, all'azione espressa dal compimento medesimo. ‒
Esempio: Benciv. Mes. 78: Siroppo.... utile alle febbre delle vene richiuse, ed alle febbre collerice e flegmatice, che sono dure a cacciarle.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 120: In acqua cotto [il grano] è gravissimo, enfiativo, a digestir duro, e ruggito muove.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: La pasta del frumento usiamo in molti modi; e se è azzima e viscosa, è enfiativa, e a smaltir dura.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 122: Ha [la fava] corteccia grossa, ed è dura a cuocersi.
Esempio: Biring. Pirotecn. 497: La saldatura non sia più dura alla fusione, che la cosa che si vuol saldare.
Esempio: Cellin. Pros. 73: Avendo fatta la tua opera di buon oro, qual vuole essere di ventidue carati e mezzo il manco, nè anche non vorrebbe arrivare troppo vicino a' ventitrè carati; perchè essendo di ventitrè la sarebbe un poco dolce da lavorare; e se la fussi manco di ventidua e mezzo, ella sarebbe alquanto dura.
Definiz: § LVI. E assolutam., Che resiste all'azione del calore, Che non si strugge o liquefà; ed altresì Che male o difficilmente si liquefà. ‒
Esempio: Biring. Pirotecn. 49: Fondesi con poca arte di fuoco da per sè sola, ed ancor spesso in compagnia d'altre miniere, per risparmiar fadica e spesa, overo per disporre l'altre che fossero dure a più facil fusione.
Esempio: Car. Rim. 9: Rose, al sol non caduche, e neve dura, D'avorio, di rubin, d'ebano e d'oro, Chiare e vive sembianze (qui in locuz figur.).
Definiz: § LVII. E detto di ostacolo, contrasto, e simili, più spesso parlandosi di battaglie, vale Difficile a superarsi, a vincersi, Molto forte: detto anche di combattente avversario, e simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 44: Questo esser Rinaldo non conosce, Nè pensando trovar sì duro intoppo, Li muove il destrier contra di galoppo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 105: Fin qui non credo che l'abbi da ridere, Per ch'io sia men di te duro avversario.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 7: Nè aver contrasto si credea sì duro, Che resistendo al fin non lo reprima (l'inimico).
Esempio: Tass. Gerus. 5, 64: Rivolger le sue forze ove contrasto Men duro trovi, alfin si riconsiglia.
Definiz: § LVIII. E per Molto faticoso, Che cagiona disagio o disagj, e simili. ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 240: Tu per mostrar quanto è spinoso calle, E quanto alpestra e dura la salita.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 37: Messere, questo vostro cavallo ha troppo duro trotto.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 165: Non pigliava dardo nè dipinti torcassi, e non mescolava gli suoi riposi con le dure cacciagioni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 42: Ma quella gentil maga.... Pensò di trarlo per via alpestre e dura Alla vera virtù, malgrado d'esso.
Esempio: Pindem. Poes. 181: Stancar le selve in dura caccia.
Definiz: § LIX. E si disse anche di parto, per Difficile, Faticoso, Laborioso. ‒
Esempio: Benciv. M. Aldobr. P. 68: Ma se ciò è, che il partorire sia duro e periglioso, siccome del fanciullo che non viene dirittamente, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 246: Elli sapeano fare un breve, che, tenendolo la donna addosso, non sarebbe sì duro parto, che sanza pena non partorisse.
Definiz: § LX. Aggiunto di terreno duro, vale Compatto, Forte; contrario di Leggiero. ‒
Esempio: Soder. Cult. Ort. 194: Grasso di natura [i navoni] lo desiderano (il terreno), ed asciutto e leggiero, anzichè umido e duro.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 311: Ponghiamo.... la fitta del palo nel terreno duro.... importare quattro dita.
Esempio: Trinc. Ben. stab. 22: Se [le terre coltivabili siano] pesanti, rozze, scabrose, afflitte, dure, e difficili a lavorarsi.
Definiz: § LXI. E vale anche Non lavorato, Incolto; comunemente Sodo. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 75: Certi con più sottile ingegno seminano questa cotal terra non arata, ma dura.
Definiz: § LXII. E come aggiunto di terra dura, si usò per Asciutto, Non occupato dall'acqua. ‒
Esempio: Dant. Inf. 4: Questo [fiumicello] passammo come terra dura.
Esempio: Intellig. 210: E notò tanto, che fu 'n terra dura.
Definiz: § LXIII. Aggiunto di grano duro, serve a denotare quella specie, che essendo più abbondante di glutine, serve a fare le paste da minestra e il semolino. ‒
Esempio: Trinc. Agric. 364: Il grano duro bianco e rosso con la resta, che è buono solamente per uso di paste, vuol essere seminato anticipatamente.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 134: Cosimo Trinci.... divide i grani.... in grani grossi, in grani duri, e in grani gentili.
Esempio: E Targ. Rag. Agric. appr.: Tra i duri [conta] il bianco e rosso colla resta, che è buono solamente per uso di paste.
Definiz: § LXIV. Aggiunto di vino duro, vale Molto austero e non grato al gusto. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 145: È in sapor dolcissima [l'uva detta maiolo], e fa vin duro e assai conservabile, quasi nero.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 200: Il vin brusco, il quale acerbo è detto, è più duro, più chiaro, e più grave.... che 'l dolce.
Esempio: Senec. Pist. 79: Quel vino divien buono, il quale pare aspro e duro, quand'egli esce del tino.
Esempio: Pallad. Agric. 260: Ammaestrano di fare del vino duro e aspro, soave, se ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 87: Quanto più bollono i vini, più diventano duri, grossi, insipidi fortigni, svaniti, di poco polso, ec.
Definiz: § LXV. Aggiunto di metallo, vale quanto Crudo, come più comunemente si dice. ‒
Esempio: Biring. Pirotecn. 62: Nè si dubita che 'l carbone di legname dolce non faccia il ferro dolce e nervoso; il crudo, duro e forte, e del suo nervo più rotto.
Definiz: § LXVI. Duro duro, così ripetuto, ha forza di superlat.; e dicesi comunemente di persona. ‒
Esempio: Canig. Ristor. 67: E questa che dett'è, nïente cura D'essere scritta per virtù, ma stassi Tra le du' acque così dura dura.
Definiz: § LXVII. Duro, in forza di Avverb., vale quanto Duramente. ‒
Esempio: Bibb. 1, 133 t.: Chi mi dirà s'el tuo padre parlerà duro, e di me?
Definiz: § LXVIII. Duro, in forza di Sost., vale La parte dura, o più dura, di checchessia. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 161: Da lasciar seno i sermenti, ma non attorno al duro, nè in sommo; perocchè questi, come pampinarj, men fanno frutto.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Le tagliature le quali son fatte nel duro della vite, sien fatte torte e ritonde.
Esempio: Pallad. Agric. 89: Il tralce pampanaio nasce nel duro della vite.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 48: Non s'esercita [il vigore] come prima, sopra 'l tenero ed amovibile del fondo, ma sopra 'l duro del sasso stesso.
Definiz: § LXIX. E detto in particolare de' carciofi, trovasi pel Girello. ‒
Esempio: Soder. Cult. Ort. 69: Sono i carciofi ventosi, e per questo si dice che stimolano la venere.... Seccansi al sole i lor duri, e tagliati in fette, rinvengon nell'acqua cuocendosi.
Definiz: § LXX. E per Durezza; e figuratam. per Cosa dura. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 259: Ch'ogni dur rompe, ed ogni altezza inchina.
Definiz: § LXXI. E figuratam., e familiarmente, usasi per Difficoltà, Punto difficile, Ostacolo, e simili; più che altro nelle maniere Essere il duro, Trovar duro, Qui sta il duro. ‒
Esempio: Fag. Comm. 3, 305: Ora basta, circa al notaio, l'è finita in parole, e con parole è aggiustata; circa al vostro contadino è il duro.
Esempio: E Fag. Comm. 3, 483: Come questo fusse, le cose muterebbero faccia; ma che tutto sia vero, qui sta il duro.
Esempio: E Fag. Comm. 4, 348: A quel suono vuol essere il duro.
Definiz: § LXXII. Duro di bocca, e talora anche assolutam. Duro, dicesi di cavallo, o d'altra cavalcatura, e vale Che non sente subito il freno, e quindi è malagevole a guidarsi: e il suo contrario è Dolce di bocca. ‒
Esempio: Nov. ant. B. 80: Il cavallo era duro: il fante non potendolo tenere neente, sì si drizzò verso il padiglione del Soldano.
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 53: L'Alfana, che pel colpo ebbe paura, Perchè gli parve di molta possanza, Era di bocca, com'io dissi, dura.
Esempio: Poliz. Pros. 22: Non ho un cavallo paziente,... ma ne ho uno che.... tra' (trae) calci, ed è duro di bocca, ed è magraccio.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 2: I cavalli eletti, Proprj per la persona del padrone, Non sian viziosi, non restii, non duri, Nè calcitranti.
Definiz: § LXXIII. Duro del corpo, e anche Duro a solvere, si disse per Che ha difficilmente il benefizio del corpo, Stitico. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 336: E non è mica da dar [la laureola], se non a coloro che son duri a solvere, e c'hanno il ventre e le budella carnose.
Esempio: Morell. Cron. 282: Se fossi istitico e duro del corpo, fatti un argomento degli otto dì, o quindici dì.
Definiz: § LXXIV. Duro di checchessia, si disse per Alieno dall'accordarlo, dal concederlo; e Duro di chicchessia, per Non tenero di esso, Non amorevole verso di esso; quasi Schivo sia di cosa sia di persona. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 36: Egli è sì duro de' parenti, chè non gli vuole vedere.
Esempio: Med. L. Op. 3, 87: Poichè non fusti del tuo sangue avaro, Di questa grazia ancor non mi esser duro.
Definiz: § LXXV. Avere il capo duro, trovasi per Esser caparbio. ‒
Esempio: Gell. Sport. 2, 4: Ma io so che gioverà poco; perchè egli ha il capo duro, e vuol fare a suo modo.
Definiz: § LXXVI. Fare cuor duro. ‒
V. Cuore, § CX.
Definiz: § LXXVII. Stare alla dura, si disse per Star fermo, anche figuratam. ‒
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 193: I nimici nostri sono stati intorno alla città alla dura, con queste speranze che qui non s'abbia potuto reggere [alla spesa].
Esempio: Grazz. Rim. V. 552: I contadin non stetton alla dura; Ma si fuggir di fila a poco a poco, Di neve e freddo pieni, e di paura.
Definiz: § LXXVIII. Stare alla dura, o, come anche diciamo, alle dure, usasi in senso figurato, per Mantenersi nello stesso proposito, Non cedere, Non lasciarsi indurre o piegar a checchessia, Non si lasciare andare. ‒
Esempio: Franc. Son. 15: E continuo pesca Per istar teco dieci anni alla dura.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 133: In modo tale mi son proveduto, Ch'io posso un pezzo star teco alla dura.
Esempio: Gell. Sport. 5, 2: Io non voleva a modo alcuno, e stavo un gran pezzo alla dura; pur poi voi sapete, ec.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 139: Stando il Senato alla dura, Cornelio Centurione, che era il principale di quelli ambasciadori, gittatosi giù la vesta,... disse: Questo lo farà, se voi non lo farete.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 88: Ho caro m'abbiate visitato con questi quattro versi, accusandomi questa figliolaccia che stava alla dura.
Esempio: Dav. Tac. 1, 394: Lucano, Quinziano e Senecione stettero alla dura.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 65: E bench'ei voglia star seco alla dura, L'afferra, e stringe tanto ch'egli scoppia.
Definiz: § LXXIX. Star duro, usato in modo assoluto, vale figuratam., Mantenersi costante nello stesso proposito o risoluzione, Non rimuoversene, Non cedere o consentire, Non lasciarsi andare. ‒
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 16: Benchè io gli allegassi queste e altre ragioni che mi occorsono, stava duro con dire, che era costretto a ubbidire al comandamento del Re, insino a tanto non fussi revocato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 169: Egli dargliela vorrebbe, Ma la fanciulla sta dura, e non vuole Udirne nulla.
Esempio: E Cecch. Donz. 1, 4: Io tengo che cotesto vecchio stia Duro, perchè e' sospetti che ec.
Esempio: E Cecch. Donz. 3, 3: Anco noi stavamo dure, E sapresti trovar modo da farci Dir di sì.
Definiz: § LXXX. Stare sul duro, vale quanto Stare alla dura, o Star duro. ‒
Esempio: Bandell. Novell. 1, 241: Ella, poi che due o tre volte s'ebbe fatto pregare, non potendo più stare su 'l duro, ed avendo non minor voglia, ec.
Definiz: § LXXXI. Tener duro, vale Resistere con vigore, con saldezza, Non lasciarsi sopraffare; e figuratam., Fare ogni sforzo per sostenere checchessia o chicchessia, Non lasciarsi rimuovere da un dato proposito, risoluzione, opinione, e simili. ‒
Esempio: Cecch. Dot. 3, 2: Ma perchè io tenni duro, E mostrai il viso,... E' le danno ora il podere.
Esempio: Dav. Tac. 2, 133: I soldati privati tennero duro per Vitellio.
Esempio: Serdon. Vit. Innoc. 32: I pochi combattevano contro gli assai, e pure tenevano e questi e quelli duro, e molti eran feriti ed ammazzati.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 220: Qui ci sarebbe voluto.... un Democrito, un Epicuro, un Metrodoro, o qualche altra testa a botta di queste e d'altre simili trappolerie, che per la prima a buon conto tenesse duro (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LXXXII. Vale anche Non rivelare o manifestare alcuna cosa a chi te ne domanda, Tenerla segreta. ‒
Esempio: Lipp. Malm. 10, 9: Ma tutto questo finge, e in sè tien duro; Fa faccia tosta, e va con lieta fronte.