Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
DORATO.
Apri Voce completa

pag.243


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DORATO.
Definiz: Add. da Dorare. Lat. deauratus, inauratus. Gr. διάχρυσος.
Esempio: Bocc. nov. 99. 49. Una gran coppa dorata, la quale davanti aveva, comandò, che lavata fosse.
Esempio: Dant. Inf. 23. Di fuor dorate son, sì ch'egli abbaglia.
Esempio: E Dan. Par. 16. Ed avea Galigaio Dorata in casa sua già l'elsa, e 'l pome.
Esempio: Petr. canz. 41. 4. Prendi i dorati strali, e prendi l'arco, E facciamisi udir, siccome suole.
Definiz: §. I. Per similit. Del color dell'oro. Lat. aureus, auratus, fulvus. Gr. χρυσεῖος, ἐπίχρυσος, πυῤῥός.
Esempio: Red. Oss. an. 59. Tanto è veramente vino il vino vermiglio, quanto il bianco, il dorato, ed il mezzocolore.
Definiz: §. II. Per metaf. Ornato, Adombrato, Palliato. Lat. exornatus. Gr. κεκοσμημένος.
Esempio: Tes. Br. 8. 29. Io dico, che dee essere fornito di motti intendevoli, ec. ch'egli non vuol esser dorato di lusinghe, nè di motti coverti.
Definiz: §. III. Acqua dorata si dice Quella, ove sia spenta verga d'oro. Lat. aqua aurea.