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Dizion. 3° Ed. .
AVERE
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pag.171
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AVERE.
Definiz: | Verbo, che dinóta possedimento di cosa, ed è semplice, e coniugato: coniugato, o con se medesimo, o co' verbi
d'attiva terminazione, ne' lor preteriti, e ne' futuri del soggiuntivo, e dell'infinito, ed egli è anche coniugato
dagli altri verbi. Lat. habere. Gr. ἔχειν. E di esso, e degli antichi verbi Haggio, e Abbo, si
darà notizia appresso, e colla dichiarazione agli esempli, e colla distinzione delle maniere. |
Definiz: | AVERE. Verbo, e nel sentimento possessivo, in varie guise usato. |
Esempio: | Boc. Nov. 61. 4. Ad un luogo molto bello, che 'l detto Gianni avea in Cameráta.
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Esempio: | E Bocc. 62. 9. Ho nondimeno, ec. trovato modo, che noi avremo
del pane. |
Esempio: | E Bocc. 7. 6. Il quale si crede, che sia il più ricco prelato,
che abbia la Chiesa di Roma [cioè che si truovi in tutta la Chiesa] |
Esempio: | E Bocc. 14. 15. Un sacco le donasse, e avessesi quella cassa
(cioè tenesse, pigliasse, togliesse] |
Esempio: | E Bocc. 18. 27. Darebbe opera a fare, che egli il suo piacere
avesse (cioè conseguisse) |
Esempio: | E Bocc. 67. 7. Che avesti Anichíno? Duolti così, ch'io ti
vinco? [cioè che ti sentisti?] |
Esempio: | E similmente Bocc. Nov. 69. 17. Or che avesti? Che fai cotal
viso? |
Esempio: | E Bocc. 76. 15. Ma che n'avesti, sozio alla buona fe? Avestine
sei? [cioè cavastine] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 11. Quasi per niente avesse quella presura
[cioè tenesse, riputasse] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 1. Avendolo per santissimo huomo [cioè
riputandolo] |
Esempio: | E Bocc. 27. 32. E abbigli per fratelli, e per amici [cioè
tiengli in luogo] |
Esempio: | E Bocc. 54. 3. Voi non l'avrì da mi, Donna Brunetta, voi non
l'avrì da mi (alla lombarda) |
Esempio: | Dan. Par. 17. Che l'animo di quel, ch'ode, non posa, Ne ferma fede per esempio,
ch'haia [cioè abbia] |
Esempio: | E Dan. Inf. 32. Ma perchè io non l'abbo:
verbo antico, e vale quanto Ho, e non ha se non questa voce. |
Definiz: | E Abbiendo, e Abbiente. |
Esempio: | Vit. Crist. D. Abbiendo da vivere, e vestimento, secondo la convenevole
necessità, e non a soperchianza. |
Esempio: | Dan. Inf. 15. E quanto io l'abbo in grado mentre io vivo [cioè lo
gradisco] |
Esempio: | Nov. Ant. 1. 6. Messere, questa pietra vale la miglior Cittade, che voi avete.
|
Esempio: | E N. Ant. N. 2. 4. Mandóe per questo Greco, ed ebbelo in
luogo segreto. |
Esempio: | E N. Ant. Nov. 54. 2. Che ordinò questa gentil donna? Ebbe uno cavallo,
e da' suo' fanti il fece vivo scorticare (cioè procacciò, provvide) |
Esempio: | Introd. Virt. Insegnarla a Malcometto perfettamente, perchè l'avesse bene a mano
(cioè la trattasse, e la maneggiasse bene) il che diremmo anche Aver sulle punte delle dita.
|
Esempio: | Petr. Son. 83. Però, Signor mio caro, aggiate cura (cioè proccurate) Viene
dal verbo Haggio, che è tanto quanto Ho, ma non ha, se non le voci del tempo presente, del subiuntivo, e
quella della prima persona del presente indicativo. |
Esempio: | Petr. Son. 19. V'haggio profferto il cuor, ma a voi non piace, Mirar sì
basso. |
Definiz: | AVERE. Verbo, in vece del verbo Essere. |
Esempio: | Boc. Nov. 34. 12. Al mostrar del guanto rispose, che quivi non avea falconi al
presente, ec. [cioè non v'era falcone. |
Esempio: | G. V. 1. 44. 2. E portò seco del vino, il quale dagli Oltramontáni non era usato,
ne conosciuto per bere, perocchè di la non avea mai avuto vino, ne vigna [cioè non ve n'era mai
stato] |
Definiz: | AVERE. Verbo, posto assolutamente, e senza il sustantivo dopo di se. |
Esempio: | Diar. Mon. Al tutto se i minuti avessero vinto, ogni buon cittadino, che avesse,
sarebbe stato cacciato di casa sua [cioè che possedesse facultà] |
Esempio: | M. Luc. Panz. Avendo io da alcuno mio fidato amico, che Carlo Gherardini, ec.
|
Esempio: | Boc. Nov. 39. 7. Donna, io ho avuto da lui, ch'egli non ci può esser di qui domane
[cioè io ho avuto avviso] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 18. 22. Perchè parte parve al medico avere della
cagione della infermità del giovane [cioè aver trovata, rinvenuta, investigata] |
Esempio: | E Bocc. Nov. 17. 38. Avendo sempre l'animo, e 'l pensiero a
quella donna [cioè avendo l'animo volto, e indiritto] |
Esempio: | E Lab. 85. Donde, che tu te l'abbi, niuna cosa te n'asconderò [cioè
donde tu te lo sappi] |
Esempio: | G. V. 2. 83. 4. E per lettere di nostri Cittadini degni di fede s'ebbe, come a
Sibastia, ec. (cioè s'intese) |
Definiz: | AVERE. Verbo, per sua proprietà coniugato co' verbi d'attiva terminazione, tanto di significato attivo, quanto di
neutro, sottentra al mancamento delle voci de' loro tempi, in questo linguaggio, e fanne la formazione, senza alterare
niente il significato del verbo, col qual si coniuga, sì come anche altra usano i Greci. Flos.
51. |
Esempio: | Boc. Nov. 94. 12. Signori, io mi ricordo avere alcuna volta inteso. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 29. 4. Ne s'era ancóra potuto trovar medico, ec.
che di ciò l'avesse potuto gueríre, ma tutti l'avevano peggiorato. |
Esempio: | E Bocc. N. 69. 19. E holti buona pezza taciuto [cioè
holloti, e hottelo, e te l'ho: affisso di verbo, d'articolo, e di pronome] |
Esempio: | Petr. Son. 124. Che han fatto mille volte invidia al Sole (cioè hanno
cagionato in lui invidia) |
Esempio: | Tes. Br. 1. 3. Per dimostrare le tre diverse nature, ch'io abbo divisáte.
|
Esempio: | Vit. Crist. E state sicuramente, imperciocchè io abbo vinto il mondo. |
Esempio: | E Vit. Cr. appresso. Abbiendo Mess. Giesù compiuti li
ventinov'anni |
Esempio: | G. V. 7. 101. 1. Abbiendo raunata grande oste in Toscana: participio attivo
da Abbo. |
Esempio: | Fr. Giord. Sal. Andò coll'armi de' pastori, con una rombola solamente, ed ebbeti
morto costui. E questo modo di dire così tronco, è usitato dagli antichi: mette più avanti agli occhj, e con più
agevolezza, e brevità. |
Definiz: | AVERE. Verbo, usato in significanza passiva, modo singulare, perciocchè 'l passivo lo coniuga il verbo
Essere. |
Esempio: | Liv. M. Tutti furo battuti colle verghe, nel mezzo della piazza, ed ebbono
tagliata la testa (cioè fu loro tagliata la testa) |
Esempio: | Dan. Inf. 1. Poich'hei posato un poco il corpo lasso. |
Esempio: | Tratt. Giamb. E quando hei così detto, mi levai ritto in piedi del tenebroso
luogo, pensando. |
Esempio: | E Tratt. Giamb. appresso. E quando hei assai cercato, e
veduto, e diligentemente considerato, si mi mosse il cuor mio a pietade [cioè ebbi] |
Definiz: | AVERE. Verbo: sempre che occorra, coniuga se medesimo. |
Esempio: | Boc. Introd. 27. Non si saria stimato tanti avervene dentro avuti (cioè
esservene) |
Esempio: | E Bocc. Nov. 12. 4. Ho sempre avuto in costume camminando,
ec. |
Esempio: | E Bocc. N. 61. 8. Della quale ho avuto a queste notti la
maggior paura, che mai s'avesse. |
Esempio: | Liv. M. E la 'nvidia, ch'io avrei avuta di continuare il magistrato, sia
appiccolata (cioè mi sarebbe avuta) |
Definiz: | AVERE. Verbo: talora è anche coniugato dagli altri verbi. |
Esempio: | Bocc. Nov. 1. 10. Io intendo di farti avere il favor della Corte. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 18. 27. E così mi potrete aver
sano. |
Definiz: | AVERE. Verbo: è coniugato ancor dal passivo. |
Esempio: | Boc. Proem. 5. E sì ancora, perchè vi fia più caro avuto. |
Definiz: | AVERE. Verbo, usato in alcune sue particolari voci, forma alcune maniere di dire: come Ne hai, ne
hai, che nel fin del giuoco, è dire al compagno: noi siam del pari, che anche si direbbe, Ne fa ne
fa. |
Esempio: | Pataff. Ne hai ne hai pilorci con mattána. |
Definiz: | AVERE. Verbo, usato innanzi all'infinito del medesimo verbo Avere colla particella A, come per ragione
d'esemplo: Avere a avere, vale Esser creditore, Dover ricevere; si costruisce in ogni sua parte in tal
maniera, e mantiene simil significanza, dicendosi: |
Definiz: | In tal locuzione l'uso, per isfuggire l'incontro delle vocali, ha introdotto il dire anche Aver da
avere; e similmente in tutte le altre voci |
Definiz: | AVERE. Verbo, posto avanti agli infiniti de' verbi colla particella A, forma una maniera di dire: come
Avere a fare, ec. Avere a leggere, Avere a mangiare; e con tal forma si
esprime Il dover fare, ec. Il dover leggere, Il dover mangiare, ec. |
Definiz: | AVERE. Verbo, precedente agli infiniti d'altri verbi colla particella CHE: come Aver che fare,
Aver che leggere, ec. Aver che mangiare, ec. forma locuzione significante Aver cose da
fare, Cose da leggere, Cose da mangiare, ec. |
Definiz: | AVERE. Verbo, posto avanti agli infiniti de' verbi colla particella DA, forma certa frase: come Aver da
fare, Aver da leggere, Aver da mangiare, che vale lo stesso, che Aver che fare,
Aver che leggere, Aver da mangiare, ec. E la stessa maniera pure, e non dissimile, è di significanza: come Aver
da vivere, Aver da mantenersi: cioè Aver con che vivere, Aver con che mantenersi. |
Definiz: | AVERE. Verbo: si adopera in varie forme, e se ne compongono diverse maniere assai usate proprie, ed espressive,
dichiarate in buona parte sotto le loro voci principali: pure si darà qui cenno di alcune, oltre alle espresse di
sopra; in parte delle quali il verbo Avere par, che pigli la forza del verbo Essere, o di altri verbi,
come sopra si dice, e come si fa manifesto da i seguenti esempli. |
Definiz: | §. Aver buon mercato: Aver che che sia con poco costo. |
Definiz: | §. Aver voce: Correr fama, Esser opinione. |
Esempio: | Dan. Inf. 33. Che se 'l Conte Ugolino aveva voce D'aver tradito, ec.
|
Definiz: | §. Aver voce: aver voto. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 13. 178. Potere i Padri, che hanno voce in Senato, dir quanto
vogliono. |
Definiz: | §. Aver voce in Capitolo: Aver voto i Religiosi ne' loro Capitoli: e figuratamente Avere autorità.
|
Definiz: | §. Aver soldo: Tirar la paga, e dicesi particolarmente della Milizia. |
Esempio: | Din. Comp. Mandò assai genti per lo perdono, e per aver
soldo. |
Definiz: | §. Avere in pronto: Tenere a sua disposizione, e sempre pronto. |
Esempio: | Fir. As. 174. E se per disgrazia egli non avesse così in pronto la moneta, ec.
|
Definiz: | §. Avere in petto: Tenere nella mente, nel petto, ec. |
Esempio: | Segn. Pred. 3. Qualunque sieno gli sdegni, che avete in petto.
|
Definiz: | §. Avere in petto: dicesi anche del Tenere celata alcuna risoluzione già presa. |
Definiz: | §. Avere in ira: Portare ira. |
Esempio: | Dan. Inf. 5. Quel da Este il fe far, che m'avea in ira. |
Definiz: | §. Aver balía, e Avere in balía: Tenere autorità. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 734. Affinchè, informato di quella novità, avesse in balía di
alterare le commissioni. |
Definiz: | §. Aver per male: Sentir contro a voglia. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 3. 19. Benchè caduto poi quell'animale Lo mostrasse d'aver molto per
male, ec. |
Definiz: | §. Aver commissione: Tener ordine. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 731. Il quale, benchè non avesse commissioni particolari di
ciò dal suo Principe, le aveva nondimeno generali. |
Definiz: | §. Aver cuore: Tener vigore, animo, ec. |
Esempio: | Segn. Pred. 3. O che egli non abbia cuore di vendicarne l'offese.
|
Definiz: | §. Aver pietà: Usar pietà. |
Definiz: | §. Aver per conveniente: Aver per buono, ec. Maniera usatissima: Stimar
conveniente, Stimar buono. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 579. E chi, ec. potrebbe credere, che ei non avesse per
conveniente, ne avanti di reprimere, ne da poi di riprendere un segnalato Arcivescovo. |
Definiz: | §. Aver pegno: Tener sicurtà. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 12. 27. A servir ti verrei, che ne se degno, Quanto più ora avendomi
tu pegno. |
Definiz: | §. Aver agio: Tener comodità. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 587. Ne però queste diligenze, ec. valsero, perchè i Legati
avessero agio di respirare da' perpetui assalti. |
Definiz: | §. Aver misericordia: Usar misericordia. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 19. Per avventúra Iddio ebbe misericordia di lui, e nel suo regno il
ricevette. |
Definiz: | §. Aver mente a che che sia: Starvi attento, Farvi considerazione. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 4. 19. Sendo quel Re vicin nostro, e parente Bisogna, che abbiam
molto ben mente. |
Definiz: | §. Aver mal talento: Tener cattiva intenzione. |
Esempio: | Din. Comp. Quegli, che avean mal talento, ec. |
Definiz: | §. Aver luogo: Tener posto. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 570. Gli averebbe pesato non di avere il secondo luogo, ma di
calare al secondo luogo. |
Definiz: | §. Aver'un sulle corna: Modo basso: Odiarlo. |
Definiz: | §. Aver'obbligo: Esser'obbligato. |
Definiz: | §. Avere scorno: Riportar disonóre. |
Definiz: | §. Aver ragione: Essere accompagnato dalla ragione. |
Definiz: | §. Avere il torto: Contrario di aver ragione. |
Definiz: | §. Aver l'occhio: Riguardare attentamente, Star con avvertenza. |
Esempio: | Fir. As. 178. Pur che tu ti ricordi, che egli si vuole aver l'occhio agli emuli
tuoi. |
Definiz: | §. Aver faccia: Tenere apparenza. |
Esempio: | Dan. Inf. 16. Sempre a quel ver, che ha faccia di menzogna, ec.
|
Definiz: | §. Aver discrizione: Proceder con discretezza. |
Definiz: | §. Averla con uno: Essere adirato con lui, Averlo in ira. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 4. 13. Egli è venuto in Spagna un Satanasso, ec. Cristiani, e
Saracin gli son tutt'uno, Halla con noi, con Carlo, e con ognuno. |
Definiz: | §. Aver colpa: Essere in colpa. |
Esempio: | G. V. 12. 111. 7. Altri dissono, che non era tradimento a tradire il traditore,
se colpa vi ebbe. |
Definiz: | §. Aver certezza: Esser certo. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 579. Avere egli certezza, che tali azioni non erano volute,
ne sapute dal Papa. |
Definiz: | §. Aver l'assoluzione: Essere assoluto. |
Definiz: | §. Aver la stretta: Essere astretto. |
Definiz: | §. Avere al Sole: Posseder beni stabili. |
Esempio: | Mantellac. E' non ha tanto al Sol, che vaglia un grosso. |
Definiz: | §. Aver soccorso: Esser soccorso. |
Definiz: | AVERE. Verbo se precede a' nomi, posti senza articolo, ne che vi si soggiunga altro verbo, prende la significanza
dal nome, che il segue, e ne esprime l'azione, di che il nome dinóta l'essenza, e la sustanza: Varia ben talora la
forma della costruzione. Per maggior notizia di che, benchè la più parte di simili locuzioni spiegate siano alle lor
voci, pur qui appresso se ne noteranno alcune più frequenti nell'uso. |
Definiz: | §. Avere allegrezza: Rallegrarsi. |
Esempio: | G. V. 7. 103. 1. Come lo Re di Francia seppe la sconfitta del Re d'Aragóna, egli,
e sua gente ne ebbono grande allegrezza. |
Definiz: | §. Avere a grado: Gradíre. |
Definiz: | §. Avere a memoria: Avere a mente, rammemorarsi, ricordarsi. |
Esempio: | Dant. Purg. 18. L'amabile virtù Beatrice intende Per lo libero arbitrio, e però
guarda, Che l'abbia a mente, se a parlar ten prende. |
Definiz: | §. Avere amore: Amare, portare affezione. |
Esempio: | Dan. Par. 1. Ne pur le creature, che son fuore D'intelligenza questo arco saetta,
Ma quelle, ch'hanno intelletto, e amore. |
Definiz: | §. Avere ardire: Ardire. |
Definiz: | §. Avere a schifo: Schifare. |
Esempio: | G. V. 7. 130. 4. Ma dispregiandoli, dicendo, che si lisciavano come donne, e
pettinavansi le zazzere, aveanli a schifo, e per niente. |
Esempio: | Fir. As. 126. Ancorchè il sole l'avesse a schifo. |
Definiz: | §. Avere a sdegno: Sdegnare. |
Definiz: | §. Avere a sospetto: Sospettare. |
Esempio: | G. V. 7. 11. 2. I Ghibellini l'avevan a sospetto, perchè era di progenia, e
nazione Guelfa. |
Definiz: | §. Avere astio: Avere aschio: aschiare, astiare. |
Esempio: | G. V. 11. 113. 5. Che i vivi ebbon astio de' morti, per le soverchie tribolazioni
occorse alla Città nostra. |
Definiz: | §. Aver bisogno: Abbisognare. |
Esempio: | Bocc. Nov. 34. 8. Fece una grandissima, e bella nave nel porto di Cartagine
apprestare, e fornirla di ciò, che bisogno aveva. |
Esempio: | Segn. Pred. 3. Perchè non solo avete a lui dimolto obbligo pel passato, ma ne
avete ancóra non ordinario bisogno nell'avvenire. |
Definiz: | §. Aver caro: Gradire. |
Esempio: | Boc. Nov. 36. 20. Figliuola mia, io averei avuto molto più caro, che tu avessi
avuto tal marito, quale a te, secondo il parer mio, si conviene. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 3. 14. E che debbe aver car quanto più gente Lo va a trovar, sendo
savio, e valente. |
Definiz: | §. Aver compassione: Compatire. |
Esempio: | Boc. Nov. 38. 11. La Salvestra, avendo un poco compassion di lui, colle condizioni
date da lui il concedette. |
Esempio: | Segn. Pred. 14. Come potrete confidare, che gli huomini v'abbiano
compassione? |
Definiz: | §. Aver confusione: Confondersi. |
Esempio: | Segn. Pred. 12. Anzi fu tanta la confusione, ch'egli n'ebbe, che cadde infermo,
ec. |
Definiz: | §. Aver considerazione: Considerare. |
Esempio: | Segn. Pred. 12. Che cautele non usò, che considerazioni non
ebbe? |
Definiz: | §. Aver contrasto: Contrastare. |
Esempio: | Dan. Inf. 7. Vostro saper non ha contrasto a lei. |
Definiz: | §. Aver corta vista: Veder corto. |
Definiz: | §. Aver cura: Curare, proccurare. |
Esempio: | G. V. 7. 102. 4. E lo Re Piero tornato a Villafranca, non abbiendo cura di sua
ferita, ec. ne morío. |
Esempio: | Dan. Purg. 5. Io fui buon Conte: Giovanna, o altri non ha di me cura.
|
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 725. Eccentuavansi da ciò i sudditi a' Capitoli generali, se
non per cagione di Parrocchie, o d'altre Chiese secolari, eziandio congiunte, delle quali avessero cura.
|
Definiz: | §. Aver diletto: dilettarsi. |
Esempio: | Dant. Par. 28. E dei saver, che tutti hanno diletto Quanto la sua veduta si
profonda Nel vero, in che si queta ogni intelletto. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 1. 21. Poch'egli ha diletto, D'aver le genti di Cristo
onorate. |
Definiz: | §. Aver dubbio: Dubitare. |
Esempio: | Segn. Pred. Ma non ha dubbio, che più speciale eserciteranno ancor eglino, ec.
|
Definiz: | §. Aver fantasía: Pensare, desiderare. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 3. 19. Vien Pinabello un'altro suo parente, Che di cader anch'esso
ha fantasía. |
Definiz: | §. Aver fidanza: Fidarsi, confidare. |
Esempio: | Segn. Pred. 13. Che se pure de' giovani vostri voi siete ansiosi, abbiate questa
fidanza, che Dio, ec. |
Definiz: | §. Aver fine: Finire, consumarsi. |
Esempio: | Dant. Par. 19. E quinci appar, ch'ogni minor natura E corto ricettacolo a quel
bene, Che non ha fine, e se in se misura. |
Esempio: | Boc. Nov. 27. 44. Per la qual cosa, il convito, che tacito principio avea, ebbe
sonoro fine. |
Esempio: | Boc. Proem. 3. Diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine.
|
Definiz: | §. Aver fretta: Affrettarsi. |
Esempio: | Dant. Par. 1. Del suo lume fa il Ciel sempre quieto, Nel qual si volge quel, ch'ha
maggior fretta. |
Definiz: | §. Aver guerra: Guerreggiare, ed essere guerreggiato. |
Esempio: | G. V. 2. 12. 4. Ed ebbono gran guerra nel reame. |
Definiz: | §. Avere in cura: Curare, proccurare. |
Definiz: | §. Avere in costume: Costumare. |
Esempio: | Boc. Nov. 12. 4. Ma nondimeno ho sempre avuto in costume, camminando, ec.
|
Definiz: | §. Avere in dispregio: Dispregiare. |
Esempio: | Dan. Inf. 23. O Tosco, che al collegio Degli Ipocriti tristi sei venuto, Dir chi
tu se non aver'in dispregio. |
Definiz: | §. Avere in grado: Gradire. |
Esempio: | Dan. Inf. 15. M'insegnavate come l'huom s'eterna, E quanto io l'abbo in grato
mentre io vivo; Convien, che nella mia lingua si scerna. |
Definiz: | §. Avere in mano: Possedere. |
Esempio: | Segn. Pred. 12. Quanto averebbe ciascun di loro pagato, di avere in mano quasi una
notte portatile a suo comando? |
Definiz: | §. Avere in odio: Odiare. |
Esempio: | Petr. Canz. 3. Se non se alquanti, ch'hanno in odio il Sole. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 3. 37. Era quell'acqua di questa natura, Che chi amava, faceva
disamare, E non sol disamar, ma in odio avere Quel, ch'era prima in diletto, e piacere. |
Definiz: | §. Avere in orrore: Inorridirsi: Abborrire. |
Esempio: | Segn. Pred. 11. E come dunque sperate poi di cambiare ad un tratto affetti, e
dettami, e di aver'in orrore sopra ogni male ciò, che ora sopra ogni bene tenete in pregio? |
Definiz: | §. Avere in pregio: Pregiare. |
Esempio: | Fir. As. 98. Se alcuno ve ne è fra voi, che abbia in pregio l'onore.
|
Definiz: | §. Avere invidia: Invidiare. |
Esempio: | G. V. 7. 20. 2. Fece avvelenare il Conte Anselmo suo nipote, ec. per invidia, che
ebbe di lui. |
Esempio: | Segn. Pred. 2. Ve lo può torre un'invidia, che di voi abbia, ec.
|
Definiz: | §. Avere onore: Onorarsi. |
Definiz: | §. Aver paura. Aver timore: Temére. |
Esempio: | Dant. Purg. 30. Col quale il fantolin corre alla mamma Quand'ha paura, o quando
egli è afflitto. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 14. Io non voglio, che voi di alcuna cosa di me dubitiate, ne abbiate
paura di ricever per me alcun danno. |
Esempio: | G. V. 9. 109. 4. E dicono, che i lombardi hanno paura della lumaca. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 2. 71. Ed Argalía di ciò non ha paura, Ma salta in piedi, e veste
l'armadura. |
Definiz: | §. Aver pazienza: Sopportare. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 3. 15. Astolfo, che aveva poca pazienza Disse all'Imbasciadór.
|
Esempio: | E Ber. Orl.1. 3. 30. Io ho ben anche troppa pazienza, I vo
con questa man cavarti il cuore. |
Esempio: | Segn. Pred. 4. Famelici ne sono quei, che ne pure hanno pazienza d'aspettar l'ora,
ec. |
Definiz: | §. Aver pensiero: Pensare. |
Esempio: | Boc. Nov. 11. 9. Avendo tuttavia pensiero, come trar lo potessero delle mani del
popolo. |
Definiz: | §. Aver pentimento: Pentirsi. |
Definiz: | §. Aver piacere: Compiacersi. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 7. Aveva oltre modo piacere, e forte vi studiava. |
Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 733. Aver essi gran piacere, che un tale ufficio non venisse
da commissione del Re. |
Definiz: | §. Aver potere: Potere. |
Esempio: | G. V. 7. 109. 2. Per levare il detto assedio non ebbe podere.
|
Definiz: | §. Aver riguardo: Riguardare, Considerare. |
Esempio: | Dant. Par. 17. Ch'avrà in te sì benigno riguardo, Che del fare, e del chieder fra
voi due Fia prima quel, che tra gli altri è più tardo. |
Esempio: | Boc. Nov. 20. 24. Senza che il venerdì avendo riguardo, che in esso colui, che per
la nostra vita morì, sostenne passione, è degno di riverenza. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 4. 10. Avendo forse riguardo al grave peso della
sua dignità. |
Definiz: | §. Aver sospetto: Sospettare. |
Esempio: | G. V. 12. 120. 2. E pochi dì appresso i Ghibellini della terra avendo sospetto de'
Guelfi, ec. |
Definiz: | §. Avere spavento: Spaventarsi. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 2. 45. Dipoi che Serpentin tanto ebbe fatto, Il Danese Ruggier non
ha spavento. |
Definiz: | §. Avere speranza: Sperare. |
Esempio: | Segn. Pred. 12. Nondimeno qualche speranza maggiore possiamo aver di perdono.
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Definiz: | §. Aver termine: Terminare. |
Esempio: | Dant. Par. 16. Udir come le schiatte si disfanno, Non ti parrà nuova cosa, ne
sorte, Posciachè le Cittadi termine hanno. |
Definiz: | §. Aver vita: Vivere. |
Esempio: | Boc. Nov. 28. 13. Che mentre la sua virtù durava, alcuno non avrebbe mai detto,
colui in se avuer vita. |
Definiz: | §. Aver voce: Correr fama. |
Definiz: | §. Aver voglia, Aver volonta, Aver desiderio: Desiderare. |
Esempio: | Bocc. Nov. 32. 20. La Comáre allora ebbe voglia di ridere. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 41. 6. E per vederla più volte, ebbe volontà di
destarla. |
Esempio: | Din. Comp. I Guelfi fiorentini, e potenti aveano gran voglia d'andare ad
oste. |
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